Prevenzione, successo per la due giorni di screening gratuito del Distretto Rotary 2102

Ha riscosso successo, a Lamezia e a Catanzaro, l’iniziativa Rotary per la salute del Distretto Rotary 2102, che ha proposto uno screening gratuito per la prevenzione delle malattie tiroidee.

Due giornate di sensibilizzazione, con un obiettivo nobile e ben preciso: la sensibilizzazione e prevenzione delle malattie tiroidee.

La tematica è di rilevante interesse pubblico, posto che le patologie della tiroide sono abbastanza diffuse, soprattutto nelle nostre zone e nel genere femminile.

È perciò importante fare prevenzione, accompagnata da una corretta informazione sul tema e sull’attenzione che deve essere dedicata a questo importante organo: le malattie tiroidee si curano facilmente ed una diagnosi precoce consente il veloce ripristino del benessere della persona.

È con questo intento che il Distretto Rotary 2102 con la sua Commissione Distrettuale Azione Pubblico Interesse – Task force medica – è stata presente sabato a Lamezia Terme su corso Numistrano, e domenica a Catanzaro in Piazza Prefettura con il Camper della Salute.

La diagnosi precoce e l’adesione al trattamento sono fondamentali per prevenire o ritardare il vero problema delle patologie tiroidee, ovvero le possibili complicanze croniche, che hanno un notevole impatto socio-sanitario che colpisce sia l’individuo che la famiglia.

Lo screening è stato effettuato in maniera totalmente gratuita ed è stato possibile grazie alla collaborazione della dottoressa Mina Madeo, specialista in endocrinologia, rotariana del Club di Corigliano Rossano che ha effettuato un’accurata anamnesi seguita dall’esame ecografico, esame non invasivo e totalmente indolore. Rosaria Bongarzone ed Enzo Defilippo, farmacisti della Farmacia Defilippo rotariani del Club Catanzaro Tre Colli si sono occupati nell’effettuare il test dell’ormone TSH.

Il Distretto Rotary 2102 con lo screening tiroideo ha cercato di donare alla comunità un segno di solidarietà e servizio. Un ringraziamento va non soltanto ai soci rotariani impegnati. E in particolare a: Manlio Paonessa, Giuseppe Caputo, Carlo Maletta, Francesca Ferraro, Carmela Dromì, Mimmo Galati, Mavi Raschellà, Carlo Comito, Rocco Reina e Pino Spinelli insieme ai soci dei Clubs Rotary di Lamezia, Catanzaro Tre Colli e Catanzaro che in maniera volontaria e totalmente gratuita hanno permesso di rendere fruibile il servizio, all’Avis Regionale ed al Camper della salute. Nelle due mattinate sono state effettuate oltre 70 ecografie tiroidee e 60 misurazioni del test dell’ormone TSH.

L’iniziativa, ispirata allo spirito rotariano, è stata fatta nell’ottica di una campagna di prevenzione delle patologie più diffuse. Ulteriori giornate verranno proposte in base alla richiesta dei Clubs delle varie aree. (rcz)

CATANZARO – All’Accademia di Belle Arti l’iniziativa “Adotta un albero”

Mercoledì 11 gennaio, all’Accademia di Belle Arti, alle 9.30, è in programma l’iniziativa Adotta un albero. L’Accademia, infatti, ha aderito al progetto del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro dal titolo Adotta un albero per il futuro.

L’evento porterà alla messa a dimora di alberi e arbusti autoctoni, con valenze culturali, artistiche e architettoniche, che andranno a costituire un percorso verde ideale.

Un possibile percorso di verde urbano nel centro storico sarà concretizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Catanzaro.
Successivamente saranno installate opere sonore realizzate dagli allievi dell’Accademia, nell’ambito del progetto Ceilings – sezione Utopie. Il progetto è a cura di Simona Caramia, docente Aba Catanzaro.
All’evento prenderanno parte: Virgilio Piccari, direttore Aba Catanzaro, Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Col. Nicola Cucci, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversitàe il botanico Carmine Lupia(rcz)

Grazie Marco, la Calabria è orgogliosa di te: ha salvato un bimbo che stava soffocando

È di Catanzaro Marco Tinello, il giovane poliziotto di 23 anni che a Bologna con prontezza e professionalità ha salvato la vita a un bambino di 2 anni che rischiava di soffocare. 

Appena ha capito cosa stava succedendo è intervenuto subito per sbloccare le vie respiratorie del piccolo, salvandogli la vita, con la manovra di Heimlich.  

Il Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha voluto esprimere su Twitter la gratitudine e l’orgoglio di tutta la Calabria verso un suo figlio che il lavoro ha portato lontano. «Onore a Marco Tinello» – ha scritto Occhiuto.

Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato a Twitter il suo ringraziamento a nome del Paese: «Bologna, una mamma si accorge che il suo piccolo di due anni è incosciente e chiede aiuto. Interviene così Marco Tinello, agente della Polizia di Stato, che con estrema lucidità e prontezza salva la vita al piccolo che stava soffocando. Complimenti a Marco, eroe in divisa».

La deputata Simona Loizzo (Lega) ha ringraziato la Presidente Meloni. «Un eroe calabrese – ha detto la Loizzo – degno rappresentante di una Forza dell’Ordine che ogni giorno garantisce sicurezza agli italiani, anche al prezzo del sacrificio personale. Marco è l’emblema di tanti ragazzi del Sud che nelle forze dell’ordine onorano la nostra nazione e il gesto compiuto ieri ci riempie di orgoglio e ci impegna ancora di più a lavorare per migliorare le condizioni e la vita dei nostri carabinieri e poliziotti». (rrm)

La riflessione / Franco Cimino: a dicembre il caldo catanzarese aspettando l’inverno

di FRANCO CIMINO – Ma che bella giornata, questa seconda domenica del nuovo anno! Una giornata piena di sole. Con quel cielo terso, su cui le leggere nuovole bianche giocano a far i disegni su quel bel celeste. Come fanno i bambini piccoli sul foglio bianco, traendo dalla fantasia di mente e di cuore quella tenerezza incontaminata che li porta a rappresentare il loro mondo per come lo “sentono”. Anche con gli occhi. Essi rispondono alla solita domanda degli adulti in modo sempre eguale:” questa è la mamma( sempre la prima figura disegnata), questo è il il mio papà (quasi sempre in dimensioni più piccole della mamma), questa è la mia casa e questo il mio paese, la “macchina” di papà”. 

Non mancano mai gli animali, nei disegni dei bambini. Il cane e il gattino, che hanno già, e quelli che desiderano, come il fratellino più volte richiesto ai genitori, con quella domandina “impertinente”, che li fa arrossire addirittura, per diversi motivi, alcuni immaginabili nel non potersi dire. Il cielo di oggi è come quei disegnini. E le nuvole come quei bambini. Il Cielo come la Città. Il dipinto che ne viene fuori è il desiderio di vederla esattamente come i nostri figli desiderano la propria famiglia e l’ambiente che li accoglie. Una bella casetta. Bellissimi fratellini. Papà e mamma che si amano e si rispettano nella reciproca lealtà, in cui la fedeltà é un elemento fondamentale e pedagogico. 

Il paese, piccolo o città grande che sia, bello, ordinato, tranquillo. Anzi, pacifico, perché le nuvole, come il cuore dei bambini, hanno una chiarissima idea della Pace. Quella in cui prima dell’amarsi e del volersi bene, valore imprenscindibile affinché la Pace sia solida e ferma, viene il non litigare. Il non volere il male dell’altro. Il non offendersi reciprocamente, utilizzando insulti e pratiche cattive di relazione. Forse per questo, nelle due tipologie dei disegni, dei bambini e delle nuvole, c’è sempre la chiesetta, con il suo campanile talmente alto da entrare proprio nel “ tetto celeste”. 

La chiesetta per loro è la casa di Gesù. Bambini e nuvole sanno bene ciò che gli adulti hanno dimenticato da quando hanno smesso di essere nuvole e bambini. Ovvero, bambini tra le nuvole. Gesù, figlio primogenito di Dio, è buono e fa le cose buone e giuste. Vuole il bene di tutti. E tutti noi a lui siamo fratelli. Per volere del Padre e per scelta Sua. 

Le nuvole di oggi nel cielo limpido e celeste della nostra Città, il cielo che la copre e la ripara e come un bel tetto la rende più bella, disegnano Catanzaro come la desiderano. Ordinata, unita, composta, educata, colta, giusta, onesta, pulita. Con le case al posto giusto, e per tutti, le strade ampie e aperte in un territorio unito e non spezzato in più parti. E sicuro, come i fiumi che la attraversano, da alluvioni e sommovimenti. Le pinete e le spiagge incontaminate. Il mare pulito come l’acqua per le famiglie tutti i giorni. Parimenti il pane di grano puro, assicurato dal lavoro che per ciascuno sia gratificante e dignitoso, per la giusta paga che lo legittimi anche come valore sociale ed economico. 

Quel disegno nel cielo di oggi, vuole di più. Due sole cose su tutte. La ricchezza e la Pace. La ricchezza che sia benessere per tutti, nessuno escluso, tutti concorrendo a realizzare la ricchezza generale. Anche quella individuale, e di pochi purtroppo, che sarà moralmente giusta sé vorrà riconoscere, restituendola in parte, quella più equa, che essa è frutto soprattutto del lavoro e dell’intelligenza di altri e di tutta la Città che ha favorito la sua formazione e la sua crescita. Una ricchezza ristretta, che separi e non unisca nello spirito di solidarietà, che è anima della Politica, non farà parte della ricchezza complessiva della Città. 

