Aeroporto dello Stretto, i sindaci Versace e Brunetti: Serve una nuova gestione

«Abbiamo dato fiducia, anche per troppo tempo, a Sacal. È il momento che la società di gestione cambi una strategia che, per evidenza dei fatti e per stessa ammissione dell’Ad Marco Franchini, è totalmente fallimentare». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, nel corso della conferenza stampa del parlamentare Riccardo Tucci, in cui ha illustrato l’interrogazione presentata al ministro delle Infrastrutture sulle sorti ed il rilancio dell’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”.

Versace ha ricordato come, «già nel 2021, su mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, la Città Metropolitana ha chiesto l’accesso agli atti per poter conoscere un Piano industriale che, sulla carta, prevedeva un rilancio importante della nostra aerostazione. Da allora si sono susseguite soltanto una serie di annunci che mai si sono risolti in qualcosa di concreto. Oggi, invece, l’aeroporto sta morendo e servono altre idee rispetto a ciò che continua a proporre l’ad di Sacal, Marco Franchini».

«Insieme alla task-force del Comune, coordinata dall’avvocato Salvatore Chindemi – ha aggiunto il sindaco metropolitano facente funzioni – avevamo chiesto la subconcessione per la gestione dell’infrastruttura. Purtroppo, anche questa ipotesi, messa sul tavolo come condizione “sine qua non” per iniziare un percorso, non è andata a buon fine. Allo stesso modo, rammento la richiesta della Città Metropolitana di entrare a far parte della compagine societaria di Sacal, acquisendo circa il 10% delle quote. Di nuovo, dalla società di gestione e dalla Regione, è arrivato un netto diniego. Ecco, ritengo che continuare a giocare su un argomento così importante sia deleterio per tutti».

«Oggi – ha proseguito Verace – stiamo provando a dettare una strada alternativa che, ovviamente, deve coinvolgere, in maniera predominante, pure Enac che non può considerarsi estranea alla faccenda. Il problema, infatti, non sono le limitazioni o i vettori low-cost, ma avere una visione sul medio-lungo periodo per il nostro aeroporto».

«Ai tempi di Sogas – ha concluso Carmelo Versace – si perdevano ugualmente 2 milioni di euro, identico ammanco che lamenta Sacal. Tuttavia, prima si era raggiunta la vetta dei 700 mila passeggeri, adesso se ne registrano appena 120 mila. Noi siamo sempre stati rispettosi dei livelli istituzionali, cercando di collaborare con la Regione e col socio privato Sacal. Continueremo ad esserlo, ma serve un concreto e serio cambio di rotta».

Il sindaco f.f. di Reggio, Paolo Brunetti, si è rivolto direttamente all’Ad di Sacal, Marco Franchini, rispetto ad alcune sue recenti dichiarazioni: «Nessuno si permetta di offendere la città di Reggio. Le sue parole sono fortemente lesive quando sostiene che non si atterri a Reggio perché è una realtà poco attrattiva e senza i servizi adeguati. Mi spieghi, dunque, quale sia la grande differenza con Lamezia Terme che, con tutto il rispetto, pur essendo un’altra dignitosa cittadina della Calabria, non credo abbia molto di diverso da offrire rispetto al nostro territorio».

«Il dato – ha affermato – parla chiaro: sette anni fa, dal “Tito Minniti”, si muovevano 700 mila passeggeri, oggi soltanto 120 mila. Su questo bisogna interrogarsi e chiedere a Sacal cosa abbia fatto in questo lasso di tempo». Ma non è l’unico interrogativo sollevato dal sindaco facente funzioni: «Come è stato possibile che la Regione abbia venduto le proprie quote ai privati per poi riacquistarle? Qualcuno ce lo spieghi». Secondo Brunetti, quindi, il fine deve essere uno ed uno soltanto: «Rilanciare l’aeroporto dello Stretto».

«Per farlo – ha continuato – bisogna parlare con tutti. Serve sostenere qualsiasi progetto che possa ridare slancio all’aerostazione di Ravagnese, guardano la serietà della proposta e non l’appartenenza politica. Serve unità e compattezza rispetto ad una battaglia vitale».

«Con il Governatore Roberto Occhiuto – ha affermato ancora – c’è stata più e più volte un’interlocuzione, ma aspettiamo di capire come mai nessuna compagnia nazionale abbia partecipato al bando per tre nuove rotte di collegamento con Reggio Calabria. Nessuno si inventi, però, la storia delle limitazioni. Non regge».

«L’attenzione, piuttosto – ha concluso – si è spostata sull’aeroporto di Lamezia, col quale non siamo in competizione perché c’è un bacino d’utenza diverso e che si estende fino alla dirimpettaia Messina. Ce lo diciamo da 10 anni, ma nessun programma di sviluppo sta venendo fuori». (rrc)

Aeroporto di Reggio, è polemica tra il consigliere Ripepi e l’assessore Battaglia

Dopo le dichiarazioni del sindaco f.f. del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, in merito alla volontà politica di voler affossare l’Aeroporto di Reggio, è scoppiata la polemica tra il consigliere d’opposizione e presidente della Commissione di Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi e l’assessore ai Trasporti del Comune di Reggio, Domenico Battaglia.

Ripepi, ha evidenziato come «tutti sanno a Reggio Calabria che Giuseppe Falcomatà ha svenduto l’aeroporto dello Stretto, gioiello della città, per interessi di partito e di carriera».

