Salario minimo, i Cinquestelle ne parlano con l’ex presidente della Camera Roberto Fico

«Il Movimento 5 stelle Calabria si è fatto promotore di una due giorni di dibattiti pubblici per discutere, insieme a cittadini, attivisti, sindacati ed altre forze politiche, della proposta di legge sul salario minimo a prima firma di Giuseppe Conte. Ospite d’eccezione l’ex presidente della Camera dei deputati Fico». Lo afferma in una nota Anna Laura Orrico, deputata e coordinatrice regionale del Movimento 5 stelle.

«Venerdì 29 settembre – dice Orrico – saremo, alle 18:00, al Chiostro di San Domenico di Lamezia Terme mentre sabato 30, alle 10:30, al Museo del Bergamotto di Reggio Calabria. Parteciperanno parlamentari, coordinatori provinciali, consiglieri regionali e comunali eletti del Movimento 5 stelle, i sindacati Cgil, Uil, Usb e Gilda, il Partito Democratico e Sinistra Italiana nonché il nostro Roberto Fico nuovamente in Calabria per un altro tour da testimonial. Ormai sono diversi i fronti su cui non possiamo lasciare il Paese nelle mani delle destre al governo. Le battaglie sul salario minimo, sul dimensionamento scolastico o sull’autonomia differenziata devono essere combattute da più attori sociali e politici possibili. E’ necessario aprire il dibattito e confrontarsi mantenendo alta l’attenzione su questi ed altri temi».

«Il Movimento 5 stelle – prosegue l’esponente pentastellata – sulla lotta del salario minimo, durante il mese di settembre, è sceso nelle strade e nelle piazze di tutte e cinque le province calabresi grazie al lavoro dei coordinatori provinciali e degli attivisti raccogliendo firme a sostegno di una proposta di legge volta a introdurre una misura nata per contrastare il lavoro povero e per questo avversata dal governo Meloni che ne ha bloccato la discussione in Parlamento».

«Inoltre – conclude Anna Laura Orrico – proprio in questi giorni i consiglieri regionali del M5S stanno depositando in tutta Italia, compresa la Calabria, una mozione per il salario minimo che chiede di sostenerlo in Conferenza Stato-Regioni e in tutte le altre sedi opportune. Basta vite precarie».

Di seguito le specifiche e gli ospiti degli eventi:

Lamezia Terme, Chiostro di San Domenico – venerdì 29 Settembre ore 18.00

• Introduce e modera: Anna Laura Orrico

Interventi:

• Coordinatore provinciale Catanzaro, Luigi Stranieri, ed eletti M5S presenti;

• CGIL: Enzo Scalese, il segretario area vasta;

• UIL: Giorgia Scarpelli, Segreteria regionale;

• Gilda: Aldo Trapuzzano;

• USB: Antonio Jiritano, Dirigente USB;

• PD: Anna Pittelli (responsabile lavoro);

• Sinistra Italiana: Francesco Tallarico, membro del coordinamento regionale;

Conclusioni: Roberto Fico;

Reggio Calabria – sabato 30 Settembre ore 10.30

Museo Nazionale del Bergamotto – Via dei Filippini, 50, 89125 Reggio Calabria (RC)

• Introduce e modera: Anna Laura Orrico

Interventi:

• coordinatore provinciale Reggio Calabria, Giuseppe Fabio Auddino, ed eletti M5s presenti;

• CGIL: Gregorio Pititto, il segretario area metropolitana;

• UIL: Santo Biondo, segretario regionale;

• PD: Nicola Irto, segretario regionale;

• Sinistra italiana: Fernando Pignataro, coordinatore regionale;

• USB: Rocco Coluccio;

Conclusioni: Roberto Fico. (rcz)

Anna Laura Orrico nuovo coordinatore del Movimento Cinque stelle in Calabria

«Sarò la nuova coordinatrice del MoVimento 5 Stelle Calabria». A dirlo sui proprio canali social è la deputata, già sottosegretaria del ministro della Cultura Franceschini, Anna Laura Orrico.

Per la Orrico si tratta di «una designazione che avverto come una responsabilità per le sfide che si dovranno affrontare in giro per la Calabria ma anche come una soddisfazione per il riconoscimento attribuito al mio operato. Ringrazio il Presidente Giuseppe Conte ed i colleghi per la fiducia accordatami che spero di ripagare con impegno e dedizione».

