È la stazione Centrale di città di Lamezia Terme la prima tappa della 32esima edizione del Treno Verde, la campagna di Legambiente Onlus e Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La campagna, quest’anno, è dedicata alla ChanheClimateChange, per raccontare, da Sud a Nord, gli effetti della crisi climatiche e le buone pratiche per fermarla. All’interno del Treno, infatti, è allestita una speciale mostra per la formazione e la sensibilizzazione di studenti e cittadini di tutte le età.
Quattro i temi del percorso-mostra sul treno – tra loro complementari e legati alla crisi climatica – caratterizzeranno le attività su ciascuna carrozza: nel primo vagone, l’emergenza climatica è globale e interconnessa, con uno spazio dedicato all’analisi generale delle cause e degli effetti del fenomeno; a bordo della seconda, invece, la soluzione è locale e interconnessa, e vede sul tavolo le risposte per fronteggiare l’emergenza sui singoli territori; sulla terza, una #rievoluzione ci salverà, con uno spazio dedicato alle nuove generazioni scese in piazza per salvare il Pianeta; la quarta, infine, parte dalla domanda – cosa possiamo fare noi? – per riflettere sull’importanza delle scelte nella vita quotidiana, dai nostri consumi e comportamenti all’importanza dell’informazione e dell’impegno diretto.
Il Treno è arrivato, per la prima volta, a Lamezia nella giornata di ieri. Al taglio del nastro, hanno partecipato Katiuscia Eroe, portavoce del Treno Verde, Domenico Scida, direttore regionale di Trenitalia, Caterina Cristofaro, direttrice di Legambiente Calabria, Francesco Carluccio dell’area tecnica del consorzio Ricrea, Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, Franco Dattilo, assessore comunale all’Ambiente, Domenico Pappaterra, direttore generale di ARPACAL, Elenio Avolio, del CNR ISAC Lamezia e Francesco Belmonte, direttore generale della CIA.
«I cambiamenti climatici vanno trattati come una vera e propria emergenza – ha dichiarato la portavoce del Treno Verde, Katiuscia Eroe – oltre alle azioni concrete e lungimiranti dobbiamo interpretare questa emergenza anche come un’opportunità di rilancio per i territori del nostro Paese. Oggi ci sono strumenti per riqualificare le nostre città, risorse per uscire dalla dipendenza da fonti fossili. L’Italia necessità di coraggio».
«Il tema dei cambiamenti climatici ci coinvolge tutti, nessuno escluso – ha dichiarato Caterina Cristofaro, direttrice di Legambiente Calabria – occorre cambiare radicalmente mentalità, adottando strategie che ci permettano di sostituire l’uso di combustibili fossili con le fonti rinnovabili. Una di queste strategie dev’essere incentrata sul forte incentivo all’agricoltura biologica, che non sfrutta e impoverisce il nostro sottosuolo con l’eccessivo uso di sostanze chimiche, e può contribuire alla trasformazione del sistema economico attuale in economia circolare».
«In Calabria esistono realtà virtuose – ha proseguito Caterina Cristofaro – come Fattoria della Piana, che ha associato la tradizione casearia alla tecnologia, producendo biogas dagli scarti del caseificio e dal letame, e divenendo la più grande centrale agro energetica della Calabria. Ma possiamo menzionare anche Calabria Maceri che ha ideato un impianto per trasformare il rifiuto organico in biogas».
Per la giornata di oggi, oltre alle visite delle Scuole e al flash mob Fermiamo la febbre del Pianeta davanti alla Stazione Centrale, è in corso la conferenza stampa di presentazione del Bollettino Climatico del Treno Verde e il Premio “Nemico del Clima”, dove è prevista la partecipazione di Katiuscia Eroe, portavoce di Treno Verde, Caterina Cristofaro, direttrice Legambiente Calabria, Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, Franco Dattilo, assessore Ambiente Comune di Lamezia Terme.
Alle 16.30, infine, lo street artist Antonio Saladino realizzerà un’opera sui cambiamenti climatici. (rcz)