Domani, a Lungro, è in programma una manifestazione di protesta per le nuove linee guida sul dimensionamento e l’autonomia scolastica che andranno a compromettere ancora di più la tutela della minoranza linguistica arbëreshe.
A organizzarla il sindaco, Carmine Ferraro, con la partecipazione dei cittadini, associazioni, studenti e docenti del Polo Arberesh di Lungro e le adesioni degli omologhi delle comunità dell’istituto omnicomprensivo che comprende Acquaformosa, Civita, Firmo, Frascineto, San Basile insieme ad altri sindaci di comuni di minoranza arbëreshe.
La manifestazione vedrà i partecipanti ritrovarsi alle 10 all’Ipsia di Lungro, sede della segreteria dell’istituto, per procedere in corteo lungo Corso Skanderbeg sino ad arrivare alla Sala Consiliare – ex Dopolavoro – dove sono previsti gli interventi delle autorità.
Ad animare i paesi arbëreshë il piano di riorganizzazione della rete scolastica regionale per il triennio 2024-27, la riduzione di tutele per le minoranze e, di conseguenza, il paventato smembramento del Polo Arberesh di Lungro.
«A seguito della riunione dei Sindaci della scorsa settimana e della creazione di un documento-proposta inviato a diversi Enti riguardante sia l’autonomia degli istituti che, a cascata, la tutela delle piccole scuole e delle formazioni delle classi – ha spiegato il sindaco Ferraro – ora è il momento di far sentire la propria voce contro una possibilità che, nonostante non sia ancora sulla carta, si fa avanti in modo minaccioso, ovvero la distruzione dell’Omnicomprensivo di Lungro».
«È bene far capire che, nonostante la soppressione degli omnicomprensivi sia un obiettivo acclarato, quello di Lungro è ben al di sopra dei numeri minimi previsti per l’eliminazione e che, anche se non li avesse – ha aggiunto Ferraro – sarebbe comunque tutelato come plesso montano, nelle linee guida regionali, avendo cinque comuni su sei in area montana». (rcs)