«A me – dice – ed alla squadra di coordinatori locali che è stata varata, cui va il mio più sincero in bocca al lupo, il compito di rafforzare la presenza del Movimento sui territori, includere le forze sane presenti nella società civile, migliorare il dialogo fra le persone e le istituzioni. Ci dovremo adoperare per costruire un gruppo di cittadine e cittadini espressione di una politica alta ed altra a latitudini difficili che scelga sempre e comunque di agire per il bene comune valorizzando la partecipazione attiva. Ci vediamo nelle strade e per le piazze».

RENDE – Prime Minister: 40 ragazze a scuola di politica

A

l via l’edizione calabrese di Prime Minister, la scuola di politica per giovani donne dai 14 ai 19 anni. Quaranta ragazze provenienti da tutta la regione hanno varcato ieri la soglia del Museo Civico di Rende per entrare nel vivo del progetto e iniziare il percorso di formazione itinerante, che si svolgerà in 10 tappe.

Ad accoglierle il collettivo di donne calabresi, imprenditrici, giornaliste ed esperte di comunicazione social, giovani laureate grazie al quale Prime Minister, scuola nazionale già attiva in 13 città italiane, sarà realizzata anche in Calabria, contribuendo a creare consapevolezza intorno ai temi della disparità di genere, per aprire la strada a piccoli cambiamenti, necessari per costruire nuove opportunità per le donne.

La scelta del Museo Civico non è stata casuale. Come ha sottolineato l’onorevole Anna Laura Orrico, parte del collettivo calabrese:

«Se siamo quello che siamo lo dobbiamo al nostro patrimonio. Se impariamo a conoscere chi siamo sapremo di cosa siamo capaci. Niente è impossibile da realizzare, come donne possiamo essere tutto ciò che sogniamo di diventare».

Dopo il discorso di apertura dell’onorevole Orrico, l’in bocca al lupo di Angela Laurenza, arrivata da Napoli, tra le fondatrici di Prime Minister nazionale, che ha sottolineato l’importanza della scuola calabrese per una nuova narrativa del Sud, come già accaduto ad esempio in Sicilia, da dov’è Prime Minister è partito, Basilicata e Napoli.

«Sentitevi protagoniste di lotte e battaglie pensando che non riguardano soltanto la sfera personale, ma ci accomunano ad altre realtà ed è importante che le nostre azioni e rivoluzioni si propaghino nei luoghi che viviamo e nelle persone che abbiamo accanto» – lo sprone di Angela Laurenza.

A seguire l’intervento dell’assessore al comune di Rende, Elisa Sorrentino che si è complimentata con le ragazze per il coraggio e lo spirito con cui hanno accolto il progetto, ricordando loro il legame tra territorio e identità.

Le future Primers Calabria hanno poi incontrato la docente di demografia all’Unical, Manuela Stranges che ha presentato la situazione in Italia sulla parità di genere e decostruito insieme a loro, gli stereotipi più comuni, a partire dal linguaggio e da impostazioni culturali in cui si sedimentano, assegnando alle donne solo ruoli marginali.

Le ragazze sono poi state coinvolte in una caccia al tesoro per le vie del borgo di Rende, per vivere il territorio condividendo momenti di collaborazione, divertimento e confronto. «Che saranno i primi di una lunga serie» – promette il collettivo.

Il prossimo appuntamento per le Prime Minister Calabria è fissato per il prossimo 26 novembre 2022. (rcs)

La sottosegretaria Anna Laura Orrico: i fondi per il Sud e la Calabria ci sono

La sottosegretaria ai Beni Culturali, la consentina Anna Laura Orrico, pentastellata, è l’unica calabrese del Governo Conte 2. A proposito del Recovery Plan e delle polemiche scoppiate dopo l’articolo-denuncia di Calabria.Live sulla beffa dei fondi irrisori destinati alla Calabria, ha dichiarato alla Gazzetta del Sud che i fondi per il Sud e la Calabria ci sono e ci saranno.

