Lo zibibbo calabrese fra le 10 migliori etichette italiane

I vini della Calabria tornano a essere protagonisti del prestigioso New Yor Time che, in un articolo a firma di Eric Asimov, inserisce lo zibibbo secco di Calabria tra le dieci migliori etichette italiane.

Il vino bianco, prodotto dalla Cantina Benvenuto a Francavilla Angitola (VV) di Giovanni Celeste Benvenuto, appartiene alla denominazione Calabria Igp e viene descritto da Asimov come «pungente e profumato», «fragrante, dai profumi  sinceri, e scende facilmente. Come molti moscati , è un ottimo accompagnamento estivo».

«È una enorme soddisfazione, ritrovarsi tra i migliori 10 bianchi secondo il New York Times – ha dichiarato  Giovanni Celeste Benvenuto ­– è come raggiungere la vetta dalla quale ti fermi ad ammirare il percorso fatto, pronto poi per ripartire ancora più carico. Aver recuperato lo Zibibbo e poterlo raccontare al mondo è il mio gesto di amore verso la Calabria che amo e che mi ha accolto con amore».

Le uve per realizzare lo Zibibbo vengono coltivate nel territorio di Francavilla Angitola ad un’altitudine di 350 m s.l.m. su terrazze naturali con forma di allevamento a cordone speronato, produzione per ha 40 q in regime di biologico su terreno ricco di minerali.

Dopo una rigorosa selezione manuale dei grappoli, l’uva viene diraspata e delicatamente pigiata per avviare una macerazione a freddo per circa 24 ore. In seguito alla pressatura soffice, il mosto, a bassa temperatura, resta a decantare per 48 h. La parte limpida si avvia alla fermentazione in vasche di acciaio da 50 hl a temperatura controllata ad opera di lieviti indigeni. Fermentazione alcolica svolta sempre a temperatura controllata permettendo poi un affinamento sulle fecce fini. Affinamento in bottiglia. Caratteristiche organolettiche: grado alcolico 13,5% vol. di colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso, intenso e complesso, aromatico, spiccate note minerali, note finissime di agrumi e fiori. Al gusto, sensazioni di freschezza, ricchezza di eleganza e grande intensità degli aromi, con un lungo finale

In copertina, foto di Luigi Salsini.

Giornata della Diversità Culturale, una lezione preziosa dagli studenti del vibonese

Maggio è stato un mese all’insegna della cultura: insieme alla campagna nazionale Il Maggio dei Libri, che invita a a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, si è celebrata, anche, la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo.

Per il Club dell’Unesco di Vibo Valentia, guidato da Maria Loscrì, se da una parte Il Maggio dei Libri rappresenta «l’occasione ideale per comunicare, ai nostri alunni e giovani studenti, il valore sociale dei libri, quale elemento chiave della crescita personale, culturale, civile delle persone, al fine di rendere gli stessi discenti consapevoli di tali aspetti, fino a divenirne ambasciatori, soprattutto in momenti in cui l’isolamento potrebbe aprire le porte a occasioni di sconforto sociale, oltre che personale», dall’altra, la Giornata Mondiale della Diversità, invece, «costituisce una sfida che l’umanità deve cogliere e fare sua: la diversità culturale come valore che si incarna nell’unicità e nella pluralità dei gruppi e delle società che condividono lo spazio comune, Madre Terra, e che nella differenza di religione, lingua, tradizioni, usi e costumi, individua la via di una consapevolezza globale verso percorsi di pace e tolleranza».

La partecipazione al progetto culturale proposto dal nostro Club per l’Unesco di Vibo Valentia e da MedExperience a Scuole, Istituzioni, Enti del terzo settore, in occasione del Maggio dei Libri, elaborato con la preziosa collaborazione di Caterina Valente, è stata un’esperienza davvero entusiasmante: gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Tropea, con il plesso di Parghelia, guidato dalla dirigente Giuseppina Prostamo e dell’Istituto Comprensivo di Vallelonga, guidato dalla dirigente Anna Bruno, con la Scuola Media di San Nicola da Crissa, i piccoli fruitori dei laboratori organizzati alla fattoria didattica e sociale “Junceum” di Vibo Valentia, gestita dall’Associazione di volontariato “la Goccia”, sotto la guida di Michele Napolitano e con la collaborazione di Tiziana De Caria, hanno dato testimonianza viva e concreta di come è possibile reinventarsi, continuare a vivere nonostante le avversità, reagire anche all’inaspettato con formule nuove e metodi originali.

