Sasha Sorgonà, presidente del Comitato Spinoza, ha commentato i dati del monitoraggio di Goletta Verde, che ha indicato, per Reggio Calabria, tre punti fortemente inquinati: si tratta della foce del torrente annunziata sul Lido Comunale di Reggio, del torrente al Campo sportivo di Bagnara Calabra e la foce del fiume Mesima a San Ferdinando.
«Da quanti anni – ha detto Sorgonà – si perpetua una triste situazione di degrado nel nostro Lido Comunale? Credo che nessuno riesca a ricordarlo con certezza. Quello che dovrebbe essere il gioiello del centro di Reggio Calabria, biglietto da visita pronto ad accogliere turisti dal resto d’Italia e del mondo, è invece un luogo abbandonato a se stesso».
«Invece che sopravvivere a stento – ha aggiunto – trascinandosi faticosamente anno dopo anno, il Lido Comunale dovrebbe rinascere dalle proprie ceneri come fosse un Araba Fenice. Immagino quel luogo come l’epicentro del turismo balneare reggino, con turisti provenienti da ogni parte del mondo».
«Cabine vere (e non le attuali baracche) – ha proseguito Sorgonà – ad ospitare reggini, servizi di qualità e strutture ricettive a incorniciare il Lido, impreziosito da un mare ‘Bandiera Blu’ e non fortemente inquinato. Queste sono considerazioni relative all’estate 2020, perfettamente sovrapponibili anche al 2021. Sino a quando la situazione del Lido Comunale sarà quella triste e degradata degli ultimi anni, ritengo fuorviante oltre che fantasioso leggere le dichiarazioni da parte delle istituzioni relative a ‘Reggio città turistica’ o di qualsiasi altro tipo di progetto legato al rilancio e sviluppo del nostro territorio».
«Non si può costruire un grattacielo – ha concluso – se mancano le fondamenta, e non ci si può accontentare del Waterfront se a pochi metri esiste una struttura a pezzi con l’acqua inquinata. Il tempo a disposizione è terminato, oggi purtroppo vale quanto detto un anno fa: per tramutare il sogno in realtà di un Lido Comunale all’altezza delle proprie potenzialità bisogna iniziare a costruirlo da oggi. Il primo obiettivo da parte di chi ci amministra dovrebbe essere quello di non vedere cittadini e turisti costretti a ripetere le stesse cose anche nel 2022». (rrc)