«Dopo la mia prima conferenza stampa fatta in solitaria otto anni fa – ha ricordato – nell’aula del Consiglio Comunale, nonché mesi di sit-in all’interno dell’aerostazione, tutta la cittadinanza seppe che fu Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri e segretario del Partito Democratico, ad annunciare, per bocca del suo fedelissimo parlamentare calabrese Ernesto Carbone, che in Calabria sarebbe bastato un solo aeroporto: quello di Lamezia».

«Giuseppe Falcomatà – ha continuato – senza battere ciglio, pensando solo a se stesso, nel silenzio assoluto di tutta la classe dirigente reggina, permise al Presidente Oliverio di annettere l’infrastruttura più importante della Città al nostro primo competitor fisiologico, la Sacal di Lamezia Terme, governata da una compagine sociale (Comune di Lamezia, Comune e provincia di Catanzaro, soci privati di Lamezia) che ha come unica mission statutaria lo sviluppo del loro territorio, ovvero Lamezia Terme e Catanzaro».

«Oggi, che lo spirito di Giuseppe Falcomatà vive dentro il Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, si cerca di capovolgere gli eventi e da carnefici si tenta di trasformarsi in vittime – ha continuato Massimo Ripepi – . Ieri, infatti, Paolo Brunetti senza vergogna e pudore, infischiandosene della solennità della seduta del Consiglio Comunale e vestendo i panni di Eva di fronte alla forza della verità dei fatti realmente accaduti otto anni fa, ha cercato di difendere il suo mentore Giuseppe Falcomatà e il suo peccato originale dichiarando che c’è in corso una strategia per affossare il Tito Minniti».

Brunetti sa, ma fa finta di non sapere – ha detto ancora – che il Sindaco Falcomatà non solo ha ceduto per interessi personali il gioiello di famiglia rendendolo lo zerbino del competitor lametino, ma non ha mai avuto una vera strategia per poter contrastare il collasso di questo vitale servizio: non ha chiesto come doveva la cessione del ramo di azienda per riportare la stanza dei bottoni in una società a guida reggina e messinese e non ha voluto comprare le quote messe in vendita dalla Sacal per entrare nel consiglio di Amministrazione».

«Bensì l’unica cosa che ha fatto – ha aggiunto – è stata quella di regalare soldi alla Sacal compiendo la più imbarazzante campagna pubblicitaria della Storia: ossia prevedendo cartelloni pubblicitari della Città Metropolitana di Reggio, piuttosto che negli altri aeroporti del mondo, nel nostro stesso aeroporto. Sono riusciti a realizzare, pagandola a caro prezzo (25.000 euro al mese), la pubblicità di Reggio nell’aeroporto di Reggio: una follia!».

«Come ho sempre con forza dichiarato – ha ricordato – la soluzione al problema era e rimane una sola: staccarsi prima possibile dalla Sacal e gestire con una nuova società composta dal Comune, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Reggio e Messina, Autorità portuale dello Stretto e compagini private nazionali (Ferrovie dello Stato, Società Ponte sullo Stretto) e società legate al territorio (come per esempio MSC e Caronte). Bisogna costruire un nuovo Aeroporto dello Stretto nell’ottica di infrastruttura del Ponte sullo Stretto».

«La notizia delle 16 nuove rotte Ryanair concentrate solo sull’Aeroporto di Lamezia – ha sottolineato – è una cattivissima notizia che conferma le nostre antiche convinzioni che avrebbero portato il nostro scalo a divenire lo zerbino di lusso dell’aeroporto lametino».

«Questa storia va risolta alla radice – ha ribadito – non esistono soluzioni tampone.Faccio appello alla deputazione nazionale e regionale reggina e a tutti i rappresentanti delle Istituzioni locali, affinché il nostro aeroporto venga immediatamente liberato dal cappio mortale in cui Giuseppe Falcomatà lo ha introdotto otto anni fa.” – ha concluso il Consigliere Massimo Ripepi – “La politica può fare e disfare tutto. È sovrana. Il Presidente Occhiuto deve aiutarci ad essere liberi di determinare il nostro futuro. Lo può fare solo staccando il nostro aeroporto da quello di Lamezia. L’interesse di Reggio e dei suoi cittadini viene prima di ogni cosa, io ho aspettato ma il tempo è finito

L’assessore ai Trasporti del Comune di Reggio, Domenico Battaglia, ha risposto al consigliere d’opposizione, sottolineando la necessità di «smettere i perenni toni da campagna elettorale e concentrarsi, se davvero si vuole bene al territorio ed al suo sviluppo, su serie e proficue politiche di rilancio analizzando i fatti per quelli che sono, senza eludere la verità o confondere i cittadini in un momento in cui serve la massima compattezza per una comunità che può, realmente, svolgere un ruolo decisivo per le sorti del “Tito Minniti”».

«Ripepi sbaglia – ha affermato Battaglia – sapendo di sbagliare, quando parla della svendita dello scalo a Sacal. Bisogna contestualizzare i fatti, mantenere la mente lucida e ricordare come, all’epoca, l’adesione al gestore unico, avvenuta peraltro a seguito di un bando pubblico e non per scelta di qualcuno come vorrebbe far sembrare Ripepi, fu la conseguenza del tremendo fallimento di Sogas, l’ex società di gestione piombata nel baratro per circostanze che, almeno per affinità politiche, il consigliere Ripepi non può dimenticare».

