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LA «NORMALITÀ DI REGGIO È UNA CHIMERA»ALOISIO: ORA BASTA RACCONTARE FAVOLE

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Sostenere il cambiamento a Reggio Calabria

di EMILIO ERRIGO – Supportare e sostenere il processo di cambiamento di pensiero e azione in atto a Reggio Calabria e Provincia (c.d. Metropolitana), credo che si possa fare, basta volerlo!

Non amo essere, ne sono tra coloro che si schierano a prescindere, tra i vittimisti e rassegnati, anzi sono geneticamente un felice sostenitore degli ottimisti.

Recentemente sono ritornato a Reggio Calabria, anche se col cuore non sono mai partito dalla mia cara Città natia, nel mentre passeggiavo e mi godevo il profumo del verde intenso degli alberi di altissimo fusto e del mare azzurro della Via Marina alta, ora Lungomare Italo Falcomatà, raggiunto il Corso Giuseppe Garibaldi, ho avvertito il desiderio di un gelato, non potendo andare a piedi dal notissimo giovane e sempre allegro gelatiere Reggino Mirco a Pellaro, non potevo fare meglio che giustamente uno dalla storica Gelateria Cesare.

Una bontà infinita, sarà forse per la lunga fila che pazientemente mi è toccata fare. Ritornato sul Corso Garibaldi, credo che sia il tratto di strada oggi tutta isola pedonale, più salutare d’Italia, per via della libertà di passeggiare nel mentre da solo o in compagnia, ti assapori i tre gusti del gelato di Reggio, camminavo lento in direzione Piazza Italia, mi sono imbattuto in una forbita e alquanto divertente divergenza di opinione tra due spensierati giovani amici, sul perché Reggio Calabria non va avanti e rimarrà sempre ferma.

Caspita il discorso tra i due mi è parso meritevole di un breve attento curioso uditorato. Uno dei due amici aggiunge perché secondo te che sei esperto di Reggio è ferma? Risposta, lo vuoi sapere e ora te lo spiego io!

Perché a Reggio Calabria, caro mio non vogliono fare niente, nessuno che pensa che la città è pure la tua e la devi amare e curare, senza aspettare alla politica che viene e ti risolva i problemi dentro casa tua! Ridevo di cuore da solo ed ero felice di questo incontro fortuito, non voluto e ne cercato, proprio un momento di vita semplice cittadina, che connota in sintesi il pensiero filosofico moderno, dei tantissimi abitanti di Reggio Calabria.

Questa piacevole coincidenza mi porta e mi trasporta verso altri più utili pensieri, mi riferisco al processo di cambiamento comportamentale che è già iniziato in Calabria. Nessuno si convinca che il cambiamento di rotta, azione e pensiero, appartenga all’agire e procedere dei rappresentanti della politica locale, regionale o nazionale, non è così, perdonate pure se volete la mia presunzione per conoscenza, ma non è così!

La politica del fare e agire, impegnandosi per il bene della comunità sociale ed economica con le quali e dentro le quali si vive e si opera, risiede all’interno del nostro credo, del nostro convincimento, in famiglia, non è un patrimonio altrui è solo nostro se vogliamo.
Pensateci un po’ prima di sentenziare, con pensieri e parole prive di utilità sociale. Nil difficile volenti!

Se si vuole veramente sostenere e supportare il cambiamento di passo, rotta, strada, pensiero, azione e agire, occorre solo volerlo senza attendere al sedicente maestro della politica del dire e poi non fare.

Aiutati chi Diu ti aiuta, ci suggerisce il saggio detto popolare di un tempo che passato.
Concludendo mi sento solo di consigliare a tutti di essere solidali e buoni con chiunque, donando il meglio di se, con buone piccole azioni quotidiane, vi renderete conto da soli che la felicità è e vive dentro di noi, occorre solo sostenere e supportare il processo di cambiamento in bene e per il bene di Reggio Calabria. (ee)

[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria]