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Iniziativa di pace in Senato

Per la pace: iniziativa in Senato del sen. Magorno e della on. Dieni

UCRAINI, RISSI E Un incontro per annunciare una mobilitazione ideologica e culturale a favore della pace, a sostegno della popolazione ucraina. L’iniziativa presentata ieri in Senato è stata promossa dal sen. di Italia Viva Ernesto Magorno e della deputata pentastellata Federica Dieni, vicepresidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir).

«Chi vuole la pace – ha detto il sen. Magorno, segretario del Copasir – non va alla guerra, chi vuole difendere la pace deve mettere in campo azioni di pace. C’è un moto di solidarietà in Europa, una mobilitazione culturale, ideologica, nelle piazze, nelle chiese. La prima battaglia che dobbiamo condurre è mettere in campo azioni di pace. Vedo una grande mobilitazione di sindaci, territori, scuole, una grande mobilitazione di pace. Dobbiamo – ha detto il sen. Magorno – continuare ad essere solidali con il popolo ucraino e mettere in campo la cultura della pace. Sosterremo ogni azione che il governo metterà in campo per fare in modo che questa guerra finisca presto».

Il Maestro Alberto VeronesiNel corso della conferenza stampa è stato presentato il tour a tappe per l’Italia (in Calabria toccherà Diamante) che metterà insieme artisti italiani, ucraini, russi e statunitensi in un messaggio di pace. L’iniziativa è stata lanciata dal Maestro Alberto Veronesi, il quale ha spiegato: «Chi fa musica crea una necessità di dialogo che è fatto da ascolto, suonare mentre si ascolta di fronte a una guerra non solo ingiusta ma totalmente inutile mettiamo insieme artisti italiani, ucraini, russi e statunitensi per un piccolo tour che partirà da Milano, arriverà in Toscana, a Roma e in Calabria. Un piccolo tour – ha sottolineato,  per mettere insieme gli artisti diversi e dare questa idea di pace».

Subito dopo l’incontro il sen. Magorno ha anticipato un’interrogazione parlamentare a prima firma del senatore Matteo Renzi per chiedere conto alla ministra Messa della gravissima decisione della Bicocca di bloccare il corso di Paolo Nori. «Gesti come quello di interrompere le lezioni su Dostoevskij – ha detto Magorno – compromettono la cultura della pace. Serve più cultura e studio, soprattutto in questo momento. E al contempo occorre mettere in campo quante più azioni di pace per dare solidarietà al popolo ucraino e per aprire corridoi umanitari per chi scappa dalla guerra. Di fronte al precipitare degli eventi sta crescendo una mobilitazione diffusa all’insegna dell’accoglienza: sono tanti i sindaci, gli enti locali, la società civile e le comunità ecclesiali nel nostro paese che stanno trasformando questo slancio in tante azioni concrete. Come parlamentari sosterremo il governo su ogni azione che metterà in campo per rilanciare il dialogo e la diplomazia, uniche vere armi della pace. Ora bisogna spronare l’Europa a parlare con una voce sola e cominciare a lottare per essere cittadini del mondo, senza confini e senza eserciti».

All’incontro, moderato dallo scrittore Antonio Modaffari, hanno partecipato con la loro testimonianza alcune giovani ucraine che vivono a Roma. (rp)