La Pace. Quella alta e ambiziosa. Che raggiunga le vette più alte partendo dal basso. Pace sociale quindi, all’interno, tra i suoi cittadini secondo l’antico valore che li ha sempre visti uniti, solidali, quasi di buon vicinato, della ruga di un tempo lontano. La ruga, preceduta dal vicolo, che poi si allargava e si faceva rione. E, poi, ancora quartiere( quasi un piccolo paese autonomo). Infine Città, attraverso l’unificazione tra i suoi otto, poi divenuti dieci, quartieri, obiettivo però ancora non realizzato. E non per colpa dei quartieri, ma di coloro i quali, avendone la responsabilità e l’autorità, non hanno favorito, anche per i disastri urbanistici e i ripetuti scempi edilizi susseguitesi dagli anni sessanta in poi, che si realizzasse la Città nuova da quella antica. La Pace tra cittadini e la Politica, da tempo assente. E quella tra la Politica e i cittadini insieme, e le istituzioni, le grandi ammalate, a partire dal Comune, della nostra Democrazia. La Pace tra la Città e le altre città della Calabria, il nostro territorio e quello circostante, che rompa finalmente le tante separatezze territoriali, da cui nascono le povertà e, da queste, l’ignoranza e lo stupido campanilismo, che vieppiù li indeboliscono. 

Catanzaro, la Città della Pace, guida amorevole fraterna, che opera per unire in un progetto unitario e complessivo, tutta intera la nostra terra. Una Città che alla pretesa campanilistica e alla volontà divisiva di altri comuni non risponde con lo sterile vittimismo o con la frustrata arroganza, alternando il “ mi avete derubato” con “ vengo prima io” , ma con l’intelligenza del “ venite con me, stiamo insieme perché insieme si cresce, attraverso la valorizzazione del tanto e di peculiare che c’è in ciascuno di noi.” Per questo, le nuvole oggi hanno disegnato il desiderio presente sempre nei disegni dei bambini, quello di avere altri fratellini. I fratelli della nostra Città sono le altre Città. Tutti figli degli stessi unici genitori, la Terra e la Regione. Ai nostri figli, attraverso questa via, insegneremo, come dovrebbe fare la Scuola, che la Pace, quella di cui tutto il mondo ha bisogno, non è affare solo degli Stati e dei governi, ma impegno di tutti noi. La Pace inizia da qui, dalle nostre case. Dalle nostre città. Che bella giornata di sole, questa domenica, che la Chiesa celebra come quella dell’acqua battesimale! L’acqua che rinnova la vita, la purifica e la rafforza dello spirito Cristiano che è nella fonte battesimale. L’acqua, che bagna la nostra nudità, come ci ha detto Francesco stamattina. L’acqua che rigenera la Terra e la rende fertile. Che bella giornata, quella di oggi! La Primavera che ci ha accompagnati per tutto questo dicembre, ci regalato addirittura un Natale con il sole. Un Natale d’estate così io non me lo ricordo. È stato un bene per la nostra terra, anche se dispiace che altrove questo sole o non sia arrivato o rappresenti un danno ecologico, specialmente nell’Italia dei monti alti e dei ghiacciai. Per noi è stato un mese fortunato. E questo potrà giovare alla Politica cittadina. La “ fortuna” quasi sempre è una mano tesa nelle difficoltà. Sia, pertanto, questa lunga primavera, la finestra che s’apre alla vera Primavera catanzarese. Non so contare i guadagni dei commercianti dei quali sempre e non correttamente si parla ogniqualvolta si tenti di creare il salotto buono restituendo il Corso, in una sua parte, ai cittadini tutti, cui esso appartiene come gli altri luoghi, quelli della movida compresi. E tanto per non dimenticare nulla, cinema e teatri, ex cinema Orso compreso. So però contare le persone che sono scese nel Centro storico in occasione di particolari feste nelle appena passate festività natalizie. I numeri veri dicono, quelli che si vedono a occhio nudo o dai balconi vedendo le frotte di catanzaresi passare, dicono che sono stati tantissimi. È accaduto, in simili circostanze e condizioni climatiche, anche in passato. Di più o di meno, chi può dirlo? Ma non è su questi falsi confronti che si misura il cambio di rotta. È, invece, nell’umiltà di capire, e nell’intelligenza di agire conseguentemente, che se la Città chiama i suoi cittadini rispondono. Sempre. 

