ALTOMONTE (CS) – Piatti del Buon ricordo, Barbieri all’evento nazionale

Piatti del Buon ricordo, Barbieri all’evento nazionale. Prima a Vietri sul mare, martedì 9 aprile, per la cena organizzata per i 60 anni dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo che vedrà protagonista 100 Chef per una sera (e mille commensali); e poi, domenica 14, tutti ad Altomonte, ospiti dell’esperienza imprenditoriale e familiare Barbieri per il convivio di presentazione della ricetta delle polpette alla contadina.

«Sono già diverse – fa sapere Alessandra Barbieri, fiduciaria per la Calabria dei Collezionisti del piatto del Buon Ricordo – le prenotazioni da parte di amici e soci dal nord (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto) ma anche dalla vicina Sicilia che prenderanno parte all’iniziativa e che si fermeranno per qualche giorno in più per visitare il territorio».

«Barbieri – sottolinea – è uno dei cinque ristoranti calabresi che hanno aderito all’associazione e che rientrano in un circuito che lungo tutto lo Stivale promuove cucina e territori».

L’associazione è nata infatti nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, che allora correvano il rischio di perdersi sotto la spinta dell’omologazione del gusto e la moda della cosiddetta cucina internazionale.

Il traguardo dei primi 60 anni sarà celebrato a Vietri sul Mare sulla Costiera Amalfitana, dove ha sede anche la storica Ceramica Solimene, che produce i famosi piatti del Buon Ricordo che raffigurano la pietanza simbolo di ciascun locale e vengono donati come Buon Ricordo, appunto, dell’esperienza culinaria. Tra i 100 chef ci sarà anche Enzo Barbieri.

Il menu del pranzo di domenica 14 nell’oasi di pace e relax, riservato sia ai collezionisti soci che ai collezionisti non soci, prevede come antipasto un tagliere di salumi e formaggi del Pollino, un tris di sott’oli della Bottega Barbieri ed un tris di ciambotte di stagione. Come primo si porteranno in tavola gli gnocchetti al sugo della festa (fatti in casa con acqua e farina) e come secondo il Piatto Buon Ricordo: le Polpette contadine. Per chiudere, i dolcetti della tradizione accompagnati dal passito di Casa Barbieri. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – La pasta fatta in casa all’insegna dell’inclusione

La pasta fatta in casa all’insegna dell’inclusione. Si è svolto lunedì 25 marzo, all’interno del hotel Barbieri in Altomonte, uno stage lavorativo rivolto agli adulti con disabilità provenienti da tutta la Valle dell’Esaro e frequentanti i centri socio educativi “Raggio di sole di Altomonte” e “Arcobaleno” di San Marco Argentano. Entrambi gli spazi sono gestiti dall’associazione territoriale Oltre le Barriere odv.

Questa giornata, organizzata con cura dalla famiglia Barbieri ha offerto agli utenti dei centri e agli accompagnatori un’occasione unica di apprendimento culinario, di divertimento e di socializzazione. La famiglia Barbieri, ha trasformato una giornata ordinaria in un’esperienza indimenticabile. Gli ospiti, accolti calorosamente da Laura e Alessandra Barbieri, si sono cimentati nell’arte della pasta fresca, tra farina, acqua e sale, guidati con maestria e passione.

All’interno dell’Hotel Barbieri, tra spianatoie di legno e utensili da cucina, gli amici di Oltre le Barriere hanno mostrato entusiasmo e talento, plasmando l’impasto sotto l’attenta supervisione delle sorelle Barbieri.

Laura Barbieri ha espresso la propria soddisfazione: «Per noi è una gioia contribuire alla mission dell’ Associazione Oltre le Barriere. L’inclusione parte dalle piccole cose, e offrire a persone con disabilità queste opportunità è un passo importante verso la loro autonomia e integrazione lavorativa».

