Il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, in merito alla vertenza delle Terme Luigiane, si è rivolto ai cittadini di Acquappesa e Guardia Piemontese, invitandoli «a riconoscere che la deliberata arroganza delle loro amministrazioni comunali è solo distruttiva e perciò non può più essere tollerata».
«Le amministrazioni – ha aggiunto – sono arrivate a deviare la sorgente termale dalle condotte dello stabilimento nuovo, incuranti dei danni che possono determinare. Se si produce un danno, qualcuno dovrà pagarlo, e se saranno chiamati a risponderne i comuni, significa che dovranno pagarlo tutti i cittadini. Se si costringe alla chiusura uno stabilimento produttivo, non è altrettanto facile farlo riaprire. Il Tirreno Cosentino ne sa qualcosa!».
«È innegabile – ha detto Molinaro –che tra molti cittadini di Acquappesa e Guardia Piemontese serpeggi un sentimento di ostilità nei confronti del gestore storico delle Terme Luigiane. E, se il sentimento è presente, probabilmente qualche motivazione valida c’è, ed è corretto che vada considerata. Ma tutto ciò non può far perdere la ragionevolezza che serve a decidere cosa sia più giusto fare oggi, per tutelare il patrimonio delle Terme Luigiane, anche nell’interesse dei cittadini di Acquappesa e Guardia Piemontese. Sul passato non va messa una pietra sopra, ma tener conto che se il gestore dovesse avere delle colpe, ne avrebbero anche le amministrazioni comunali nel non avere adeguatamente vigilato. È questo il mio modo di intendere il rapporto tra le istituzioni pubbliche ed i privati. Ma sul passato ci potrà essere tempo per discutere. Ora è urgente comprendere quali sono gli atti più corretti da compiere oggi».
Per Molinaro, «l’’ostinazione delle amministrazioni comunali è irragionevole ed illogica, anche rispetto agli interessi dei cittadini di Acquappesa e Guardia Piemontese, oltre che per quelli del gestore e dei suoi dipendenti. L’assurdo comportamento delle amministrazioni comunali, non può che condurre alla decadenza della concessione delle terme in favore dei comuni. E finalmente devono averlo capito tutti, se in grande fretta hanno mandato gli avvocati a trattare, dopo che avevano disertato la riunione con il presidente f.f. Nino Spirlì. Devono aver saputo che si stava scrivendo il provvedimento di decadenza della concessione».
«A questo punto – ha proseguito – mi auguro che la ragionevolezza possa prevalere, per realizzare il bene comune, prima che sia troppo tardi. E per questo mi rivolgo ai cittadini di Acquappesa e Guardia Piemontese, affinché inducano i loro amministratori a recedere dai loro comportamenti distruttivi, che danneggiano tutti, ma proprio tutti. Ricordano molto il comportamento del marito che, per fare un dispetto alla moglie, è disposto ad evirarsi».
«I cittadini – ha concluso – non possono far finta di non vedere. Io suggerisco una strada da seguire e mi auguro che i cittadini possano sostenerla o aprirne altre, purché costruttive». (rcs)
Credo che si sia ancora in tempo per riaprire subito l’alimentazione della sorgente verso lo stabilimento nuovo e ritornare al tavolo di confronto convocato dal presidente Spirlì, per trovare una soluzione che soddisfi tutti, nella piena legalità delle procedure.
Le Terme Luigiane sono un tesoro, ed è necessario creare le condizioni perché producano tutti i frutti possibili, rendendone partecipi tutti quelli che sono disposti a spendervi le proprie energie.
Da calabrese, credo i calabresi debbano smetterla di farsi del male, da soli!