«È legittimo e comprensibile – detto al giornalista Antonio Ricchio della Gazzetta – che si apra un dibattito, anche anima­to, riguardo gli investimenti del Reco­very Plan per il Sud e per la Calabria. Io, però, ritengo che i fondi per il Meridio­ne e per la mia terra ci saranno e saran­no investiti in maniera efficace».

Se­condo Orrico – riferische Ricchio –, «bisogna, tuttavia, con­siderare anche due elementi essenzia­li affinché la discussione sia completa. Il primo è che la destinazione finale delle risorse seguirà un iter parlamen­tare, quindi il tema sarà ampiamente discusso e massima sarà l’attenzione dei parlamentari calabresi e meridio­nali del MSS che vigileranno e soprat­tutto lavoreranno, me compresa in prima linea, affinché le aspettative dei territori non vengano mortificate ma, anzi, sostenute e realizzate. D’altron­de, ai ministri competenti, alcune que­stioni come Gioia Tauro, l’arteria joni­ca stradale e ferroviaria e l’Alta velocità Salerno-Reggio sono state già solleva­te ed è stato fatto notare come siano strategiche per lo sviluppo dell’intero Mezzogiorno e del Paese. Il secondo punto di cui parlavo, invece, è che il Re­covery Pian prevede progetti imme­diatamente cantierabili con risorse che debbono essere spese nell’arco di sei anni, quindi è necessario che la Calabria sia effettivamente pronta alla sfida». (rp)

OCCHIUTO & ORRICO, LA STRANA COPPIA
CHE SALVA IL CENTRO STORICO A COSENZA

di SANTO STRATI – Chi avrebbe mai scommesso che il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto avrebbe elogiato il lavoro della grillina Anna Laura Occhiuto, sottosegretario ai Beni Culturali, ricevendo pari apprezzamenti? Questa “strana” coppia, agli antipodi – politicamente parlando – ha letteralmente salvato il centro storico di Cosenza, ovvero i fondi ad esso destinati. Con un’operazione che, finalmente, ha superato le posizioni partitiche guardando unicamente al bene della Città. Con il plauso di un terzo “incomodo” il presidente pdiddino della Provincia Franco Iacucci. Un tris assortito di posizioni politiche e di partito assolutamente contrapposte che, però, ha portato alla firma del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che ha sbloccato quelle irrinunciabili risorse finanziarie che sembravano pronte a svanire.

Il contrario di quanto avvenuto, invece, ieri sera in Consiglio regionale a Reggio, dove Bevacqua (Pd) e parte dell’opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta, lasciando soli i consiglieri Anastasi e Di Natale (Iric) e Flora Sculco (Dp). Ovvero, dialogo zero e posizioni di forza non condivise, peraltro dalla base dem, che rendono impossibile il lavoro dell’Assemblea.

Ma torniamo all’intesa trasversale cosentina che ha sbloccato l’impasse. Il problema era serio: Cosenza rischiava di perdere 90 milioni destinati dal Ministero dei Beni Culturali al risanamento del centro storico di Cosenza a causa di stupide rivalità politiche nel precedente governo giallo-verde. Invece un inedito, quanto apprezzabile, gioco di squadra tra la Orrico, da una parte, e Occhiuto dall’altra ha saputo dirimere la matassa portando a casa il risultato. Certo non bastano 90 milioni per risanare il centro storico di Cosenza, ma «ben vengano» – ha detto soddisfatto Mario Occhiuto, il quale ha voluto subito precisare che il suo progetto di rigenerazione urbana dovrà prevedere interventi sull’edilizia privata: è comunque un buon punto di partenza».