«Come non può dimenticare – ha incalzato l’assessore – che il sindaco Giuseppe Falcomatà è stato il primo, una volta appurata la piega che stava prendendo Sacal, ad invocare la costituzione di una società indipendente, da realizzare insieme alle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina ed al Comune peloritano. Vani, infatti, fino a quel momento, si erano rivelati i tentativi di provare ad incidere all’interno di una compagine societaria che, a più riprese, ha respinto l’ipotesi di ingresso degli enti reggini nella propria governance. Soltanto la pubblicazione del Piano industriale, a lungo tenuto nascosto nei cassetti di Sacal nonostante le nostre ripetute rimostranze, ha spinto il sindaco Giuseppe Falcomatà e tutta la maggioranza ad invocare la fuoriuscita del “Tito Minniti” dall’organismo unico. Fa, dunque, piacere riconoscere come lo stesso Ripepi si sia accodato a questa richiesta».

«Il consigliere di opposizione – ha continuato Battaglia – nelle sue ricostruzioni fantasiose e faziose, non può far finta di non avere contezza di come sul “Tito Minniti” si stia giocando una partita impari dove, da un lato, ci sono una classe dirigente ed una città che invocano rispetto, trasparenza e strategie di sviluppo, dall’altro, invece, una flotta di manipolatori seriali che, a suon di post social, conferenze stampa spot e fumosi finanziamenti sta scrivendo una narrazione artefatta e deleteria».

«I responsabili del declino dell’aeroporto dello Stretto – ha aggiunto – hanno connotati precisi ed anche Ripepi lo sa. Sono quelli che hanno venduto la maggioranza delle quote di Sacal ai privati per poi riacquistarle in tutta fretta, con ingente sperpero di denaro pubblico, una volta scoppiato lo scandalo. Sono gli stessi che, da anni, vanno promettendo piani di sviluppo soltanto sulla carta, che sbandierano emendamenti scritti sul ghiaccio e che a Ravagnese stanno lasciando desolazione, polvere e sconforto. Massimo Ripepi, abbia il coraggio, così come tutti i cerberi e i pretoriani di questo governo regionale, di ammettere che c’è la volontà, ormai palese, di affossare l’aeroporto di Reggio e chiudere ogni possibilità di crescita ad un’area che si estende da Reggio fino a Messina, relegata all’isolamento per chiara ed espressa volontà di una parte politica».

«A Reggio – ha proseguito Battaglia – non è più il tempo di divisioni, di guerre fra bande o di corse a chi la spara più grossa. È il tempo della responsabilità. La città non può più vivere questo stato di emarginazione ed il suo aeroporto, che è al tempo stesso l’aerostazione di tutta l’area dello Stretto, non può morire per l’assenza di coraggio di chi scodinzola al primo cenno del proprio padrone. Di padroni, la nostra città, non ne ha mai avuti. Ripepi deve uscire dal tunnel della faziosità e porsi al fianco di Reggio e dei reggini. Il Comune su questo ha sempre assunto un atteggiamento propositivo, come in occasione dell’ultima conferenza dei servizi che puntava all’individuazione delle tre nuove rotte. Ma di certo non ce ne facciamo nulla della propaganda di chi colleziona una sequela di bandi per l’arrivo di nuove compagnie aeree che, sistematicamente, vanno deserti per la totale assenza di programmazione».

«Sull’aeroporto “Tito Minniti” – ha concluso il delegato ai Trasporti – si sta giocando la partita più importante, ma è difficile vincerla se si continua ad indossare la casacca di quelli che remano contro Reggio e per la chiusura definitiva del suo scalo. Almeno per una volta, Massimo Ripepi metta da parte le mistificazioni e si impegni, insieme a noi, a ribaltare un risultato che, da Lamezia in su, danno già per scontato». (rrc)

Il sindaco ff di Reggio Brunetti: C’è volontà politica di affossare il Tito Minniti

«Bisogna avere il coraggio e l’onestà intellettuale di dire che c’è l’intenzione e la volontà politica, certo non di questa amministrazione, di affossare l’aeroporto “Tito Minniti”». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, prima del Consiglio comunale di Reggio, in cui è stato approvato il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2022.

«Se pensano di risolvere il problema con bandi di gara spot – ha evidenziato Brunetti –, non avranno mai la mia condivisione. Su questo e su tanto altro, si potrebbe discutere in un Consiglio comunale dedicato, congiunto con la Città Metropolitana, aperto al contributo dei parlamentari calabresi, della Regione e della governance di Sacal».

Sempre Brunetti ha, poi, confermato come «la giunta abbia dato l’indirizzo per l’attuazione del baratto amministrativo e per la revisione del regolamento riservato alle vittime di racket e usura».

Per quanto riguarda il Rendiconto, l’assessora alle Finanze, Irene Calabrò,  nel corso del suo intervento, ha parlato di «un bilancio che chiude con l’esposizione e il disavanzo del Piano di riequilibrio ed apre una fase nuova di programmazione che con contegno, oculatezza e responsabilità porterà alla costruzione di un futuro più solido».

«Il Comune – ha detto – è uscito dalla condizione strutturale di deficitarietà e si presenta con un residuo del fondo di cassa di 127 milioni, un dato assolutamente positivo e mai registrato prima d’oggi».

