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Francesco Cannizzaro

L’OPINIONE/ Francesco Cannizzaro: Reggio in declino grazie a un’Amministrazione fallimentare

di FRANCESCO CANNIZZARO – Tra un viaggio e l’altro tra Calabria e Parlamento, torno ad analizzare la Città dopo un po’ di tempo. E non mi pare che, nel lasso che ci separa dalle precedenti considerazioni, l’Amministrazione comunale e la Città metropolitana abbiano fatto nulla per migliorare Reggio e Provincia. Anzi, stessi problemi di sempre, aggravati per giunta, e nessun cambiamento positivo.

Qualcuno, faziosamente, ha provato a far passare i dehors nel novero dei miglioramenti. Questo ci dà l’idea di quanto siamo messi male a Reggio Calabria, considerato che non mi risulta abbiano portato nulla di buono, né alla Città né ai commercianti. Al contrario, leggo dalle statistiche di Confesercenti che il fatturato è in netto calo per tutti.

Sinceramente, ritengo siano stati una “promessa” fatta in campagna elettorale che il sindaco ha dovuto mantenere anche a costo di non crederci veramente. A dirla tutta, l’idea di base non è neanche cattiva, ma andava gestita in modo decisamente diverso. Dehors a parte, neanche questa estate ho incontrato turisti per le vie di Reggio; eppure, mi muovo molto sul territorio, chiedo, mi informo e vengo informato. Ma non c’è da meravigliarsi: con le vie piene di spazzatura, topi e blatte, strade groviera, il tapis roulant chiuso a marcire, senza alcuna attrazione al di là del Museo, del Castello e del Lungomare, cosa verrebbero a fare i turisti? 

Turismo a parte, il problema numero uno dei cittadini è diventata la spazzatura; inutile pensare a far star bene la gente di fuori se già è sofferente quella del posto. Per risolvere l’ormai cronico problema rifiuti servono idee, capacità e soprattutto volontà. Io credo manchi anzitutto la terza. Per esempio, non mi risulta che il Sindaco abbia attivato l’Ato (ambito territoriale ottimale): qui con carte alla mano possiamo dimostrare la totale responsabilità del Sindaco e della sua Amministrazione. Cosa ha fatto Giuseppe Falcomatà nei sei anni in cui ha amministrato la Città col compagno di Partito Mario Oliverio al vertice della Regione? Avrebbero potuto, altro esempio, riattivare le linee di scarico già esistenti nel nostro ambito territoriale. Ma non hanno fatto neanche questo. Hanno provato però a scaricare le responsabilità. Uno scarica barile che è una farsa per non ammettere le gravi colpe di Falcomatà e seguaci.

Si sono fatte solo chiacchiere, mentre le discariche a cielo aperto sono reali, così come il sudiciume sotto ogni palazzo e la Tari che arriva puntuale come un orologio svizzero. E, sinceramente, sono convinto che la tanto pubblicizzata discarica di Melicuccà non si farà mai. Anche perché il Sindaco metropolitano ormai ha anche gli amministratori locali contro, pure quelli della sua stessa fazione politica.

La storia non cambia, se affrontiamo altri temi. Dopo i rifiuti, per esempio, l’altro cruccio storico dei reggini è l’acqua. Oliverio e Falcomatà, nel 2018, recitavano testualmente: «impegno rispettato, dopo oltre 30 anni l’acqua dalla diga del Menta arriva nelle case dei reggini». Forse. è arrivata a casa loro, non nelle case dei reggini, dove arriva un filo d’acqua e ad orario. Poi politiche sociali a zero, disabili senza nessuna attenzione, assistenti sociali in perenne difficoltà. Vigili urbani tremendamente sotto organico, così come i lavoratori di Castore, che protestano per i ritardi nei pagamenti e per la scarsezza di strumenti e mezzi. Strade colabrodo, nonostante annunci e comunicati in pompa magna solo per aver asfaltato qualche stradina. Lavori pubblici totalmente fermi: palazzo di Giustizia, scavi di piazza Garibaldi, Parco Lineare Sud, impiantistica sportiva… devo continuare?

