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Sabato in scena "Due botte a settimana"

REGGIO – Sabato in scena “Due botte a settimana”

Sabato 19 febbraio, a Reggio, alle 21, al Teatro Francesco Cilea, in scena Due botte a settimana con Marco Marzocca, Stefano Sarcinelli e Leonardo Fiaschi.

L’evento rientra nell’ambito della kermesse dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli.

Una carrellata di personaggi interpretati dall’istrionico attore romano Marzocca faranno da collante ad una storia impreziosita da altri due “cavalli di razza”, il livornese Fiaschi e il barese ma cresciuto a Napoli Sarcinelli nei panni dl Stefano Toro figlio del notaio Raimondo. La storia è ambientata all’interno dello studio del produttore Toro e proprio qui, accadono tante vicende nelle quali subentra anche il collaboratore domestico Ariel (interpretato da Marzocca) che, con modi confusionari e spiazzante semplicità, darà vita ad una serie di disastri, innescando un turbinio di equivoci e situazioni esilaranti.
«Le debolezze umane e la comicità dei personaggi sono il fil rouge di una commedia all’italiana scritta e pensata con l’obiettivo di far divertire – ha dichiarato l’attore Sarcinelli –. Si tocca un argomento molto articolato, il rapporto genitori-figli, un legame forte ma, spesso, conflittuale e, se in alcuni casi si migliora col tempo, in altri, come in questa nostra storia, si inasprisce. Una cosa è certa, faremo ridere il pubblico di Reggio Calabria che, credo, debba dire grazie al condottiero Peppe Piromalli che, nonostante la difficoltà del periodo, ha scelto da buon imprenditore della cultura, di andare avanti dando a noi artisti l’opportunità di esibirci dal vivo. Tornare, di nuovo, a calcare il palcoscenico, per noi vuol dire rivivere la magia del teatro».
«Vivere un solo giorno il teatro, vedere sorridere il pubblico che applaude, partecipa con noi alla storia, ti ripaga di tutti i sacrifici che si fanno per un meraviglioso mestiere che io sceglierei di nuovo – ha aggiunto l’attore Marzocca –. In questa commedia, non solo mostriamo di essere un team affiatato di interpreti che vogliono stare insieme agli spettatori ma, siamo amici che si divertono a fare un qualcosa che oltre ad unire, porta gioia, leggerezza. E poi, affronteremo un tema quotidiano di un figlio che sente la mancanza di una figura materna e l’eccessiva ed incombente presenza del padre notaio, il tutto in chiave comica.Torniamo finalmente in scena spensierati ma sempre con cautela e rispetto delle normative, per regalare un’ora e mezza di allegria e serenità. Questa è la nostra mission pienamente condivisa dall’Officina dell’Arte che ci ha scelto e noi siamo ben felici di venire a Reggio per strappare tanti sorrisi». (rrc)