E se questa volta è sembrato affiorare una certa gioia, non è solo per il fattore, quasi clinico, del dopo Covid che li avrebbe liberati da paure e prigionie. Questa gioia tendente o tendente gioia, è fiducia verso la Città, la sua rinascita, la sua reale possibilità di farcela. E bene. È voglia di esserci, come comunità. E come catanzaresi legati strettamente a una identità che da piccola, ruga e quartiere, vorrà diventare finalmente identità unitaria e unificante. “ Sono di Catanzaro”, è il biglietto di presentazione, la didascalia che i nostri ragazzi dovranno gridare al mondo quando ad esso, e in qualsiasi sua parte, si presenteranno. 

La gente è venuta a incontrarsi. E più bello sarà quando ritornerà normalmente per parlarsi. Sulla via. Nei bar e ristoranti, all’uscita da cinema e teatri, biblioteche e musei. In queste settimane li ha aiutati le belle giornate di sole, che è rimasto limpido anche di sera, con il contributo pure del nostro vento buono. Anche quando, come in queste ultime, ha portato un po’ di freddo. Ma che importa! Basta coprirsi un poco, un cappello, un cappotto, i giubbotti moderni per i ragazzi e per gli eterni giovanotti, una sciarpa, e pronti a camminare tra le vie bellissime di questa nostra bellissima Città, la città dei monti e del mare. Adesso, sù, tutti a lavorare, ché stanno per arrivare le piogge. E questa volta badiamo bene a che non facciano male. Ché spendere soldi per le ricorrenti emergenze, è davvero uno spreco. La prima difesa della Città è quella del territorio. La nostra ricchezza. Insieme al mare, che lo bagna e ai due fiumi, che lo carezzano. (fc)

CATANZARO – Conclusa la terza edizione del corso di perfezionamento in medicina dell’adolescenza

Si è concluso, con successo a Catanzaro, la terza edizione del corso di perfezionamento in Medicina dell’adolescenza, organizzato dalla Acsa&Ste Ets, presieduta dal dottor Giuseppe Raiola, direttore Soc Pediatria dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

Un percorso formativo lungo sei mesi, che ha consentito a decine di medici di tornare al confronto in presenza, con l’approfondimento di una serie di tematiche nelle varie specialità mediche grazie alla presenza di professionisti e specialisti provenienti da strutture e università di tutto il Paese.

«È stato un momento entusiasmante – ha commentato il dottore Raiola introducendo l’ultima giornata di corso dedicata ad un aspetto particolare della professione medica, quello della responsabilità penale e civile –. È stato entusiasmante verificare come nel corso di questi sei mesi l’interesse è cresciuto progressivamente: iniziato quasi in sordina e poi è finito con il botto, con le ultime giornate eccezionali. Questo è il nuovo modo per fare formazione: una formazione che deve riguardare gli aspetti scientifici prettamente medici ma deve aprirsi a 360 gradi su quelle che sono problematiche della società».

«Questo – ha concluso Raiola – significa radicarsi sul territorio e vuol dire anche prendere coscienza di nuove problematiche che il medico, in passato, non prendeva in considerazione. La società cambia, e il medico deve stare al passo ed evolversi con la società».

«Abbiamo voluto creare un gruppo di avvocati all’interno dell’associazione Acsa&Ste proprio per studiare l’ambito legale riguardante l’ambiente medico-sanitario. Nell’individuare gli argomenti da trattare, la scelta è ricaduta sulla responsabilità professionale del medico sia dal punto di vista penale che civile proprio perché è un argomento molto dibattuto nell’ultimo periodo», ha spiegato l’avvocato Silvia Raiola.

«Si é registrato, infatti – ha aggiunto – un incremento delle azioni legali: purtroppo quella che era una volta la gratitudine, l’ammirazione verso i progressi della medicina e verso comunque quello che era il lavoro di tutto il personale sanitario, si è quasi trasformato in un desiderio di rivalsa nelle ipotesi di fallimento delle cure. Ci sembrava importante fornire dei suggerimenti al personale sanitario non solo sulle responsabilità che loro ben conoscono».

Ai relatori, quindi, il compito di approfondire aspetti legislativi legati alla legge Balduzzi (ispirata dall’esigenza di contenere la spesa sanitaria e limitare la responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie anche per contrastare il dilagante fenomeno della medicina difensiva) e poi alla legge “Gelli- Bianco” subentrata nel 2017 (che ha introdotto una causa di non punibilità per il medico, la cui condotta imperita abbia causato la morte o lesioni personali del paziente, purché siano state rispettale le linee guida). E quando si parla di responsabilità medica non si può non parlare del consenso informato senza il quale il medico ovviamente non può operare.

«Nella prima giornata di lavori – ha sottolineato l’avvocato Raiola – l’avvocato Francesco Galeota ha ben spiegato cosa è il consenso informato, perché purtroppo spesso i pazienti firmano senza leggere mentre l’avvocato Iannello ha approfondito tutte le novità legate alla legge “Gelli-Bianco”.

