di TONINO RUSSO – Il tema del lavoro, e del lavoro dignitoso resta centrale nella nostra regione per i tanti precari, per i giovani costretti a lasciare la Calabria, per chi perde l’occupazione, per le famiglie. Ci aspettiamo parole chiare al “Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro” convocato per il 13 novembre alla Regione Calabria.
Ad ogni livello del confronto, dal Governo alle Regioni, nel dialogo con le associazioni datoriali la Cisl è impegnata con senso di responsabilità a cercare soluzioni condivise secondo una precisa linea di azione che è nel nostro Dna e si riassume in tre parole: concertare, contrattare, partecipare. Si riassume nello stare ai tavoli senza stancarsi; nell’agire non come partito politico, ma dialogando con tutti e facendo valere le proprie ragioni senza fare sconti a nessuno.
Perché quando le nostre richieste non vengono ascoltate, come sta avvenendo con il Governo in tema di pensioni, in relazione alla legge di bilancio che speriamo venga corretta in Parlamento, questo non ci sta affatto bene. Il Segretario Generale Luigi Sbarra ha, con tutto il Comitato Esecutivo nazionale, messo in evidenza luci ed ombre della manovra finanziaria. La Cisl propone con determinazione, anche in tema di unità nell’azione sindacale, “la via che porta a un nuovo Patto sociale per far ripartire investimenti e riforme, difendere il potere d’acquisto e i risparmi di lavoratori e pensionati, realizzare una nuova politica dei redditi, innalzare e redistribuire la produttività, sbloccare le infrastrutture materiali, energetiche, digitali e sociali guadagnando il Sud allo sviluppo e alla coesione, estendere in senso universale tutele e diritti dei lavoratori, abbassare le tasse sui ceti medi e popolari, affrontare in modo efficace le crisi aziendali azzerando morti e infortuni sul lavoro, rilanciando le politiche industriali, valorizzando la contrattazione e sostenendo il target strategico di una più forte partecipazione dei lavoratori alla vita e agli utili delle aziende”.
Per queste ragioni la Cisl “auspica la più ampia convergenza delle Parti Sociali e delega la Segreteria Confederale a verificare la disponibilità di Cgil e Uil a sostenere questa strategia con una manifestazione nazionale unitaria, per indicare il sentiero di un Progetto-Paese fondato sulla piena attivazione delle energie, delle responsabilità e delle competenze sociali nella costruzione del futuro”. Questa posizione la Cisl calabrese l’ha condivisa all’interno dell’Esecutivo nazionale e la fa propria qui, nel nostro territorio. Mai come oggi è possibile attingere a risorse importanti, come quelle del Pnrr, quelle del Fondo Sviluppo e Coesione di cui l’80% va al Sud e la spesa è molto rallentata, per intervenire in vari ambiti, per rilanciare la crescita, per creare lavoro finalizzato alla realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali. Risorse del Fondo sviluppo e coesione e Zes unica devono far diventare attrattivi i territori del Sud, a partire dai sistemi portuali. Abbiamo giudicato positivamente lo stanziamento di 3 miliardi per la S.S. 106: ora si tratta di mettere a terra gli investimenti e realizzare le opere, aprendo i cantieri, ma anche ultimando gli interventi.
Per queste ragioni urge il confronto con Regione, Anas, Rete Ferroviaria Italiana, sugli interventi programmati, per fare chiarezza su cronoprogrammi, percorsi e tempi di realizzazioni. Per queste ragioni è necessario un confronto serrato sui temi del lavoro dignitoso, sicuro, stabile, orientato verso lo sviluppo. Per queste ragioni tutti gli interventi sul sistema sanitario devono essere orientati verso il miglioramento del servizio, il dare dignità al personale che vi opera tra mille difficoltà, la qualificazione dell’offerta, la riduzione di liste d’attesa ed emigrazione sanitaria.
La tutela dell’ambiente e la messa in sicurezza del territorio necessitano di una più attenta ed oculata riflessione sugli interventi necessari ad evitare tragiche sciagure. A valorizzare le tante ricchezze naturali che la Calabria offre, a partire dalla risorsa mare, per incentivare il mercato turistico. Le tante vertenze aperte negli enti strumentali della Regione Calabria richiedono immediati tavoli di confronto utili a migliorare la qualità dei servizi erogati e ad evitare mortificazioni al personale che vi opera, spesso insufficiente e sottodimensionato.
La Cisl crede nella partecipazione, come testimonia anche la raccolta di firme in corso per la presentazione della legge popolare sul coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle imprese, impegno che stiamo portando avanti anche qui in Calabria. È un segnale di speranza, di novità, una proposta che porteremo in Parlamento perché sia finalmente attuato l’art. 46 della Costituzione per una più matura democrazia economica che veda protagonisti i lavoratori. ν
(Tonino Russo è il segretario generale Cisl Calabria)