Cannizzaro (FI): Reggio sarà anche hub di Ryanair

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la compagnia aerea Ryanair avrebbe nei suoi piani quello di aprire due nuove basi in Italia, tra cui una a Reggio Calabria. Ormai mancano solo i dettagli».

Il parlamentare ha definito la notizia «storica per Reggio e per la Calabria, frutto di una strategia mirata, messa in atto dal Presidente Roberto Occhiuto sin dal suo insediamento alla guida della Regione», ricordando come «il nostro sistema aeroportuale, che rischiava il baratro dopo anni di gestioni opache e senza prospettiva, è stato non solo rimesso in sesto in pochi mesi, ma ora si sta anche posizionando tra i più dinamici del mercato nazionale».

«Il consolidamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, la ripartenza di Crotone, unitamente allo straordinario rilancio dello scalo di Reggio – ha spiegato il parlamentare reggino – pongono realmente le basi affinché la Calabria possa godere di nuove importanti opportunità sul piano del turismo nazionale e internazionale, oltre a consentire finalmente a tanti calabresi di godere di una nuova mobilità aerea, come mai era accaduto in passato».

«Intanto al ‘Tito Minniti’ – ha concluso – sono già iniziate e andranno avanti speditamente le opere di ammodernamento dell’aerostazione, un salto di qualità che la Città e tutta la Regione attendevano da tempo. Altro che annunci… quelli del Presidente Occhiuto sono fatti concreti che faranno fare un balzo in avanti a tutto il nostro territorio». (rp)

L’OPINIONE / Giuseppe Nucera: Serve progetto serio per cogliere potenzialità dell’Aeroporto di RC

di GIUSEPPE NUCERAViviamo un momento storico che vede un fermento unico e irripetibile rispetto allo sviluppo delle infrastrutture, manifestato in modo concreto dall’attenzione del Governo, e le risorse economiche a disposizione per realizzarle. Basti pensare al Ponte sullo Stretto, al Porto di Gioia Tauro, all’alta velocità e le infrastrutture stradali.

In questo contesto  il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria rappresenta un’occasione che non è possibile lasciarsi sfuggire. Il ‘Tito Minniti’ ha tutti i requisiti e le caratteristiche per essere non solo l’aeroporto di Reggio Calabria, ma dell’intera area dello Stretto e di tutta la provincia, abbracciando sia la fascia ionica che quella tirrenica. Affinché tutto questo si realizzi però, serve canalizzare nel modo opportuno non soltanto le risorse attualmente a disposizione, ma anche nuovi fondi da intercettare attraverso il Governo e l’Unione Europea.

I 25 milioni di euro del cosiddetto emendamento Cannizzaro sono certamente una buona base di partenza ma vanno indirizzati in progetti utili per lo scalo reggino, a partire dallo spostamento dell’aerostazione vicino alla linea ferroviaria e al pontile. E’ questo il presupposto iniziare per rivoluzionare il Tito Minniti e costruire un futuro davvero ambizioso, con la possibilità di accogliere centinaia di migliaia di passeggeri all’anno.

Il Governatore Roberto Occhiuto si è dimostrato sensibile rispetto alla questione aeroporto, mettendo in campo una serie di azioni concrete e incisive per rilanciare uno scalo agonizzante. Adesso servono scelte coraggiose per proseguire in questo percorso, che richiede inevitabilmente un progetto nuovo rispetto all’attuale scalo.

In questo senso, c’è già una base progettuale concreta e definita, presentata tempo fa dall’imprenditore reggino Pino Falduto e che rappresenta una buona base di partenza per studiare e realizzare la migliore aerostazione possibile.

Da imprenditore turistico che da oltre 40 anni visita e si confronta con le principali realtà internazionali, compresi i mercati e le compagnie aeree, sono più che consapevole rispetto alle immense potenzialità che un aeroporto moderno e strategico offre. Potenzialità che è arrivato il momento di cogliere anche per lo scalo reggino, inserendolo in una rete di collegamenti ferroviario Jonio Tirreno e via mare con la realtà messinese. (gn)

[Giuseppe Nucera è leader del movimento La Calabria che vogliamo e già presidente di Confindustria RC]

 

Il commissario Ue Valean: L’aeroporto di Reggio strategico, va ammodernato

L’Aeroporto di Reggio Calabria «dovrebbe essere ammodernato, al fine di di conseguire la conformità ai requisiti” previsti nel regolamento della rete Ten-T». È quanto ha dichiarato il commissario europeo ai Trasporti, Adina Valean rispondendo a una interrogazione presentata dall’eurodeputato di Fdi Vincenzo Sofo.

Sofo, infatti, a inizio luglio aveva portato all’attenzione della Commissione europea la situazione dello scalo reggino sottolineando la situazione paradossale di un’infrastruttura al contempo crocevia dello sviluppo della rete di trasporti nell’area mediterranea voluta e promossa dall’Ue ma oggetto in questi anni di un progressivo depotenziamento.

Un paradosso che oggi è stato confermato dallo stesso commissario Valean, il quale ha riconosciuto la visione di Sofo circa la strategicità dell’aeroporto di Reggio Calabria affermando che “svolge un ruolo centrale nel garantire la coesione del territorio dell’UE” e che “soddisfa tutti i requisiti per far parte della rete globale Ten-T”. Un ruolo che però lo stesso commissario europeo sottolinea non essere stato supportato da adeguati investimenti.

Le recenti dichiarazioni del commissario sono per Sofo «un riconoscimento importante da parte della Commissione europea che indica inequivocabilmente la strada da seguire per il futuro dell’aeroporto Tito Minniti, cioè quella dell’ammodernamento e del potenziamento».

«D’altronde il recente inserimento dell’intera Statale 106 nel Ten-T e l’apertura della UE – ha proseguito – alla realizzazione del Ponte sullo Stretto rendono chiaro che il destino naturale dello scalo aeroportuale reggino è quello di hub per tutta l’area dello Stretto».

«La politica di depotenziamento portata avanti negli anni scorsi – ha detto ancora – è stata dunque miope e in controtendenza rispetto ai progetti europei». Perseguendo la logica della sostenibilità economica nel breve periodo si è perso di vista non solo il ruolo sociale di questa infrastruttura in termini di coesione territoriale ma ci si è dimenticati anche di analizzarne il ruolo in prospettiva sulla base dei progetti europei in cantiere».

«Grazie a questa interrogazione – ha concluso – ora possiamo mettere un punto fermo dal quale partire e consentire alle nostre istituzioni regionali e nazionali di programmare gli investimenti necessari con la consapevolezza di poter trovare nella Commissione europea un partner per il rilancio di questa infrastruttura». (rrm)

PERCHÉ NON VOLA L’AEROPORTO DI REGGIO
LIMITAZIONI CHIARAMENTE PRETESTUOSE

di PASQUALE AMATO e DOMENICO GATTUSOAlla luce dei fatti emersi di recente circa l’operatività dell’Aeroporto dello Stretto, occorre che le autorità di governo (Città Metropolitane di Reggio e Messina, Regioni Calabria e Sicilia, Governo nazionale) assumano con immediatezza una serie di scelte determinate, al fine di rilanciarne il ruolo strategico e internazionale. 

A seguito della riunione al Mit del 19 luglio scorso, tra il  Ministro Salvini ed i vertici Enac, Enav e Sacal, è stato diramato un comunicato stampa che menziona un avviso Enac importante: «I requisiti di qualificazione dell’equipaggio di volo per il trasporto aereo commerciale con aerei complessi sono sospesi. Gli operatori effettuano una valutazione dei rischi per la pista 15/33. La pista 15 dev’essere considerata preferenziale per le operazioni». Ma già il 1° luglio il Presidente della Regione aveva dichiarato: «stiamo intervenendo con una procedura negoziata che siamo riusciti ad ottenere grazie alle interlocuzioni con Enac, abbiamo interessato i vertici di Enav per fare in modo che si rimuovano le limitazioni che impediscono alle compagnie low cost di volare su Reggio come si faceva un tempo».

In altri termini, non sussiste ragione cogente di mantenere le limitazioni che hanno penalizzato per anni, ingiustamente, l’Aeroporto dello Stretto. Se ne deduce che in passato è stata attuata una strategia finalizzata a limitarne la piena operatività e concentrare risorse e offerte di servizi solo su quello di Lamezia Terme. È tempo di rivendicare una strategia di compensazione e rilancio del Tito Minniti, prima che sia troppo tardi. Dai dati di traffico pubblicati da Assaeroporti, nel primi 5 mesi del 2023 (Gennaio-Maggio) si osserva che  l’Aeroporto di Lamezia registra 1 milione di passeggeri mentre l’Aeroporto dello Stretto ne registra 105 mila, con un rapporto 10 a 1. Per evitare il disastro occorre pretendere un’azione di rilancio decisa, immediata e lungimirante, attraverso 5 misure prioritarie:

  1. Preso atto che l’Aeroporto dello Stretto può essere funzionale a tutti gli effetti con la pista 15/33, occorre procedere alla sua abilitazione da subito, recuperando la coppia di voli Reggio-Milano (al mattino) e Milano-Reggio (serale)  scippato da Lamezia e concretizzando l’opportunità per voli low cost e charter, senza rinvii immotivati e strumentali (rinviare la caduta delle restrizioni a fine anno avrebbe come conseguenza l’impedimento per tutte le compagnie di programmare voli e tratte in autunno e in inverno). 
  2. Procedere al distacco dalla Sacal e alla creazione di una nuova società di gestione autonoma, adottando un accordo politico fra le 3 Città Metropolitane di Reggio, Messina e Catania, e una partecipazione azionaria a prevalenza pubblica, con partner privilegiato la società di gestione dell’Aeroporto Fontanarossa di Catania (Sac), ma inclusiva di ulteriori soggetti quali le Camere di Commercio delle tre Metrocity, imprenditori che hanno a cuore il nostro territorio, imprenditori di grande rilievo sulla scena internazionale (ad esempio MSC, che gestisce il porto di Gioia Tauro e si sta muovendo anche nel comparto aereo).
  3. Attivare tutte le forme di servizio pubblico che possono essere funzionali all’accessibilità dell’aeroporto da tutta l’Agglomerazione Metropolitana dello Stretto. Tra le azioni da rendere subito operative: la cessione delle deleghe sul TPL da parte di una Regione ostile alla Città Metropolitana di Reggio (sono anni che si registra tale inadempienza), la programmazione di servizi di trasporto coordinati treno-bus-nave a scala di area vasta dello Stretto (Reggio, Messina e Catania), la piena operatività della stazione ferroviaria di S.Gregorio con navetta di raccordo all’aerostazione, il ripristino del collegamento ferroviario dal porto alla stazione di Reggio Lido, la dotazione di una flotta di catamarani di ultima generazione  per i collegamenti fra le due sponde dello Stretto integrando porti e aeroporti (ivi comprese le relazioni  Reggio-Catania e Reggio-Eolie) e assicurando l’integrazione tariffaria  (biglietto unificato).
  4. Concretizzare la continuità territoriale che si traduca nell’abbattimento delle tariffe di trasporto aereo per come avviene in numerosi altri aeroporti d’Italia e d’Europa, superando i giochi truccati di soggetti poco inclini a sostenere lo sviluppo cooperativo di tutti gli aeroporti e dell’economia turistica della Calabria.
  5. Attribuire all’Aeroporto un ruolo  strategico ai fini della protezione civile, per l’assistenza ad un territorio a massimo rischio sismico e drammaticamente soggetto a fenomeni franosi, alluvioni, incendi devastanti, essendo le reti di soccorso terrestri alquanto fragili.  Con un cerchio di raggio pari a 300 km, centrato sullo Stretto (che corrisponde a 50 minuti di volo di un Canadair), si copre la Sicilia, la Calabria, buona parte del territorio lucano e tutto il Cilento campano. In tal senso l’Aeroporto dello Stretto dovrebbe essere dotato di una flotta di canadair ed elicotteri stabilmente insediati. (pa e dg)

[Pasquale Amato e Domenico Gattuso sono coordinatori del Movimento di Cittadinanza Attiva per l’Aeroporto Metropolitano dello Stretto, Strategico e Internazionale]

L’OPINIONE / Tilde Minasi: Per la prima volta una seria opportunità di crescita per l’aeroporto di Reggio

di TILDE MINASI – Gli altri parlano, noi lavoriamo e lasciamo parlare i fatti!

La Lega, con il ministro Matteo Salvini e i suoi rappresentanti sul territorio è riuscita finalmente a sbloccare la situazione dell’aeroporto di Reggio Calabria, portando a casa un successo strepitoso, atteso da lunghissimi anni: l’eliminazione delle limitazioni all’operatività dello scalo che, finora, avevano rappresentato l’ostacolo – e l’alibi perfetto – per bloccare la crescita dell’Infrastruttura a favore di altri territori!

«Ribadisco con gioia il mio grazie al Ministro per aver risposto immediatamente alle mie sollecitazioni e per aver convocato in sole 24 ore un tavolo tecnico con Enac, Enav e Sacal per metterle di fronte alle loro responsabilità e trovare finalmente soluzione al problema.

Ce l’abbiamo fatta, a dispetto di chi ha lanciato stupide accuse di “intermittenza” e di voler “salire sul carro dei vincitori”, nonché di chi da sinistra, responsabile negli anni passati dello sfacelo del nostro scalo, ha cercato di attribuirne la responsabilità agli avversari.

A dare, per la prima volta in decenni, una reale, fattibile e concreta opportunità di sviluppo è invece proprio la Lega! Se ne facciano tutti una ragione.

Anche perché ciò che conta è il risultato, e per noi l’unico risultato possibile era proprio garantire ai reggini e a tutta l’area metropolitana dello Stretto un aeroporto degno di questo nome. Come stiamo facendo, anche in sinergia con il governatore Occhiuto che ha messo a disposizione dello scalo fondi e sforzi per il suo rilancio, e che colgo l’occasione per ringraziare.

A chi, dunque, ha tentato di infangare in queste ore il mio operato e le mie iniziative in merito, rispondo che il mio lavoro in politica non è mai stato basato su proclami, conferenze e annunci, che si rivelano poi pure prese in giro dei cittadini, ma solo sui fatti, su un’azione seria e sostanziale, portata avanti nel silenzio, per poi eventualmente comunicarne, appunto, solo i risultati concreti conseguiti.

Come in questo caso. Ora tocca a chi governa la città metropolitana cogliere questa nuova preziosissima opportunità e non lasciarsela, per l’ennesima volta, sfuggire! Speriamo non sia nuovamente sprecata. (tm)

[Tilde Minasi è senatrice della Lega]

 

L’OPINIONE/ Giacomo Saccomanno: L’intervento di Salvini salva l’aeroporto di Reggio

di GIACOMO SACCOMANNO – A seguito della odierna riunione al Mit, fissata dal Ministro Salvini ed i vertici Enac, Enav e delle società di gestione aeroportuale (Sacal), si è proceduto a precisare le modalità per consentire un uso pieno dell’aeroporto di Reggio Calabria. Infatti, entro l’anno saranno mandante via le limitazioni esistenti e da oggi è stata liberalizzata la pista 15. Si legge nel comunicato del Mit  “Riunione operativa al Mit tra il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e i vertici di Enac, Enav e della società di gestione aeroportuale (Ssacal)».

«Rimosse le limitazioni operative relative alla pista 15 che da oggi e a regime risulta percorribile da tutti i vettori e gli equipaggi, mentre è stato studiato un piano di volo ad hoc per la pista 33, attualmente sottoposta a restrizioni. La nuova procedura di volo tracciata da Enav e in fase di approvazione da parte di Enac permetterà, previo addestramento dei piloti, il superamento delle limitazioni ai voli. Enac, inoltre, ha assunto l’impegno a coprire i costi di noleggio di un simulatore di volo, con i percorsi di avvicinamento dello scalo reggino, da mettere a disposizione delle compagnie interessate per l’addestramento dei propri equipaggi.

«Nel corso della riunione è stato discusso anche il progetto di intermodalità mare-aereo con la Sicilia nord-orientale, così da ampliare il bacino di utenza dell’aeroporto e rispondere alla domanda di trasporto di tutta l’area dello Stretto. L’aeroporto attualmente ha un traffico di 200mila passeggeri con una previsione di crescita entro quattro anni fino a un milione».

