Successo per il Catanzaro Jazz Fest

È con “Mille bolle blu” che si è chiusa la 24esima edizione del Catanzaro Jazz Fest, una produzione Atlantide Soc. Coop. Srl.

In un tripudio di musica, battute e annedoti, la serata conclusiva della kermesse è stata animata dallo spettacolo entusiasmante di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista accompagnati da Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (basso) e Luigi Del Prete (batteria), rendendo omaggio ad alcuni brani che hanno caratterizzato la musica italiana per bellezza melodica e armonica, e hanno un’indiscutibile affinità con le più belle canzoni del repertorio Jazz internazionale.

Un “botta e risposta” continuo tra loro e con un pubblico divertito e reso partecipe al punto di coinvolgere a cantare un’altra coppia nella vita e nella musica, studenti del Conservatorio Tchaikovsky, Alessia Fortunato e Claudio Marchesano, in un duetto improvvisato della celebre E se domani di Mina.

La coppia Nicolai – Di Battista si è confermata un’autentica “macchina da palcoscenico”, capace di divertire ed emozionare nel giro di poche note. Tra brani celebri di grandi autori come Lucio Dalla (Piazza Grande, Disperato erotico stomp), Eduardo De Crescenzo (Ancora), Franco Califano (Tutto il resto è noia) e composizioni che hanno caratterizzato il loro repertorio, come Tutto passa e la sanremese Più sole, il quintetto ha dato vita ad un’autentica festa della canzone, interpretata con la sensibilità che solo i grandi jazzisti sanno avere.

Un quintetto sorretto da una ritmica formidabile e da un pianista di grande talento, sempre pronto a duettare con la voce e l’inconfondibile suono del sassofonista romano che ha confermato il suo talento multiforme con una breve esibizione alla batteria. 

Tanti gli appuntamenti di questo CJF che, dal 21 novembre al 19 dicembre, ha visto susseguirsi 11 eventi: concerti, anteprime, presentazioni di dischi e libri, performance, itinerari alla scoperta della città antica e delle sue trasformazioni, e degustazioni della birra artigianale SolidAle, prodotta da una cooperativa sociale catanzarese di ragazzi con Sindrome di Down e del vino dell’Azienda agricola biologica Casa Ponziana. Ospiti di questa edizione musicisti che hanno fatto la storia del jazz non solo italiano (Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani, Ettore Fioravanti, Flavio Boltro, Mark Sherman), accanto ad artisti che esplorano altri generi (Mario Rosini Trio) e a talentuose formazioni calabresi (Francesco Scaramuzzino Trio). 

Tra le novità di questa edizione, la presentazione di due libri di musicisti e didatti calabresi, Massimo Garritano e Francesco Caligiuri, accompagnate da performance esplicative, con la prospettiva di realizzare una Biblioteca della Musica da ospitare in un’istituzione cittadina; la concessione di crediti formativi per gli studenti del Conservatorio Tchaikovsky che hanno partecipato alle iniziative del Festival; il trasporto gratuito di diversamente abili grazie all’Associazione “Un raggio di sole”. (rcz)

CATANZARO – Maria Adele Teti dona il suo archivio alla Città

La studiosa Maria Adele Teti ha donato alla Città di Catanzaro una parte del suo archivio documentale, fotografico e cartografico, messo in insieme dopo anni di ricerche sul campo.

Gratitudine è stata espressa dal sindaco Nicola Fiorita e dall’assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi, sottolineando come « mettere a disposizione di tutti, specie dei giovani studiosi, i materiali scientifici alla base del suo lavoro, crediamo possa considerarsi un gesto di grande generosità verso la nostra comunità».

La professoressa Teti, già docente alla facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha illustrato il capoluogo di regione con studi sulla storia urbanistica, architettonica e artistica della città, alcuni dei quali pubblicati in prestigiose collane nazionali, costituendo ancora oggi un riferimento irrinunciabile per chi voglia comprendere meglio le vicende sullo sviluppo della nostra città lungo i secoli.