Esperia Piluso, presidente di “Oltre le barriere”, ha lodato l’impegno della famiglia Barbieri, sottolineando come l’evento abbia rafforzato il senso di appartenenza e l’interazione sociale tra i partecipanti, facendoli sentire “a casa”.

Il noto editore americano Josh Gaspero, presente all’evento, ha sottolineato l’altruismo e la dedizione della famiglia Barbieri nel sostenere le persone con disabilità, contribuendo significativamente alla loro crescita personale e sociale.

Non è stata solo un’occasione per “imparare a cucinare”, ma anche un momento di crescita collettiva mirato a valorizzare le capacità di ciascuno rafforzando anche le competenze. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Il noto speaker Usa Kimball in visita da Barbieri

Il noto personaggio radiofonico e televisivo americano Christopher Kimball nel suo tour in giro per lo Stivale ha deciso di fare tappa dallo chef Enzo Barbieri, nell’oasi di pace e relax affacciata sulla città d’arte di Altomonte, per sperimentare, mani in pasta, le ricette della tradizione.

Un po’ più spesse, ma comunque un risultato soddisfacente per essere state preparate da un principiante. È, questo. il commento condiviso sui social da Kimball per il suo piatto di Lagane messe a confronto con quelle realizzate da Laura Barbieri che, insieme all’agrichef Enzo lo ha guidato passo passo nella realizzazione della pasta fresca.

Insieme alle lagane il fondatore di America’s Test Kitchen e Cook’s Country e creatore di Milk Street, format che, nel centro di Boston, ospita la rivista e la scuola di cucina, si è cimentato nella preparazione delle Uova al Purgatorio e nella schicchiulata, il cous cous del Pollino che si ottiene bagnando la farina con l’acqua attraverso un mazzo di origano, unici due ingredienti per realizzare questa ricetta che ha una tradizione antichissima.

La tappa di Kimball è stata seguita anche da Rolando Ruiz Beramendi, importatore di eccellenze gastronomiche Italiane in Usa, fondatore nel 1989 di Manicaretti Italian Food Importers a San Francisco, California, autore di Autentico, Cooking Italian the authentic way, guida di tours enogastronomici ed insegnante di cucina italiana nel mondo. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Grande successo per le due giornate del Ceveat

“L’importanza di tornare ad essere comunità” è stata l’iniziativa, durata due giorni, del progetto Ceveat (Comunità educante della Valle dell’Esaro e Alto Tirreno), selezionato dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Gli appuntamenti delle due giornate sono stati incentrati sul rafforzamento dei legami comunitari e sulla condivisione di valori all’interno della società, organizzati dalla Cooperativa Hoplà, ente capofila del progetto, in collaborazione con quattro partner della provincia di Cosenza, ovvero: il Comune di Altomonte, Oltre le barriere – Odv, Pro Loco di Roggiano Gravina e Hotel Barbieri.

La prima giornata ha avuto come oggetto un convegno tenuto nella sala consiliare del Comune di Altomonte sul tema del “fare comunità”.

«Per educare bisogna essere educati, per parlare di comunità bisogna partire da una comunità. Altomonte racchiude i principi della comunità: la condivisione, il senso di appartenenza e le tradizioni», ha affermato Esperia Piluso, presidente dell’associazione “Oltre le Barriere” nel corso della giornata inaugurale di “L’importanza di tornare ad essere comunità”.

E riferendosi alle tradizioni, in aggiunta, la presidente dell’associazione partner del progetto Ceveat ha ricordato una donna emblema della comunità altomontese, Angiolina Caparelli, scomparsa di recente: «Era una memoria storica e punto di riferimento», ha aggiunto.

Ad aprire i lavori del convegno è stata, invece, Elvira Berlingeri, assessora alla Cultura e Pubblica istruzione di Altomonte, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale sottolineando come il contributo di «ogni realtà di un territorio sia importante nella vita di una comunità».

