BORGIA (CZ) – Stasera Massimo Ranieri

Questa sera, a Roccelletta di Borgia, alle 22.00, al Parco Scolacium, il concerto Malìa Napoletana di Massimo Ranieri.

L’evento rientra nell’ambito degli eventi off del cartellone di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Ranieri sarà accompagnato da una band di stelle della musica italiana per il concerto evento in cui rivisiterà i grandi classici della canzone napoletana. Straordinaria la formazione di musicisti composta da Stefano Di Battista ai sassofoni, Marco Brioschi alla tromba e al flicorno, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Israel Varela alla batteria.

Massimo Ranieri, dopo lo strepitoso successo ottenuto al Teatro “San Carlo” di Napoli, al Teatro “la Fenice” di Venezia e al Teatro “Petruzzelli” di Bari, presenterà anche allo Scolacium le canzoni del suo nuovo album Malìa, un viaggio attraverso i grandi classici della canzone napoletana rivisitati in chiave jazz. Da Malafemmina di Totò a Dove sta Zazà, passando per Strada ‘nfosa di Modugno e Torero di Carosone, Ranieri arriva al secondo capitolo del suo personale viaggio nella canzone napoletana declinata in questa speciale versione, iniziato nel 2015 con l’album Malia – Napoli 1950-1960, non tralasciando però i suoi successi di sempre da Rose Rosse a Perdere l’amore, da “Vent’anni” a “Erba di Casa Mia”.

Malìa, realizzato con la produzione di Mauro Pagani e la direzione organizzativa di Marco De Antoniis, sorprende per eleganza e originalità: nella loro rielaborazione morbida e spesso intessuta di assoli ammalianti, i brani acquistano nuova eleganza grazie alla voce di Ranieri, dando vita a un mix ironico e frizzante tipico dell’espressività partenopea, ma al tempo stesso elegante e pieno di sfumature dal sapore americano. Ne viene fuori un lavoro delicato, gentile e aggraziato, dove la voce di Ranieri disegna emozioni che dal vivo diventano ancora più intense. Un evento straordinario per chi ama la musica napoletana e, in generale, la musica leggera italiana, realizzato in collaborazione tra GFentertainment di Gianluigi FabianoArmonie d’Arte Festival e Fatti di Musica, il Festival del miglior live di Ruggero Pegna. Entrambi i Festival riconosciuti dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria quali “Grandi Festival Storicizzati Internazionali” per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.

«L’attesissimo concerto di Massimo Ranieri – ha dichiarato Chiara Giordano – è un evento della sezione off del nostro Festival, un fuori programma, nel segno dell’apertura di Armonie d’Arte ai più importanti promoter musicali del nostro territorio e dell’apertura ad artisti e musica del genere pop e di grande pubblico per l’indubbia popolarità di cui godono». (rcz)

 

BORGIA (CZ) – Scolacium incantata dalla Tosca di Armonie d’Arte

È stata un vero e proprio successo la Tosca, lo spettacolo firmato da Armonie d’Arte andato in scena venerdì 23 agosto nel suggestivo Parco di Scolacium.

Sullo sfondo le grandiose catturanti pietre di Scolacium, sulla scena il dramma dell’amore per eccellenza che è la Tosca di Giacomo Puccini; dramma altresì sullo spirito di fede, su quello di rivoluzione, sul concetto di colpa, sul rapporto con il potere, sulla relazione Stato – Chiesa. Formidabile sistema valoriale e contrasti che il visionario regista Marco Gandini ha sapientemente sfruttato per ottenere tutta la suggestione dell’allestimento della Tosca, firmata Armonie d’Arte.

Le azioni degli uomini, mosse dalle passioni più bieche o dalle più nobili intenzioni, trovano il loro limite nell’inesorabilità di un Fato imperscrutabile, a cui è impossibile sfuggire. Un Fato che talora sovrasta e talora asseconda la volontà e la libertà umana che in scena prende la forma di tre sfere, installate in situ, con evidenti richiami alla cosmologia e alle sue leggi, dinanzi alle quali si svolge il dramma della donna Tosca e degli uomini che diversamente a lei si collegano. Nella lettura di Gandini, Tosca è un’anima bella, candida, macchiata dalla vita e dalle circostanze che la trasformano in un’assassina.