L’avvocato Aiello ha parlato invece di quelli che sono i danni della responsabilità sotto il profilo civile. Ad aprire i lavori, l’avvocato Codispoti che ci ha illustrato in generale gli aspetti della responsabilità professionale penale.

«Il messaggio che abbiamo voluto trasmettere ai medici presenti riguarda prima di tutto la corretta informazione – ha spiegato l’avvocato Danilo Iannello – il continuo ed esponenziale aumento di contenziosi sanitari, è un problema come anche fotografato da studi statistici: aumenta la paura del medico di approcciare il paziente».

«Questo genera una medicina difensiva – ha continuato – che è sicuramente negativa e nefasta per il paziente stesso. Quindi si innesca un meccanismo perverso che crea uno stato di angoscia deleterio, tanto per il sanitario che non ha più la tranquillità necessaria per porre in essere la sua attività”. La corretta informazione, insomma, in materia di responsabilità medica è finalizzata a ricostruire “quell’equilibrio sottile tra il contemperamento delle esigenze di tutela del paziente e delle ragioni del sanitario che quotidianamente svolge la propria attività professionale».

Tra gli aspetti approfonditi quello dei profili di responsabilità penale e civile degli enti di gestione, della struttura sanitaria e del medico in materia di Covid 19.

«La gestione dell’emergenza da parte dei medici è una gestione difficile, quindi i margini di errore sono maggiori ed è per questo che il legislatore lo protegge dalla responsabilità penale limitandola alla sola colpa grave – ha detto l’avvocato Francesco Iacopino –. Per quanto riguarda l’aspetto civilistico dei medici e delle strutture, per loro la possibilità di essere esenti da responsabilità dipende in maniera precauzionale dal grado di conoscenza dei fenomeni che stanno governando. Si stanno approntando linee guida, buone pratiche, e sappiamo che determinati protocolli aiutano a prevenire i rischi di contagio: allora il rispetto effettivo sia delle strutture, attraverso adeguati modelli di organizzazione e adeguati protocolli, sia dei medici diventa uno strumento di esenzione da responsabilità».

Una due giorni di studi e approfondimenti, quella organizzata dal dottore Raiola che come evidenziato dall’avvocato Carlo Petitto nella giornata conclusiva: «Ci ha consentito di soffermarci su un pensiero: dobbiamo passare dalla responsabilità sanitaria a una sanità realmente responsabile, fatta sempre di valutazione corrette, di attenzione nei confronti dell’operato dei medici e del personale sanitario in generale, ricordando che il medico che abbia la possibilità di poter operare con serenità contribuisce concretamente al miglioramento della società».

«Il medico e in genere il personale sanitario – ha concluso – non può continuare a essere un obiettivo o un nemico pubblico, ma è una persona che quotidianamente si occupa di salvare la vita degli altri. Dobbiamo sempre partire da questo». (rcz)

 

 

Medicina e Azienda Dulbecco, l’11 gennaio il dibattito pubblico a Catanzaro

Mercoledì 11 gennaio, a Catanzaro, alle 17, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, è in programma il dibattito pubblico sulle vicende della facoltà di medicina e dell’Azienda unica “Dulbecco” che interessano da vicino il futuro della sanità catanzarese. Un momento voluto dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, per parlare delle iniziative da assumere per salvaguardare funzioni e competenze che ruotano attorno al Capoluogo.

«Sarà un incontro propedeutico utile ad individuare una comune visione di intenti, anche dal punto di vista tecnico, in prossimità del Consiglio comunale ad hoc convocato per giorno 16 gennaio a cui sono stati invitati a partecipare consiglieri regionali e parlamentari rappresentativi del territorio – ha dichiarato afferma Fiorita –. Sul tema del sistema universitario calabrese – continua – abbiamo sempre sostenuto la necessità che venga garantito l’equilibrio complessivo attraverso la valorizzazione delle specificità presenti in ciascun ateneo e, di conseguenza, il livello qualitativo dell’offerta formativa e la sua attrattività».

«La nostra richiesta di un maggiore e più sereno approfondimento sull’opportunità di istituire, presso l’Unical – ha proseguito – una seconda facoltà di Medicina è stata però del tutto elusa. Come, allo stesso modo, l’adozione dell’atto ultimo che avrebbe portato alla nascita dell’Azienda Unica “Dulbecco” ha subito un formale blocco. Catanzaro non può restare con le mani in mano, è indispensabile intraprendere ogni e necessaria azione, anche giudiziaria, utile e in tutte le sedi opportune, per difendere il ruolo che la Città ha esercitato sinora all’interno del sistema universitario calabrese».