«Questo – ha aggiunto Calabrò – ha permesso di non avvalersi di anticipazioni di tesoreria, con un conseguente risparmio per l’Ente. Quindi, una maggiore disponibilità di cassa che ha consentito anche la riduzione dei tempi di pagamento e di ritardo, attestando il dato intorno ai 50 giorni a beneficio di chi vanta un’esposizione creditoria nei confronti dell’Ente».

«Particolare attenzione – ha continuato la delegata al Bilancio – è stata dedicata alle posizioni di debito/credito delle partecipate, definendo posizioni aperte e dando evidenza a tutte le partite fino a parificare la situazione. La solidità e l’evidenza dell’attività di accertamento è data, poi, dall’ampliamento dei fondi stanziati a garanzia di alcuni crediti, in particolare i 3 milioni in più per il fondo rischi contenzioso passato da 19,5 a 22,5 milioni, i 6 milioni per il fondo di Garanzia sui debiti commerciali o l’aumento di oltre un milione per il fondo visti sui crediti. L’oculatezza dell’amministrazione è dimostrata dalla garanzia dei rapporti commerciali, ma soprattutto sull’implementazione del fondo rischi contenzioso. In particolare, i debiti fuori bilancio, nel 2022, si sono attestati intorno a 5 milioni derivanti, per il 90%, da sentenze passate in giudicato».

«L’amministrazione – ha concluso Irene Calabrò – considera il tempo come un investimento. È un bene che non può andare perso. Se i frutti di questo lavoro sono attestati da atti concreti ed evidenze contabili racchiusi nel bilancio consuntivo, è perché ogni giorno lo dedichiamo alla cura, alla pulizia e al risanamento delle casse comunali. Un impegno da condividere, certamente, con il dirigente Franco Consiglio, gli uffici di settore ed il collegio dei revisori, cui va il mio ringraziamento, e che ci porta a programmare, con forza e solidità, atti che approveremo, da qui a breve, nel previsionale 2023/2025».

Un ringraziamento, infine, l’assessora l’ha riservato al presidente della commissione Bilancio, Antonio Ruvolo, che «ha diretto il confronto, nell’organismo consiliare, con massima apertura e disponibilità alle richieste formulate dalle minoranze».

Quindi, il consigliere Giuseppe Sera, ha descritto «una gestione di bilancio fondata su oculatezza, responsabilità e parsimonia», ringraziando l’assessora Irene Calabrò che «ha preso in mano, per competenza, le indicazioni della giunta che, a cascata, ha colto le indicazioni della maggioranza».

«Questa amministrazione – ha affermato il capogruppo del Pd – consegnerà un Comune con le casse in ordine e con un cospicuo saldo in attivo. Siamo orgogliosi del lavoro fatto».

Per il consigliere Carmelo Versace «questo bilancio chiude definitivamente col passato e con quegli esercizi che, approvati in certe stagioni tristi per la città, hanno lasciato tutte le difficoltà che siamo stati chiamati a sanare».

«Adesso – ha aggiunto – la sfida che lanciamo all’assessora Calabrò ed alla giunta è di tenere dentro al prossimo previsionale alcune idee, soprattutto in termini di servizi, rispetto a possibilità che prima non c’erano, ma che ora ci potranno essere pur nella ristrettezza della possibilità di spesa».

Il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2022 è stato approvato con 18 voti favorevoli, 6 contrari ed un astenuto.

Massima attenzione, infine, è stata rivolta ai temi sollevati dal consigliere Versace riguardo al cantiere abbandonato di via Salazar, nei pressi delle scuole “Carducci” e “Da Feltre”, su cui pende un contenzioso con la Regione, alla palestra di Ravagnese ed ai lavori di ripristino del manto stradale lungo la via Vittorio Emanuele. (rrc)

Il Tito Minniti guarda all’utenza messinese: Si valuta un collegamento diretto col molo peloritano

Valutare la possibilità di un collegamento diretto dal molo peloritano all’aeroporto “Tito Minniti”. È stato questo il fulcro dell’incontro svoltosi al Porto di Messina tra i sindaci f.f. della Città Metropolitana di Reggio e del Comune di Reggio, rispettivamente Carmelo VersacePaolo Brunetti, il presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto, Mario Mega il dirigente del settore Trasporti della Regione, Giuseppe Pavone, il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello e l’amministratore unico della Sacal, Marco Franchini.

A margine dell’incontro, Carmelo Versace, ha parlato di «momento proficuo ed utile per accorciare le distanze nell’area metropolitana dello Stretto». «Abbiamo verificato le condizioni che, da qui al primo novembre – ha spiegato l’inquilino di Palazzo Alvaro – potrebbero portare grossi benefici per l’utenza messinese che ha in programma di partire per Roma e Milano da Reggio Calabria. Per questo, sono stati messi in luce diversi aspetti operativi che, nelle prossime settimane, verranno illustrati alle comunità siciliana e calabrese».

«Il dato fondamentale – ha aggiunto – è che si sta facendo di tutto affinché possa diventare più agevole il transito fra le due sponde e permettere, finalmente, una fruizione più semplice possibile del “Tito Minniti”. Ovviamente, queste attività propedeutiche al rilancio dell’aeroporto dello Stretto assumono un’importanza fondamentale, anche in vista dell’attività volitiva aggiuntiva dei tre collegamenti con Verona, Bologna e Torino in previsione per marzo 2023».

