Due pagine del quotidiano Domani dedicate stamattina all’«eterna lotta tra Stato e ‘ndrangheta» a firma del giornalista Enrico Fierro e la copertina dedicata a Nicola Gratteri, procuratore Capo di Catanzaro nonché a capo della direzione distrettuale antimafia. L’occasione è data dal processo Rinascita-Scott in corso a Lamezia Terme in quell’aula bunker costruita in tempi record sotto l’attenta regia dello stesso Gratteri. Il lungo servizio fa parte di un longform (per gli abbonati) firmato da Attilio Bolzoni, Enzo Ciconte, Enrico Fierro e Giovanni Tizian, da leggere sul web (editorialedomani.it) e racconta la storia segreta della ‘ndrangheta tra inchieste, processi e misteri.
Fierro mette in evidenza che «I numeri dell’inchiesta, scattata all’alba del 19 dicembre 2019, sono impressionanti: 414 i soggetti coinvolti, 334 le ordinanze di custodia cautelare notificate in tutta Italia da 2.500 carabinieri, oltre 15 milioni di beni sequestrati. E polemiche nelle ore immediatamente successive al blitz e nei mesi successivi. on piacciono le parole che il procuratore Gratteri pronuncia subito dopo gli arresti: «Oggi è una giornata storica giunta a conclusione di un’indagine nata il giorno del mio insediamento che corona uno dei sogni che avevo, smontare la Calabria come un treno della Lego e rimontarlo piano piano». I 203 arresti annullati, da gip, tribunale della Libertà e Cassazione, hanno dato fiato alle trombe di chi accusa Gratteri di essere un magistrato dalle manette facili. Il processo, che è alle prime battute nell’aula bunker costruita appositamente nell’area industriale di Lamezia Terme, dirà se l’impianto accusatorio è valido. Quello che per il momento ci interessa e colpisce è il”contesto” che viene fuori dalle migliaia di pagine dell’inchiesta». (rrm)