L’emergenza sanitaria in Calabria è, per fortuna, confinata ai pochissimi casi di contagio registrati in Regione, l’appello alla responsabilità sui calabresi ritornati in fretta dalle zone rosse è stato in gran parte accolto, l’isolamento volontario, il questionario e gli interventi di rigido controllo stanno dano i loro frutti. Ma non è solo la salute, che viene comunque prima di qualunque cosa, a preoccupare: le ricadute economiche di questa crisi saranno ancora più drammatiche in una regione già provata da una recessione irrefrenabile e dalla cronica mancanza di opportunità lavorative.
A questo proposito, la Presidente Jole Santelli ha annunciato che «sarà attivata una task force per affrontare tempestivamente anche le ricadute negative del virus sulla nostra economia.La task force sarà istituita con decreto presidenziale e coinvolgerà, oltre che tutte le rappresentanze del mondo del lavoro e dell’impresa, anche i direttori generali dei dipartimenti regionali interessati al fine di elaborare, ove possibile, interventi diretti utilizzando le risorse comunitarie e nazionali disponibili.Vogliamo che questo tavolo diventi sede di un confronto permanente per lo studio e la ricerca di soluzioni condivise, a sostegno dei comparti che vi partecipano e che stanno subendo le conseguenze di questo periodo di crisi. Siamo convinti, infatti, che solo un confronto serrato potrà permetterci di individuare in modo chiaro le principali sfide da affrontare. Non solo: la task force ci presenterà forti, coesi e con richieste mirate al tavolo nazionale, rispetto alle misure anti-crisi annunciate nei giorni scorsi».
A fortissimo rischio di crisi gli agricoltori (per il crollo del mercato interno ed estero) e soprattutto gli operatori turistici. Questi ultimi, nei giorni scorsi, avevano inviato un accorato appello alla Presidente Santelli, trasmesso per conoscenza anche al capo dell’opposizione Pippo Callipo e all’unico sottosegretario calabrese, l’on. Anna Laura Orrico.
«Il nostro lavoro – hanno scritto alla Santelli 17 tour operator calabresi* – è quello di vendere vacanze, escursioni e tour in calabria e nel Sud Italia, siamo titolari di piccoli tour operator che fanno però arrivare migliaia di persone nella nostra regione. Dal 20 febbraio, dopo ‘annuncio del corona virus in Lombardia, le prenotazioni della prossima stagione estiva si sono rallentate e, spesso, le poche telefonate che riceviamo sono solo per annullare le prenotazioni».
I tour operator hanno sottoposto alla Presidente Santelli «alcuni interventi con misure immediate che la Regione Calabria dovrebbe mettere in atto per proteggere il comparto turistico e, conseguentemente, l’economia calabrese:
1) l’istituzione di un tavolo di crisi presso la Regione Calabria con gli operatori turistici per valutare le misure da mettere in campo e le richieste da inviare al governo: cancellare tributi e imposte, rinviare adempimenti fiscali, prevedere sgravi e ammortizzatori sociali, etc;
2) una campagna promozionale, a partire dal mese di aprile, quando ci auguriamo che il picco dell’emergenza sanitaria sia superata, volta a promuovere le vacanze nella nostra regione, come meta tra le più sicure e tranquille nel Mediterraneo. La BMT di Napoli, spostata a fine maggio, potrebbe essere un momento importante di questa campagna promozionale;
3) la promozione e il coordinamento di iniziative che garantiscano la possibilità, da parte di chi prenota, di cancellare senza penali e franchigie. La situazione di incertezza spesso frena la domanda! Già molti tour operator garantiscono la possibilità di cancellazione ma un’azione coordinata dall’istituzione regionale darebbe più fiducia e stimolo;
4) il potenziamento della legge regionale n 3 del 7/02/ 2018 sull’incentivazione del turismo in arrivo. Chiediamo che si riaprano i termini e si agevoli il finanziamento per stimolare l’arrivo di gruppi culturali, scolastici, balneari, gastronomici, per questa prossima primavera e per l’autunno;
5) la predisposizione di un numero verde, presso l’assessorato al Turismo, che fornisca le informazioni necessarie agli operatori del settore. Essere ascoltati, sapere di avere un contatto, di essere assistiti può tranquillizzare e dare fiducia;
6) un’azione congiunta con il governo e le autorità sanitarie, in collaborazione con le federazioni alberghiere e i sindacati, per programmare e istituire eventuali misure aggiuntive, se necessarie, al fine di assicurare una permanenza tranquilla e sicura ai turisti in arrivo nelle nostre strutture e nelle nostre località.
7) la predisposizione di un codice di comportamento consigliato al turista sia prima dell’arrivo in Calabria e sia durante il soggiorno».
L’appello dei 17 tour operatori calabresi si conclude con l’invito pressante a fare presto: «Da professionisti e operatori del settore ci permettiamo di suggerirle le suddette azioni che contengono i provvedimenti necessari per tentare di salvare la stagione turistica ormai alle porte. Noi rimaniamo profondamente ottimisti e lavoriamo ogni giorno per dare respiro alla nostra terra. Quello che ci preme sottolineare è l’importanza di un intervento immediato e forte! Crediamo che in questo momento difficile serva la collaborazione e il contributo di tutti, dai consiglieri di opposizione presenti nel consiglio alle delegazioni parlamentari calabresi e ai parlamentari europei eletti in Calabria.
Il sottosegretario Orrico ha dato la sua disponibilità totale: «Ascolto con particolare scrupolo tutte le preoccupazioni sul coronavirus da parte della filiera turismo e cultura, a maggior ragione quando provengono dalla mia regione, la Calabria. Stiamo implementando misure rigorose a tutela della salute pubblica, ma anche per il sostegno dei comparti in sofferenza e c’è la nostra massima disponibilità a partecipare a tavoli regionali, se e non appena la presidente Jole Santelli li avrà convocati, come richiesto dai tour operator. Ho letto con grande attenzione la lettera appello dei tour operator calabresi e ne condivido lo spirito».
Mostra comunque senso pratico la Orrico: «Usciremo da questa crisi ancora più forti, soltanto con senso di responsabilità da parte di tutti e attraverso una proficua sinergia fra governo e Regione. La priorità è la salute pubblica, dobbiamo assolutamente contenere il contagio e assicurare le cure migliori ai malati. Ma allo stesso tempo è fondamentale garantire adeguato sostegno all’economia, soprattutto a settori duramente colpiti come turismo e cultura e ai territori la cui economia locale è largamente dipendente dai proventi di tali comparti, com’è nel caso della Calabria». (rrm)
* Hanno firmato l’appello: Gregorio Mungari Cotruzzolà di Alfa 21, Giuseppe Piazzesi di Antichi Sentieri, Antonio Mula di Dafne Turismo, Emanuele Avellino di Ego Travel, Giuseppe Canzonieri di Costa Full Travel, Claudia Gigante di Gigante Viaggi, Giusi Provenzano di Japigium Vacanze, Massimo Diano di La Diano Viaggi, Antonio Viscomi di Lakinion Travel, Antonio Maiolo di I Viaggi degli Dei, Brunella Brusco di Le Vie della Perla, Antonio Gaudio di Terre Brutie, Valeria Valente di Tripodi Viaggi, Salvatore Tripaldi di Tropea.biz, Massimo Antonicelli di Vacanze Italiana, Giovanni Giordano di Viaggi e Miraggi e Giuseppe Tassi di Tropea Viaggi.
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