«Le riflessioni fatte direttamente sul posto – ha concluso Versace – diventeranno oggetto di uno specifico approfondimento al tavolo tecnico organizzato per la prossima settimana».

Anche il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha sottolineato l’importanza del sopralluogo odierno: «Ci stiamo concentrando sulla possibilità di dimezzare i tempi di attraversamento dello Stretto».

«Questa iniziativa – ha concluso Brunetti – segna l’avvio di un processo destinato ad affrontare, concretamente, le necessità dei pendolari. Se di aeroporto dello Stretto dobbiamo e vogliamo parlare, inevitabilmente si deve agevolare l’utenza messinese nel poter usufruire di un servizio di vitale importanza per entrambe le comunità». (rrc)

LA LETTERA / Domenico Francesco Richichi: Nessuna restrizione è stata tolta dal Tito Minniti di Reggio

di DOMENICO FRANCESCO RICHICHI – Esimio Presidente Roberto Occhiuto, Egregio Onorevole Francesco Cannizzaro, mi rivolgo a Voi perché sto verificando il vostro impegno per il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto. Ho letto sulla stampa che le limitazioni sull’Aeroporto di Reggio sono state eliminate. Mi permetto di fare presente che tale comunicazione, che, pure, apre alla speranza il cuore a tanti reggini, e non reggini, risulta esagerata perché, a persone competenti sull’argomento appaiono e sono, assolutamente, prive di fondamento. Nessuna restrizione è stata tolta.

Vi è, soltanto, l’impegno di Enac a passare l’aeroporto, ai sensi della norma Easa 965, dalla classe C alla classe B. È solo un impegno e non è gratis. Infatti nella dichiarazione, si dice: “ora Sacal dovrà adoperarsi per realizzare interventi che portino ad una revisione delle restrizioni”. Nei fatti bisognerà progettare, da parte di Enav, una nuova procedura più sicura che consenta di abbassare le minime (visibilità, altitudine, condizioni meteorologiche ecc.) con costi, enormi, a carico di Sacal che dovrà procedere alla sua realizzazione. In breve, il cambio di categoria è cosa positiva ma comporterà ulteriori incombenze per garantire la sicurezza dei voli

Le restrizioni se, e quando, verranno tolte – prosegue – avranno una loro ufficialità con la emissione di un “notam” e devono essere riportate sull’a.i.p. Italia, unico organo accreditato. Ci vorranno, comunque, anni. Negli anni in cui sono stato Assessore nella città di Reggio Calabria con deleghe all’urbanistica e alle problematiche dell’Aeroporto, si è affrontata, con successo, la delicata condizione della sicurezza dei voli che sta alla base delle regole emanate da ENAC. In atto l’ottemperanza alle disposizioni ENAC permette l’attività volativa. Di seguito limitazione al volo esistenti”.

Sull’aeroporto “Tito Minniti”, oltre quella del “volo a vista”, la tipologia di traffico consentita è quella dei “voli strumentali” (sostanzialmente i voli commerciali) da effettuarsi con alcune restrizioni.

  • Restrizione 1: L’aeroporto non ha piste classificate strumentali ovvero, si opera in totale assenza dell’ausilio di strumentazioni tali da consentire avvicinamenti e decolli in maniera automatizzata.
  • Restrizione 2: A causa di ostacoli naturali ed artificiali (costruzioni), le procedure, nel tratto finale hanno le seguenti limitazioni:

– la pista principale 15/33 è utilizzabile lato RWY33 (avvicinamento da Pellaro), con una pendenza della superficie di avvicinamento 1:30; raggio nominale della curva di avvicinamento finale 3070 mt. Da tali situazioni morfologiche scaturisce l’obbligo di addestramento specifico degli equipaggi.

– la pista principale 15/33, lato RWY15 (avvicinamento da lato Sbarre), a causa di ostacoli foranti la superficie di avvicinamento ha il punto di contatto retratto di 254 mt, rispetto la soglia, con conseguente diminuzione della lunghezza (LDA) disponibile per gli atterraggi (la lunghezza della pista da 2100 metri si accorcia a 1850 metri.). La particolare condizione morfologica delle aree e della infrastruttura, ha portato le piste dello scalo a poter essere utilizzate solo con procedure di avvicinamento di non precisione.

  • Restrizione 3: Per la pista principale, è in vigore una restrizione emessa da Enac che interessa gli equipaggi: “le compagnie di trasporto pubblico passeggeri (trasporto con più di 9 passeggeri) sono autorizzate ad operare su Reggio Calabria solo se:

– abbiano ricevuto permesso, dalle competenti autorità, ad effettuare avvicinamenti su Reggio del tipo “non stabilizzati” (no ILS)

– abbiano stabilito un programma di istruzione specifico per la qualificazione del pilota responsabile, comprendente un briefing a terra e la familiarizzazione, in volo, tramite ricognizione e/o addestramento adeguato (compreso eventuale simulatore);

– sia assicurata la presenza di un comandante responsabile del velivolo, in possesso di adeguata esperienza, ovvero vanti, almeno, 100 ore volo e 10 tratte, effettuate negli ultimi 120gg consecutivi;

– mantengano la qualificazione per gli avvicinamenti a Reggio conseguibile attraverso almeno un decollo, un atterraggio ed un avvicinamento ogni12 mesi.