Il patrimonio documentale della professoressa Teti sarà presto valorizzato all’interno dell’Archivio Storico Comunale, secondo le indicazioni della Soprintendenza competente, e attraverso il coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto e dell’Assessorato alla Cultura. (rcz)

Al Politeama di Catanzaro “Alis Theatre” de Le Cirque du Soleil

Da domani a domenica al Teatro Politeama di Catanzaro andrà in scena lo spettacolo Alis Theatre, lo spettacolare Christmas Gala di Le Cirque Top Performers, con i più grandi artisti del Circo Mondiale e del Cirque du Soleil, prodotto da Gianpiero e Alessandro Garelli.

Dopo il primo spettacolo di domani alle 21, si proseguirà sabato 21 dicembre con altri due show: alle ore 17 e ancora alle ore 21; infine, domenica 22 dicembre l’ultimo spettacolo alle  17.

La pièce è stata presentata a Palazzo De Nobili e introdotta da Ruggero Pegna,

che ha presentato gli intervenuti e la Compagnia numero uno del genere in Europa. Poi, l’assessore comunale alla Cultura Donatella Monteverdi, oltre ai saluti istituzionali, ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento per la prima volta a Catanzaro: «evento che, in un momento difficile in molte parti del mondo, mette insieme grandi Artisti di vari Paesi e Continenti nel segno dell’Arte, della gioia e della pace, appuntamento anche umanamente straordinario alla viglia del Natale».

Alla conferenza stampa sono intervenuti Sara Ski, la Regina di Cuori dello show e portavoce del gruppo; Anatolii ZaleVskyi, artista di caratura mondiale del Nouveau Cirque e del Cirque du Soleil, vincitore dei premi internazionali più ambiti, fra i quali la Medaglia d’Oro al Festival Mondial du Cirque de Demain di Parigi nel 1998 e il Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo nel 1999,  Artista Onorario dell’Ucraina, nel 2023 premiato anche con il prestigioso Salieri Award di Platino alla carriera; il canadese Yves Decoste e l’ucraina Valentina Sidenko, due stelle mondiali in scena per Alis con il nome di Duo Viceversa, già protagonisti di grandi produzioni del Cirque du Soleil, tra le quali La Magie Continue, Mystere, Quidam, Zed, Joya; Sveta Fedyanina, con i suoi vent’anni è la più giovane del gruppo, appena diplomata alla School of Circus and Variety Art di Mosca; il Maestro di Cerimonia Riccardo Forte, cresaciuto nella “Bottega Teatrale” di Vittorio Gassman, conduttore della “Melevisione” per ben 12 stagioni, oltre ad essere protagonista anche di film della Walt Disney, che ha presentato l’intero spettacolo della durata di circa due ore.

Già a Catanzaro da ieri l’intero cast stellare, con oltre 20 artisti  tra i più acclamati e premiati sui palchi più importanti del mondo.  Tra di loro c’è anche Andreis Jacobs Rigolo, con Sanddorn Balance, numero iconico di “equilibrio” che, da Amaluna del Cirque du Soleil, continua a sbalordire.

Ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, capolavoro di Lewis Carroll, “Alis” attinge dalla letteratura fantastica dell’‘800, creando atmosfere da fiaba.

Gianpiero Garelli, Creator & Guide della compagnia non nasconde l’entusiasmo per l’approdo a Catanzaro:  «Siamo consapevoli di portare per la prima volta in questo stupendo Teatro un’autentica “meraviglia” in grado di far sognare adulti e ragazzi. Gli spettatori del Politeama resteranno incantati dalle esibizioni dei migliori Top Performers internazionali provenienti in gran parte dal prestigioso Cirque du Soleil: acrobati, giocolieri, aerialisti, comici, equilibristi capaci di meravigliare con esibizioni ai limiti delle possibilità umane e tenere il pubblico con il fiato sospeso, divertendo e offrendo grandi emozioni. Ad accompagnarli una colonna sonora originale e avvincente, con coreografie, scenografie e luci che creano atmosfere coinvolgenti e suggestive»

Dal canto suo, Ruggero Pegna sottolinea: «È un’opportunità unica per il pubblico catanzarese e calabrese di poter assistere ad uno show straordinario, il più affascinante per aprire le festività natalizie. Un evento unico, imperdibile e irripetibile in Calabria!». (rcz)

A Catanzaro tutto pronto per “A farla amare comincia tu”

di BRUNELLA GIACOBBEAl via la quinta edizione di A farla amare comincia tu, la rassegna natalizia ideata e diretta artisticamente da Antonio Pascuzzo, organizzata dal Comune di Catanzaro con il supporto della Regione Calabria – Calabria Straordinaria e della Fondazione Politeama.

