;
L'OPINIONE / Giuseppe Romeo: Il riscatto di una terra non corre da promozioni di facciata

L’OPINIONE / Giuseppe Romeo: Il riscatto di una terra non corre da promozioni di facciata

di GIUSEPPE ROMEO – Reggio Calabria non ce l’ha fatta a essere prescelta capitale della Cultura. È ovvio che dispiace come è giusto che sia per ogni calabrese. Ma è anche vero che il Friuli in silenzio è senza superbia esprime capacità e qualità che non sono vantate ma sono un fatto.

Ci manca l’umiltà di guardare alle nostre debolezze perché preferiamo credere di essere gli unici depositati di eccellenze o custodi di storia e di storie superiori ad altri luoghi e comunità. Ma così non è. Non bastano i Bronzi (peraltro statue ritrovate ma che non hanno alcun legame con la Calabria in termini di manufatti propri) per accreditare un luogo ne un bel lungomare come se la Promenade des Anglais o altri altrove non siano degni di lode. Credere che la Storia possa negare a luoghi come Aquileia (grande città romana dell’ultimo impero) Grado, Trieste e Nova Gorica o Udine e Pordenone una dignità propria è presunzione. Il riscatto di una terra non corre da promozioni di facciata, ma dall’intima connessione di un popolo con la sua storia e il suo vissuto quotidiano. Ciò è il carburante della C…ultura e non l’estemporaneità di un possibile vanto.

Leggere i commenti contro Pordenone Capitale della Cultura da parte di gruppi calabresi sui social e di corregionali che si sentono defraudati per la mancata nomina di Reggio Calabria e per i quali la differenza l’ha fatta, verosimilmente per alcuni, l’appartenenza del sindaco di Pordenone a un partito diverso da quello del sindaco di Reggio Calabria, mi sa molto di discrimine strumentale.

Ricordo che a fronte di altre candidature per Capitale del Libro mi sembra che, adottando lo stesso ragionamento, la scelta di Taurianova caduta su un sindaco espressione della maggioranza al governo doveva essere contestata dalle altre città con gli stessi argomenti… In verità noto un inaccettabile discrimine nei confronti di Pordenone da parte di chi non considera la città friulana per la cultura con la sua sensibilità verso i libri con eventi da anni dedicati, oltre a essere sede di una delle più prestigiose scuole italiane di Mba come Trieste.

Leggo commenti discriminatori che non considerano l’ordine, l’offerta come ospitalità e i dintorni di una terra, il Friuli, che dalla romanità alla Grande Guerra alla tristezza dell’esodo giuliano-dalmata ha dimostrato di avere una dignità da cui dovremmo imparare… Reggio è una gran bella città solo se misurata nel suo chilometro e se guardi verso il mare. L’importante è non guardare altrove. Se fossimo più umili e cercassimo di comprendere e condividere forse avremmo migliore sorte. Buttarla sul partito del sindaco è di una superficialità disarmante. Da calabrese vorrei una Reggio culturalmente che desse peso ai libri come fa Pordenone da anni con un evento conosciuto in tutta Italia che avesse una Università con l’offerta didattica di Trieste, che avesse una cura, anche fisica, del passato come la romanità di Aquileia, il ricordo e la dignità di sentirsi italiani come Gorizia. Umiltà e onore a Pordenone… E se fossimo solidali sarebbe già molto per provare noi a essere diversi e meno autocelebrativi.

Il riscatto di una terra non corre da promozioni di facciata, ma dall’intima connessione di un popolo con la sua storia e il suo vissuto quotidiano… (gr)