Maria Rosa Vuono, presidente della Cooperativa Hoplà, ha presentato, invece, le potenzialità del progetto Ceveat mettendo in luce come una comunità acquisisce significato quando diventa consapevole delle proprie vocazioni, risorse, talenti e opportunità, trasformando queste consapevolezze in progetti da consegnare alle nuove generazioni: «Una comunità deve essere sì legata alle tradizioni, ma ciò che la rende tale è un progetto, è il futuro», ha dichiarato.

A seguire, don Giuseppe Barbati ha parlato del ruolo essenziale della chiesa come attore e costruttore di comunità e di come i cambiamenti del nostro tempo hanno messo a prova anche la comunità cristiana. E’ stata, quindi, la volta di Laura Barbieri, imprenditrice e rappresentante dell’Hotel Barbieri, ente partner del progetto, che ha portato il punto di vista della ristorazione che, negli anni, ha visto il cambiamento della propria comunità, come ad esempio l’apertura di un ristorante in feste come il Natale. «Anni fa questo era impensabile, ma è una richiesta che evidenzia anche la solitudine delle persone», ha spiegato ricordando anche come il cibo ha un valore sociale di identità e appartenenza a una comunità.

A scendere, invece, nello specifico delle «sfide del nostro tempo» è stata la psicologa Roberta Artusi spiegando come gli individui, oggi, vivono più focalizzati su obiettivi stabiliti dalla società e non sui valori: «Vivere i valori anche se non si raggiungono gli obiettivi può fare la differenza», ha dichiarato l’esperta.

La giornata di convegno è proseguita con silenzio, suoni e ritmo intesi come linguaggio del momento esperienziale guidato dall’educatrice Francesca Paletta e dalla musicoterapeuta Lucia Malfone. A concludere la sessione di questa prima giornata di eventi Ceveat è stata Esperia Piluso, con un invito a tornare ad essere comunità e persone.

La seconda giornata, invece, ha avuto come protagonisti gli esperti dell’associazione partner “Oltre le Barriere” che hanno tenuto un incontro nella comunità oratoriale di Altomonte. Don Giuseppe Barbati, parroco di riferimento, ha dato il benvenuto a tutti i presenti valutando questo evento come «un’opportunità per costruire la comunità civile e la comunità cristiana».

Più di cinquanta bambini e adolescenti – accompagnati da genitori, catechisti e diverse persone del territorio – hanno partecipato a questa iniziativa e condiviso la loro idea di comunità. «È un insieme di persone che si aiutano a vicenda», ha detto Francesco di 11 anni; «La chiesa, la scuola sono una comunità», ha aggiunto Mario di 10 anni.

I bambini, inoltre, interrogati su se Altomonte sia una comunità o meno hanno risposto con un “Sì!” deciso e strillante.

Nel corso della seconda giornata era presente anche Emilia Romeo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Altomonte che ha specificato come questo territorio abbia accolto il progetto Ceveat con entusiasmo, considerandolo un’iniziativa arricchente. «Gli spunti di questa giornata possono aiutare a realizzare i vostri sogni», ha affermato l’assessora rivolgendosi ai partecipanti.

Successivamente, guidati dalla musicoterapeuta Sonia Falcone, i bambini si sono immersi nella rappresentazione di un re che cercava la felicità, mettendosi in ascolto, lasciandosi guidare e scoprendo quanto sia importante prendersi cura dell’altro. Per concludere l’evento di questa seconda esperienza Elvira e Silvio, del centro socio-educativo “Raggio di Sole”, hanno salutato tutte le persone, ringraziando per la loro partecipazione.

Le due giornate Ceveat sono state significative per rinforzare il tessuto sociale e riscoprire i valori di cooperazione e solidarietà, essenziali per una comunità che aspira a crescere insieme e a valorizzare le sue tradizioni in un contesto contemporaneo. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Domenica la Giornata della Salute dei Cittadini

Domenica 17 marzo, ad Altomonte, è in programma la Giornata della Salute dei Cittadini, organizzata dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianpietro Coppola in occasione della riapertura del Centro Sanitario Comunale.