L’iniziativa punta fin dalla prima edizione a portare musica e fermento nel cuore del centro storico del capoluogo di regione, animando scorci e vicoli con eventi che promuovono bellezza e condivisione, sia per i cittadini che per i fuorisede di rientro per le vacanze, e non da meno per i turisti sempre più numerosi.

La rassegna inizia ufficialmente domani venerdì 20 dicembre, alle 22 con il concerto di Amalia Grè all’oratorio della Chiesa del Carmine, e si conclude lunedì 30 dicembre con la Nakalaika – un percorso lungo i vicoli della città con l’animazione di una banda e persone al seguito – e l’attesa esibizione di Alessandro Mannarino.

Tra i momenti più attesi da annoverare indubbiamente la prima edizione de “Il Tenco delle Due Sicilie”, evento nell’evento previsto per il 29 dicembre al Teatro Politeama. Per la prima volta, il format Tenco Ascolta approda a Catanzaro: un’opportunità per artisti emergenti di esibirsi di fronte ai membri del direttivo del Club Tenco: Peppe Voltarelli, Eman, Ivan Talarico, Lavinia Mancusi e Peppe Fonte.

Il programma include grandi concerti e appuntamenti originali:

  • Venerdì 20 dicembre: alle 10:30, presso l’Auditorium dell’Istituto Penale Minorile di Catanzaro, si terrà “Legal’Età”, un evento speciale ideato dalla direzione artistica in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati. Ospite il giornalista e autore televisivo Domenico Iannacone, noto per programmi come I dieci comandamenti e Che ci faccio qui.
  • Sabato 21 dicembre: in Piazzetta delle Libertà, il party Noccioline con il dj set di Fabio Nirta in collaborazione con Factory+.
  • Domenica 22 dicembre: all’oratorio del Carmine, concerto di Sergio Caputo.
  • Lunedì 23 dicembre: alla Sala Concerti del Comune, Jazz for Two con Luca Filastro e Annabella Rustico.
  • Giovedì 26 dicembre: concerto degli Avion Travel all’oratorio della Chiesa del Carmine con doppio set per favorire una maggiore partecipazione.
  • Venerdì 27 dicembre: su Corso Mazzini, esibizione dei Patagarri, quintetto jazz ispirato ai suoni di New Orleans, Paolo Conte, Django Reinhardt e Ray Charles.
  • Sabato 28 dicembre: a Palazzo Alemanni, performance di Coca Puma in collaborazione con Factory+.
  • Lunedì 30 dicembre: la Nakalaika, una suggestiva processione serale nei vicoli del centro storico, animata da artisti come Renzo Rubino, Sbanda, Lavinia Mancusi, Ottopiù Street Band, Claudia Olivadese, Pascouche e altri ospiti a sorpresa. Gran finale con Alessandro Mannarino.

Un’occasione per vivere le festività all’insegna della cultura e della musica, riscoprendo il fascino del centro storico di Catanzaro e dando lustro all’intera regione durante festività così sentite. (bg)

CATANZARO – Successo per “Inverso”

Ha riscosso grande successo la terza edizione di Inverso, la sfilata delle creazioni realizzate dagli studenti della Scuola di Fashion design dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Le sale del Complesso monumentale San Giovanni, come già era avvenuto per la prima edizione, hanno ospitato i 60 outfit con tanto di accessori e gioielli che i 19 designer del Triennio e del Biennio della Scuola hanno realizzato nel corso dello scorso Anno Accademico 2023/2024. Inverso” rientra nel novero delle iniziative legate a Performing, il festival delle arti performative voluto dall’Aba Catanzaro con il coinvolgimento di altre 11 istituzioni Universitarie e dell’Alta Formazione italiane, finanziato coi i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A portare in passerella le loro creazioni sono stati: Elia Anania, Anna Chiara Cozza, Assunta D’Amico, Maria Letizia Gabriele, Jessica Galea, Benedetta Grano, Davide Lucano, Matteo Mancuso, Ilham Osman, Vincenzo Lamonica, Ida Maletta, Valentina Renda, Arianna Riganello, Erica Roberti, Carmine Rocca, Giorgia Saporito, Georgiana Saviciuc, Federica Sestito, Ivana Trivieri.

