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Giuseppe Nucera: i calabresi nel mondo sono un tesoro da valorizzare

Giuseppe Nucera, presidente del movimento La Calabria che vogliamo, è soddisfatto dell’incontro avvenuto in Cittadella regionale tra il direttore generale della Presidenza, Tommaso Calabrò, il presidente della Federazione dei Circoli Calabresi ItalianiSalvatore Tolomeo e il consultore uscente Stefano Scuncia per concordare la ripresa della Consulta per il prossimo quinquennio.

Nucera, ribandendo che «i calabresi nel mondo sono un tesoro da valorizzare», ha ricordato come «sin dall’origine, il nostro movimento ha puntato con decisione sul valore dei nostri emigrati all’estero. Rappresentano le nostre tradizioni, esportano la nostra cultura e le eccellenze, rimanendo intensamente legati al loro territorio. Sono radici inestirpabili e che rappresentano un tesoro da valorizzare».

«Molti dei calabresi all’estero – ha aggiunto – sono uomini del fare, imprenditori di successo o rappresentanti delle istituzioni che si fanno valere e rappresentano più che dignitosamente la nostra terra».

«Uno dei punti carine del nostro programma – ha proseguito l’ex presidente di Confindustria Reggio Calabria – prevede una intensa sinergia tra i calabresi residenti all’estero e le migliori energie produttive ed imprenditoriali rimaste sul nostro territorio. Quello che il movimento ‘La Calabria che vogliamo’ chiede è che tale legame non sia solo sentimentale e affettivo ma anche un fattore determinante di sviluppo economico. Per far si che ciò accada serve un’accurata programmazione e investimenti di risorse da parte della Regione Calabria».  

«I delegati delle varie Associazioni di calabresi all’estero – ha aggiunto – da testimoni dei nostri valori devono diventare veri e propri ‘Agenti di Sviluppo’ che mettono in relazione gli imprenditori di origini calabresi residenti fuori dall’Italia con quelli rimasti in Calabria. Da questa connessione possono e devono nascere progetti concreti, proposte di investimenti sul nostro territorio e nuove realtà imprenditoriali. Le potenzialità legate al consolidamento di una simile sinergia, anche in termini di marketing territoriale, sono enormi». 

«‘La Calabria che vogliamo – ha assicurato l’ex Presidente di Confidustria Reggio Calabria – farà la sua parte in questo processo di evoluzione. La prima battaglia da vincere è quella della burocrazia. Basta con i burocrati che ingolfano la macchina amministrativa e non si prendono le dovute responsabilità».

«La Calabria – ha concluso Nucera – ha bisogno di cambiare marcia, snellire le procedure e istituire il principio del silenzio-assenso perché progetti di questo tipo rivestono un’importanza rilevante. Non c’è più tempo da perdere, il futuro della Calabria non aspetta». (rrm)