La struttura, infatti, è stata oggetto di lavori di messa in sicurezza statica realizzati con fondi della Protezione Civile Regionale Ocdp 344/2016 ed è in uso all’Asp Cosenza-Distretto Sanitario Pollino Valle dell’Esaro.

Nell’occasione, alla presenza di autorità civili, militari e religiose si svolgeranno una serie di interessanti attività tese a dimostrare che – se si realizza una stretta, leale e convinta collaborazione tra il Comune, l’Asp ed il Distretto sanitario, le Associazioni di volontariato ed i cittadini – possono originarsi best practices atte ad aumentare e qualificare i servizi sanitari territoriali, integrandoli con le strutture ospedaliere di diverso livello.

«Nel nostro incessante sforzo – ha detto il sindaco Coppola – di essere vicini ai cittadini di Altomonte e del comprensorio anche per i loro bisogni sanitari – e ci sovviene quanto da tutti noi fatto nel terribile periodo del Covid tra il febbraio 2020 e le ultime campagne di vaccinazione dell’estate 2022 – abbiamo sempre chiesto ed ottenuto che il nostro centro sanitario comunale restasse in parte fruibile anche durante i lunghi lavori di messa in sicurezza statica, per non interrompere l’erogazione di servizi essenziali per la nostra popolazione».

«Oggi raccogliamo, insieme a chi ci è stato vicino ed ha sempre collaborato con noi – ha concluso – i frutti di un buon lavoro collettivo della filiera istituzionale e sociale. Anzi, i servizi aumentano, con l’avvio della Riabilitazione strumentale – resa possibile da macchinari acquistati grazie ad una donazione di privati integrata con fondi comunali – e la riapertura a breve degli ambulatori di Cardiologia, Dermatologia ed Endocrinologia, oltre la richiesta di una presenza di un reumatologo».
In modo particolare, la giornata prevede:

Alle 10.30, al Polo Sanitario, la riapertura del Centro sanitario comunale con inaugurazione del nuovo servizio di Riabilitazione strumentale ed accettazione della donazione macchinari fatta dalla Famiglia Vignieri.

A seguire, alle 11.15, al Municipio, la conferenza stampa di presentazione delle attività della giornata, consegna degli attestati ai volontari del II’ Corso per uso defibrillatori e manovra di disostruzione vie aeree pediatriaca e per adulti del Progetto Altomonte Borgo Cardioprotetto. Incontro – testimonianza con un gruppo di medici cubani in servizio presso gli ospedali calabresi e consegna Attestati di merito.

A Piazza San Francesco da Paola, alle 12, è previsto il volo sperimentale del Drone Prometheus – realizzato dal Consorzio Aerospaziale Campano CalTec – per il trasporto su scenari critici di defibrillatore, sangue, farmaci salvavita ecc. con simulazione di un intervento aereo di emergenza., in parallelo con un intervento tradizionale con Ambulanza 118. Attività del Progetto Seuam (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) del SIS 118 Nazionale presieduto dal dott. Mario Balzanelli in collaborazione con i Comuni di Altomonte, Taranto, Santa Lucia di Serino (AV) e di Massa di Somma (NA) e con molti altri partner istituzionali e tecnici (Campus Biomedico di Roma, Politecnico di Milano, Libera Università Mediterranea “Degennaro” di Casamassima/Bari, Federconsumatori, Federsanità Regione Campania, Coni Regione Campania ecc.). (rcs)

ALTOMONTE (CS) – “Dare valore alla cura nelle Comunità”, nuova iniziativa del progetto Ceveat

Una due giorni, il 15 e il 16 marzo, con due appuntamenti ad Altomonte organizzati, gratuitamente, dal progetto Ceveat (Comunità educanti Valle dell’Esaro Alto Tirreno), selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e con ente capofila la Cooperativa Hoplà. Si tratta di un’azione che coinvolgerà l’intera comunità attraverso degli incontri tenuti dagli esperti dell’ente partner associazione “Oltre le barriere”.