A coordinare il loro lavoro sono state le docenti Aba Maria Saveria Ruga, Dobrila Denegri e Karisia Paponi. Nelle parole di quest’ultima, tutta l’emozione per il successo dell’evento: «Quest’anno la sfilata ha raccontato il loro lavoro progettuale durato un intero anno – ha spiegato –. Ognuno di loro ha lavorato sulla propria identità, creando una “capsule collection” di tre o quattro outfit partendo proprio dalla progettazione, quindi dall’idea, per poi passare al disegno, alla realizzazione del cartamodello e del prototipo fino ad arrivare alla realizzazione dei capi veri e propri. Li ho visti felici e soddisfatti».

«Hanno lavorato tanto – ha proseguito – per realizzare questo evento e credo che per loro sia stata un’esperienza altamente formativa perché hanno avuto l’occasione di confrontarsi con un contesto professionale, con i modelli e con tutto ciò che ruota attorno alla realizzazione di un evento complesso».

«E questo è esattamente il fine – ha concluso – che perseguiamo nella formazione, cercando di dare agli studenti non solo la teoria e gli strumenti tecnici per intraprendere una carriera, ma anche la conoscenza diretta e pratica del mondo del lavoro».

Entusiasta Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia: «È stato un momento straordinario – ha chiosato -. Con “Inverso” credo che abbiamo dimostrato in che misura il linguaggio acquisito dai nostri allievi sia in grado di competere con tutto il territorio europeo».

«Ne sono assolutamente fiero – ha concluso – così come sono fiero del fatto che anche questo evento sia stato realizzato con grande abnegazione, passione e senso di appartenenza alla comunità da parte dell’intero corpo docente dell’Accademia, affinché il pubblico potesse emozionarsi e partecipare emotivamente alla sfilata delle creazioni dei nostri studenti». (rrc)

 

QUALITÀ DELLA VITA, REGGIO BOCCIATA
È MAGLIA NERA E ULTIMA IN CLASSIFICA

di ANTONIO CLAUSI – Un risultato di cui non andare per nulla fieri. Se il meridione d’Italia occupa tutte e 25 le ultime posizioni, la Calabria fa ancora peggio. Nella classifica finale della Qualità della Vita 2024 prodotta dal Sole24Ore, quattro province della nostra regione compaiono tra le sei in fondo alla speciale graduatoria. Reggio Calabria, addirittura, scendendo di sei gradini rispetto ad un anno fa, guarda tutti dal basso verso l’alto: 107° su 107.

La “migliore”, si fa per dire al netto del dato poco edificante e su cui una riflessione profonda andrebbe prodotta, èla provincia di Catanzaro che arriva 90°. Guadagna addirittura una piazza, ma è difficile che qualcuno stia esultando in questo momento dalle parti del capoluogo. Cosenza resta inchiodata al 102° posto, Vibo Valentia è 103° (-7), Crotone 105° (-2).

Nord est in vetta alla classifica, crollano le aree metropolitane

La trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole24Ore, indagine lanciata nel 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori italiani segna la vittoria della provincia di Bergamo. Mai premiata prima d’ora nella classifica generale, ma già incoronata regina dell’Indice di Sportività 2024, la provincia orobica aveva già scalato diverse posizioni nel 2023 e quest’anno ha scalzato habitué del podio come Trento, al secondo posto, e Bolzano, al terzo.

La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4° posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno. Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.

Le città metropolitane, più in generale, registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12° posto, Firenze (36° posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59° posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58° posto subito davanti alla Capitale. Napoli è penultima, mentre Bari è tra le poche a salire: un aumento di 4 posizioni la porta al 65° posto.

I criteri su cui viene stilata la classifica

L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

La classifica della Qualità della vita, dove la Calabria è stata bocciata inesorabilmente, è una media delle medie calcolata su 90 indicatori da fonti certificate (Istat, Banca d’Italia, Istituto Tagliacarne, Infocamere e molti altri), su base provinciale e rapportati alla popolazione residente, divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, salute e società; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

L’obiettivo è rappresentare un concetto multisfaccettato come quello della Qualità della vita indagandone i vari aspetti. Dei 90 indicatori fanno parte anche dieci indici sintetici che nel corso dell’anno sono stati pubblicati sul Sole 24 Ore: l’Indice del Clima, i tre Indici Generazionali (Qualità della vita di Anziani, Giovani, Bambini); l’Indice di Sportività, l’Indice della Criminalità; Ecosistema Urbano; l’Indice di Fragilità del Territorio; Icity Rank e l’Indice della Qualità della vita delle donne.

