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REGGIO CALABRIA – Al Museo archeologico visite guidate nei laboratori di restauro

Il 2024 inizierà nel segno dell’apertura e della divulgazione per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Tante novità riservate al grande pubblico del Museo, all’insegna dell’apertura al territorio.
Il 4 gennaio partirà il ciclo di tre conferenze “Reggio e oltre. Studi, ricerche e valorizzazione in Calabria” ideato e curato dall’Ufficio Collezioni del MArRC.

Come si scopre un sito? Come si studiano resti umani, strutture, reperti o manufatti artistici? Come si presentano i dati per mezzo delle nuove tecnologie? A queste e altre domande risponderanno studiosi e ricercatori affermati che presenteranno i loro progetti, spesso condotti in stretta collaborazione con noi.
«Questo ciclo di tre conferenze intende proiettare il Museo nel più ampio contesto della ricerca archeologica e storico-artistica nella nostra regione, proponendo al pubblico novità scientifiche sul doppio asse della ricerca e della valorizzazione del patrimonio» dichiara Daniela Costanzo, archeologa e Funzionario Responsabile dell’Ufficio Collezioni del Museo.

Giovedì 4 gennaio 2024, alle 17.00 in sala conferenze si terrà il primo incontro, con la relazione di Dario Piombino Mascali, Università di Vilnius, sul tema “Osteobiografie, o ricostruire il profilo biologico degli antichi. Riflessioni a partire dalla necropoli reggina di San Giorgio Extra”. Introdurranno l’incontro Daniela Costanzo e Andrea Maria Gennaro, funzionario responsabile della tutela per l’area urbana di Reggio Calabria per la Soprintendenza Abap Rc-Vv.

Martedì 9 gennaio, si prosegue con le applicazioni multimediali per la valorizzazione del patrimonio: esperienze e potenzialità saranno indagate a partire dalla mostra curata da Stefania Paone (Università della Calabria) presso il Museo Civico di Altomonte (Cs) e dedicata alla cultura artistica della Calabria Angioina, che espone anche un frammento di sarcofago in marmo del XV secolo raffigurante Maria Maddalena e Caterina d’Alessandria normalmente conservato nei depositi del MArRC.

Nell’ultimo appuntamento, martedì 16 gennaio 2024, Fabrizio Mollo dell’Università di Messina, renderà noti i dati del suo scavo iniziato nel 2018 nel sito di Santa Gada di Laino Borgo (Cs): una scoperta recentissima che riscrive in parte la nostra conoscenza di un importante comparto dell’Italia antica, un punto di passaggio tra Jonio e Tirreno che collegava la Sibartitide con l’area del Vallo di Diano e del Lagonegrese, che ha visto avvicendarsi Enotri, Lucani e Romani. La partecipazione alle conferenze è gratuita e libera fino ad esaurimento posti.

Sempre nel mese di gennaio per la prima volta il Laboratorio di Restauro del MArRC apre le porte al pubblico per mostrare il dietro le quinte delle attività di restauro e conservazione che si svolgono al suo interno. Nelle mattine del 10 – 11 – 17 gennaio Barbara Fazzari, Funzionario Responsabile del Laboratorio di Restauro del MArRC, propone il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”.

«Un’occasione unica per capire come il museo si prende cura delle opere, con approfondimenti su aspetti di conservazione, diagnostica e restauro» dichiara Fazzari. La Responsabile del Laboratorio di Restauro accompagnerà i visitatori a conoscere da vicino e con dimostrazioni pratiche i metodi e i processi di un affascinante lavoro che si svolge tra arte e scienza. Durante il percorso sarà possibile assistere ai cantieri didattici degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Via Marina e delle lastre in stucco provenienti dalla chiesa di Santa Maria Terreti restaurati dagli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’Università della Calabria sotto la guida della docente e restauratrice Anna Arcudi.

Il pubblico potrà finalmente conoscere le attività conservative che si svolgono dietro le quinte del Museo, spesso poco note ai non addetti ai lavori.

«Queste due iniziative sono le prime di un breve ciclo che occuperà i mesi di gennaio e febbraio 2024, ideato in queste settimane di lavoro per iniziare a riposizionare il Museo al centro del dibattito scientifico ed aprire al pubblico spazi di conoscenza e riflessione, introducendolo anche nei luoghi finora meno accessibili o chiusi. L’idea alla base è che un Museo Archeologico sia e debba essere un organismo vivo che alimenta la propria offerta culturale con lo sviluppo della ricerca e con la massima condivisione delle proprie metodologie di lavoro» conclude il Direttore del MArRC, Filippo Demma.

Gli incontri di “Dietro le quinte: visita al laboratorio di restauro del Museo” si terranno il 10, l’11 e il 17 gennaio 2023 su quattro turni di 5 persone con prima partenza alle ore 10.00 e chiusura alle ore 12.00. I posti sono limitati a causa della dimensione degli spazi e per misure di sicurezza, pertanto è obbligatoria la prenotazione mezzo mail all’indirizzo man-rc.comunicazione@cultura.gov.it entro e non oltre il 5 gennaio, comunicando numero, nominativo ed età del partecipante. La partecipazione alle visite guidate nel Laboratorio è inclusa nel costo del biglietto.

Il MArRC è aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso ore 19:30. Fino ai 18 anni l’ingresso è sempre gratuito; per i giovani dai 18 ai 25 anni il biglietto costa solo 2 euro. Per informazioni e prenotazioni visite info@coopculture.it. (rrc)