«Mi auguro che si possa aprire una riflessione partecipata su questi argomenti – ha concluso il primo cittadino – e quella del dibattito di giorno 11 gennaio rappresenta l’occasione per ampliare il novero degli attori coinvolti, affinché possa essere recepita e veicolata anche la voce del mondo sindacale, delle categorie, degli ordini professionali, delle associazioni. Ribadisco con forza che su questi temi non intendiamo soccombere a una visione di corto respiro che rischia di essere pregiudizievole degli interessi di larga parte della Regione». (rcz)

CATANZARO – Tutto pronto per la Befana del Poliziotto 2023

È tutto pronto, a Catanzaro, per la Befana del Poliziotto 2023, una manifestazione organizzata dal sindacato Fsp Polizia di Stato insieme alla Segreteria Provinciale e Regionale, in collaborazione con il Basket Academy Catanzaro, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria e dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro.

«Una tradizione – ha spiegato Rocco Morelli, il Segretario Generale Provinciale dell’Fsp di Catanzaro –  che continuiamo a portare avanti da tanti anni e che continueremo nel futuro per far sentire la sensibilità di noi poliziotti».

I poliziotti, dunque, faranno visita ai reparti di Pediatria, Chirurgia Pediatrica e Oncologia Pediatrica dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio” nonché presso Oncologia Pediatrica del Ciaccio per dar vita alla “Befana del poliziotto in corsia”, con la presenza attiva del dottore Giuseppe Raiola da sempre vicino al nostrosindacato. Mentre alle 12.00 la Befana farà visita a “chi non è più giovane” nella struttura per anziani “L’Oasi di Padre Pio”.

Il sipario della grande festa si aprirà dalle 16.30, al Pala Pulerà  nel quartiere Lido di Catanzaro in località Giovino, inizierà la maratona di divertimento condotta dagli immancabili cabarettisti “Rino & Giulio” con dal Segretario Nazionale del Sindacato Giuseppe Brugnano che condurrà la parte istituzionale.

Nella fase iniziale dell’iniziativa verranno ricordati i poliziotti Emanuele Cazzato e Fabio Plastino, in servizio presso la Questura di Catanzaro e prematuramente scomparsi nel 2022. I sindacalisti dell’Fsp Polizia di Stato con Giulio Falbo e Rino Rodio ricorderanno  anche Franco Riga un cittadino esemplare della Marina di Catanzaro anche lui scomparso nel corso del 2022.

Nel corso dell’evento si succederanno le esibizioni del cantante Marco Carta, vincitore del festival di Sanremo 2009, dei maghi Nevis e Asya, degli atleti della Real Italian Wresting, del tiktoker Pomiro84 e di Saverio Riccelli. Eleveranno la serata con la loro presenza i giocatori della squadra di basket della città di Catanzaro, il Basket Academy Catanzaro guidato dal Capitano Billy Fall con la presenza dello storico “Capitano” Andrea Cattani, i calciatori dell’U.S. Catanzaro guidati dal Capitano Pietro Iemmello ed il Direttore generale Pietro Foresti

Sono previsti inoltre gli interventi istituzionali dei vertici della Questura, del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il consigliere regionale Antonio Montuoro (un poliziotto impegnato nelle Istituzioni) del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il Magistrato Marisa Manzini, del Presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, del vice Presidente dell’FSP Franco Maccari. 

E’ inoltre programmata per le 19.00 una breve intervista  al Sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro condotta dal vice Direttore della testata giornalistica “Catanzaroinforma”, Davide Lamanna. 

«Vogliamo ringraziare tutte le persone che ogni anno ci consentono di rinnovare questo importante appuntamento con i colleghi ma, anche, con la cittadinanza tutta – ha concluso Rocco Morelli –  con tante persone provenienti dai più svariati settori della realtà sociale catanzarese e che non fa che ampliare il nostro bagaglio esperienziale e valoriale. Un ringraziamento particolare vogliamo rivolgerlo a Giulio Falbo, ormai presidente onorario della Befana del Poliziotto a Catanzaro, ed all’attore Rino Rodio per la loro partecipazione attiva al nostro evento». (rcz)

 

CATANZARO – L’Happyfania al Parco

Questo pomeriggio, a Catanzaro, alle 17, al Parco Gaslini, è in programma l’Happyfania al parco, organizzato dall’Associazione SeaSide Cultura, Antonio Ursino, in collaborazione con l’Associazione Carpe Diem, Casa Gaslini, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione Calabria. La direzione artistica è di Francesco Iaconantonio.

Il programma dell’evento

Le befane sul monopattino, incontro con la Befana nella sua dimora, che distribuirà dolci e caramelle ai bambini (a cura dell’Agenzia Super Animations), Befana sui trampoli, face painting ed animazione baby dance (a cura di Jole Animazione), spettacolo di giocoleria della befana su monociclo, mascotte befana, animazione con Magic Elvis & Rockfeller, clown con palla gigante, pop corn gratuiti per tutti i bambini, stand di hobbisti e di creativi.