Certo che continuerete nell’impegno per l’aeroporto reggino che necessita di limpida verità, oltre che di finanziamenti. (dfr)

[Domenico Francesco Rechichi è già assessore comunale di Reggio Calabria con deleghe all’Aeroporto e all’Urbanistica]

Aeroporto di Reggio: 31 mln per infrastrutture e collegamenti

Importanti novità sono emerse per l’Aeroporto di Reggio Calabria: 13 mln saranno stanziati subito, mentre poi altri 31 saranno destinati a infrastrutture e collegamenti. È quanto è emerso dal tavolo di lavoro convocato dalla Regione Calabria relativo agli oneri di servizio finalizzati a sostenere nuovi collegamenti verso destinazioni non servite. 

Il tavolo, convocato dalla Regione Calabria, si inquadra nell’ambito dell’Accordo per l’Istituzione dell’Area Integrata dello Stretto stipulato fra le Regioni Calabria e Sicilia e le Città Metropolitane.

Il tavolo ha visto la partecipazione dell’Amministratore Unico della Sacal, Marco Franchini, che ha ospitato la riunione e del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega. 

La Regione Calabria e le Città Metropolitane erano rappresentate, oltre che dai propri delegati tecnici, anche dai vertici delle Amministrazioni: il vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi, i sindaci metropolitani di Reggio Calabria e Messina, Carmelo Versace e Federico Basile, il sindaco e l’assessore comunale ai trasporti di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Domenico Battaglia.

Ha salutato i partecipanti la Vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, che preliminarmente ha sottolineato l’importanza della condivisione delle scelte con tutti gli enti coinvolti, motivo per il quale la Regione ha anticipato in questo tavolo tutte le valutazioni che poi saranno oggetto delle determinazioni della conferenza dei servizi che a breve sarà convocata dal Presidente Occhiuto, su delega già ricevuta dal Ministro Giovannini. 

La vicepresidente ha confermato l’impegno della Regione a stanziare 13 milioni di euro per finanziare gli oneri di servizio dall’aeroporto di Reggio Calabria, che si aggiungono ai 3 milioni di fondi statali; la Giunta regionale ha infatti deliberato il 7 settembre lo stanziamento.

Il sindaco metropolitano di Messina, Basile, ha assicurato il sostegno concreto del proprio Ente a tutte le politiche destinate a potenziare le sinergie fra le due sponde dello Stretto, intendendo con la propria presenza dare diretta testimonianza di tale forte volontà.

Il dott. Franchini ha illustrato gli importanti interventi che grazie ai finanziamenti statali e regionali si stanno attuando citando, oltre alle risorse messe a disposizione per gli oneri di servizio e ai 25 milioni euro dell’emendamento a firma dell’on.le Cannizzaro, fondamentali per uno strategico sviluppo infrastrutturale, i 6 milioni di Euro, sempre da parte della Regione, destinati a rendere stabili i collegamenti mattino/sera con Roma e Milano.

I rappresentanti tecnici e politici degli Enti, alla luce delle assicurazioni del dott. Franchini e della relazione tecnica della Regione, che ha evidenziato i dati sulle esigenze di mobilità con particolare riferimento agli spostamenti per motivi sanitari e di studio, hanno convenuto sull’opportunità di assicurare i collegamenti verso Torino, Venezia e Bologna, approfondendo ulteriori aspetti di dettaglio.

I sindaci Versace e Brunetti hanno chiesto un potenziamento dell’intermodalità presso l’aeroporto e si avviata una discussione tecnica in merito, con l’impegno ad ospitare gli stalli del car sharing nell’area aeroportuale. 

Il delegato tecnico ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto di integrazione tariffaria in corso di condivisione fra Ministero delle Infrastrutture, Regione Calabria e aziende di trasporto delle due città metropolitane.

Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, ha prospettato le criticità e le soluzioni per assicurare il trasporto collettivo integrato, analizzando i collegamenti ferroviari e su gomma.

Inoltre, ha fortemente ribadito la necessità di estendere l’orario dei collegamenti marittimi.

La Vicepresidente ha, inoltre confermato la volontà di portare a termine l’istituzione dell’ente di governo dell’Area Integrata dello Stretto per una governance unitaria del trasporto nello Stretto, impegnandosi ad avviare le interlocuzioni col nuovo governo regionale siciliano. 

Fin da subito, la Regione Calabria farà la sua parte per assicurare una integrazione tariffaria dei servizi di trasporto pubblico locale, oltre a convocare apposita riunione incentrata sui collegamenti ferroviari e con autobus di competenza regionale. (rrc)

Per l’8 settembre Regione convoca tavolo per l’Aeroporto di Reggio Calabria

È per l’8 settembre che la Regione Calabria ha convocato la conferenza dei servizi sul potenziamento e la piena funzionalità dell’Aeroporto di Reggio Calabria.

