;
La creazione di G.B. SPadafora per il Premio Scilla Cuore

Scilla Cuore da 25 anni un successo per gli studi di Cardiologia

La 25.ma edizione di Scilla Cuore, il tradizionale appuntamento primaverile dei cardiologi italiani promosso e organizzato dal prof. Vincenzo Montemurro di fronte allo Stretto, si è chiusa con una grande partecipazione a livello internazionale  che ha confermato la validità di questa assise di specialisti del cuore.

Montemurro ha organizzato le cose in grande, considerando l’importante scadenza dei 25 anni e il livello degli interventi di cardiologi, ricercatori, esperti ha fornito ottimo materiale di studio e approfondimento sulle nuove frontiere della cardiologia. Si è parlato anche di Intelligenza Artificiale e delle sue opportunità nel trattamento delle patologie cardiache, a dimostrazione che la tccnologia, se applicata efficamente e in modo corretto, aiuta non poco a salvare vite umane sia nella fase preventiva che in quella di intervento urgente.

A conclusione dell’evento, sono stati assegnati i premi di benemerenza a personalità calabresi che hanno onorato la propria terra con il loro impegno professionale, scientifico e culturale. I premi sono andati, oltre che a tre cardiologi Gianfranco Parati. Ignazio Massimo Scimone, e  Claudio Parati, al Magnifico Rettore dell’Unical, prof. Nicola Leone, un’eccellenza mondiale nel campo dell’Intelligenza artificiale, all’Associazione reggina Incontriamoci Sempre, e al direttore di questo giornale, Santo Strati.

Scilla Cuore nel corso degli anni si è caratterizzato come laboratorio permanente di cardiologia, dove si ritrovano professionisti, medici e affermati ricercatori di tutto il Paese (con qualche presenza internazionale) per confrontarsi sull’innovazione e le nuove tecniche in campo cardiologico.

Più che soddisfatto, a ragione, il prof. Montemurro ideatore e fondatore della Faculty di Scilla: «I professori portano a Scilla il frutto delle loro ricerche, delle loro attività nei centri più all’avanguardia del Paese. Ed è proprio in questo scambio tra teoria e pratica, tra cattedra e corsia, che il congresso trova la sua forza propulsiva. Con il passare del tempo, Scilla Cuore è diventato una scuola, un simbolo, un modello. Un punto di riferimento stabile per la formazione cardiologica, tanto da essere riconosciuto come una vera e propria “Scuola di Scilla”, appellativo coniato da molti partecipanti e ormai accolto nel lessico comune del congresso».

Un dato confermato, tra gli altri dal prof. Francesco Martino, docente alla Sapienza di Roma: «Proprio qui a Scilla sono nate diverse idee per nuove ricerche. È un congresso che riesce a far parlare tra loro studiosi del mondo universitario e ospedaliero, ed è un grande onore per la Calabria». (rrm)

.