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L'OPINIONE / Raffaele Malito: Elly Schlein ha portato una ventata di freschezza al Pd

L’OPINIONE / Francesco Gagliardi: Elly Schlein, lasci il Pd per farlo vivere

di FRANCESCO GAGLIARDIPer far vivere il Partito Democratico il Segretario Elly Schlein, eletto 8 mesi fa, dovrebbe lasciare il partito, perché fino ad oggi è stato incapace di esprimere una linea politica, non ha nessuna esperienza. Oggi il P da lei retto è un partito fantasma, un partito che non esiste. Chi ha scritto queste cose non è un Deputato o un segretario di un partito della maggioranza di governo, non è Giorgia Meloni o Capezzone, Del Pietro o Porro, è Piero Sansonetti, un comunista incallito, l’attuale Direttore del giornale “Unità”, organo ufficiale del defunto Partito Comunista Italiano, giornale fondato da Antonio Gramsci.

Elly Schlein dovrebbe subito dimettersi perché finora la sua segreteria non ha prodotto nulla. Per Sansonetti il Pd è un partito fantasma.  In otto mesi il segretario Schlein ha combattuto una sola battaglia e l’ha persa. E’ quella del salario minimo, iniziativa di Conte e del Movimento 5 Stelle. Su tutto il resto è stato un susseguirsi di silenzi e di dichiarazioni contorte e incomprensibili. E’ stata finanche richiamata da Lilly Gruber durante una intervista sulla TV 7: – Ma chi la capisce se lei parla così –. E Giovannini ha rincarato la dose:– Non dice una parola chiara, questo è il limite della sua segreteria –. Sa solo attaccare Giorgia Meloni e il suo governo annunciando una grande manifestazione a Roma l’11 novembre sulla sanità, sui salari, sulla casa.

L’apice della non esistenza è stato raggiunto in questa settimana. C’è la guerra, si combatte in Ucraina, nella Striscia di Gaza, si discute ovunque, talk show nelle reti televisive Rai e private, in tutte le città del mondo si svolgono grandi manifestazioni per chiedere il cessate il fuoco, si invoca a gran voce la pace, bandiere dell’arcobaleno sventolano negli edifici pubblici e persino nei  campanili delle chiese, si parla dei diritti dei Palestinesi e degli israeliani, si parla di antisemitismo e di antisionismo, si ricorda la Shoah e gli otto milioni di ebrei morti nei lager nazisti, e il Pd cosa ha scelto? Il silenzio. Silenzio assoluto ha scritto Sansonetti nel suo editoriale del 7 novembre. E Sansonetti fa l’elenco: Silenzio sulla scuola, sul welfare, sulla giustizia, sull’accoglienza ai migranti, sul fisco.

Il danno che sta facendo la Schlein è enorme. Lasci il Pd per farlo vivere. Cara Schlein, il tempo è finito: ridacci il Pd che serve all’Italia.  E se lo dicono Sansonetti e l’Unità dobbiamo crederci. È una bordata da sinistra, dove fa più male. Il Direttore Sansonetti si allinea alle critiche del Governatore della Campania Vincenzo De Luca il quale liquida l’esperienza della Schlein come un tentativo di togliere potere ai vecchi marpioni del Pd, a tutti i principali responsabili del disastro elettorale, ma poi sono tutti lì.

Ci sono quelli che hanno governato per 15 anni. Quelli che hanno fatto parte della segreteria. Quelli che sono stati al governo senza nessun merito. Ci sono i vecchi marpioni e capicorrente. Sono tutti lì. Non ha avuto il coraggio politico di rifiutare i loro appoggi, di prenderne le distanze, in nome della propria autonomia. Povera Elly Schlein, pensava di aver guidato lo sbarco in Normandia. (fc)