Al tavolo, istituito nell’ambito dell’Accordo interregionale sull’area dello Stretto, saranno presenti, oltre alla Regione, i rappresentanti delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e di Messina, della società di gestione aeroportuale calabrese, Sacal, e dell’Autorità portuale dello Stretto. La riunione, che si terrà presso i locali dell’Aeroporto dello Stretto, sarà incentrata, tra l’altro, sulle determinazioni relative alle nuove rotte sui cui destinare le risorse pubbliche disponibili (16 milioni di euro, di cui 13 messi a disposizione dalla Regione), alle frequenze e agli orari, con particolare riferimento al coordinamento con i servizi marittimi, nonché sulle valutazioni per l’intermodalità presso l’aeroporto e gli altri nodi trasporto. (rrc)

Cannizzaro (FI): Pubblicato da Sacal bando per interventi all’aeroporto di Reggio

Francesco Cannizzaro, ha annunciato che «Sacal proprio oggi ha pubblicato uno dei bandi per la messa in opera dei vari interventi previsti dal mio emendamento dedicato all’Aeroporto di Reggio Calabria. Dopo i ritardi dei mesi scorsi, dovuti a diversi fattori, non certo a problemi di risorse perdute come qualcuno ha falsamente e artatamente affermato, adesso i 25 milioni prendono forma, in concreto. E faranno prendere il volo al ‘Tito Minniti’».

Per Cannizzaro, infatti, si tratta di «una bellissima notizia per tutti, brutta solo per i nostri detrattori, che si accontenterebbero di veder sprofondare l’aeroporto piuttosto che dar ragione a chi combatte per esso». 

«E proprio in tal senso – ha aggiunto – sono felice di aver trovato lungo il percorso persone che hanno creduto e credono fortemente nel rilancio di questa strategica infrastruttura. Per chi sta dentro gli iter appare evidente, infatti, il netto cambio di passo da quando in Sacal è approdato Marco Franchini, nuovo Amministratore unico scelto con lungimiranza dal Presidente Roberto Occhiuto, con il quale c’è piena sintonia d’intenti che ha dato nuovo forte impulso a tutta la complessa procedura».

«Il bando odierno, da circa 2 milioni e mezzo di euro – ha spiegato il deputato reggino – è mirato alla riqualificazione degli impianti di controllo e smistamento dei bagagli da stiva; mentre sono state già affidate opere per ulteriori 2,5 milioni (parte per l’attività dei nastri di distribuzione e parte per apparati di controllo e sicurezza del volo). E vi possiamo già anticipare  – aggiunge il deputato reggino – che nei prossimi giorni verranno pubblicati anche tutti gli altri bandi di gara. Questo per quanto riguarda Sacal». 

«Nel frattempo, la Regione – ha proseguito – ha già messo in campo ben 16 milioni di euro destinati agli oneri di servizio pubblico, per garantire la continuità territoriale nel trasporto aereo e quindi lo sviluppo territoriale. E sempre oggi, su apposita delega del Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, verrà emesso il decreto del Presidente della Regione tramite cui sarà convocata una Conferenza dei servizi dedicata esclusivamente all’Aeroporto dello Stretto; le parti coinvolte dunque si incontreranno per definire il contenuto degli oneri di servizio pubblico da imporre sui collegamenti aerei da e per Reggio Calabria, quindi rotte da servire, frequenze e orari dei collegamenti, tariffe più concorrenziali e tipologia di aeromobili da utilizzare».

«Contestualmente, si sta lavorando con risultati concreti anche su un altro tavolo impostato da tempo, quello di Enac, per l’abbattimento delle limitazioni, che sarà la vera chiave di volta per il nostro aeroporto, nonostante qualcuno provi a minimizzare un aspetto così importante. Quella per l’Aeroporto di Reggio – ha concluso Francesco Cannizzaro – è una battaglia che passo dopo passo ci sta portando all’obiettivo che tutta Reggio si aspetta. Io per primo». (rrc)

Aeroporti, Fi Reggino: Rafforzamento dei voli ottima notizia

Il gruppo comunale reggino di Forza Italia ha espresso soddisfazione per il rafforzamento dei voli negli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria, sottolineando che si tratta di «un altro passo verso grandi obiettivi che abbiamo in mente per l’aeroporto di Reggio».

«Si avverte, è tangibile ormai, il netto cambio di rotta delle sorti del ‘Tito Minniti’, merito dell’On. Francesco Cannizzaro e del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il quale dimostra ancora una volta di avere a cuore le sorti dello scalo di Reggio – viene evidenziato nella nota –. Quindi, ringraziamo ITA per l’impegno assunto di investire ancora una volta sul nostro scalo, ma ringraziamo soprattutto chi ha fatto capire a ITA l’importanza di volare sullo Stretto. Il vettore di bandiera è fondamentale per la nostra Città, anzi vitale».

«Chi non esulta, da bastiancontrario cronico – si legge nella nota – criticando a prescindere e senza mai muovere un dito per risolvere i problemi, non solo è nemico del Territorio, ma soprattutto non si rende conto del danno che reca a tutta la Comunità reggina. Noi invece siamo ottimisti e non lo nascondiamo. Anche perché, che ITA rafforzi la propria presenza a Reggio è già di per sé una grande notizia, ma sarà poca cosa rispetto alle altre notizie sull’aeroporto che saranno rese note a breve, quando si innescheranno una serie di incastri burocratico-amministrativi che permetteranno di realizzare tutto quello che Forza Italia dice da anni, in primis il nostro Coordinatore provinciale Francesco Cannizzaro, l’unico che si sta davvero battendo per l’aeroporto. Adesso, finalmente, grazie anche al supporto costante e lungimirante del Presidente Occhiuto, le circostanze stanno prendendo la piega giusta».