In scena, la progressiva “corruzione” dell’anima della protagonista è raffigurata dalla presenza in scena delle danzatrici della Compagnia di danza Filippo Stabile, in nude look, “sporcate” dalla mano dell’uomo, con l’azione dei ballerini di cospargerne il corpo di una sostanza scura. Un’immagine volutamente molto forte, che rappresenta plasticamente il ribaltamento totale dal primo al terzo atto della vicenda, con il precipitare degli eventi che trasforma Tosca da donna quasi angelicata ad assassina e, infine, suicida. Così come le tre raffigurazioni scultoree di Tommaso Fraschini accompagnano la trasfigurazione con una madonna nel primo atto, una donna riversa (abusata) nel secondo, e una donna stilizzata, quasi smaterializzata nel terzo.

Di grande impatto e intensità la processione del coro che veste le talari nere dei preti e che dal fondo della platea entra in scena intonando il Te Deum e nel secondo atto la scena dell’interrogatorio, a mo’ di tortura, di Cavaradossi, catturato dagli uomini del crudele Scarpia, funzionario di Stato corrotto che abusa dei suoi poteri. L’ambientazione dell’interrogatorio è la ricostruzione in basso, un po’ distante dal palcoscenico, di una caserma in pieno stile anni Settanta, con i volti degli anarchici e dei rivoluzionari affissi alle pareti, dove i carabinieri, sotto la supervisione degli uomini di Scarpia, tentano di estorcere a Cavaradossi il luogo del nascondiglio del fuggiasco Angelotti, mentre sulla scena principale Tosca, straziata dalle grida dell’amato lo rivela al suo aguzzino. Un finale magnifico con lo sfolgorare della terza sfera, stagliata a distanza sotto l’abside della chiesa abaziale normanna, a rappresentare un sole che sorge sulla fucilazione di Cavaradossi e il suicidio di Tosca e a significare l’immutabile corso degli eventi naturali anche rispetto alle più tormentate e tragiche vicende degli uomini.

Un’intuizione geniale del regista per un’interpretazione e una visuale originali, giocate sul dualismo cielo e terra, di una delle opere più rappresentate e, quindi, più “difficili”. Un piano di luci di straordinaria efficace, del light designer Virginio Levrio, ha reso significante tutta la regia; costumi di totale pertinenza, coerenza, e cura dei particolari di Carlo Poggioli, un cast vocale potente e particolarmente apprezzato Francesco Anile nei panni di Cavarodossi,  il direttore d’orchestra Leonardo Quadrini di attentissima ed energica conduzione,  e l’incanto è  servito: dieci minuti di applausi hanno siglato il successo grande e convinto.

«Dopo l’allestimento di “Pagliacci” – ha commentato Chiara Giordano –  che sarà replicata in altri teatri d’Italia, ci siamo misurati con un’opera immortale, esprimendo la nostra visione e scegliendo una precisa connotazione che guarda a una parte della nostra storia politica e nello stesso tempo si apre ad una più generale riflessione sul rapporto fra la colpa, il destino e le passioni umane. Ed ora tutte le nostre energie sono concentrate sulla straordinaria settimana omaggio a Pina Bausch dal 9 al 15 settembre prossimo, con l’arrivo in esclusiva per il Festival della storica compagnia di danza della Bausch diretta dal più grande coreografo del momento a livello mondiale Dimitri Papaioannu». (rcz)

 

BORGIA (CZ) – Armonie d’Arte, in scena la Tosca

Questa sera, a Borgia, alle 22.00, al Parco Archeologico di Scolacium, in scena la Tosca, opera in tre atti di Giacomo Puccini.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della sezione Non solo spettacolo – Temi e personaggi che raccontano il disagio, di ieri come oggi di Armonie d’Arte Festival, è una produzione originale specificatamente pensata per il Parco Scolacium in collaborazione con Ramificazioni Festival, Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e Accademia nazionale del Trucco- sede Catanzaro.

