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Villa San Giovanni

Siclari (FI): Emendamenti al decreto Crescita per infrastrutture del Sud

Il sen. Marco Siclari (FI) ha presentato diversi emendamenti al decreto crescita economica «chiedendo di credere nelle potenzialità del Sud e finanziare, in particolare, due importanti infrastrutture per la Calabria».
Il parlamentare forzista torna a chiedere di puntare i riflettori sulle infrastrutture del Sud e, in questo caso, gli emendamenti riguardano il finanziamento del Porto a Sud di Villa San Giovanni e la 106.
«Finanziamento straordinario del porto di Villa San Giovanni per il completamento della messa in sicurezza e dei servizi generali di collegamento – si legge nell’emendamento – È autorizzata, per il triennio 2019 – 2021 la spesa di euro 61 milioni da assegnare alla Regione Calabria per provvedere ai finanziamenti necessari per l’esecuzione delle opere di completa sistemazione dei servizi generali del porto di Villa San Giovanni. La relativa spesa sarà iscritta negli stati di previsione del Ministero dei lavori pubblici per gli esercizi suindicati. Le somme non impegnate in un esercizio possono essere utilizzate negli esercizi successivi. All’Ufficio del genio civile per le opere marittime di Reggio Calabria è demandata la sorveglianza delle opere di cui al precedente articolo. Il collaudo delle opere stesse sarà eseguito a cura della “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche” di cui al precedente articolo.Il Ministro dell’Economia e delle Finanze autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio per l’attuazione del presente articolo, conseguentemente il fondo di cui all’articolo 90 comma 2, è ridotto di 61 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Per quanto riguarda la 106 – spiega Siclari – ho chiesto al fine di consentire il completo ammodernamento e la definitiva messa in sicurezza della Strada Statale 106 Jonica Reggio Calabria – Taranto è autorizzata la spesa di 500 milioni. Agli oneri derivanti dal comma 1, si destina il ricavato derivante dal Decreto – legge 23 ottobre 2018, n. 119 nella misura di 100 milioni di euro per le annualità 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023. Si tratta di un’arteria strategica che collega tre regioni, la Calabria, la Basilicata e la Puglia, costituendo l’unica via di comunicazione stradale di tutta la fascia ionica. Peraltro è fondamentale per il rilancio dell’aeroporto di Crotone, consentendo a tutta l’utenza di potervi accedere agevolmente. La zona servita dall’arteria risulta ancora più importante laddove si pensi che l’unica via di collegamento fra l’aeroporto ed il porto di Crotone e la zona industriale di Taranto e che, quindi, ammodernata, messa in sicurezza e ridotti gli attuali tempi di percorrenza (si parla di oltre 8/10 ore per percorrere tutti i 495 Km tra l’altro in assenza di validi collegamenti ferroviari: si tratta, infatti, di linea non ancora interamente elettrificata!) costituirà un volano di sviluppo produttivo e commerciale per tutta l’area servita», ha concluso il senatore azzurro.
Un altro emendamento riguarda l’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti è volto a farlo ricomprendere tra gli aeroporti di carattere “Strategico”. L’aeroporto serve il territorio di due Città Metropolitane, quella di Reggio Calabria e quella di Messina, sfornite di altre vie di comunicazione e trasporto e non servite dall’alta velocità ferroviaria. Il bacino potenziale di utenti supera il milione di abitanti e lo scalo è quello che deve ricevere tutto il potenziale flusso turistico per le Isole Eolie e per le altre rinomate località della zona (Scilla, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Costa dei Gelsomini, Costa Viola, Gerace, Stilo, Pentidattilo, il promontorio di Milazzo, i laghetti di Ganzirri, i borghi dei Peloritani, Savoca, Forza d’Agrò, il Parco dell’Alcantara, Montalbano Elicona – il Borgo più bello d’Italia 2015, Capo d’Orlando e Santo Stefano di Camastra). Inoltre l’aeroporto serve tutta la fascia jonica reggina completamente isolata in termini di trasporti, potendo usufruire della sola statale 106 e di una linea ferroviaria a binario unico e non ancora elettrificata”.
Il senatore forzista Marco Siclari continua a guardare in modo attendo al territorio presentando emendamenti al decreto crescita mirati a dare gli strumenti necessari per un concreto sviluppo della Calabria.
«L’ emendamento si richiama all’ordine del giorno G/981/40/5 a firma Siclari, Damiani, Fantetti, Ferro, Pichetto Fratin, Saccone, Conzatti, approvato dal Senato, in sede di discussione del disegno di legge recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», del seguente tenore “ premesso che: l’aeroporto di Reggio Calabria, con una movimentazione di circa 500 mila passeggeri annui, rappresenta uno snodo fondamentale e strategico per lo sviluppo, turistico e commerciale, di tutta l’area metropolitana di Reggio e di Messina; attualmente il comma 2 dell’articolo 1 del D.p.r. 17 settembre 2015, n. 201 che elenca gli aeroporti di carattere strategico del Sud Italia, contempla solo, per la regione Calabria quello di Lamezia Terme e non quello di Reggio Calabria; sarebbe
A.S. 1354 opportuno avviare un’intesa tra il Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture e la Conferenza Stato Regioni per ricomprendere anche l’Aeroporto di Reggio ‘Calabria tra quelli di carattere «strategico», impegna il Governo: ad avviare un percorso di confronto con la conferenza Stato Regioni per addivenire quanto prima ad un accordo che contempli anche l’Aeroporto di Reggio Calabria tra quelli ritenuti di carattere «strategico». Ad oggi non risulta avviata alcuna interlocuzione, si reputa quindi necessario ribadire la necessità della modifica normativa che consentirebbe allo scalo reggino il potenziamento e lo sviluppo». (rp)