Alcuni indicatori sono rimasti uguali a quelli delle precedenti edizioni: dai depositi bancari alla raccolta differenziata, passando per gli iscritti all’Aire e il numero di librerie. Altri, in totale 27, sono di nuova introduzione: i rischi di frane e alluvioni, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa, gli omicidi. L’indagine, che ha debuttato nel 1990, ogni anno si rinnova dando spazio a indicatori che possono raccontare al meglio l’evoluzione della società e dei territori. (ac)

[Courtesy LaCNews24]

A Catanzaro consegnato il Carlino d’argento

Successo, a Catanzaro, per la settima edizione del Premio Carlino d’Argento, la cui cerimonia di premiazione si è svolta al Teatro Politeama.

Un’edizione che, grazie all’impegno del presidente Yves Catanzaro, ha confermato il percorso di crescita di un evento che quest’anno ha abbracciato ancora di più la città e il territorio, offrendo diversi momenti di cultura e di incontro.

I premi creati ad hoc dal maestro Antonio Affidato ed ispirati alla storica moneta catanzarese, assegnati dalla commissione guidata da Anna Russo, hanno visto gli insigniti salire sul palco per raccontarsi e lanciare un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutti i calabresi a far valere le proprie qualità spesso sommerse.

Preziose le testimonianze dell’archeologo Francesco Cuteri (Premio per la cultura), del produttore cinematografico Luca Marino (Arti visive e discipline dello spettacolo), di Serafino e Antonio Mirijello dell’Ente Nazionale Sordi Catanzaro (Impegno per il sociale), di Rizieri Mele per la startup tecnologica Searcode (Imprenditoria giovanile), della ricercatrice nell’ambito delle neuroscienze Maria Concetta Miniaci (Premio speciale) e del coreografo Giovanni Calabrò (Premio alla carriera).

Nel corso della serata, condotta da Domenico Gareri, sono intervenuti diversi esponenti delle istituzioni locali, a partire dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa – alla sua prima uscita pubblica in città – e a seguire la vicesindaca Giusy Iemma, l’assessore comunale Vincenzo Costantino e il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo.

Presente, anche, don Maurizio Franconiere, incaricato dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Dalle voci delle autorità civili e religiosi è arrivato un plauso all’iniziativa che mira a mettere in risalto il valore aggiunto della comunità e a far conoscere le storie personali di chi, vicino o lontano, contribuisce a raccontare in modo positivo la propria terra.

Il Premio Carlino d’Argento ha consolidato, inoltre, il proprio impegno solidale grazie alla collaborazione con Telethon – rappresentato dal coordinatore provinciale Raffaele Marasco – e la FITP Federazione italiana tradizioni popolari – presenti il presidente nazionale Gerardo Bonifati, il segretario nazionale Franco Megna e il consigliere regionale Andrea Addolorato – che hanno rinnovato sul palco l’invito a donare in occasione dell’apertura della settimana a sostegno della ricerca sulle malattie rare.

Particolarmente suggestiva la sfilata degli abiti a cura della stilista Azzurra Di Lorenzo che, dalla Calabria, ha saputo consacrarsi anche a livello internazionale. Una particolare menzione, inoltre, per l’artista Mario Vetere – protagonista della mostra “Negativo è positivo” in corso al complesso San Giovanni di Catanzaro – e per gli scrittori Gianluca Facente e Sandra Giglio che hanno presentato il loro libro “La madre del turco”. Non sono mancati i momenti di spettacolo dedicati ai talenti del territorio: applausi per i giovani cantanti Dasco, Anna Lacroce e Carmen Folino e per gli allievi della Scuola di ballo del Teatro Politeama.

«oglio ringraziare tutti i nostri ospiti e i partners pubblici e privati che hanno dato lustro e visibilità al Premio Carlino d’Argento», ha commentato Yves Catanzaro.