Venerdì 15 marzo ci sarà un convegno nella sala consiliare del Comune di Altomonte che si concentrerà sull’importanza «della comunità come pilastro di rispetto, educazione, condivisione, partecipazione, accoglienza e inclusione, elementi tutti cruciali per affrontare le sfide della società contemporanea», è il racconto degli esperti di Oltre le Barriere.

Ad aprire i lavori di questo primo appuntamento – con inizio ore 9.30 – saranno i saluti del sindaco Gianpietro Coppola. L’evento affronterà interrogativi fondamentali sui bisogni dei bambini e sulle modalità di cura necessarie per il loro benessere. Saranno presenti anche rappresentanti scolastici, la psicologa e psicoterapeuta Roberta Artusi, Laura Barbieri, imprenditrice e partner del progetto, e don Giuseppe Barbati, parroco di Altomonte, che discuteranno e analizzeranno insieme queste tematiche.

Il convegno vedrà, inoltre, la partecipazione attiva degli alunni delle classi quinte della scuola primaria di Altomonte, che saranno guidati per comprendere l’importanza di valori come il non isolamento, la preferenza per la realtà rispetto alla realtà virtuale, una sana alimentazione, l’inclusività e un approccio alla vita meno mediato dai social e più immerso nei rapporti personali.

Dopo l’iniziativa, inoltre, ci sarà uno spazio condotto da educatori e musicoterapisti dell’associazione “Oltre le barriere” in cui verranno proposti laboratori ludico-esperienziali per rafforzare i concetti discussi e facilitare l’apprendimento attivo.

La seconda giornata del percorso “L’importanza di tornare ad essere comunità” si svolgerà il 16 marzo all’interno della parrocchia di San Francesco di Paola di Altomonte – a partire dalle ore 16,30 – e prevede l’incontro con tutti i gruppi oratoriali del borgo. Successivamente ai saluti del parroco e dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Altomonte, Emilia Romeo, si svolgeranno ulteriori laboratori esperienziali che coinvolgeranno bambini e genitori.

Questo percorso denominato “L’importanza di tornare ad essere comunità” è finalizzato a rivalutare e promuovere la comunità come elemento di coesione in una epoca che spinge sempre di più verso l’isolamento sociale. “Percepirsi” come parte di un “tutto”, nel rispetto di ciascuno è la chiave di volta per non sentirsi distanti non solo da quelli a cui dovremmo sentirci vicini ma anche da se stessi.

«Oltre le Barriere, l’associazione che si impegna a promuovere inclusione e coesione sociale, lavorerà nell’ambito del progetto Ceveat a favore della comunità di Altomonte. Questa iniziativa mira, infatti, a riscoprire e valorizzare gli aspetti positivi dei vecchi sistemi di solidarietà e di cura, che hanno da sempre costituito il tessuto vitale delle nostre comunità – spiegano gli esperti dell’associazione partner – Il percorso si articolerà in quattro appuntamenti che vedranno la partecipazione di bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani, collaborando con un impegno trasversale per la ricostruzione solidale del tessuto sociale».

La partenza di questa attività finalizzata a rafforzare la comunità educante della provincia di Cosenza si espliciterà in due giornate. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Prorogata mostra “Calabria Angioina (1266-1328)”

Si potrà visitare fino al 30 marzo, al Museo Civico di Altomonte, la mostra Calabria Angioina (1266-1328). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo, ideata e curata da Stefania Paone, prof.ssa Associata di Storia dell’arte medievale nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria.

Calabria angioina, è un progetto reso possibile grazie al finanziamento della Regione Calabria (PAC 2014/2020-Azione 6.8.3 Eventi culturali 2021), al sostegno e patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con i suoi organi periferici, il Segretariato Regionale, la Direzione Regionale Musei e le Soprintendenze, e i contributi di Fondazione Carical e Bcc Mediocrati.