Con una buona programmazione e con l’assunzione di provvedimenti adeguati l’aeroporto di Reggio Calabria potrà, finalmente, riacquistare quella centralità che errori del passato e mancanza di adatte strategie lo hanno fortemente ridotto nell’attività. Da oggi inizia un percorso nuovo che potrebbe, se assistito da una politica attenta e concreta, rendere lo scalo un punto di riferimento sia per Reggio Calabria che per la Sicilia. Specialmente, avendo riguardo alla realizzazione del ponte sullo Stretto che renderà le città come unico comprensorio. La Lega alle parole fa seguire i fatti e, sicuramente, Reggio Calabria e Messina avranno uno scalo importante e che consentirà collegamenti veloci. (gs)

[Giacomo Saccomanno è commissario regionale della Lega]

Il Mit: Entro fine anno via tutte le limitazioni all’Aeroporto di Reggio

Entro fine anno saranno rimosse tutte le limitazioni dell’Aeroporto di Reggio Calabria. È quanto è emerso dalla riunione operativa al Ministero delle Infrastrutture, tra il ministro Matteo Salvini, e i vertici di Enac, Enav e della società di gestione aeroportuale (Sacal).

Intanto, sono state rimosse le limitazioni operative relative alla pista 15 che da oggi è a regime: risulta percorribile da tutti i vettori e gli equipaggi, mentre è stato studiato un piano di volo ad hoc per la pista 33, attualmente sottoposta a restrizioni. La nuova procedura di volo tracciata da Enav  e in fase di approvazione da parte di Enac permetterà, previo addestramento dei piloti, il superamento delle limitazioni ai voli. Enac, inoltre, ha assunto l’impegno a coprire i costi di noleggio di un simulatore di volo, con i percorsi di avvicinamento dello scalo reggino, da mettere a disposizione delle compagnie interessate per l’addestramento dei propri equipaggi.

Nel corso della riunione è stato discusso anche il progetto di intermodalità mare-aereo con la Sicilia nord-orientale, così da ampliare il bacino di utenza dell’aeroporto e rispondere alla domanda di trasporto di tutta l’area dello Stretto.

«L’aeroporto, attualmente – ha rilevato il Mit – ha un traffico di 200mila passeggeri con una previsione di crescita entro quattro anno fino a un milione». (rrm)

L’assessore Staine: Aeroporto di Reggio finalmente libero da limitazioni

L’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine, ha evidenziato come «l’aeroporto di Reggio Calabria è finalmente libero dalle limitazioni operative relative alle sue piste e i reggini e calabresi tutti non possono che esserne contenti».

«La riunione operativa al Mit tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e i vertici di Enac, Enav e Sacal – ha spiegato – ha permesso di rimuovere le limitazioni alla pista 15, che oggi è percorribile da tutti i vettori e gli equipaggi, mentre è stato elaborato un piano di volo specifico per la pista 33, ancora con attività limitata, che prevede speciale addestramento dei piloti, con il conseguente superamento delle limitazioni ai voli».

«Quello dello Stretto – ha ricordato – è uno scalo fondamentale per la Calabria, con un traffico attuale di 200 mila passeggeri, ma con una previsione di crescita entro qualche anno fino ad un milione. L’ottenimento di questo successo lo dobbiamo certamente al lavoro della squadra della Lega, con i suoi rappresentanti calabresi, in particolare la senatrice Tilde Minasi, e in testa il ministro Salvini. A lui va il nostro ringraziamento e quello dei calabresi tutti che finalmente potranno utilizzare uno scalo, con determinate peculiarità certo, ma in modo completo. Un ringraziamento anche al nostro governatore Occhiuto che, in un clima di proficua collaborazione, ha lavorato per il rilancio dell’aeroporto reggino».

«Questo è il nostro modo di lavorare per la cosa pubblica – ha concluso – forti del legame con il ministro Matteo Salvini che si è posto non solo costantemente in ascolto, ma ha sempre avuto una pronta e concreta risposta alle richieste legittime dei calabresi». (rcz)

Aeroporto di Reggio, il consigliere Giordano (Metrocity RC): C’è da chiedersi se c’è stato vero impegno da politica

Il consigliere metropolitano con delega alla Pianificazione, Giuseppe Giordano, è intervenuto in merito alla cancellazione delle limitazioni all’Aeroporto di Reggio, chiedendosi «se davvero il centrodestra, che è alla guida del governo nazionale e della Regione Calabria, si sia mai impegnato realmente per superare gli ostacoli per il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto».

