Contro il caro bollette esplode la rabbia degli imprenditori e dei commercianti reggini. Tante le problematiche che emrgono ogni giorno di più a totale sconforto della categoria che si è sfogata con la COnfesercenti reggina.
emerse Spopolamento della città, cali di fatturato, aumento delle spese per la gestione dell’attività e l’acquisto dei prodotti, costi tributari insostenibili a fronte di servizi inefficienti, incertezza per il futuro che impedisce qualsiasi possibile programmazione ma anche una totale mancanza di assistenza ai turisti per quanto riguarda l’incoming alla quale gli esercenti tentano di sopperire sostituendosi con buona volontà ma senza alcun strumento a supporto, ai punti informativi evidentemente insufficienti.
Queste le maggiori criticità riscontrate durante la “passeggiata” nel centro storico cittadino dalla delegazione di Confesercenti Reggio Calabria che ha voluto incontrare gli imprenditori direttamente presso le loro attività nell’ambito della campagna di ascolto avviata la scorsa settimana. Problematiche che disegnano un quadro preoccupante che va ben oltre la pur gravissima crisi innescata dal caro bollette. Deficit strutturali, acuiti dalle emergenze che tutti conosciamo, che hanno bisogno di risposte immediate, concrete e mirate.
«Abbiamo rilevato innanzitutto la voglia di non arrendersi degli imprenditori – dichiara il presidente Aloisio alla guida della delegazione formata dal vicepresidente Giuseppe Praticò, dal direttore Franco Rogolino, dal presidente della Fiepet Gianfranco Laganà e dal coordinatore della Faib Leandro Fisani – i quali, pur dovendosi scontrare con difficoltà quasi insormontabili continuano ad operare pensando al futuro e senza volersi piangere addosso. È emersa anche una necessità espressa da tutti coloro che abbiamo incontrato: quella di fare rete, di mettersi insieme per trovare sinergie e risorse così da migliorare le performance delle proprie attività valorizzando al contempo gli spazi pubblici dove operano.
«Proprio per far fronte a questa necessità, imprescindibile per i negozi di vicinato che vogliono continuare a rimanere competitivi in un mercato che subisce continue trasformazioni senza però snaturare il loro ruolo commerciale e sociale, come Confesercenti Reggio Calabria, in perfetta assonanza con gli organismi regionali, stiamo elaborando un progetto che prevede la creazione dei DUC, i Distretti Urbani del Commercio, che presenteremo agli Enti Intermedi: Comuni, Città Metropolitana e Regione perché, come in altri territori economicamente ben più sviluppati di noi, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia solo per citarne alcuni, si emanino norme che li riconoscano e li supportino. Riteniamo anche indispensabile – continua Aloisio – nell’ottica dello sviluppo turistico come concreto volano di sviluppo, la creazione di una DMO, (Destination Management Organization), un organismo pubblico/privato che ha come obiettivo la gestione coordinata di tutti gli elementi che costituiscono una destinazione turistica così da creare le condizioni per una corretta ed efficace gestione non solo della promozione ma anche del coordinamento dei flussi turistici, della rete degli operatori economici e delle risorse naturalistiche, artistiche e culturali, puntando alla valorizzazione delle peculiarità che caratterizzano il nostro territorio e lo rendono appetibile nel contesto di quella che oggi è la tendenza del mercato turistico internazionale: il turismo esperenziale».
Un’iniziativa proficua quindi, un altro tassello che si aggiunge alla campagna di ascolto fortemente voluta dai vertici di Confesercenti Reggio Calabria che, pur confermando la drammaticità del momento e la necessità di interventi immediati che possano fornire maggiore tranquillità e ulteriori certezze, mette le basi per operare pensando al futuro e allo sviluppo di un territorio dalle immense potenzialità ancora inespresse.