La laureanda Pauline Wetzel ha concluso lo scorso 11 settembre il suo percorso di studio internazionale conseguendo con lode la Laurea Magistrale in “Scienze Pedagogiche” presso l’Università della Calabria. Dopo aver superato con successo l’esame di laurea presso l’ateneo calabrese, la neo-dottoressa conseguirà a breve anche il titolo di laurea tedesco “Master of Arts in Interkulturalität und Integration” presso la sua università d’origine, la “Pädagogische Hochschule di Schwäbisch Gmünd” nel Baden-Württemberg, parte ovest della Germania meridionale, acquisendo così una “doppia laurea” italo-tedesca.
La Commissione di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche è rimasta colpita dalla qualità della tesi e dalla discussione della laureanda in un italiano perfetto. «Ero molto emozionata», ha sottolineato Pauline nel descrivere la sua esperienza, anche perché a differenza della Germania, gli esami finali orali in Italia si svolgono davanti a un pubblico vasto, che comprende anche amici e familiari dei laureandi.
Il progetto di “Doppia Laurea” nasce dalla collaborazione didattica e scientifica tra le istituzioni sopraindicate e dalla volontà di implementare lo scambio di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, nell’ambito di una azione sinergica per quanto riguarda attività di formazione. Nello specifico, si tratta di un programma integrato di studio, ovvero di un percorso formativo internazionale, coordinato da parte tedesca dalla professoressa Miriam Stock, da parte italiana dalla professoressa Rossella Pugliese, in cui gli studenti svolgono periodi di studio di durata e di contenuti definiti, alternati in due università. Lo studente che partecipa al Programma di “Doppia Laurea” compie una parte del proprio percorso di studio presso l’università straniera. Al termine del percorso formativo e dopo la prova finale gli studenti partecipanti ricevono due titoli nazionali delle due istituzioni.
Tra gli obiettivi del programma di “Doppia Laurea” vi è quello di incrementare la sempre più importante cooperazione internazionale tra le Università e di contribuire così al miglioramento qualitativo del Corso di Laurea Magistrale partecipante al programma, a realizzare cioè un percorso di laurea che offra gli strumenti per una formazione innovativa nel campo delle scienze umanistiche e persegua gli obiettivi della Dichiarazione di Bologna per lo sviluppo di una coerente e coesa area europea dell’istruzione universitaria. A tal fine, questo percorso offre maggiori flessibilità e migliori prospettive d’inserimento professionale ai laureati formati secondo un percorso di studio superiore agli standard attuali in termini di contenuti, qualità e varietà. Nello specifico, il programma mira a fornire conoscenze e competenze linguistiche, interculturali e altamente professionalizzanti richieste su tutto il territorio europeo, quali ad esempio specifiche competenze nell’ideazione di programmi di promozione e sostegno delle politiche per l’integrazione, saper lavorare nell’ambito di programmi per l‘integrazione (ad esempio diversity management) presso enti pubblici, istituzioni formative, organizzazioni scientifiche e di consulenza, organizzazioni no-profit, fondazioni, associazioni, partiti politici, holdings nazionali/internazionali.
Oltre alla neolaureata Pauline, altre quattro studentesse tedesche e dieci studenti italiani hanno già beneficiato di questa particolare formazione professionale, culturale e linguistica. (rcs)