di FRANCO BARTUCCI – In un momento di grande attualità sul tema della Tutela della Salute, l’Università della Calabria mostra la sua attenzione con i riflettori puntati sul nuovo corso di laurea in Medicina e Tecnologie Digitali, ma anche con una serie di attività ed iniziative volte a dare supporto alla sanità locale.
Importante ed efficace è stato l’intervento che il Rettore Nicola Leone ha portato avanti nell’ambito della pandemia Covid-19, avvalendosi del prezioso supporto della Delegata prof.ssa Sandra Costanzo, che da più di due anni gestisce l’emergenza Covid-19 con un supporto continuo a tutta la comunità accademica (personale e studenti), anche all’interno delle residenze del Campus. Grazie all’impiego efficace della tecnologia (prima fra tutte l’appSmartCampus), è stato possibile effettuare tracciamenti rapidi, ed evitare i contagi all’interno dell’Ateneo, che conta più di 3000 persone al suo interno.
L’attività dell’Unical in tema di Tutela della Salute continua anche attraverso importanti attività di divulgazione, per una sempre maggiore presa di coscienza dell’importanza della Salute, in un quadro collettivo. In questa ottica, molto interessante è stato l’incontro-conferenza presso Villa Rendano di Cosenza avente come oggetto di riflessione il tema: “Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico”,promosso dalla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani in collaborazione con l’Università della Calabria ed il Laboratorio di diffusione della cultura tecnico-scientifica per la cittadinanza nel XXI secolo, denominato Agorà LAB, con coordinatore scientifico il prof. Peppino Sapia, dell’Ateneo di Arcavacata, del quale si è parlato in un precedente servizio pubblicato lo scorso 20 maggio. Una conferenza in cui la prof.ssa Sandra Costanzo, delegata del Rettore Nicola Leone alla “Tutela della Salute” dell’Ateneo, ha parlato proprio sul tema: Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico, nel corso della quale si è sottolineato, attraverso l’illustrazione di un percorso storico degli eventi e norme in vigore nel nostro Paese, l’importanza della prevenzione e la presa di consapevolezza da parte della società sulla tutela e difesa della salute degli individui, investendo sulla promozione dell’educazione universale della salute, sia a livello individuale che collettivo.
Un intervento in cui la prof.ssa Sandra Costanzo si è soffermata tra l’altro a parlare di un sistema di salute al passo con la rivoluzione digitale, per un obiettivo di sanità sempre più adeguata e sostenibile.
«Occorre vincere la sfida – ha sostenuto la prof.ssa Costanzo – di un’educazione sanitaria tecnologicamente contaminata, per una progettualità di vita consapevole a difesa del bene universale della salute».
Il seminario si è concluso con una toccante connotazione umana. La prof.ssa Costanzo ha intitolato il laboratorio scientifico di cui è responsabile (Ermias Lab), e la stessa giornata seminariale, alla madre scomparsa Erminia Vacca Costanzo, a 90 anni dalla sua nascita. (fb)