Una riflessione che avviene «considerando il fatto che è bastato un solo foglio di carta per eliminare temporaneamente le “singolari” limitazioni che da anni ingombrano il nostro aeroporto, aggirando in maniera fulminea qualsiasi difficoltà legata ai temi della sicurezza», ha detto Giordano, sottolineando come «fa bene, a questo punto, chi pensa che le cosiddette limitazioni sullo scalo reggino, più volte ritenute superabili da tecnici ed esperti di volo, compresa l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, siano un alibi, per tenere sottodimensionato un aeroporto al servizio della grande comunità cittadina dello Stretto che supera abbondantemente i 600mila abitanti residenti, più l’indotto turistico che si genera soprattutto nei mesi estivi».

«La politica reggina, quella che ci tiene davvero, resti unita – ha concluso Giordano – e faccia sentire la propria voce a tutti i livelli istituzionali, per il bene della Calabria e del Mezzogiorno. Da un concreto riconoscimento del pieno diritto alla mobilità – conclude – potranno trarne benefici tutti i cittadini, il mondo dell’impresa ed in generale i settori pubblici e privati» (rrc)

L’assessore comunale di Rc Battaglia: Da Governo ci aspettiamo soluzioni sul Tito Minniti

L’assessore comunale con delega ai Trasporti di Reggio Calabria, Domenico Battaglia, ha evidenziato come «la chiusura dell’Aeroporto di Catania e l’annullamento temporaneo delle limitazioni sull’Aeroporto dello Stretto sono circostanze che lasciano intuire come le questioni tecniche siano state, per lungo tempo, semplicemente un alibi per penalizzare il Tito Minniti, e che in realtà il rilancio del nostro scalo sia esclusivamente un fatto di volontà politica».

«Risultano oggettivamente incomprensibili oggi – ha spiegato – le affermazioni pubbliche di alcuni esponenti della maggioranza di Governo nazionale che, chiamando in causa il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Matteo Salvini, affermano di volersi attivare adesso per l’abbattimento delle limitazioni tecniche. Una presa di posizione che oggi, anche alla luce della temporanea sospensione tecnica operata d’ufficio con un semplice colpo di penna, ha davvero dell’incredibile».

«Ci domandiamo dove sono stati fino ad oggi questi rappresentanti istituzionali – ha continuato – che dovrebbero perorare le istanze del nostro territorio, promuovendo la causa del rilancio dell’aeroporto con il ministro loro collega di partito e di maggioranza, ed invece dimostrano di cadere dal pero, con un incredibile atteggiamento di totale estraneità ai fatti».

«Sarà lecito chiedersi per tutti i reggini – ha proseguito – di cosa si sono occupati fino a ieri questi autorevoli esponenti della maggioranza di governo che scoprono solo oggi, tolta la foglia di fico delle limitazioni tecniche, la volontà politica di affossare il Tito Minniti. Da rappresentanti della maggioranza alla guida della Regione, principale azionista di Sacal, e del Governo nazionale, ancor più con un ipotetico filo diretto, dovuto all’appartenenza di partito, con chi muove dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti muove le leve della mobilità aeroportuale in tutta Italia, ci attendiamo che questi signori offrano alla città delle soluzioni, possibilmente definitive, non limitandosi ad evidenziare e ad illustrare i problemi che ci sono e che tutti già conoscono. Ci aspettiamo che comunichino ai reggini quando avranno ottenuto un risultato, non quando si accorgono dei problemi e affermano (chissà come!) di volersi attivare per risolverli».

«Da parte nostra rimaniamo a disposizione di questo percorso – ha detto ancora – nella speranza che si assuma la piena consapevolezza che solo remando insieme, tutti dalla stessa parte, istituzioni territoriali, rappresentanze parlamentari e politiche, si possa fare davvero qualcosa di buono per il nostro territorio».

«L’invito quindi è quello a fare fronte comune, anche alla luce delle novità normative introdotte dal Governo – ha concluso – legate alla vicenda del ponte sullo Stretto, che prevedono la stesura di un piano integrato dei trasporti, pubblici e privati, nell’area dello Stretto, in deroga ai piani regionali. Un’occasione che dobbiamo essere in grado di far valere anche nell’ottica di una nuova centralità acquisita dal nostro aeroporto». (rrc)