Il successo del progetto espositivo, che racconta il ricco patrimonio artistico della Calabria durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento, ha portato l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianpietro Coppola, a prorogarne l’apertura per consentire una più ampia partecipazione delle scuole del territorio e dei tanti visitatori, parte di un flusso turistico, che si concentra maggiormente nella stagione primaverile. 

Si tratta della prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese, un inedito allestimento che riunirà ad Altomonte – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale. Testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli, guidando turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione.

Il percorso ha inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione nella stessa Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del r e Roberto d’Angiò.  Indossando visori per la Realtà Virtuale i visitatori potranno esplorare la ricostruzione 3D della chiesa, creata da 3DResearch, spin-off dell’Università della Calabria, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale che l’edificio aveva al tempo degli Angioini.

Il percorso della mostra prosegue nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria e in molti casi mai esposte, saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali per guidare i visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della Calabria.

Il Sindaco Coppola, ha sottolineato l’importanza della proroga del progetto espositivo che, oltre ad evidenziare il valore storico del nostro territorio, mostra la bellezza fisica e spirituale, visibile ed invisibile delle opere d’arte, restituendo un nodo storico e artistico della Calabria e del Mezzogiorno non ancora sufficientemente indagato.

Inoltre, il sindaco ha espresso un sentito ringraziamento a tutte le Istituzioni che hanno partecipato, alle chiese e ai Musei prestatori delle opere e soprattutto alle persone che, con ruoli e competenze diverse, in un encomiabile sforzo si-nergico, hanno collaborato alla realizzazione e alla proroga di questa importante mostra, accompagnata da un prezioso catalogo a cura di Stefania Paone, edito da Rubettino editore.  (rcs)

 

ALTOMONTE (CS) – La famiglia Barbieri ancora sui media nazionali

La famiglia Barbieri ancora sui media nazionali per i suoi sapori. Il gorgoglio della salsa di pomodoro che si lascia andare a cottura lenta ed il profumo inconfondibile, che sa di domenica e di casa, che invade ed emoziona chiunque ne entri a contatto. Con le polpette contadine, nuova specialità del Piatto del Buon Ricordo incomincia il nuovo anno e prosegue l’impegno della famiglia Barbieri: continuare ad essere ambasciatori del patrimonio di ricette e tradizioni Made in Calabria oltre i confini regionali.

Sulla stampa di settore dedicata al turismo enogastronomico si parla dell’ormai storica adesione all’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, il prestigioso circuito che raccoglie in Italia e nel mondo ambasciatori impegnati a salvaguardare e valorizzare lo straordinario mosaico delle tradizioni gastronomiche e del recente cambio di ricetta abbinato al piatto che ha sostituito il cosciotto di maiale al ginepro.

Oggi presentiamo – si legge sui portali otticheparallelemagazine.com ed eg news, giornale online di enogastronomia e turismo – una delle migliori realtà calabresi, a detta della critica.

Solo una cinquantina di chilometri in linea d’aria – è la presentazione che viene fatta del contesto in cui opera l’esperienza familiare ed imprenditoriale Barbieri – separano il mar Ionio dal Tirreno nel punto più stretto della Calabria. Più o meno a metà strada, seguendo i contrafforti del Pollino, si trova Altomonte, cittadina che riassume in sé tutto il fascino di questa terra: ricca d’arte e tradizioni, ma soprattutto ospitale come solo al Sud si sa essere. Il ristorante Barbieri, con l’albergo annesso, ne è l’esempio, basti dire che la critica lo considera una delle migliori realtà della regione.