Ad arricchire l’evento, le luminarie artistiche a tema natalizio installate nel parco. (rcz)

CATANZARO – Successo per il concerto di Samuele Bersani

Samuele Bersani al centro della Basilica dell’Immacolata circondato dal pubblico. 
Partiamo dalla fine: durante l’ultima canzone prima del bis richiesto a suon di numerosi applausi, Samuele Bersani si è posizionato al centro della suggestiva Basilica dell’Immacolata, portando con sé gli spartiti,   intonando la nota “Giudizio universale”. 

Un altro concerto, anzi due, hanno allietato le serate festive di catanzaresi e non nell’ambito della rassegna A farla amare comincia tu, promossa dal Comune di Catanzaro e affidata alla direzione artistica di Antonio Pascuzzo. Il 29 dicembre è stata la volta de l’incontro di musica e parole con Samuele Bersani, con una straordinaria introduzione musicale a cura del fisarmonicista Carmine Ioanna.

Altre due esibizioni di alto valore musicale dunque. Giunte dopo i concerti di Banda Osiris, Roy Paci, Rossoantico, Francesco Forni e dello spettacolo inedito di Vinicio Capossela, di cui abbiamo argomentato tra le pagine del nostro giornale.

L’artista non era in tour, ma ha inteso regalare al pubblico di Catanzaro un set speciale, con un organico e un repertorio ispirato al suggestivo luogo di culto – la Basilica dell’Immacolata appunto, nel cuore del centro storico catanzarese – che lo ha ospitato. L’atmosfera vissuta durante il concerto è stata quella che era nelle intenzioni del cantautore romagnolo: un incontro intimo in cui l’artista ha raccontato se stesso per oltre 30 minuti attraverso le sue canzoni arrangiate appositamente per l’occasione. Ad aprire lo spettacolo musicale è stato, come da premessa, il fisarmonicista originario di Avellino, trasferitosi in giovane età a Frosinone, Carmine Ioanna. Il musicista racconta che ha iniziato a suonare all’età di tre anni e di esibirsi in pubblico già dagli 8 anni, suonando sia il pianoforte che la fisarmonica.

L’artista partirà il 5 gennaio in concerto per Dubai, ha dichiarato anche d’essere amico fraterno del direttore artistico Pascuzzo e che ha accolto immediatamente l’invito dello stesso perché «quando organizza lui mi aspetto sempre qualcosa di magico!».

Tornando al protagonista della serata – che nella sua carriera ha registrato 11 album in studio – dopo una pausa di diversi anni lo vediamo annunciare nell’ottobre 2020 il nuovo album “Cinema Samuele”, da cui il primo singolo “Harakiri”. E lo vediamo anche accompagnare il cantante rapper Willie Peyote sul palco del Festival di Sanremo 2021, partecipando alla serata di cover con “Giudizi universali” dello stesso Bersani. Il 13 luglio di quest’anno vince il suo quarto premio Tenco con “Cinema Samuele” nella categoria “miglior album”.

Nel concerto tenuto a Catanzaro ha allietato il pubblico con i suoi più grandi successi e durante il concerto ha svelato anche l’origine calabrese del suo percussionista Michele Ranieri. Da noi intercettato a fine spettacolo, il musicista ha dichiarato di essere nato proprio in provincia di Catanzaro, precisamente a Vallefiorita e che dopo diversi anni a Roma ora vive a Velletri, continuando a ricordare ed amare la sua terra natìa. 

Che dire: lunga vita alla rassegna musicale “A farla amare comincia tu”, una rassegna di grande spessore che sarebbe davvero dono gradito per i catanzaresi stabili e di ritorno durante tutte le festività natalizie a venire. (bg)

L’incanto di Vinicio Capossela conquista Catanzaro

di BRUNELLA GIACOBBE – Oratorio dei folli e santi innocenti” è l’inedito concerto che Vinicio Capossela ha dedicato il 28 dicembre alla città di Catanzaro, nel solenne scenario della Basilica dell’Immacolata, in occasione della rassegna A farla amare comincia tu diretta artisticamente da Antonio Pascuzzo.

La rassegna che in questo Natale 2022 brinda alla sua terza edizione, dopo quelle del 2015 e del 2016, e che accompagnerà fino al 30 gennaio le festività catanzaresi con concerti nel centro storico e nei luoghi di culto della città, offrendo una serie di selezionati concerti ed eventi gratuiti. 

