SIGLATO UN DOCUMENTO COMUNE PER RICHIEDERE INTERVENTI RAPIDI E ORMAI NON PIÚ IMPROROGABILI;
Morte sulla SS 106

STATALE 106: LA RIBELLIONE DEI SINDACI
LA LOCRIDE INTENDE FERMARE LA STRAGE

di FRANCESCO RAO – Per l’ennesima volta, ma con toni diversi, l’aula del Consiglio Comunale di Siderno, a seguito della convocazione effettuata nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Sindaci della Locride, presieduta da Caterina Belcastro, dal Presidente del Comitato dei Sindaci della Locride, Giuseppe Campisi e dal Corsecom presieduto da Mario Diano, ha ospitato una intensa discussione intrisa tanto dall’amarezza e dal dolore per la recentissima giovane vittima, sottratta alla vita nell’ennesimo incidente, quanto nella capacità di ritrovarsi per avviare un percorso comune nel quale la determinazione e l’ottimismo dovranno essere gli elementi indispensabili sia per scrivere una tra le più importanti pagine per il Meridione, la Calabria e tutta l’area Jonica sia per porre fine ad una serie di tragedie che nel tempo hanno segnato moltissime famiglie a causa dei numerosi incidenti. 

Presenti all’iniziativa i sindaci della Locride, a dire il vero non tutti, la rappresentanza provinciale di CGIL, CISL e UIL, i Consiglieri regionali Giovanni Arruzzolo, Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò e il parlamentare di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. Come già anticipato, il tema posto all’Ordine del Giorno è stato quello della Strada Statale 106. 

Durante le oltre due ore di confronto, oltre ad ascoltare i numerosi ed appassionati interventi pronunciati sia dai sindaci sia da alcuni Cittadini, finalmente è passato il messaggio che ha lasciato impietriti molti degli sguardi di quanti ancora non volevano credere all’amara realtà: i lavori di ammodernamento della 106, relativi al territorio della provincia di Reggio Calabria, ad oggi non sono stati avviati perché pur essendoci disponibili i mezzi finanziari, manca il progetto.  Questa circostanza, per mille versi inaccettabile, richiede un grande sforzo al quale tutti dovranno impegnarsi.

«Le grandi opere partono dal basso e trovano concretezza negli atti formalizzati dai Comuni, dal Governo regionale e nazionale che successivamente dovranno far comprendere all’Anas le esigenze manifestate da un territorio vasto come quello preso in esame».

Il parlamentare di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, su questo passaggio è stato fermo e per il 9 marzo ha già anticipato che incontrerà il ministro Enrico Giovannini al quale chiederà risposte concrete. Anche i consiglieri regionali hanno assunto un particolare impegno per questa importantissima azione da portare avanti in Consiglio.

In particolare, il Consigliere Crinò ha condiviso un suo pensiero teso ad anticipare anche quanto porterà avanti in occasione del prossimo Consiglio regionale nel quale l’argomento posto all’attenzione dell’Assemblea è già stato posto nell’agenda dei lavori; il Consigliere Arruzzolo oltre a riflettere sull’importanza strategica di questa arteria stradale ha fortemente sostenuto la necessità di dialogare con l’Anas affinchè sia avviata al più presto la progettazione dell’opera.

Il Consigliere Cirillo, ribadendo che il problema è divenuto ormai un fatto storico e ciò non può essere più accettabile, sostiene con determinazione la necessità di vedere tutti i Sindaci del Territorio interessato uniti in una battaglia che dovrà portare risultati. Non è più possibile accettare questo stato di cose e ritrovarsi per riflettere dopo una tragedia e poi lasciare correre tutto come prima.

Nell’intervento conclusivo, il Parlamentare di Forza Italia Francesco Cannizzaro, presente sul territorio della Locride e disposto a lavorare per i territori, oltre ad assicurare tutto il suo impegno, teso ad ottenere i finanziamenti necessari per progettare il tratto Catanzaro-Reggio Calabria, ha sottolineato l’importanza di avviare un percorso comune nel quale la coesione e l’obiettivo divengano il collante per superare i ritardi che la Calabria oggi paga anche a seguito della qualità infrastrutturale che di fatto impedisce lo sviluppo socio-economico del territorio. Nel concludere l’intervento, il parlamentare ha chiesto ai presenti di voler considerare l’occasione come un momento nel quale tutti e insieme potranno affrancare i rispettivi territori dalle problematiche viarie e soprattutto porre fine alle continue tragedie. 

Conclusi gli interventi, la Presidente Belcastro ha dato lettura del documento redatto che sottoponiamo anche ai nostri lettori. 

«L’Assemblea dei Sindaci della Locride si è riunita il 18 febbraio per discutere delle problematiche inerenti alla SS106 tristemente nota come “strada della morte”. La SS 106 non è solo una strada. È l’unica strada di collegamento strategico per il Sud Italia.  L’unica strada che accompagna gli studenti a scuola, i genitori al lavoro, i giovani a divertirsi, le persone ad incontrarsi tra loro. È la strada che porta le merci, che fa arrivare i soccorsi. È l’unica strada che collega questa nostra comunità alle altre comunità. È l’unica strada che può usare chi vuole venire in vacanza nei nostri paesi ed è l’unica strada che ci collega al resto d’Italia e del mondo attraverso i nostri aeroporti.  Tutto ciò è così dal 1928! Quella strada attraversa le fiumare sui ponti costruiti dal regime fascista. Quando, spesso, uno di quei ponti crolla, il percorso per andare a nord o a sud deve tornare in collina, allungandosi di ore.  Su questa strada ogni anno perdono la vita decine e decine di persone. Non per fato, ma perché quella strada oggi non basta e ciò che dovrebbe essere vita, ciò che dovrebbe aiutare il progresso e lo sviluppo della regione è morte e pericolo». 

«Perché una strada che è l’unica arteria fondamentale per la nostra regione non può essere uguale a sé stessa da 90 e più anni.  Per questo diciamo basta. Perché non le rivendicazioni ad una strada migliore, ma il diritto ad una strada che dia e non tolga vita richiama questo basta! Chiediamo, quindi, che una volta per tutte si rediga un master plan che ridisegni definitivamente la SS106 e che si riprenda la costruzione di lotti funzionali che diano alla 106 una alternativa. Chiediamo con forza che nel frattempo si attuino tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza l’attuale percorso, redigendo anche qui un programma di interventi sul quale definire i tempi di realizzazione. E sul quale dare ai nostri cittadini, stanchi di essere trattati come italiani di serie b, il diritto a controllarne la realizzazione.  Questo nostro accorato appello lo rivolgiamo al Governo, in particolare al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro per il Sud, chiedendo loro di organizzare un tavolo tecnico con le rappresentanze dei Sindaci della Locride e dell’intera fascia jonica e grecanica, per dare risposte concrete rispetto a quanto chiesto e rivendicato nell’importante Assemblea dei sindaci della Locride del 18 febbraio u.s.  Ringraziamo l’Onorevole Cannizzaro per l’importante contributo offerto nell’Assemblea dei Sindaci e gli chiediamo di farsi tramite con il Governo, ed in particolare con i due Ministri, affinché accolgano l’appello che l’Assemblea ha unanimemente espresso». (fr)