«Una settima edizione – ha concluso – che ha segnato un ulteriore passo in avanti per un progetto che vuole esaltare le radici autentiche e l’identità della Calabria, parlando sempre più alle nuove generazioni per contribuire alla crescita del territorio». (rcz)

A Catanzaro “Berlinguer – La grande ambizione” racconta una storia ancora attuale

È stata una riflessione profonda e appassionata sulla politica italiana degli anni ’70 e sulla figura di Enrico Berlinguer, quella fatta dal regista Andrea Segre nel corso di una serata al Teatro Comunale di Catanzaro, dove è stato proiettato il film Berlinguer – La Grande ambizione.

L’evento è stato fortemente voluto anche dai dirigenti locali del Partito Democratico, molti dei quali erano presenti in sala.

«L’idea del film nasce dalla voglia di raccontare un pezzo di paese, un pezzo di popolo italiano e un pezzo di storia che non era mai stato al centro di un film del cinema di finzione – ha spiegato Segre –. Sia la figura di Berlinguer che il PCI non erano mai stati raccontati nel cinema di finzione. Ma il motivo che davvero mi ha trascinato per questi quattro anni di fatica è stato che studiando quel mondo e quella persona, ho capito che c’era dentro il materiale per poterci interrogare su cosa è successo oggi, sul rapporto tra società e politica e tra comunità e collettività».

«Vedere quella comunità così grande di persone che si sono attivate, nel bene e nel male – ha aggiunto – ma dentro un progetto comune, era anche un modo per interrogarci su come stiamo oggi. E questa era la mia speranza: il successo del film e la grande partecipazione di tante generazioni diverse al film. Credo che abbia intercettato questa urgenza, questa esigenza, e credo che questa sia un po’ l’emozione più grande del film, sia in distribuzione che durante le riprese».

Il regista si è soffermato anche sulla scelta di affidare a Elio Germano il ruolo di Berlinguer: «Nessun altro poteva fare Berlinguer. Ero talmente convinto che fosse necessario che fosse davvero Elio e non venisse trasformato in Enrico, per cui nessuna maschera. Tu vedi la faccia di Elio ed è Elio che racconta. Segui la sua forza interpretativa, non solo la mimesi di Enrico, ma proprio il condurre lo spettatore, tutti noi, a pensare le cose che succedono. Quindi, non ti chiedi più se assomigli o no ad Enrico, non stai a guardare se raffigura bene Enrico, ma sei condotto al pensiero, all’interrogarti su cosa succede, a sentire le emozioni, a sentire le paure, a sentire i silenzi».

La chiacchierata con il regista condotta dal direttore artistico del Teatro Comunale, Francesco Passafaro, si è arricchita di spunti e di domande del pubblico che si è lasciato condurre per le vie della storia tracciata da Segre.

Durante la serata, Segre ha spiegato la sua motivazione principale per aver realizzato il film, ovvero la volontà di raccontare un pezzo di storia italiana che non era mai stato raccontato nel cinema di finzione. La sua ricerca è stata spinta anche dal desiderio di interrogarsi su cosa sia successo oggi, nel rapporto tra società e politica. Il regista ha parlato della fatica emotiva che ha vissuto durante la realizzazione del film, ma anche dell’emozione più grande che ha provato: quella di vedere un gruppo di persone unite in un progetto comune, proprio come accadeva nei movimenti politici degli anni ’70.

La pellicola si concentra sugli anni cruciali della vita politica di Berlinguer, dal tramonto dell’ideologia di Salvador Allende al drammatico attentato che lo colpisce in Bulgaria, passando per le sue sfide politiche e personali. Segre non si limita a raccontare un biopic, ma esplora la “democrazia zoppa e bloccata” dell’epoca, una democrazia che ancora oggi presenta le stesse sfide e le stesse domande irrisolte.

La storia non si ferma alla figura di Berlinguer, ma offre un affresco della Sinistra italiana, dei suoi limiti, dei suoi conflitti e delle sue difficoltà nel rispondere alle sfide del capitalismo mondiale e alle influenze straniere. Berlinguer – La grande ambizione è un film che interroga il presente e il passato, portando il pubblico a riflettere sulle dinamiche politiche e sociali attuali. Il successo del film, che ha raccolto un’ampia partecipazione di generazioni diverse, conferma quanto sia viva la voglia di comprendere la nostra storia e di trarne insegnamenti per il futuro. (rcz)

CATANZARO – Inaugurata la 3° edizione di “RaccontArti”

Fino al 30 dicembre, nella Sala esposizioni dell’Ex Stac di Catanzaro si terrà la terza edizione di RaccontArti, il Festival delle arti e dei mestieri, promosso da Confartigianato Imprese Calabria, e realizzato con il sostegno economico di Ancos Confartigianato, Camera di commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ed il patrocinio gratuito del Comune di Catanzaro, in collaborazione con le strutture territoriali calabresi.