L’unico vero cantiere pubblico, di cui questa Amministrazione si è interessata, è la Gallico–Gambarie. Attenzione: non perché se ne siano realmente occupati, ma perché ultimamente hanno capito l’importanza e la grandezza dell’opera e, quindi, tentano in tutti i modi di accaparrarsi un po’ di merito mandando in visita qualche delegato per comparsa. La cosa mi fa sorridere, perché tutti sanno che l’origine e l’evoluzione del progetto sono di CentroDestra. E vi dico quale sarà la fine: la Ga-Ga verrà inaugurata entro il 2022 dal futuro Governatore Occhiuto, e mi auguro anche da un nuovo sindaco.

Se apriamo l’argomento aeroporto ci sarebbe da parlare per giorni. Mi limito semplicemente a dire che dopo quasi 7 di amministrazione solo adesso il primo cittadino si è risvegliato. Il CentroSinistra ha avuto in mano Città, Provincia e Regione fino a 1 anni fa. Ma ad oggi l’unica certezza per sviluppare il “Tito Minniti” sono i 25 milioni previsti dall’emendamento Cannizzaro, che presto verranno messi a frutto dagli organi competenti.

Non certo da me (non è il mio compito) né tanto meno da qualche finto assessore comunale nominato che vuole prendersi la scena. Al Comune hanno solo creato una task-force inutile, vuota, artatamente messa in piedi. A Roma non li conosce nessuno. Ad Enac non sanno neppure chi è il Sindaco di Reggio Calabria. Il nostro obiettivo principale è abbattere le cosiddette limitazioni che persistono da 40 anni e ristrutturare da cima a fondo il “Minniti”. Tra l’altro, nei prossimi giorni incontrerò una delegazione di imprenditori reggini per quanto concerne l’indotto dell’aeroporto. E sono certo verranno fuori interessanti proposte.

Capitolo porto: anche qui soltanto dopo 7 anni hanno iniziato a fare finta di occuparsene, in seguito all’annuncio dell’altro mio emendamento che porta in dote 15 milioni di euro. Come dissi quel giorno alla presentazione sulla banchina, Reggio avrà finalmente il suo Porto turistico, e non certo grazie al CentroSinistra. Un porto appetibile, vivo, logisticamente organizzato e soprattutto accogliente. Motivo quest’ultimo per cui anche qui bisogna coinvolgere imprenditori e commercianti.

Se lasciamo le infrastrutture e parliamo di cosa sta più a cuore ai reggini, dobbiamo sicuramente parlare di Hospice. Cosa che possiamo fare solo noi, perché gli altri è meglio che stiano in silenzio per non ledere la loro stessa dignità. Falcomatà & Company non hanno mai speso una parola, figuriamoci un euro. Anzi, mi risulta che il Comune di Reggio Calabria dovrebbe delle cifre alla Fondazione, ovviamente mai percepite.

Tra l’altro, il Comune di Reggio Calabria dovrebbe stare nel Consiglio d’amministrazione… e non c’è. Che vergogna! Qualche settimana fa, si è creata un po’ di confusione dovuta all’accreditamento dell’Hospice (il cui iter si concluderà nei prossimi giorni), e mi fa sorridere che qualche consiglierucolo abbia pensato di mettere zizzania pensando che i reggini ed i dipendenti della splendida struttura di Via delle Stelle non sapessero la verità. Ma le chiacchiere stanno a zero. L’Hospice è salvo! Salvato un anno fa da un’attività incessante e determinata, non dalla Regione di Oliverio o dall’Amministrazione comunale di Falcomatà. 

Da ultimo, ma non ultimo, il caso brogli elettorali. Io mi auguro che questa Amministrazione vada a casa il prima possibile. Intanto, per palese incapacità. E, poi, perché è giusto che venga ripristinata la legalità e la legittimità del voto, che è messa in dubbio. La democrazia non può arrendersi. Non per politica, ma per orgoglio cittadino, per necessità di verità, per migliorare la qualità di vita della propria città. Quanto accaduto alle scorse elezioni è inquietante e torbido. Resto, tuttavia, fiducioso nella magistratura e negli investigatori. E non è detto che le regionali saranno le uniche elezioni per cui ci prepareremo prossimamente. (fc)

[Francesco Cannizzaro è deputato di Forza Italia]