«La nota ufficiale diramata da Sacal – conclude la nota – per comunicare il rafforzamento dei voli, tra le righe, ha indirettamente confermato i rumors giornalistici di questi ultimi giorni, secondo cui l’abbattimento delle limitazioni dovute alla categoria C sarebbe ormai questione di mesi. E allora si che ne vedremo delle belle…». 

I consiglieri regionali forzisti hanno ribadito che «con Occhiuto.è stato fatto un enorme passo in avanti per tutto il sistema aeroportuale».

«Meno di un anno è trascorso dall’insediamento del Governatore – viene evidenziato – e già si possono contare passi in avanti in ciascun settore. Tra gli impegni più vigorosi, significativi e colmi di risultati possiamo annoverare sicuramente il sistema aeroportuale. Uno sfascio quello ereditato dalla Sinistra di Oliverio. Oggi invece, grazie alla sagace mossa di Occhiuto di riportare Sacal in capo alla Regione, finalmente tutto sta prendendo una piega diversa. Anche la situazione dell’aeroporto di Reggio, che in questi anni è sempre stato in procinto di chiudere i battenti».

«E proprio il ‘Tito Minniti’ – prosegue la nota – pare sia diventato la vera ‘scommessa’ di Occhiuto tanto quanto del nostro Coordinatore provinciale, il deputato Francesco Cannizzaro. Le strategie dei nostri due massimi esponenti convergono verso un netto, innovativo, decisivo cambio di rotta, che siamo certi regalerà ai reggini le soddisfazioni che aspettano e chiedono con decisione. La stessa decisione con cui Cannizzaro si sta battendo sui tavoli che contano, per ottenere grandi risultati, e Occhiuto si sta impegnando per cambiare strategie aziendali e di visione del sistema calabrese».

«Dunque – conclude la nota – salutiamo con gioia la novità del rafforzamento dei voli, fiduciosi che molto altro ancora accadrà nei prossimi mesi per rilanciare e consacrare una volta per tutte l’aeroporto dello Stretto, infrastruttura dalle mille potenzialità. Ora facciamola decollare!». (rrc)

 

L’OPINIONE / Pasquale Amato: Ecco perché Sacal non dovrebbe gestire l’aeroporto di Reggio

di PASQUALE AMATO

Provo a spiegare la mia proposta. Questa sarebbe un’iniziativa forte. Farebbe intendere che noi non accettiamo di essere maltrattati e vilipesi andando a pietire ciò che questa Regione, con qualunque coloritura partitica o di schieramento, elargisce per tenerci sottomessi. 

Dal 1970 una maggioranza trasversale ha preso il controllo della Regione trattando il territorio della Città Metropolitana di Reggio come colonia, cui dare dei contentini se stiamo zitti e buoni. Ci ha imposto e ci impone i candidati che le risultano più graditi. In alcuni casi ha subito incidenti di percorso con l’affermazione di esponenti con la schiena dritta, quindi “non graditi”. 

È corsa ai ripari emarginando ed espellendo, con qualunque espediente tra cui Giuda disponibili in loco (anche per dispetto o per semplice invidia), questi spiriti indipendenti non disposti a piegarsi ai suoi ordini. 

La storia dell’Aeroporto dello Stretto è emblematica. È iniziata nel 1971 con la decisione di costruire l’Aeroporto di Lamezia, con un obiettivo assurdo in ogni altra Regione d’Italia, che è un paese di campanili: togliere allo scalo reggino il primato di primo Aeroporto della Regione, come tutta una serie di sedi e di altri primati. 

È stato un lavoro intenso, incessante, andato avanti per tappe sino alla tappa decisiva di riuscire a ottenere il totale assoggettamento tramite un bando-farsa che ha assegnato la gestione alla Sacal. 

E la Sacal ha svolto e sta svolgendo il suo compito: al là delle dichiarazioni ufficiali dei vari personaggi di nomina regionale succedutisi alla sua guida, ha cancellato o rubato voli e rotte, ha svuotato lo scalo licenziando una buona parte del personale, ha favorito una politica tariffaria a sfavore di Reggio per spingere i passeggeri a scegliere sempre più Lamezia (nel frattempo rafforzata con voli nazionali e internazionali a tariffe agevolate grazie al foraggiamento della Regione). 

Reggio può salvare il suo Aeroporto e la sua dignità di città più antica e grande della Calabria soltanto se fa valere sino in fondo le prerogative di Città Metropolitana del Sud assieme a Napoli e Bari. 

Non è un caso che la classe politica delle altre Calabrie abbia sempre avversato l’istituzione della Città Metropolitana. 

Non è un caso che sia l’unica Città Metropolitana che non ha mai ricevuto alcune deleghe importanti dalla Regione. Non è un caso che nel vocabolario utilizzato dal ceto politico regionale dominante in Regione si continui a parlare di Provincia e non di Città Metropolitana. Non è un caso che l’attivismo del ff Versace e la sua costante presenza sul territorio dei 97 Comuni metropolitani e sulle problematiche di essi stia provocando crescenti fastidi e malumori a Germaneto. Non è un caso che il ruolo del Consiglio Regionale a Reggio sia stato ridotto a organo di semplice ratifica di ciò che si decide a Germaneto. (pa)