La formula vincente delle edizioni precedenti, che hanno registrato oltre 5000 presenze, sarà ulteriormente potenziata. Il programma di quest’anno si presenta ancora più ricco, con iniziative pensate per coinvolgere tutte le età, dai più piccoli agli adulti. A tagliare il nastro della Terza edizione il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; l’assessore comunale alle Attività economiche, Giuliana Furrer; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo, Pietro Falbo; il coordinatore dell’evento William D’Iuorno; il presidente nazionale di Ancos Enrico Inferrera.

Tra i presenti, Salvatore Ascioti, vice presidente regionale e componente della Giunta nazionale di Confartigianato; il presidente di Confartigianato Cosenza, Carlo Angotti; il segretario provinciale di Confartigianato Catanzaro Raffaele Mostaccioli; Francesco Filice, coordinatore Ancos Calabria.

«RaccontArti, giunto alla sua terza edizione, è un evento che anche quest’anno Confartigianato Imprese Calabria ha voluto confermare nella città di Catanzaro, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’artigianato calabrese – ha esordito il segretario regionale, Silvano Barbalace –. Il nostro scopo è avvicinare l’artigianato alla comunità, ai visitatori e al pubblico, permettendo loro di scoprire da vicino le bellezze di quest’arte».

«In questa edizione – ha concluso – abbiamo voluto rappresentare le diverse forme di artigianato, da quello tradizionale a quello artistico e pittorico, includendo anche l’artigianato musicale, grazie a un ricco programma di eventi di intrattenimento. Inoltre, sono stati organizzati laboratori dedicati sia ai più piccoli che agli adulti, per offrire un’esperienza concreta e coinvolgente sui mestieri artigianali».

Uno degli aspetti più significativi di quest’anno è rappresentato dalle cinque giornate interamente dedicate agli incontri con i ragazzi delle scuole, che si terranno la prossima settimana: «L’obiettivo è stimolare la loro curiosità e far conoscere loro il mondo dell’artigianato, un settore che può offrire opportunità preziose e inaspettate», ha detto ancora Barbalace ringraziando i partner che hanno reso possibile questa iniziativa.

«Oltre alla straordinaria squadra che ha lavorato con impegno e passione. L’evento, che sarà visitabile fino al 30 dicembre, è il frutto di un lavoro corale, realizzato grazie alla collaborazione tra artigiani, associati e dirigenti», ha concluso Barbalace.

«La Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo è entusiasta di partecipare a questo evento che riunisce le eccellenze dell’artigianato calabrese – ha affermato il presidente Pietro Falbo –. Essere arrivati alla terza edizione è un segnale di continuità e crescita che rende l’evento un punto di riferimento per la città e il territorio. Eventi come questo offrono visibilità agli artigiani dei borghi storici, contribuendo a far emergere le eccellenze calabresi. La nostra missione è aiutare le piccole imprese a crescere, per misurarsi con i mercati internazionali».

L’evento è cresciuto e si è radicato nel territorio. Lo ricorda Giuliana Furrer, assessore alle Attività economiche del Comune di Catanzaro che nella veste di presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato ha creato e fortemente voluto questa manifestazione, tre anni fa, organizzandola con grande impegno e passione. Fino a questo terzo appuntamento.

«La presenza di numerose persone e l’entusiasmo manifestato dimostrano l’attesa che c’è intorno a questa manifestazione – sottolinea Furrer –. Quest’anno abbiamo scelto di concentrarci su due settimane, migliorando le attività grazie all’esperienza accumulata».

«Un aspetto fondamentale – ha sottolineato – è il coinvolgimento delle scuole, per avvicinare le nuove generazioni all’artigianato, un settore che offre opportunità uniche. Il mio impegno è anche quello di riportare un tessuto artigianale stabile nel centro storico, facendo del nostro patrimonio un attrattore turistico».