E via di ricetta per la realizzazione delle polpette alla contadina (carne macinata mista, mollica di pane, formaggio Grana grattugiato, aglio tritato finemente, 1 ciuffetto di prezzemolo tritato, uova,sale e pepe q.b, olio d’oliva per friggere, passata di pomodoro o pomodori freschi, cipolla, aglio e origano) ed il procedimento per farle buone come la Famiglia Barbieri. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Dalla Francia e dal Veneto per il Capodanno da Barbieri

Il tour emozionale proposto ad un gruppo di chef stellati parigini; l’esperienza dei catui aperti nella città d’arte di Altomonte; il tradizionale appuntamento della convention annuale dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, in Brianza; Artigiano in Fiera, l’evento fieristico internazionale che raduna a Milano forgiatori e ambasciatori di bellezza, gusto ed autenticità da tutto il mondo; la seconda volta del Foro Mundial de la Gastronomìa Mexicana; la partecipazione a La Tropea Experience – il Festival della Cipolla Rossa; il riconoscimento della prestigiosa rivista Italia a Tavola che ha premiato l’esperienza Barbieri come pioniere del turismo enogastronomico; la Fiera Anuga, in Germania dove, per la candidatura della cucina italiana patrimonio immateriale dell’Unesco, è stata indicata e premiata dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida tra le esperienze imprenditoriali selezionate a supporto del percorso di iniziative e manifestazioni che si concluderà nel 2025; la straordinaria partecipazione del Procuratore Nicola Gratteri alla Festa del Pane che, dopo l’intervista del comunicatore Lenin Montesanto ha infornato il pane della legalità insieme all’agrichef Enzo Barbieri e ad un gruppo di ristretti della Casa Circondariale di Castrovillari.

Sono, queste, solo alcune delle diapositive che hanno impreziosito l’album dei ricordi del 2023 conclusosi per la grande squadra dell’Hotel – Ristorante Barbieri insieme a 300 ospiti provenienti da varie regioni d’Italia (Puglia, Sicilia, Veneto, Calabria) e dalla Francia che hanno scelto l’esperienza del soggiorno per più giorni nell’oasi di pace e relax e quella a tavola per il cenone identitario di San Silvestro ed il pranzo del primo dell’anno. Perché l’identità attrae e convince sempre.

Dalle chips di patate della Sila agli zafarani cruski, dalle rosette di cipolline selvatiche alla portulaca, contorno immancabile insieme alle fave sott’olio. E poi il Riso di Sibari, il maialino nero e tutte le altre ricette della tradizione; rigorosamente identitario e a km0 il menu proposto ha emozionato davvero tutti.

Così come succede sempre e com’è successo con i personaggi che si sono affacciati quest’anno sull’oasi Barbieri: Alessandro Gassman, Lino Banfi, Peppone Calabrese, Livio Beshir e Margherita Granbassile, conduttori di Linea Verde, il cantautore e cabarettista Paolo Rossi, Beppe Grillo che ha portato in scena ad Altomonte, in prima assoluta nazionale, il suo nuovo spettacolo ed il comico e conduttore televisivo Piero Chiambretti tra i protagonisti del Festival Euromediterraneo 2023.

Ambasciatori della Calabria Straordinaria itineranti nei territori e fuori dai confini regionali. Tra gli altri eventi che hanno visto la Famiglia Barbieri Protagonista ci sono anche la 23esima edizione di Assaporagionando ad Acri; la cena di solidarietà tenutasi a Bra, in provincia di Cuneo; la quattordicesima edizione di Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo tenutosi a Bra; il progetto internazionale Le Rotte del Pane, presentato a Ferrara nell’ambito del RemTech Expo; il Festival del Peperoncino a Diamante; Calici a Corte, l’evento promosso tra i catoi e le vie del centro storico di Aprigliano; la 40esima edizione della Rassegna del Costume Arbëresh, andata in scena a Vaccarizzo Albanese; il Festival delle Alici del Tirreno cosentino; l’accoglienza al Ministro dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale dell’Albania Frida Krifca, in Calabria per la 18esima edizione del Concorso dei Vini Arbëreshe ospitato nel salotto diffuso di Vaccarizzo Albanese, madrina al taglio del nastro del Borgo Divino in Tour, evento nazionale promosso dall’associazione I Borghi più belli d’Italia nella Città d’Arte di Altomonte; il Panino Perfetto, il format tv di FoodNetwork ospitato dalla Famiglia Barbieri e che ha dedicato ad Altomonte una puntata; la quinta edizione del Festival dei Sapori d’Italia, Cibò. So Good 2023 a Bologna. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Ottimo successo per i Catui aperti

