L’Associazione Operatori Turistici “Riviera e Borghi degli Angeli”, impegnata in questo periodo di emergenza sanitaria per dare un impulso all’economia turistica dell’area del basso Ionio, scrive una lettera aperta alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, affinché «disponga un protocollo interregionale per fare tamponi e test obbligatori a viaggiatori e turisti diretti in Calabria prima della loro partenza».
Un protocollo necessario per l’Associazione, che «garantirebbe la sicurezza degli operatori, per la nostra Regione, permetterebbe un censimento (anonimo) degli arrivi di turisti nell’estate del Coronavirus».
«Così – scrive Riviera e Borghi – si trasmetterebbe il senso di una Regione Calabria che si muove per tutelare i suoi cittadini, i turisti e viaggiatori sani che, non bisogna dimenticarlo, sceglieranno la nostra regione perché tra le più sicure e forse adatta, viste le sue peculiarità naturalistiche, a vacanza salutari. Una ordinanza così emessa permetterebbe infatti, senza alcun costo per la nostra Regione, di garantire una ulteriore scrematura ai rischi di contagio».
«Riflettendo un attimo – prosegue la lettera – nessuno si meraviglia se per entrare in palestra ci chiedono un certificato medico, in questi momenti credo che la nostra Regione possa richiedere a chi vuole visitarla un “documento” che ne attesti la salute. Logicamente a tutto ciò, va assolutamente accompagnato un urgente e strutturato lavoro di organizzazione del sistema medico-sanitario regionale e territoriale, quale migliore occasione per potenziarlo e migliorarlo per sempre, con un coordinamento virtuoso tra Regione, Comuni, ASP Provinciali, Forze dell’Ordine, Organi di controllo e ONG per: Garantire e tutelare prioritariamente la salute pubblica. Potenziare la rete ospedaliera ed il sistema medico-sanitario territoriale in ottica di rafforzamento anti-Covid: servono interventi da effettuare per continuare ad affrontare le fasi emergenziali ed azioni/attività ad ampio raggio e di medio-lungo termine in risposta dei diritti delle comunità locali; Organizzare Ospedali COVID con relativi servizi; Programmare con Asp/Comuni/Organi preposti/Organizzazioni Ong-volontariato azioni di screening di massa, servizi di assistenza e controllo/monitoraggio e trattamento territoriale (aree free-Covid) con servizio di assistenza domiciliare; Prevedere servizio di Guardia Medica Turistica con poli territoriali con unità mobili, coinvolgendo Croce Rossa Italiana e Protezione Civile per assistenza medico-sanitaria capillare ed organizzata di turistici/bagnanti/cittadini ecc.». (rcz)