Anche in Calabria, la Scuola ha riaperto le sue porte agli studenti per incominciare un nuovo anno, all’insegna della ripartenza e con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tantissimi gli auguri, da parte delle Istituzioni, per i 77.066 studenti calabresi che varcheranno, per la prima volta, o torneranno, tra le mura delle scuola.
Un augurio speciale, è arrivato da Sandra Savaglio, assessore regionale all’Istruzione uscente, che ha sottolineato come la scelta del presidente Mattarella di inaugurare l’anno scolastico in Calabria «come luogo simbolo da cui ripartire, mi riempie di orgoglio, perché penso alle tante eccellenze scolastiche che si distinguono nei nostri Istituti, spesso presidio e avamposto sociale, non solo didattico e formativo».
«Sono stati anni scolastici molto duri questi ultimi. Spero che questo nuovo inizio in presenza, contribuisca a superare tutte le negatività che ci sono state in modo che i ragazzi possano ricominciare in una prospettiva positiva» ha detto la Savaglio, ricordando che «la scuola è occasione di crescita e preparazione al mondo degli adulti, per cui siate sempre consapevoli che il futuro si costruisce in questi anni di formazione, un tempo che va investito al meglio perché le vostre energie, le capacità e l’entusiasmo sono al massimo».
«Un abbraccio e un arrivederci, da ora in poi non più come assessore – ha concluso – ma come scienziata impegnata nella divulgazione nelle scuole. Sono stata felice di avere lavorato con voi, ho dato il massimo, anche se so benissimo che per la scuola non è mai abbastanza. Ma soprattutto, ho toccato con mano il vostro grande impegno. Grazie davvero per le belle esperienze che mi avete regalato, non le dimenticherò mai».
Anche il consigliere regionale uscente, Marcello Anastasi, ha ricordato come «veniamo da un lungo percorso in salita, il cui prezzo è stato pagato da tutti, compresi i nostri ragazzi, che per lungo tempo hanno visto insegnanti e compagni da un monitor. Si torna finalmente alla vita vissuta, vita congelata per mesi».
«E, con la ripresa – ha spiegato – naturalmente riemergono gli atavici problemi dell’Universo Scuola, problemi che si sarebbero potuti e dovuti risolvere per tempo, come quelli legati all’edilizia scolastica, o la climatizzazione delle aule, passando per l’organizzazione dei trasporti».
«Il mio vero grande augurio, sia da consigliere regionale che da professore – ha spiegato – anche e soprattutto in vista dell’imminente appuntamento elettorale che darà alla Calabria una nuova e – si spera – duratura guida, è che la Scuola, torni al centro dell’agenda politica e veda affrontate e superate tutte le sue mancanze, il mio impegno in questa direzione non mancherà certamente».
«Per me è importante inviare studenti, docenti e personale scolastico – ha concluso – un abbraccio simbolico per questa ripartenza, nella speranza che nulla di neanche lontanamente somigliante a quanto abbiamo vissuto, si ripresenti mai più».
I già Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio Marziale, nell’augurare un buon inizio scolastico agli studenti, ha ricordato che «solo il sapere può affrancare le giovani generazioni dal degrado in cui il nostro territorio si trova».
«Un degrado strutturale – ha spiegato – inteso in ogni senso ma soprattutto sfuggire alla povertà educativa ed economica. Il sapere mette i giovani in condizione di fare il confronto tra ciò che è stato, ciò che è, e ciò che deve essere. Dalla scuola filtra veramente il futuro e filtra la speranza che può tramutarsi in concretezza».
«Quindi – ha concluso – l’augurio va: ai ragazzi, ai docenti, a tutto il personale! Eroico se si considera che in Calabria va a frequentare scuole che per il 94% sono senza decreto di agibilità. Grazie alla loro professionalità, grazie dal profondo del cuore e buon anno scolastico a tutti».
Che «il ritorno alla normalità del vivere quotidiano è divenuto bene da tutelare» ne ha parlato il sindaco di Rende, Marcello Manna, rivolgendosi agli studenti rendesi, ricordando come «il diritto allo studio è bene costituzionale da tutelare da parte delle istituzioni».
