di AMALIA BRUNI – Il progetto civico e progressista che abbiamo sostenuto a Lamezia ha dimostrato solidità e valore.
Il nostro progetto ha tenuto perché è fondato su una visione credibile per la città e su una proposta che ha saputo unire forze diverse, restando compatto e coerente anche in una competizione elettorale complessa.
Il risultato delle urne parla chiaro: il centrodestra è apparso spaccato tra liste e candidato. Il ballottaggio aprirà certamente una nuova fase, in cui i candidati si confronteranno più direttamente sui programmi. Ma un fatto politico è già chiaro: il sindaco è stato bocciato. La coalizione di centrodestra ha subito gli effetti evidenti del voto disgiunto, raccogliendo ben otto punti percentuali in meno rispetto alle liste che lo sostenevano. Un segnale forte da parte dell’elettorato, che non può essere ignorato.
C’è un altro dato da considerare: la crescita significativa di un terzo polo ha raccolto un consenso rilevante e che sarà parte integrante del quadro politico da qui al secondo turno.
Voglio infine sottolineare il risultato raggiunto dal Partito Democratico, che risulta essere il più votato della competizione: un esito che premia gli sforzi, la compattezza e la radicalità di una squadra che ha lavorato guardando con rispetto e attenzione ai bisogni e alle aspirazioni di un territorio troppo sofferente e rassegnato. Il cambio di passo è dietro l’angolo. (ab)
[Amalia Bruni è consigliera regionale del PD]