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Vaccinazione anticovid

Obbligo di vaccino over 50 deciso dal Consiglio dei Ministri

Un Consiglio dei ministri lungo e “agitato”, ma alla fine è prevalsa, con voto all’unanimità, la scelta di imporre l’obbligo del vaccino a chi a più di 50 anni. Una decisione per contrastare l’inarrestabile contagio dalla variante Omicron. Un decreto che stabilisce a partire dal 15 febbraio e fino al 15 giugno, l’obbligo di vaccinazione per  tutti coloro che hanno compiuto 50 anni, estendendo il Super Green Pass a diverse categorie. Ovvero, per accedere a molti servizi sarà necessario avere il certificato che attesta la vaccinazione per specifiche categorie di servizi, mentre per andare in banca o dal parrucchiere basterà il green pass di base (quello che si ottiene con il tampone o a seguito di guarigione certificata. L’obbligo vaccinale si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».

Questo mentre l’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, ha autorizzato una dose di vaccino booster agli adolescenti tra i 12 e i 15 anni.

Le scuole restano aperte. Il nuovo decreto, che entra immediatamente in vigore, ha recepito le indicazioni delle Regioni per la gestione dei contagi nelle scuole. Ecco le nuove regole che si applicheranno in tutto il Paese:

Bambini da 0 a 6 anni (scuole dell’infanzia e asili nido):  non cambia nulla e la quarantena scatta al primo caso di contagio nel gruppo/sezione. La misura dura 10 giorni. Si tratta della classe di età più esposta perché non vaccinata e senza mascherina.

Scuola elementare: in caso di contagio test di verifica antigenico o molecolare da ripetere dopo 5 giorni. La quarantena di dieci giorni – con didattica a distanza – scatta soltanto se c’è un secondo contagio entro dieci giorni dal primo. Non è possibile una misura più flessibile perché i bambini sono ancora sostanzialmente non vaccinati.

Scuola Media e Superiori: per la fascia dei 12-19enni, invece, le misure sono più elastiche proprio perché 4 su cinque sono ormai immunizzati: i vaccinati vanno in Dad soltanto al quarto caso e dal secondo devono soltanto fare autosorveglianza attiva, evitare altre attività pomeridiane e indossare sempre le mascherine Ffp2, mentre i non vaccinati vanno in Dad al terzo contagio. Si tratta di una misura che tra l’altro tende a spingere gli studenti più grandi a vaccinarsi — il 19 per cento ancora non è vaccinato. Tanto più che dal 10 gennaio sarà possibile anche per i 12-15enni accedere alla terza dose, come per i più grandi.

Quarantena: dura 10 giorni , per i quali è prevista la Dad, e si torna a scuola dopo un test anche antigenico. Fino al 28 febbraio, per evitare gli ingorghi negli hub e nelle Asl, per gli studenti in autosorveglianza di medie e superiori i test possono essere fatti nelle farmacie, gratuitamente con la ricetta del medico di base. (rrm)