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Le aziende agricole irrompono nel confronto elettorale di Catanzaro

Le aziende agricole irrompono nel confronto elettorale di Catanzaro

È stato un incontro ricco di spunti, quello tenuto dalla Coldiretti di Catanzaro con i candidati a sindaco che, con un programma, ha voluto ribadire come il settore primario, abbia un ruolo significativo nel contesto della città capoluogo di regione e di come si può rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare a servizio della città sia in termini produttivi che ambientali nonchè di servizi che può svolgere.

Introdotti dal direttore di Coldiretti Catanzaro Pietro Bozzo, il Presidente Fabio Borrello ha illustrato ad ogni candidato le proposte e la visione di Coldiretti. La città di Catanzaro e il settore Primario solo apparentemente possono essere considerati inconciliabili: è accaduto poco che nel confronto politico ci sia stato qualcuno che ritiene di soffermarsi sulla agricoltura della città, perché da sempre è considerato il luogo dove si concentrano le attività del terziario burocratico e amministrative.

«Invece, si può perseguire – per Coldiretti – un suo possibile protagonismo produttivo a partire dalle potenzialità agricole ed agroalimentari quali possibili fattori di crescita e occasione di sviluppo sostenibile. Le aziende agricole attive sono 911di queste 55 praticano l’agricoltura biologica; la superficie agricola totale è di 6.500 ettari, la superficie agricola utilizzata è pari a 4.220 ettari;i coltivatori diretti sono 904; gli addetti alle varie attività agricole stagionali 228; i familiari coadiuvanti sono 1.541; il 42% della SAU è olivicola, il 14% produzione di cereali, il 6% agrumi, il 26% è destinata alle produzioni connesse all’attività zootecnica (pascoli, prati e erbai) svolta in 57 aziende agro-zootecniche, nelle quali vengono allevate: circa 1000 bovini, 3000 ovi-caprini. I punti salienti del programma: Sburocratizzazione e semplificazione amministrativa, confronto permanente con l’istituzione di un assessorato/delega dedicata; cibo e ristorazione pubblica; multifunzionalità; mecati vendita diretta; rifiuti e tari, Consorzio di Bonifica e tutela del territorio; fauna selvatica».

Talerico: Ha condiviso il programma illustrando una visione di città verde ed intelligente collegata al benessere e alla salute e l’agricoltura e l’agroalimentare di qualità è settore collegato. Investire sugli spazi verdi e orti sociali e welfare con fattorie didattiche. Eventi di livello nazionale per le produzioni agricole. Collaborazione con il Consorzio di Bonifica sulla risorsa idrica e aspetti idrogeologici. Si ad un assessorato all’agricoltura. Cibo di qualità nelle mense. Impegno a fare la differenza.

Fiorita: Sintonia totale anche per le collaborazioni passate con slow—food: La sua coalizione si pone non come speranza ma certezza di cambiamento. Confronto permanente con un assessorato al “futuro” che comprende Trismo-Agricoltura e Cibo. Mettere ordine nei mercati destinando alla vendita diretta. Si a comunità energetiche con le rinnovabili e valorizzazione delle tradizioni legate al’agricoltura. Bandi mense scolastiche non al massimo ribasso. Il centro storico non è più il luogo degli uffici ma deve essere dei giovani, della cultura e del buon cibo.

Ferro: Ha intersecato la conoscenza e l’impegno di problematiche nazionali, cinghiali e PNRR con quelle locali. Deleghe assessorili di qualità con persone di qualità. Valorizzazione dei Parchi cittadini e attenzione alle risorse del PNRR: Mercati nei vari spazi della città. La Regione deve rapportarsi con i Consorzi con deleghe e funzioni chiare assegnando compiti anche nuovi perché non sono enti inutili. Costruzione di una città moderna e diversa imperniata sui valori e potenzialità che esprime anche l’agricoltura. Un grande gioco di squadra.

Donato:L’agricoltura contribuisce in modo determinante alla mia idea di città. Si alla partecipazione strutturata con consulte e comitati di quartiere. L’agricoltura crea coesione, ha un riconoscimento pubblico con la multifunzionalità, occorre rilanciare il contratto di fiume sulla fiumarella, arricchendo il percorso con piste ciclabili, orti e fattorie didattiche perché questo unisce la città. Mercati qualificati, gestone idrica, digitalizzazione P.A., centro formazione del food e valorizzazione dei parchi cittadini.

Campo: Agricoltura punto di forza con infinite potenzialità. Etichettatura e no all’assistenzialismo spinto. Alleanza tra cittadini-consumatori e imprese agricole. Valorizzazione delle produzioni agricole ad esempio la carne da vacca podolica ribadendo chee il KMzero è una risorsa. Ha illustrato varie iniziative di marketing per la città insistendo in particolare sul recupero della memoria storica e poi l’accessibilità della itta con la valorizzazione della Fiumarella.

Di Lieto: Ha auspicato di fare rete con iniziative in comune sull’educazione alimentare nelle scuole. Ha denunciato i sistemi di etichettatura che permettono le triangolazioni e apprezzato le azioni di Coldiretti con il blocco al Brennero e le politiche tese ad accorciare la filiera. Aumentare le produzioni UE certificate e fare leva sulla salubrità delle nostre produzioni in una regione dove non c’è il registro dei tumori. Riscrittura dei regolamenti sui tributi comunali e consumo suolo zero con un no alla cementificazione. (rcz)