La città – diciamo la verità – ha in corso, con  l’amministrazione Occhiuto, una radicale trasformazione che ne fa una piccola metropoli del Sud, con aneliti culturali (portati avanti con risultati eccellenti) e spinte innovative che rivelano un disegno strategico di non poco conto. Occhiuto, presidente mancato della Regione grazie alla insensata “guerra” di Salvini, è un architetto e sa cosa significa pianificare e progettare. Il “suo” ponte di Calatrava, per esempio, non aveva una funzione strategica in termini di mobilità (pur offrendo ugualmente qualche vantaggio alla popolazione residente), ma di immagine: voleva essere – e c’è riuscito – un simbolo di una rigenerazione urbana in corso e di una qualificazione che ha bisogno anche di ri-creare un’immagine positiva della città. Il risultato è sotto gli occhi del cronista che gira in lungo e in largo la città, ma soprattutto si presenta in termini di positività quasi totale al forestiero. E quando passerà la rabbia dei residenti per i tantissimi cantieri ancora aperti ci sarà anche il loro apprezzamento per il cambiamento in corso d’opera. Il museo Bilotti all’aperto è già di per sé un biglietto da visita eccellente per il nuovo visitatore e per chi non viene a Cosenza da molti anni: mostra la vitalità di una città che vuole essere protagonista e ha tutti i numeri per riuscirci.

Un cambiamento che, adesso, riguarderà gli interventi sul centro storico, grazie al Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) firmato lunedì alla Biblioteca Nazionale di Cosenza siglando – come ha detto la sottosegretario Orrico – «una nuova sinergia istituzionale tra Mibact, Provincia, Comune e Un iversità della Calabria. Condivisione e dialogo continui che hanno permesso di recuperare il ritardo e non perdere il finanziamento». Ci sono 20 progetti che riguardano l’educazione e la formazione, l’accessibilità e la messa in sicurezza degli immobili ((solo se pubblici e con valenza culturale) con l’occhio puntato alle nuove generazioni. «Abbiamo pensato alla cultura – ha detto la Orrico – come leva per la coesione sociale e lo sviluppo e puntiamo sui giovani: il centro storico deve diventare sede di formazione permanente». E, difatti, gli interventi previsti riguardano, tra gli altri, due importanti istituti di formazione: il Conservatorio e il Convitto Nazionale. Ma il piano prevede la creazione di laboratori digitali per la comunicazione e il marketing, interventi per le biblioteche Civica e Nazionale e, non meno significativa, la creazione di un incubatore d’impresa nell’ambito della cultura e del turismo, a cura dell’Unical. «Questi 90 milioni – ha precisato la Orrico – non risolvono evidentemente tutte le criticità, ma la sinergia istituzionale creata potrà rafforzare in futuro gli interventi e attirare gli investimenti privati»

Il sindaco Occhiuto, nel ringraziare il ministro Dario Franceschini ed elogiare la Orrico, non ha mancato di sottolineare che «Siamo in ritardo perché il precedente Governo ha cercato di affossare il Cis di Cosenza. Non voglio illudere nessuno, ben vengano queste risorse, noi abbiamo già speso 60 milioni, ma la città vecchia è in una situazione di grave rischio strutturale e servono interventi anche sugli edifici privati» (che, però, non sono finanziabili coi fondi Cis).

L’Università della Calabria giocherà ovviamente un ruolo rilevante nell’ottica dell’innovazione tecnologica. Il delegato del Rettore Nicola Leone al Trasferimento tecnologico, Maurizio Muzzupappa, ha espresso la piena disponibilità dell’Ateneo per dare contenuti di contenitori che saranno valorizzati. Per l’incubatore bisognerà attendere circa due anni, ma l’attività di selezione partirà subito. Un ottimo segnale di quanto l’Unical è in grado di fare per quella rigenerazione urbana tanto auspicabile quanto necessaria.

Il tavolo del Contratto di sviluppoper il centro storico di Cosenza

E un ottimo segnale è anche quest’inedita intesa trasversale che – come ha fatto notare il segretario regionale del Mibact Salvatore Patamia – rappresenta «un miracolo amministrativo: al tavolo – ha detto – ci sono tre esponenti di parti politiche diverse che si sono messe d’accordo per raggiungere un obiettivo senza precedenti per Cosenza».

