Il consigliere comunale di San Ferdinando, Gianluca Gaetano, ha reso noto che «è trascorso oltre un mese dal consiglio comunale del 23 luglio nel quale si “approvavano” le Tariffe Tari 2021, ed è trascorso un mese esatto dalla risposta del sindaco alla mia interpellanza, sullo scorporo della quota TARI a carico dei migranti, che oltretutto nessun chiarimento dava nel merito».
«Non è possibile, però – ha spiegato – festeggiare il primo mese di vita delle nuove tariffe perché queste, oggi, non sono ancora nate. Nessuna traccia del piano finanziario e nessuna notizia, a oggi, sugli importi a carico delle famiglie. La tardiva risposta alla interpellanza, giunta dopo quattro (quattro!) giorni dal consiglio comunale, conteneva generiche rassicurazioni alla popolazione ma non forniva alcuna delucidazione ai cittadini sulla composizione delle bollette in arrivo a ottobre: la città ha il diritto di conoscere le determinazioni amministrative nei termini di legge e l’amministrazione ha il dovere di rispettare i termini e le procedure dettate dalle fonti normative soprattutto quando, come in questo caso, ci sono fondati dubbi sulla composizione e sulla equità dei tributi locali».
«Tutta la città – ha proseguito – ricorda l’improvviso aumento della tassazione quando i costi per i rifiuti prodotti dalle migliaia di migranti presenti sul territorio, vennero posti senza scrupoli a carico delle famiglie, contravvenendo, oltretutto, ai principi di certezza, universalità, equità e beneficio dell’imposizione fiscale».
«Oggi, purtroppo – ha detto ancora – lo scenario appare simile a quel passato che non si vorrebbe più rivivere: secondo i calcoli, il costo per gestire i rifiuti della baraccopoli è di 190.000 Euro/anno (anche se l’insediamento è una discarica a cielo aperto) ma è difficile comprendere come tale importo possa essere ristorato visto che: il Comune ha già anticipato 80.000 Euro dal bilancio comunale per pagare il conferimento dei rifiuti della tendopoli; esiste un debito verso Camassambiente Spa di 40.260 Euro per la raccolta dei rifiuti della Tendopoli; le rendicontazioni per l’ottenimento dei contributi ministeriali sono ormai tristemente arenate; la tendopoli è ormai una nuova baraccopoli dove la produzione dei rifiuti continua a ritmo incessante e le gestione degli stessi è un peso sulle spalle del Comune».
«È chiaro a tutti – ha concluso – che annunciare sia più comodo che fare ma in questo caso, tuttavia, sarebbe opportuno rispettare, se non i cittadini , almeno quel che ha prorogato al 31 luglio il termine per l’approvazione delle Tariffe Tari 2021: oggi, 27 agosto, prendiamo atto dell’ennesimo annuncio cui non segue nessun atto concreto». (rrc)