Il “testimone” dell’organizzazione dell’evento è passato a William D’Iuorno, presidente regionale dei Birrifici artigianali che ha rimarcato: «La terza edizione di RaccontArti ospita 18 espositori provenienti da tutta la Calabria. L’obiettivo è valorizzare le diverse forme d’arte e di manualità della nostra regione».

«La prima settimana – ha spiegato – è dedicata ai laboratori scolastici e abbiamo organizzato un concorso per premiare l’artigiano del futuro. È fondamentale dare visibilità al lavoro artigianale, far comprendere al pubblico il processo che sta dietro a ogni prodotto. I workshop sono essenziali per avvicinare le persone al mondo dell’artigianato».

A tenere a battesimo la terza edizione di “RaccontArti” è stato il presidente di Ancos Enrico Inferrera: «Sono felice di partecipare a questo evento che unisce i valori dell’artigianato, della solidarietà e della cultura, che rappresentano anche i principi di Ancos».

«Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a questo progetto e invito tutti a sostenere Ancos – ha continuato –, che opera su tutta Italia per progetti che spaziano dall’aiuto alla disabilità al restauro di opere d’arte. Come il colibrì che fa la sua parte durante l’incendio, anche noi, con piccoli gesti, possiamo migliorare il mondo».

Oltre alla esposizione di opere artigianali, il festival offrirà una vasta gamma di attività, che spazieranno dalla moda alla pittura, dai laboratori creativi alle esibizioni musicali, con l’intento di promuovere il legame tra arte, cultura e comunità. Questo evento, inserito nel periodo natalizio, sarà un’occasione imperdibile per riscoprire i valori della tradizione, della solidarietà e della bellezza condivisa.

La serata è proseguita con l’intrattenimento musicale di Francesca Lupis e Antonio Politano, voce e pianoforte. (rcz)

Lunedì all’Umg tavola rotonda “Per un invecchiamento sano e attivo”

Lunedì 16 dicembre, a Catanzaro, alle 14.30, nell’Aula ‘Salvatore Venuta’ del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Per un invecchiamento sano e attivo: il nuovo campo della Gerontologia sociale”.

L’incontro è organizzato dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Invecchiamento Sano e Attivo (C.R.I.S.A.) con il patrocinio della Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina – Associazione Italiana di Sociologia (AIS) ed è fruibile anche online .

L’evento è rivolto ai professionisti sanitari e sociali (MMG, geriatri, infermieri, assistenti sociali, educatori professionali, fisioterapisti, psicologi) che operano nei servizi per gli anziani in quanto mira ad approfondire il nuovo approccio per un invecchiamento sano e attivo promosso dalla Gerontologia sociale.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Giovanni Cuda, Guido Giarelli, docente ordinario di Sociologia all’Università “Magna Græcia” e direttore del C.R.I.S.A., introdurrà i lavori a cui parteciperanno: il dott. Dario Leosco, professore ordinario di Geriatria all’Università “Federico II” di Napoli e presidente della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (S.I.G.G.), il dott. Antonino Cotroneo, vice-presidente dell’Associazione Geriatri Extra-Ospedalieri (AGE); la dott.ssa Lucia Muraca, referente del presidente nazionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (S.I.M.G.); il dott. Cosimo Cicia, vicepresidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI); la dott.ssa Elma Battaglia, referente del presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS); la prof.ssa Angela Sciacqua, ordinario di Geriatria dell’Università Magna Græcia; il prof. Andrea Corsonello, aggregato di Geriatria dell’Università della Calabria e Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) di Cosenza; la dott.ssa Saveria Cristiano, dirigente dell’Unità Organizzativa Autonoma “Assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale – Programmazione e integrazione socio-sanitaria” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

A seguire, sono in programma gli interventi dei componenti del Consiglio Scientifico del C.R.I.S.A.: prof.ssa Donatella Bramanti, ordinaria di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, prof.ssa Giuseppina Cersosimo, ordinaria di Sociologia dell’Università di Salerno, prof.ssa Rita Biancheri, associata di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università di Pisa,prof. Carmine Clemente, associato di Sociologia all’Università di Bari.

Le conclusioni dell’evento sono affidate al dott. Pietro Gareri, geriatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università “Magna Græcia”. (rcz)