Rosella Cerra, candidata di Tesoro di Calabria alle prossime elezioni regionali, ha dichiarato che i criteri di ripartizione dei fondi del Recovery Fund per il Sud e la Calabria sono già stati stabiliti e definiti «nell’allegato 1 del documento recante il contenuto del cosiddetto Recovey Plan scaricabile dal sito della Commissione Europea».
«Mi riferisco, nello specifico – ha spiegato – a ‘Com 2020 408 Final’ del 28 maggio dell’anno scorso. Ragion per cui, vanno soltanto applicati per come già determinati. Ecco perché, forte dell’appoggio del mio presidente Carlo Tansi che ribadisco ha pienamente condiviso e supportato l’iniziativa da me intrapresa, mi limito a invitare chi di dovere a utilizzare la formula già elaborata da me con i numeri che ho fornito nel comunicato stampa».
«L’interesse – ha detto ancora – si focalizza sul piano nazionale per la Ripresa e la Resilienza che il Governo dovrà presentare entro la fine del mese venturo, con progetti di spesa e piani per gli investimenti. Il ruolo della Calabria rischia, purtroppo, di essere marginale nella fase in corso, mancando di fatto una Giunta regionale in grado di avanzare proposte e realizzare i giusti investimenti. Comunque sia, è utile rimarcare, come già da me specificato in altre occasioni, che i criteri per la ripartizione dei fondi sono tre: popolazione, disoccupazione e reddito medio».
«Riguardo a tali ultimi parametri – ha spiegato Cerra – la Calabria si pone, purtroppo, in testa alla classifica. E dunque, se a tutto il Sud spetta circa il 70% dei 209 miliardi di euro destinati al nostro Paese per tale asset, ossia 147, qui da noi ne dovrebbero arrivare circa 14, limitatamente al solo riferimento sulla popolazione e considerando gli altri due criteri in media uguali per le regioni del Mezzogiorno».
«È di conseguenza chiaro che in Calabria – ha detto ancora – con tali cifre, si possono sistemare moltissime cose. A cominciare da Infrastrutture, Sanità e Ambiente, compresa la depurazione e la bonifica dei siti inquinati ahimè causa di innumerevoli morti. Tutto ciò comporterà inoltre la creazione di numerosi posti di lavoro che, così come indicato dall’Unione Europea, è una delle finalità dello stanziamento dei fondi, ossia l’incremento dell’occupazione per diminuire il macroscopico e crescente divario fra Nord e Sud Italia». (rrm)