Sabato 17 febbraio torna ad animare Reggio Calabria, dopo quattro anni di stop, la rassegna La casa dei racconti di SpazioTeatro con la direzione artistica di Gaetano Tramontana
«Riapriamo la nostra “casa dei racconti” – ha dichiarato il direttore artistico Gaetano Tramontana – un progetto al quale noi teniamo moltissimo, e che avevamo dovuto sospendere a causa della pandemia, ma che finalmente siamo riusciti a far ripartire. Il titolo della stagione incarna a pieno lo spirito del nostro progetto: vogliamo che questo spazio ritorni ad essere un luogo accogliente, una casa in cui amici vecchi e nuovi possano incontrarsi e rimettersi in ascolto, perché le storie, i racconti, sono da sempre degli strumenti fondamentali per l’uomo per conoscere meglio sé stesso e il mondo che lo circonda. Proprio per questo abbiamo selezionato spettacoli che, a partire da alcune delle storie più celebri della tradizione letteraria, fossero in grado di parlare al pubblico di oggi attraverso i linguaggi della drammaturgia contemporanea».
Ad aprire la kermesse, sabato 17 alle 20.30 e in replica domenica 18 alle 18, nella Sala SpazioTeatro di Via San Paolo 19/a, I Persiani, rilettura della tragedia più antica del mondo, con Silvio Castiglioni e la regia de I Sacchi di Sabbia, che ambientano l’opera di Eschilo in un rarefatto teatro di oggetti che sembra uscito dalle tele di De Chirico.
I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall’attore su un tavolo-palcoscenico: ne nasce così una miniatura, in cui riecheggia l’invito del poeta a considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.
Venerdì 23 e sabato 24 alle 20.30 – e in replica anche domenica 25 alle 18:00 – va in scena Venuti dal mare, una produzione SpazioTeatro di e con Gaetano Tramontana, e con la partecipazione di Alessio Laganà. Un viaggio tra musica e parole attraverso la primavera e l’estate del 1981, dove si intrecciano due storie parallele, tra le vicende personali di un quindicenne e la prima esposizione dei Bronzi di Riace al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Tra ironia e malinconia, ricordi e cronaca, Tramontana intreccia racconto privato e pubblico, in una narrazione che attraverso oggetti, musiche e immagini parla allo stesso tempo di una generazione e di una comunità immersa nei primi anni ‘80. L’espediente narrativo è quello di una sorta di programma radiofonico dove musica e memoria si incontrano, tra le narrazioni di Tramontana e un djset allestito sul palcoscenico per riprodurre le colonne sonore che hanno accompagnato quel periodo.
Giovedì 7 e venerdì 8 marzo alle 20.30, spazio a Stefano di Armando Discepolo, con Vito Signorile, Tina Tempesta, Rossella Gesini, Paolo del Peschio e Stefano Angelucci Marino.
Una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Teatro del Sangro e Teatro Abeliano di Bari, un testo tragicomico, visionario, per raccontare gli italiani senza Patria. Il suo protagonista è un musicista diplomato al Conservatorio di Napoli che arriva a Buenos Aires, come tanti immigrati di inizio Novecento, con la speranza di diventare un musicista famoso, scontrandosi poi con le avversità della vita. (rrc)