Con la regia di Marco Gandini, sul palco Dimitra TheodossiouAnile Francesco, Caruso Giovanni CarmeloPietro NaviglioAntonio FrattoGiuseppe MaioranoZuccarino GianfrancoMariarosa SansoneMassimo Rizzi. Ad accompagnare gli artisti, l’Orchestra in Residenza e il Coro Cilea di Reggio Calabria, diretto dal Maestro Bruno Tirotta. Coro di voci bianche Kiwanis, diretto dal Maestro Alexandra Rudakova. Maestro collaboratore Cunegonda De Cicco.

Una produzione specificatamente pensata per il Parco Scolacium che diventa un grande laboratorio di ricerca registica e produttiva dove grandi artisti, esperte professionalità, giovani talenti e risorse del territorio si confrontano e lavorano insieme con una proficua osmosi di spirito, competenza, visioni.

«Concepito come installazione artistica sul  palcoscenico – ha spiegato il regista Gandini – suddiviso in tre isole distinte per una azione scenica, visiva e di art action, diversa per ciascuno dei tre atti di Tosca, l’allestimento è pensato in modo che comprenda la pittura, la scultura e la luce:  un percorso di disintegrazione del tempo e luogo della felicità nel primo atto; l’azione corruttiva e disgregativa nel secondo atto che conduce al terzo, quale nuovo tempo e nuovo spazio, quello psichico e illusorio di Tosca, emblema di tutte le donne. Un conflitto drammatico quanto universale tra realtà e speranza».

«La rappresentazione della molestia – ha proseguito il regista Gandini – della tortura e della centralità della figura femminile in un mondo di uomini è d’altronde un tema intramontato, dolorosamente presente anche nel nostro tempo e in tutti i contesti sociali. La preghiera, che inarca tutta l’opera, e poi il sacrificio-suicidio, sono infine legati a quel senso oscuro ma anche liberatorio di fuga al cielo, caduta dell’angelo, che forse, ancora troppo spesso, è vista come alternativa al desiderio, pur potente, di vita». (rcz)

 

 

BORGIA (CZ) – In scena “Alle pietre preferiamo le ombre”

In scena, domani sera, alle 21.30, al Parco Scolacium, lo spettacolo Alle pietre preferiamo le ombre di e con Salvatore Corea.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della sezione La nostra bellezza di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

La pièce racconta la storia del Generale Lucullo, per una produzione della Nuova Compagnia di Teatro Luisa Mariani. La vita di un illustre generale romano, Lucio Licinio Lucullo, capace di prodigiose imprese militari e sensibile al richiamo dell’arte e della Bellezza, appare nel racconto ideato da Salvatore Emilio Corea come paradigma dell’ipocrisia della Storia che si riduce spesso a cronaca trionfalistica della Guerra, lasciando da parte l’Umanità. (rcz)

BORGIA (CZ) – In scena “KalaMita”

In scena questa sera, a Borgia, alle 21.00, al Parco Scolacium, la performance poetico-sonora KalaMita.

Lo spettacolo, una produzione della Compagnia Teatrale con Andrea Naso e Alessio Calvi, è un gioco di parole, un’allusione semantica tra Calabria e Mito che nel significato ultimo esprime uno stato d’animo collettivo, definisce una condizione di fascinazione altalenante che ogni calabrese subisce e alimenta nel rapporto conflittuale con la propria terra.

Lo spettacolo rientra nell’ambito di Armonie d’Arte Festival. (rcz)

BORGIA (CZ) – In scena la “Lunga notte di Medea”

In scena questa sera, a Borgia, alle 21.00, al Parco Archeologico di Scolacium, lo spettacolo la Lunga Notte di Medea.

Lo spettacolo, a Euripide a Corrado Alvaro, per la regia di Nino Galea, rientra nell’ambito della sezione La nostra bellezza di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Lo scrittore calabrese si colloca fra gli autori che hanno realizzato una nuova versione di Medea in cui la donna non è più la creatura infernale assetata di vendetta, come avviene nelle narrazioni classiche di Euripide e Seneca, ma una madre vittima del potere, della paura del popolo verso il diverso, delle sventurate vicissitudini che si ripercuotono su di lei, vittima dell’abbandono, delle ingiustizie, dell’emarginazione e del disprezzo.