Testimonianze che, poi, sono state raccontate con entusiasmo e passione da parte dei diretti protagonisti, in occasione della diretta organizzata dall’Associazione Web Radio Esaro, con la conduzione elegante e sapiente di Giuseppe Spinelli, nella giornata di sabato 13 giugno.

L’appuntamento radiofonico e Facebook è stato impreziosito dalla presenza di Dario Godano, storico e archeologo di Tropea il quale, condividendo con gli intervenuti e con il pubblico, l’importante esperienza compiuta in seno al gruppo di lavoro impegnato per la candidatura di Tropea a Capitale della Cultura Italiana 2022, ha suggellato le sue riflessioni con la considerazione che «nessuno è straniero a Tropea», per sottolineare la millenaria vocazione di città accogliente e inclusiva alla più che celebre Perla del Tirreno. 

Maria Loscrì, presidente del Club per l’Unesco di Vibo Valentia e MedExperience, nel confermare l’impegno profuso dai due sodalizi verso la sensibilizzazione ad una presa di coscienza sempre più chiara e determinata del valore che la diversità porta con sé nell’edificazione di società sempre più democratiche e inclusive, ha voluto salutare la trasmissione citando il compianto Sepulveda: «È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile. …». (rvv)

Gal Batir: Distretti del Cibo strumento di marketing territoriale strategico

Distretti del Cibo, secondo il Gal Batir, l’agenzia di sviluppo locale per l’Area dello Stretto, la Costa Viola e la Piana di Gioia Tauro-Rosarno, sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo il cibo un grande fattore di attrazione e di sviluppo.

I Distretti del Cibo, infatti, sostituiscono di fatto i Distretti rurali e i Distretti agroalimentari di qualità, ponendosi come strumento di valorizzazione e marketing del territorio, secondo la visione innovativa del Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali (Mipaaf) applicata con la specifica legge n. 205/2017 e i più recenti decreti ministeriali

Per questo, come ha evidenziato Antonio Alvaro, presidente del Gal Batir, «è fondamentale che la Regione legiferi al più presto rispetto all’attuazione e individuazione dei Distretti del Cibo, così da consentire uno sviluppo integrato dei territori rurali e delle produzioni di qualità».

«Rilanceremo – ha proseguito il presidente Alvaro – l’idea e la sottoporremo all’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, il quale è attivo ed operativo sui territori calabresi sin dal suo insediamento e, per nostra fortuna,  possiede una grande competenza amministrativa. Oggi più che mai, vista la situazione di crisi contingente, risulta opportuno potenziare quei sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari da porre a sistema con la componente turistica. L’individuazione dei Distretti del Cibo, non potrà prescindere dal supporto concreto di chi opera sul territorio da anni in qualità di agenzia di sviluppo come i Gruppi di Azione Locale e anche delle associazioni di categoria agricole. L’omogeneità territoriale, paesaggistica e produttiva rimangono, come fu per i Distretti rurali, gli elementi principali di partenza per l’applicazione di questo prezioso strumento di sviluppo integrato».

«Con il Gal Batir – ha continuato il presidente del Gal Batir – già si diede vita, qualche anno or sono, al marchio territoriale Tyrrenico, che ha consentito a tante piccole aziende di riconoscersi nel proprio territorio di appartenenza e di fare rete per incrementare sia la qualità che il proprio reddito e per sfruttare proficuamente le azioni di promozione collettive. Siamo certi che anche con il supporto dei nostri esperti di settore e con l’aiuto di tutti i Gal calabresi, l’assessore Gallo si renderà disponibile per un confronto costruttivo che possa condurre in pochissimo tempo, alla formulazione delle procedure e dei criteri di individuazione dei Distretti del Cibo, così come hanno già fatto altre regioni nell’ultimo biennio». (rrc)

 

La “Calabrese”, la pizza che omaggia la Calabria

Si chiama Calabrese il lievitato che lo chef stellato catanzarese Luca Abbruzzino ha realizzato in collaborazione con i fratelli MatteoSalvatore Aloe per la loro pizzeria, il Berberè, e che è un vero e proprio omaggio alla Calabria, la loro terra di origine.

‘Nduja di Spilinga, peperoni arrosto, olive nere, capperi, pecorino crotonese, fiordilatte e menta sono gli ingredienti che compongono «un inno all’artigianalità del Sud» e che arricchisce il nuovo menù primavera-estate proposto dalla pizzeria dei fratelli calabresi.

«La crisi che stiamo vivendo e che vivremo da qui ai prossimi anni – ha dichiarato Matteo Aloe – mette a rischio tutti, ma ancor di più i territori più fragili e quindi anche gli artigiani che lavorano in questi territori. Mi è venuto quindi spontaneo pensare alla Calabria e ai suoi meravigliosi resistenti-artigiani, perché tutti parleremo di Wall street e Piazza Affari ma sarà difficile parlare di chi produce pecorino nel crotonese, vino nel cosentino, nduja nel vibonese».

Per la Calabria tre studenti dell’Alberghiero brillano al concorso “Il piatto del de-confinamento”

Sono Christian Falvo Angela Campirano, dell’Ipsssar “L. Einaudi” di Lamezia Terme e Francesco Pio Golia dell’Ipssar “E. Aletti” di Trebisacce i vincitori, per la Calabria, del concorso online Il piatto del de-confinamento, che ha visto protagonisti 17 studenti calabresi e siciliani.

Organizzato dall’Institut Français di Palermo in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Calabria, l’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi e l’Unione Regionale Cuochi Sicilia, tutti appartenenti alla Federazione Italiana Cuochi, il concorso ha visto gli studenti dell’Alberghiero realizzare un video, della durata di 5 minuti, in cui venivano proposti piatti che si possono mangiare ovunque, tenendo conto delle restrizioni alimentari vigenti nelle culture e nelle diverse religioni, che valorizzi i prodotti del territorio di riferimento.

Una prova non facile, dato che i giovani hanno dovuto dare un nome in italiano o in francese al proprio piatto, utilizzando giochi di parole, semplicemente modificate, diventate ormai familiari negli ultimi mesi, tipo: quarantena, confinamento, distanziamento sociale, ecc.; scrivere la ricetta (in francese e in italiano); realizzare la ricetta e presentarne gli ingredienti e le fasi salienti della preparazione attraverso un video (in francese e poi in italiano per la valutazione cucina); descrivere il contesto nel quale si immagina di condividere questo piatto emblematico del de-confinamento; preparare la ricetta indossando la divisa da cuoco completa e rispettando le norme igieniche.

Per la gara Immagina il piatto del de-confinamento, Christian Falvo ha vinto il primo posto con Un Raggio di Speranza, di pari merito con Salvatore Austero dell’Ipsia “F. Ferrara” di Mazara del Vallo (TP) con Cuisintena, L’oeuf de la vie; Angela Campisano, invece, ha conquistato il secondo posto con Espoir tricolore, di pari merito con  Laura Marisa Leto dell’Ipssar “P. Piazza” di Palermo con L’oeuf évasion. Terzo posto per Francesco Pio Golia con Cuori di fave fresche con ricongiungimento di riso Venere e legame di crema al pecorino insieme a Federica Torre, dell’Is “R. Guttuso” di Milazzo (ME) con Lègumes conjoints.

 I video sono stati giudicati da una qualificata giuria internazionale.

