Gaetano Quagliarello, coordinatore nazionale di Italia al Centro, ha incontrato dirigenti e quadri di Noi Moderati a Pizzo per programmare la campagna elettorale. Hanno partecipato, infatti, oltre 50 attivisti arrivati da tutta la Calabria, a cui Quagliarello ha rivolto la sua gratitudine.
È stata, anche, l’occasione per il coordinatore nazionale di Italia al Centro di chiarire che «non ho accettato la candidatura, perché la politica deve essere anche umiltà. Sono convinto che sia un momento particolare, in cui avere qualche dirigente che ha le mani libere è un dato positivo. Questo partito sono certo che avrà un futuro e c’è bisogno di qualcuno che lavori concretamente per radicarlo sul territorio».
Quagliariello ha anche tracciato le linee guida sottolineando che «vincerà sicuramente il centra destra. Ma la vera prova sarà la probabile leadership di Giorgia Meloni. I problemi che noi avremo davanti non si governano a colpi di tweet o con slogan, avremo quindi bisogno di competenza e molto probabilmente, come stanno facendo alcuni leader europei, di chiedere sacrifici, perché la strada è difficile e non si può andare avanti a scostamenti di bilancio o a promesse. Oggi è necessario il saper fare le cose per riparare a molti errori del passato. Come ad esempio nell’ambito energetico, dove siamo dipendenti e non autonomi. La fase dell’abbondanza è finita e oggi bisogna avere soluzioni ai problemi».
«Questa nuova stagione politica – ha concluso – che valuterà e valorizzerà le competenze e la responsabilità, vedrà alcuni attori competere per essere protagonisti di quest’area di centro. Alcuni non hanno dimostrato di essere equilibrati ed inclusivi, requisiti che i moderati dovrebbero avere per poter dialogare liberamente. Questa campagna elettorale ha quindi una duplice valenza: una per l’immediato e l’altra è per il futuro, per il giorno dopo le elezioni. Noi siamo i candidati più autorevoli a occupare lo spazio moderato di centro ma dobbiamo dare oggi il massimo guardando proprio a quello che verrà dopo. Più voti prenderemo e più saremo in vantaggio rispetto alle battaglie future».
Il consigliere regionale Francesco De Nisi ha auspicato l’impegno di tutti «per un risultato che sarà la conferma del nostro lavoro sul territorio, segno di un continuo radicamento basato sulla politica del fare».
Dal canto suo l’onorevole Francesco Bevilacqua, candidato capolista al Senato, ha ricordato come «molti di noi hanno la credibilità personale per andare in giro ed essere creduti dalla gente. Vedete se la Calabria e l’Italia non crescono, c’è una colpa intrinseca della classe politica. Un esempio? Nella scuola, dove la cultura non è più al centro e dove gli insegnanti sono abbandonati al loro destino. Il nostro è un progetto, dobbiamo raccontare quello che vogliamo fare partendo dal contrasto alla malavita organizzata, che è una battaglia irrinunciabile».
Serena Anghelone, candidata nel collegio proporzionale di Noi Moderati alla Camera ha ribadito come «è importante il sostegno di tutti, il nostro partito è ben radicato in Calabria e ha già dimostrato di fare ottimi risultati. Dobbiamo credere in questo progetto che potrà aprire prospettive future per tutto il gruppo. Ringrazio il Presidente Toti e il Coordinatore Quagliariello per la fiducia che mi hanno accordato. La vera battaglia per il nostro partito sarà superare la soglia di sbarramento del 3% per poter avere un maggiore peso politico all’interno della colazione di centrodestra che sono convinta guiderà il Paese dopo il 25 settembre». (rvv)