 

Ad Armonie d’Arte l’omaggio ad Handke con “Canto, alla Durata”

Dopo il successo di “Pagliacci”, in scena domani sera, a Borgia, alle 21.30, al Parco Archeologico di Scolacium, Canto, alla Durata con Patrizia Laquidara.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della sezione La Nostra Bellezza, è un omaggio di Armonie d’Arte Festival al poeta autriaco Peter Handke, ed è scritto e diretto da Alberto Micelotta.

«Sono molto fiero dell’adesione di Patrizia – ha detto il regista Alberto Micelotta – che ci incanta con ogni suo disco. Come non ricordare la sua Lividi e Fiori che le valse il premio della critica a Sanremo o Mielato o la più recente Acciaio nelle quali, oltre alla voce meravigliosa, domina vera e propria poesia».

In scena anche due musicisti, esperti improvvisatori, come Alessandra Rombolà al flauto e Ingar Zach alle percussioni, il giovane e fantasioso danzatore e coreografo Filippo Stabile con la collega Elena Mandolita, e Nicola Bremer.

L’idea-guida è il testo del poema di Handke Canto, alla Durata, da cui è mutuato il titolo e il senso dello spettacolo che, utilizzando i vari linguaggi artistici, dalla danza, alla musica, al canto, alla stessa poesia, percorre i luoghi del sentimento della durata, di ciò che permane, che aspira all’eternità e alla trascendenza, a dispetto del sentimento dell’emotività, transeunte e caduco. Uno spettacolo affascinante che invita alla riflessione sul valore della durata, di ciò che permane nel continuo e ineluttabile cambiamento della vita, in un luogo come Scolacium, in cui “il tempo passa e rimane”, in cui il passare del tempo ha lasciato tracce indelebili.

L’evento performativo è composto da quadri che gettano luce, anche quando oscurano un particolare, sui suoni, sui sapori, sulle immagini, sugli odori, sulle consistenze tattili e sulle idee che caratterizzano il mantenere, il perdurare del concetto sentimentale, del senso di umanità. Seduto sulla “poltrona” della Durata, un attore – con testi originali – guida gli spettatori, rappresentati da una coppia di danzatori, attraverso la percezione immobile dell’eternità dinamica, oltre il tempo, oltre una geografia definita. (rcz)

 

BORGIA (CZ) – In scena “Pagliacci”

Questa sera, a Borgia, alle 22.00, al Parco Scolacium, in prima assoluta, in scena lo spettacolo Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Lo spettacolo, una produzione di Armonie d’Arte, è una messa in scena itinerante, visionaria, che se da una parte resta fedele al testo musicale, dall’altra sperimenta soluzioni narrative in grado di modernizzare e universalizzare il messaggio di Leoncavallo.

Lo spettacolo, infatti, andrà in scena nel giorno del centenario della morte di Ruggero Leoncavallo, con una forte componente simbolica ed evocativa, e con un allestimento ad hoc. 

Sul palco Rosanna PotenzaPiero GiuliacciAlberto MastromarinoSilvano Paolillo, e Carlo Provenzano che saranno accompagnati dal Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa, dal corpo di ballo Create Danza.

La rappresentazione dell’opera, ambientata a Montalto Uffugo, che racconta una storia di amore, gelosia, e morte, tema purtroppo ancora molto attuale, è l’occasione per il Festival di Chiara Giordano per intrecciare feconde collaborazioni con le realtà culturali e artistiche di altre regioni, in questo caso la Campania. Dopo il debutto a Scolacium, sullo sfondo dell’imponente chiesa abbaziale normanna, due giorni dopo, l’11 agosto prossimo, “Pagliacci” sarà replicata nel teatro romano di Benevento, nell’ambito di in cartellone. (rcz)

BORGIA (CZ) – Armonie d’Arte, in scena “Polifemo e gli altri”

Questa sera, a Borgia, alle 21.30, al Parco Archeologico Scolacium, in scena Polifemo e gli altri di Franco Corapi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della sezione La nostra bellezza dell’Armonie d’Arte Festival di Chiara Giordano.

Lo spettacolo, una produzione straordinaria della Compagnia del Teatro di MU, è con Andrea Benefico, Massimiliano Rogato, Pasquale Rogato e con la regia di Salvatore Emilio Corea.

Una storia divertente e ricca di riferimenti culturali, ispirata alla tradizione omerica. In altre parole, una parodia della saga di Ulisse. (rcz)