Come si diceva prima, il contrario di quanto è avvenuto ieri sera a Reggio e avviene ormai con regolarità nell’aula di Palazzo Campanella. Ma non tutti sono d’accordo su questi atteggiamenti di prevaricazione che non portano ad alcun risultato. Il consigliere Marcello Anastasi, sconfortato, ha espresso a Calabria.Live il suo punto di vista sulla posizione di Io resto in Calabria.  «In aula e in qualsiasi altro contesto in relazione al Governo regionale noi manteniamo una posizione da moderati, ovvero come coloro che intendono costruire ponti piuttosto che distruggerli in un attimo. Oggi soltanto perché si sono invertiti i punti all’ordine del giorno è scoppiato un putiferio in una parte della minoranza. Si parlava di scuola: avremmo dovuto restare tutti in aula e affrontare l’argomento tutti insieme, sacrificando per una volta le posizioni di parte. I calabresi vogliono risposte e una minoranza che si confronti con la maggioranza e non che litighi continuamente. Non dobbiamo farci la guerra in aula e si deve ristabile un rapporto collaborativo: la mia preoccupazione è che in questo momento c’è un clima politico che rischia di non rispondere a quelle che sono le aspettative dei calabresi. Con tutto quello che ne consegue».

Il modello cosentino, dunque, – a fronte di questa negazione di dialogo e di confronto – sarebbe magnifico poterlo replicare in Regione, ossia puntare a intese trasvertsali per giungere a risultati concreti. Soprattutto in due settori vitali per la crescita e lo sviluppo: cultura e turismo. Due comparti, in realtà, molto legati l’uno all’altro, perché da essi dipende la linea progettuale che la Calabria deve necessariamente darsi, anche in vista delle risorse Ue del Recovery Fund e dell’esigenza di progetti da presentare per ottenere i fondi. Il turismo, in particolare, dovrebbe ripartire da zero, facendo tesoro dell’esperienza emergenziale del covid, con una strategia completamente rinnovata da elaborare solo dopo aver ascoltato gli addetti ai lavori, da cui ricavare indicazioni preziose per le iniziative necessarie. Basta con improvvisazioni e interventi senza pianificazione, ma per fare questo ci vuole un altro “miracolo amministrativo” come quello di Cosenza. (s)

Covid-19, una task force anche per l’economia
In Calabria interventi per le imprese e il lavoro

L’emergenza sanitaria in Calabria è, per fortuna, confinata ai pochissimi casi di contagio registrati in Regione, l’appello alla responsabilità sui calabresi ritornati in fretta dalle zone rosse è stato in gran parte accolto, l’isolamento volontario, il questionario e gli interventi di rigido controllo stanno dano i loro frutti. Ma non è solo la salute, che viene comunque prima di qualunque cosa, a preoccupare: le ricadute economiche di questa crisi saranno ancora più drammatiche in una regione già provata da una recessione irrefrenabile e dalla cronica mancanza di opportunità lavorative.

A questo proposito, la Presidente Jole Santelli ha annunciato che «sarà attivata una task force per affrontare tempestivamente anche le ricadute negative del virus sulla nostra economia.La task force sarà istituita con decreto presidenziale e coinvolgerà, oltre che tutte le rappresentanze del mondo del lavoro e dell’impresa, anche i direttori generali dei dipartimenti regionali interessati al fine di elaborare, ove possibile, interventi diretti utilizzando le risorse comunitarie e nazionali disponibili.Vogliamo che questo tavolo diventi sede di un confronto permanente per lo studio e la ricerca di soluzioni condivise, a sostegno dei comparti che vi partecipano e che stanno subendo le conseguenze di questo periodo di crisi. Siamo convinti, infatti, che solo un confronto serrato potrà permetterci di individuare in modo chiaro le principali sfide da affrontare. Non solo: la task force ci presenterà forti, coesi e con richieste mirate al tavolo nazionale, rispetto alle misure anti-crisi annunciate nei giorni scorsi».

A fortissimo rischio di crisi gli agricoltori (per il crollo del mercato interno ed estero) e soprattutto gli operatori turistici. Questi ultimi, nei giorni scorsi, avevano inviato un accorato appello alla Presidente Santelli, trasmesso per conoscenza anche al capo dell’opposizione Pippo Callipo e all’unico sottosegretario calabrese, l’on. Anna Laura Orrico.

«Il nostro lavoro – hanno scritto alla Santelli 17 tour operator calabresi* – è quello di vendere vacanze, escursioni e tour in calabria e nel Sud Italia, siamo titolari di piccoli tour operator che fanno però arrivare migliaia di persone nella nostra regione. Dal 20 febbraio, dopo ‘annuncio del corona virus in Lombardia, le prenotazioni della prossima stagione estiva si sono rallentate e, spesso, le poche telefonate che riceviamo sono solo per annullare le prenotazioni».