Borghi, prodottici tipici e sviluppo locale, di tutto questo si è parlato ad Altomonte nelle tre giornate 15, 16 e 17 dicembre nell’evento “Catui Aperti” che non è stato solo l’occasione per gustare i piatti della tradizione e riaprire i cosiddetti catui, ma soprattutto fare un viaggio a ritroso nel tempo, quando i nostri centri storici erano pieni di gente, di persone che li abitavano, rendendoli non solo belli ma pieni di vita, di sogni e di speranza.

Un tempo che vorremmo ritrovare perché la vita nelle vineddre, così come vengono chiamati in dialetto i vicoli che si dipanano tra una casa e l’altra e che si inerpicano verso la vetta del borgo dove solitamente sorge la chiesa più importante oppure il castello, era un susseguirsi di suoni, sapori e soprattutto di profumi che venivano dalle cucine delle nostre mamme e nonne, insieme con il profumo dei panni appena stesi che si confondeva, in inverno, con il sentore del fumo dei caminetti che, nelle giornate più umide e piovose, diventa ancora più intenso e aspro.

Questo e tanto altro Altomonte ci ha offerto in questo weekend. Ritrovarci davanti ad un fuoco non solo per riscaldarci, ma per ascoltare le storie di un tempo che poi non è un tempo perduto, anzi come ci ha raccontato Enzo Barbieri, ideatore dell’iniziativa, «È ancora possibile recuperare questi luoghi e farli ritornare spazi di sviluppo sociale e coesione facendo leva sulla gastronomia locale in particolare quella contadina, rurale e pastorale fatta di ingredienti semplici ma unici che riescono a trasformare luoghi come un vecchio magazzino in una cucina che per gusto e sapori non ha nulla da invidiare al ristorante più rinomato».
Una bella iniziativa “Catui Aperti” che Giampietro Coppola, Sindaco del Comune di Altomonte, ha voluto recuperare, l’ultima edizione si era tenuta circa 10 anni fa, perché come ci ha tenuto a sottolineare «Solo se riusciremo a ridare vita e dinamicità ai nostri borghi, le aree interne potranno sopravvivere e creare lavoro ed economia».

Gianluca Gallo, Assessore Regionale all’Agricoltura delle Regione Calabria, presente alla tavola rotonda che si è tenuta il 15 dicembre presso il Salone Razetti ha messo in evidenza il notevole lavoro che il suo assessorato insieme con i Gal ha finora fatto per valorizzare le produzioni locali e tradizionali che rappresentano una peculiarità imprescindibile di sviluppo locale soprattutto per le piccole comunità e le aree interne.

La Presidente del Gal Valle Crati, Rosaria Capparelli, ha ribadito l’impegno della sua struttura a sostenere e incentivare le attività di animazione e valorizzazione dei centri storici.

L’evento “Catui Aperti” è stato in sintesi anche un laboratorio di coesione sociale, infatti ha visto tutta la comunità altomontese ritrovarsi nei luoghi della memoria per partecipare tutti assieme alla riuscita dell’evento, perché come dice Antonio Blandi Project manager di Officine delle idee nonché Direttore Artistico del Festival Euromediterraneo di Altomonte «La rinascita dei borghi e dei centri storici è subordinata alla partecipazione collettiva di tutta la comunità che deve essere protagonista dei processi di cambiamento». (rcs)