Per la Calabria, la giuria tecnica era composta da: Carmelo Fabbricatore, chef e presidente Unione Regionale Cuochi Calabria; Gustavo Congi, chef e presidente Associazione Cuochi San Giovanni in Fiore; Rocky Mazzaferro, chef e presidente Associazione Provinciale Cuochi Reggini. Per la SiciliaCalogero Matina, docente di gastrofia; Sara Cucchiara, pastry chef; Giovanni Butticè, chef/ristoratore.

Per l’ambasciata francese, lo chef della sede di rappresentanza in Italia dello Stato d’OltralpeHubert Malidor.

La giuria scientifica linguistica del concorso è stata diretta da Valerie Le Galcher Baron, addetta alla cooperazione linguistica per l’Ambasciata di Francia.

I complimenti a tutti i partecipanti per l’ottima riuscita del concorso sono stati espressi dal coordinatore Domenico Origlia, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi(rrm)

 

REGGIO – Il ciclo di webinar “Far ripartire il turismo, da protagonista”

Al via domani il ciclo di webinar dal titolo Far ripartire il Turismo, da protagonista, promosso da Unioncamere Calabria in collaborazione con Isnart e le Camere di Commercio di Reggio CalabriaCatanzaroCosenzaVibo Valentia.

Gli incontri, in totale tre, sono rivolti alle imprese della filiera turistica per supportarle nella fase della ripartenza, dopo il difficile periodo che ha messo a dura prova tutti i settori economici e, in modo particolare il turismo, settore nevralgico per il nostro territorio.

Nel primo, dal titolo Come gestire la crisi per tornare a far business per ripensare l’offerta commerciale e utilizzare al meglio la comunicazione, in programma alle 15.00, interviene Massimo Feruzzi, amministrazione unico Jfc.

Il secondo, in programma martedì 16 giugno alle 1o.00, dal titolo Come coniugare qualità e sicurezza per le esigenze del turismo che verrà: l’ospitalità italiana in sicurezza, intervengono Cinzia Fiore, esperta di fundraising e progettazione europea, specializzata sui settori Turismo, Industrie Culturali e creative, avvio all’imprenditorialità e competenze per la formazione e Luciano Ippolito, auditor per il marchio Ospitalità italiana. Docente e consulente in Organizzazione Aziendale, Sicurezza sul lavoro e autocontrollo alimentare.

L’ultimo appuntamento, in programma mercoledì 17 giugno, alle 10.00, dal titolo Come ottimizzare la relazione tra turismo e web per non perdere il contatto con i propri clienti e per attirarne di nuovi, interviene Nicola Del Vecchio, consulente e formatore.

Al termine di ogni incontro, i partecipanti possono fare domande agli esperti tramite la chat di Zoom.

Per consentire all’Ente di gestire i dati di chi si iscrive e partecipa al singolo evento, per poter orientare i contenuti delle attività seminariali in considerazione dei profili delle imprese partecipanti ma anche per poter gestire le attività promozionali dell’iniziativa, verrà richiesto ai partecipanti il consenso al trattamento dei dati, nel pieno rispetto dell’informativa per la privacy disponibile all’atto della registrazione on line. (rrm)

 

Università, i Rettori si confrontano sull’educazione e la formazione del domani

È in programma, per domani pomeriggio, alle 14.00, il webinar organizzato dall’Università Magna Graecia di Catanzaro e che vede riunirsi i Rettori di tanti Atenei italiani per discutere e confrontarsi sulle «emergenze e le questioni metodologiche inerenti la didattica, la valutazione e l’inclusione, in questo periodo di emergenza scandita dal coronavirus».

Patrocinata dalla Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale (Sirem) e dalla Società Italiana di Pedagogia Speciale (Sipes), l’iniziativa vede la partecipazione di Giovambattista De Sarro, Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, del prof. Santo Marcello Zimbone, Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e presidente del Coruc, del Prof. Nicola Leone, Rettore dell’Università della Calabria, della Prof.ssa Maria Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, del prof. Edoardo Alesse, Rettore dell’Università dell’Aquila, del prof. Francesco Adornato, Rettore Università di Macerata, del prof. Salvatore Cuzzocrea Rettore dell’Università di Messina, del prof. Giovanni Puglisi Rettore Università di Enna”Kore”, del prof. Pierpaolo Limone Rettore Università di Foggia e del prof. Agostino Gnasso, Prorettore alla Didattica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Pier Giuseppe Rossi, presidente Sirem e del coordinatore Nazionale Direttori dei Corsi di Specializzazione Insegnamenti di Sostegno, prof. Luigi D’Alonzo.

