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RENDE (CS) – Chiusura Auser, si mobilita il Terzo settore

Francesco Cosentini, portavoce del Forum territoriale Terzo settore Cosenza e hinterland ha scritto una lettera alla commissione prefettizia che amministra Rende dopo aver saputo la notizia della chiusura del circolo Auser.

«Apprendiamo dalla stampa locale – scrive ai commissari – che il Circolo Auser di Rende è stato sfrattato dai locali che occupa in Via Panagulis a suo tempo assegnati in comodato d’uso gratuito dal Comune. La notizia ci rattrista poiché non vorremmo che l’attività di questo presidio, così importante per il territorio su cui opera, si possa interrompere generando un danno sociale. È noto e riconosciuto da tutti il lavoro quotidiano che questa associazione sta realizzando nel settore della cultura e dell’apprendimento degli adulti attraverso i corsi delia Università Popolare della Libera Età, ma anche nell’ambito dell’aggregazione e dell’inclusione sociale attraverso la cura e l’attenzione che riserva alla costruzione di una comunità di cittadini consapevoli e partecipativi».

Continua la nota: «Come Forum del Terzo Settore di Cosenza siamo impegnati nella costruzione di una rete associativa che sappia portare avanti le nuove istanze delineate dalla legge di riforma del Terzo Settore che riconosce uno specifico ruolo degli Ets a partecipare insieme ai soggetti pubblici nella realizzazione dell’interesse generale nell’ambito delle politiche di utilità sociale. ln questo contesto riconosciamo l’impegno che l’Auser sta assumendo, in particolare la sua dirigenza che figura nel Comitato direttivo del Forum, che appunto insieme ad altri opera per costruire una strada di collaborazione sinergica tra le istituzioni pubbliche e le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, nel senso generativo di processi di cambiamento».

«Siamo certi che queste nuove istanze – scrive Cosentini – stiano a cuore a quanti in questo momento decidono della vita dell’Auser di Rende e, restando a disposizione per un incontro più complessivo sulle politiche sociali, restiamo fiduciosi che questa incresciosa situazione venga superata al più presto consentendo a soci e volontari di continuare a garantire con le loro attività, azioni e servizi che sono indispensabili per la comunità e per il territorio dell’area urbana». (rcs)