I tour operator hanno sottoposto alla Presidente Santelli «alcuni interventi con misure immediate che la Regione Calabria dovrebbe mettere in atto per proteggere il comparto turistico e, conseguentemente, l’economia calabrese:

1) l’istituzione di un tavolo di crisi presso la Regione Calabria con gli operatori turistici per valutare le misure da mettere in campo e le richieste da inviare al governo: cancellare tributi e imposte, rinviare adempimenti fiscali, prevedere sgravi e ammortizzatori sociali, etc;

2) una campagna promozionale, a partire dal mese di aprile, quando ci auguriamo che il picco dell’emergenza sanitaria sia superata, volta a promuovere le vacanze nella nostra regione, come meta tra le più sicure e tranquille nel Mediterraneo. La BMT di Napoli, spostata a fine maggio, potrebbe essere un momento importante di questa campagna promozionale;

3) la promozione e il coordinamento di iniziative che garantiscano la possibilità, da parte di chi prenota, di cancellare senza penali e franchigie. La situazione di incertezza spesso frena la domanda! Già molti tour operator garantiscono la possibilità di cancellazione ma un’azione coordinata dall’istituzione regionale darebbe più fiducia e stimolo;

4) il potenziamento della legge regionale n 3 del 7/02/ 2018 sull’incentivazione del turismo in arrivo. Chiediamo che si riaprano i termini e si agevoli il finanziamento per stimolare l’arrivo di gruppi culturali, scolastici, balneari, gastronomici, per questa prossima primavera e per l’autunno;

5) la predisposizione di un numero verde, presso l’assessorato al Turismo, che fornisca le informazioni necessarie agli operatori del settore. Essere ascoltati, sapere di avere un contatto, di essere assistiti può tranquillizzare e dare fiducia;

6) un’azione congiunta con il governo e le autorità sanitarie, in collaborazione con le federazioni alberghiere e i sindacati, per programmare e istituire eventuali misure aggiuntive, se necessarie, al fine di assicurare una permanenza tranquilla e sicura ai turisti in arrivo nelle nostre strutture e nelle nostre località.

7) la predisposizione di un codice di comportamento consigliato al turista sia prima dell’arrivo in Calabria e sia durante il soggiorno».

L’appello dei 17 tour operatori calabresi si conclude con l’invito pressante a fare presto: «Da professionisti e operatori del settore ci permettiamo di suggerirle le suddette azioni che contengono i provvedimenti necessari per tentare di salvare la stagione turistica ormai alle porte. Noi rimaniamo profondamente ottimisti e lavoriamo ogni giorno per dare respiro alla nostra terra. Quello che ci preme sottolineare è l’importanza di un intervento immediato e forte! Crediamo che in questo momento difficile serva la collaborazione e il contributo di tutti, dai consiglieri di opposizione presenti nel consiglio alle delegazioni parlamentari calabresi e ai parlamentari europei eletti in Calabria.

Il sottosegretario Orrico ha dato la sua disponibilità totale: «Ascolto con particolare scrupolo tutte le preoccupazioni sul coronavirus da parte della filiera turismo e cultura, a maggior ragione quando provengono dalla mia regione, la Calabria. Stiamo implementando misure rigorose a tutela della salute pubblica, ma anche per il sostegno dei comparti in sofferenza e c’è la nostra massima disponibilità a partecipare a tavoli regionali, se e non appena la presidente Jole Santelli li avrà convocati, come richiesto dai tour operator. Ho letto con grande attenzione la lettera appello dei tour operator calabresi e ne condivido lo spirito».

Mostra comunque senso pratico la Orrico: «Usciremo da questa crisi ancora più forti, soltanto con senso di responsabilità da parte di tutti e attraverso una proficua sinergia fra governo e Regione. La priorità è la salute pubblica, dobbiamo assolutamente contenere il contagio e assicurare le cure migliori ai malati. Ma allo stesso tempo è fondamentale garantire adeguato sostegno all’economia, soprattutto a settori duramente colpiti come turismo e cultura e ai territori la cui economia locale è largamente dipendente dai proventi di tali comparti, com’è nel caso della Calabria». (rrm)

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