Dall’introduzione di Antonio Pascuzzo si apprende che “il 28 dicembre in tanti posti di lingua ispanica si festeggia la particolarissima Festa dei Santi Innocenti”. Ulteriore prova, se ce ne fosse bisogno, della contaminazione di musiche diverse per genere, strumenti e continenti che il cantautore opera continuamente su di sé e di conseguenza sulla propria offerta musicale al pubblico. La musica del cantautore nato in Germania, ma proveniente dall’Irpinia, arriva con un’armonia di suoni, di strumenti antichi e moderni, nonché di melodie che insieme alle poetiche parole riesce a comporre scenari interiori altamente suggestivi, perché un continuo gentile invito a guardarsi dentro per guardarsi meglio intorno. Non stupisce che il pubblico che in occasione del gustoso concerto era lì in prossimità di Piazza Prefettura già a partire dal pomeriggio e che alle 20 circa avrebbe raggiunto una fila di alcune centinaia di persone, tutte con ingresso gratuito su prenotazione, che attendevano l’apertura dei cancelli.

Con la partecipazione in alcuni brani dei Totarella – gruppo che ricerca e propone i suoni della musica tradizionale popolare, al completo comprende sette musicisti originari di Terranova di Pollino (Pz), Alessandria del Carretto (Cs) e Canna (Cs) – Vinicio Capossela ha saputo emozionare, far ridere e sorridere, riflettere e commuovere con gran disinvoltura. 

«Con il termine di “Feste dei Folli” – spiega Capossela – si designa un insieme di celebrazioni che si svolgevano nei giorni successivi al Natale (come Santo Stefano, il 26 Dicembre, San Giovanni Apostolo, il 27 Dicembre, o i Santi Innocenti, il 28 Dicembre), a carattere burlesco e canzonatorio, che si configuravano come una vera e propria anticipazione del periodo carnevalesco. Il 28 Dicembre, per chi festeggia i Santi Innocenti, è il giorno delle burle e del sovvertimento dell’ordine. Una antica tradizione che parte dai Saturnali romani ne faceva nel medioevo, il giorno della Festa dei folli, o festa asinaria. L’asino si introduceva in chiesa e veniva fatto re, e il bambino che gli stava in groppa proclamato Vescovo”. 

I Totarella hanno suonato anche uno “strumento” di antica tradizione, come omaggio alla creatura, vale a dire ossa di asino del Pollino, più precisamente le mascelle d’asino erano percossa da altre ossa producendo un suono che viene dalla terra e che tocca corde profonde.

«Sempre i riferimento alle feste dei folli “musica e baccanale – aggiunge Capossela – accompagnavano questa specie di anticipazione del carnevale, in tempo di Natale. 

Così faremo noi onorando l’invito del festival “A Farla Amare comincia tu” nella Basilica dell’Immacolata, con questo concerto inedito che ha visto oltre alla presenza di insigni musicisti di musica antica quali Giovannangelo De Gennaro alla voce, viella, bombarda, aulofoni e zampogna, Raffele Tiseo al violino e viola d’amore, Vincenzo Vasi alle diavolerie elettromagnetiche e tamburo, Andrea Lamacchia al contrabbasso».

E menziona anche gli innovativamente radicati musicisti e le straordinarie voci dei Totarella (Paolo Napoli, Saverio Marino e Rocco Adduci), che hanno portato la grande tradizione del Pollino a mezzo di quell’antico strumento che è la zampogna. Difatti Totarella, detta anche ciaramella, è il nome di uno strumento che nelle zone montane al confine fra Calabria e Basilicata accompagna le tipiche zampogne a chiave del territorio. 

Gira voce tra i pastori del vallo di Diano che “quando il Patraterno e il Diavolo si affrontarono, il primo si prese la zampogna e il secondo il tamburo”. Come da intenti condivisi con lo staff di produzione e l’ufficio stampa della rassegna Capossela ha portanto nel religioso contesto della Basilica dell’Immacolata entrambi, sia Dio che il Diavolo – «in una data che rimanda a una ritualità antica, in quel non-tempo che era chiamato delle “dodici notti”, tempo di prodigi, di sospensione dell’ordine temporale e della divisione tra uomo e animale, tra vivi e morti. Il repertorio offerto, e quindi “offertorio”, sarà scelto tra quei brani più adatti al passaggio di stato e di tempo. E che la Follia che dilaga sulla terra, (e ne fa un mondo al rovescio), per una sera, abbia la sana voce dell’infanzia del mondo, che è in fondo il fascino ultimo del Natale».

In una Basilica? Sì perché non c’è offesa e non c’è blasfemia. Al contrario ogni pezzo è un omaggio a colui che per i cattolici è il Creatore di tutto e di ogni cosa, un inno a Dio ed un frequente menzionar suo figlio, un omaggio al coraggio di quell’uomo che si è sacrificato per l’Uomo.