Contrattualizzazione con stipendio dignitoso o mobilitazione. È l’ultimatum che i segretari generali di Nidil Cgil Calabria, Felsa Cisl Calabria e Uiltemp Calabria, rispettivamente Ivan Ferraro, Gianni Tripoli e Oreste Valente hanno fatto alla Regione in merito alla vertenza dei precari.
A margine dell’incontro tra l’Assessorato regionale al Lavoro e le delegazioni sindacali per discutere dei lavoratori facenti parte della L. R. 15 – 2008 già stabilizzati in azienda Calabria Lavoro, i sindacati avevano chiesto all’assessore al ramo, Giovanni Calabrese, a che punto fosse la vertenza per il resto del bacino delle L.L. R.R. 15 – 2008 e 40 – 2013 non ancora contrattualizzati.
«Ricordiamo – si legge nella nota – che all’apertura del tavolo tecnico con Calabria Verde e le Amministrazioni comunali di Acri e San Giovanni in Fiore dove erano presenti anche le OO. SS., si era discusso di un passaggio degli stessi lavoratori in azienda Calabria Verde. Successivamente si è tenuto un altro incontro sempre tra la Regione Calabria e le Amministrazioni Comunali interessate per eventualmente definire questo percorso o trovare delle soluzioni diverse alla proposta avanzata dai Sindacati; dall’incontro abbiamo appreso che i due Sindaci di Acri e San Giovanni in Fiore avrebbero valutato in tempi brevi la proposta della creazione di una società in house che successivamente avrebbe proceduto a stabilizzare tutti i lavoratori presenti del bacino».