Il webinar sarà diviso in due sessioni: la prima, dedicata alla didattica a distanza nell’Università, mentre la seconda sull’inclusione sociale degli studenti con disabilità nel contesto della DAD, sulla sfida inerente la formazione degli insegnanti e le opportunità tecnologiche, sul nuovo rapporto da definire tra scuola e territorio.

«L’attuale emergenza sanitaria da Covid-19 – si legge in una nota – ha posto il mondo della formazione inclusa l’Università e le scuole di ogni ordine e grado a dover pensare ad una didattica on line cambiando e mutando le tradizionali modalità del sapere ma ha anche messo la scuola ed università di fronte a nuove responsabilità sociali ed educative, prima ancora che formative. Non è soltanto l’uso della tecnologia ma la forte richiesta di capire come fare e cosa fare».

«La giornata del 9 giugno per l’Umg – conclude la nota – vuole essere un confronto di esperienze nato ed imposto da un momento di difficoltà ma dal quale è scaturito anche un nuovo modo di concepire la didattica con l’uso della tecnologia, al quale ormai sembra quasi impossibile, non servirsi di strumenti digitali nella didattica corrente, ma che presenta vantaggi e svantaggi a cui gli illustri cattedratici daranno risposte e suggerimenti per percorrere la strada dell’educazione e della formazione del domani». (mp)

Turismo, l’assessore Calabrò: Reggio e la Calabria come “destinazione turistica”

Il comparto turistico, nonostante l’allentamento delle misure, continua a essere in difficoltà. Come rilevato dall’assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, «gli operatori culturali e turistici sono, di fatto, impossibilitati a svolgere la propria attività professionale nonostante l’allentamento delle misure. Mancano linee guida certe che disciplinino questa specifica categoria di lavoratori, come insufficienti sono le risorse messe a disposizione per la ripresa delle attività».

È questo quanto emerso dall’incontro con l’Associazione Guide Turistiche della Calabria, il segretario Tommaso MisianoPaola Vazzana, referente per l’area metropolitana di Reggio Calabria, dove l’assessore Calabrò ha evidenziato come «un voucher regionale per pernottare in una località calabrese è una misura per incentivare l’arrivo in Calabria, ma non aiuta a sostenere l’intera filiera del turismo e degli operatori culturali», e di come sia fondamentale «farsi trovare pronti per offrire al turista “di prossimità” non solo un’occasione per arrivare, ma anche un incentivo ed una buona ragione per tornare. E ciò è possibile solo raccontando la nostra storia e le nostre bellezze».

Da questo, l’idea di «Reggio e la Calabria come “destinazione turistica”: un sistema integrato di località e siti culturali appartenenti ad un comprensorio che, sinergicamente, possono aggregare e valorizzare l’offerta di prodotti, servizi, soluzioni ed eventi del territorio ed aumentarne la visibilità, brandizzando l’offerta e facendo azioni di marketing univoche e caratterizzanti. Una offerta personalizzata, differente dalla proposta di massa delle grandi piattaforme, che può sintetizzare esigenza di sostenibilità e ricreazione rigenerativa».