«Perché – ha spiegato – l’educazione deve essere mossa da un’apprendimento corrisposto, dalla presenza fisica, dallo scambio immediato e vivace, da un lessico famigliare che si costruisce solo con l’esperienze quotidiane. La scuola alimenta la vostra sete di sapere rendendovi autonomi, capaci di esercitare il pensiero critico. Solo così sarete capaci di divenire adulti, capaci di decidere del vostro futuro».
«Noi adulti – ha concluso – saremo ogni giorno al vostro fianco e assisteremo all’immutato miracolo della vostra crescita, del vostro autodeterminarvi in un mondo che rispetti le differenze e sia più equo. Buon primo giorno di scuola: che sia l’inizio di un percorso di felicità per voi tutte e tutti».
Il sindaco di Crotone,
Vincenzo Voce, ha voluto ringraziare gli studenti per il loro entusiasmo, «un segnale
importante per un anno che si apre con l’atteso ritorno alla normalità. Normalità alla quale avete contribuito con l’attenzione dimostrata nel corso dei mesi caratterizzati dall’emergenza pandemica».
«La didattica a distanza, le limitazioni alla frequenza in presenza – ha spiegato – sono stati per voi un sacrificio ma avete, comunque, dimostrato la vostra grande volontà di apprendimento e il vostro senso di appartenenza alla scuola. Il ritorno in aula segna un passo importante ma occorre continuare a rispettare regole e precauzioni se vogliamo che i vostri sacrifici non siano stati vani».
«Bentornati a Scuola ragazzi. È lì che si costruisce il vostro futuro» ha scritto su Facebook il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, che ha augurato un buon inizio agli studenti, ai docenti, al personale, ai dirigenti scolastici e ai genitori».
«Questo è il mio ultimo primo giorno di scuola dopo dieci anni di primi giorni che ho passato davanti e dentro le scuole cittadine, condividendo con i bambini le loro paure e le loro preoccupazioni per questa giornata così importante» ha dichiarato Mario Occhiuto, sindaco uscente di Cosenza.
«Oggi, finalmente – ha aggiunto Occhiuto – si torna in presenza. Negli ultimi due anni, quelli che ci hanno messo a dura prova a causa della pandemia, abbiamo svolto all’interno degli edifici scolastici delle attività importanti, creando nuovi spazi e nuove aule per dare maggiore possibilità, agli alunni ed anche ai docenti, di avere a disposizione spazi più adeguati nei quali è rispettato il distanziamento imposto dalle regole per il contrasto al Covid».
Il Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, ha sottolineato quanto gli studenti siano stati «straordinari nell’affrontare una sfida che ha messo a dura prova tutti noi» e ha lanciato un appello: «vi chiedo di affrontare il nuovo anno scolastico con fiducia, entusiasmo, determinazione e tanta voglia di imparare cose nuove. Rivolgo a tutti Voi un in bocca al lupo pieno di affetto, certo che anche quest’anno ci renderete fieri dei vostri successi».
Anche il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha rivolto i suoi auguri agli studenti, sottolineando che quello iniziato è «un anno che parte con lezioni in classe e sotto l’auspicio della speranza per una ripartenza vera, completa, necessaria. Una ripartenza che porta con sé una scuola nuovamente al centro del vivere civile, punto di riferimento delle famiglie e dell’intera comunità, protagonista nel promuovere cultura e socializzazione».
A San Giovanni in Fiore, l’inizio dell’anno è cominciato all’insegna della tutela del verde: la sindaca, Rosaria Succurro, ha distribuito una cartolina a tutti gli studenti, in cui è stata evidenziata l’importanza della tutela dell’ambiente.
«Viviamo nel cuore della Sila, che è meravigliosa. Prendersi cura dell’ambiente, significa prendersi cura di noi stessi. So che tu lo sai, che hai già imparato molto sul rapporto tra noi tutti e la natura» si legge nella cartolina, in cui la sindaca ricorda che «la scuola è il fondamento della società. Leggere e studiare è molto importante, perché – ha scritto la sindaca nella cartolina indirizzata ad ogni singolo alunno e contenente un disegno di bimbi festosi all’aria aperta – ti permette di conoscere, di crescere insieme agli altri, di scegliere la tua strada, di essere libero e di superare le difficoltà. Io e gli assessori comunali siamo vicini a te, ai tuoi compagni e amici, ai tuoi genitori. La scuola è come una famiglia: la collaborazione e l’armonia ci aiutano a costruire una società migliore, più sana, più unita, più solidale». (rrm)