«Se sapremo mappare, valorizzare e promuovere in modo strategico – ha spiegato l’assessore Calabrò – sistematico e professionale le nostre ricchezze, i nostri operatori e le nostre associazioni, uscire da una crisi diventerà anche una opportunità di rilancio per il nostro territorio. Auspichiamo che, a livello regionale, tra le misure che si stanno adottando per la ripartenza, possa farsi spazio l’idea di un sostegno agli operatori turistici e culturali che esercitano la loro professione con passione e dedizione; un voucher per le guide turistiche, “ambasciatori di cultura” che, in sinergia con gli Enti locali, offrano un itinerario identitario ed autentico ai turisti che vogliano scoprire i luoghi di cultura della nostra terra. Con la duplice valenza di  promuovere il patrimonio culturale calabrese e sostenere le professioni che orbitano attorno al mondo del turismo e della cultura». (rrc)

Tropea tra i motivi per cui tornare in Italia secondo il Telegraph

Già due anni fa, il quotidiano inglese Telegraph, indicava la spiaggia di Tropea come una delle migliori in Italia, definendola «una eccezione», «un borgo di classe che è la risposta della Regione a Positano».

Oggi, il Telegraph, con un articolo firmato da Jim Jepson, ritorna a parlare dell’Italia e dei 20 motivi per cui tornare appena l’emergenza sanitaria sarà terminata e si potrà viaggiare tra un paese e l’altro e, tra questi, c’è Tropea, indicata tra «le storiche cittadine e i borghi arrocati sulle colline» e tra «i posti bellissimi dove si fa rafting».

«Nessun altro Paese – spiega Tim Jepson – ha tante ricchezze e una combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, teatro, persone e paesaggi che non ha eguali e neppure una combinazione così efficace di antico e moderno, bello e seducente».

Un articolo, quello redatto da Jim Jepson, che riesce a raccontare, in poche righe –  lo stesso quotidiano britannico ammette che di bellezze italiane da scegliere ce ne siano di più – tutte le meraviglie che l’Italia ospita e che meritano di essere visitate, promosse e valorizzate nel mondo. (rrm)

Gli architetti di Reggio i primi professionisti in Italia per valorizzare il patrimonio calabrese

Sono gli architetti di Reggio Calabria, i primi in Italia, a essere i nuovi  heritage architects, ovvero i professionisti che saranno “formati” per promuovere e valorizzare il patrimonio architettonico calabrese.

Una iniziativa unica in Italia, che è stata resa possibile grazie a un accordo tra Assocastelli e l’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, che annuncia l’avvio di un programma di formazione rivolto ai professionisti che prevederà l’utilizzo delle strutture didattiche messe appositamente a disposizione dall’ Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. 

«Un esempio di sinergia a km 0», scherza il console di Assocastelli in Calabria, Roberta Caldovino. È infatti grazie al suo lavoro che è stato possibile avviare una iniziativa unica in Italia. 

Assocastelli in precedenza aveva siglato l’accordo con Unistrada l’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria guidata dal rettore Antonino Zumbo; questo per assicurarsi un luogo dove allocare il modello Assocastelli Academy (la sezione formazione dell’associazione) già adottato dall’Università Iulm di Milano, per formare i profili nel campo del patrimonio.

Per Salvatore Vermiglio, presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, «il progetto di Assocastelli ha interessato subito il nostro ordine poiché pone l’architetto al centro dell’intero sistema di promozione e valorizzazione del patrimonio. Un importante consolidamento professionale del nostro ruolo».

Secondo Giuseppe Lonetti, uno dei consiglieri di Assocastelli (segue la candidatura di Tropea a capitale italiana della cultura) che in passato è stato presidente della federazione regionale degli ordini degli architetti «il progetto dovrà essere esteso quanto prima a tutti gli ordini regionali»

Il primo modulo, dedicato al riuso del patrimonio, porterà a Reggio due autorevoli personaggi. Si tratta di Cesare Feiffer, console di Assocastelli in Veneto, e Angelo Grella, vice presidente di Assopatrimonio e presidente dell’Associazione delle Ville Venete, entrambi architetti.

I partecipanti riceveranno anche il saluto del presidente di Assocastelli e di Assopatrimonio Ivan Drogo Inglese che ha «promesso di sensibilizzare la presidente della regione Jole Santelli e l’assessore alla cultura Nino Spirlì per riservare la massima considerazione all’iniziativa di Assocastelli-Ordine Architetti-Unistrada che rappresenta una prima azione concreta di qualificazione nel dopo covid». (mp)