CATANZARO – L’Anci ricorda il Nobel Dulbecco e la città si mobilita per celebrarlo

Avrebbe compiuto 110 anni lo scienziato e premio Nobel, catanzarese di origine, Renato Dulbecco. Proprio per questo importante anniversario l’Anci lo commemora attraverso le parole del sindaco Nicola Fiorita.

Il 22 febbraio 2024 si celebra l’importante anniversario per uno dei concittadini più illustri, che nel 1975 è stato insignito del premio Nobel per la Medicina, insieme a David Baltimore e Howard Temin, per le importanti ricerche sull’interazione tra i virus tumorali e il materiale genetico della cellula. Dulbecco ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria di Catanzaro nel 1983.

Fiorita ha sottolineato lo stretto legame che la città conserva tuttora con la sua figura, evidenziando la nascita dell’Azienda unica ospedaliero-universitaria che porta il suo nome e che mira a diventare uno dei maggiori hub sanitari del Mezzogiorno.

Il 2025 sarà l’anno del cinquantenario del Premio Nobel assegnato a Dulbecco ed è su questo orizzonte che si concentra l’impegno dell’Amministrazione nel celebrare e ricordare un pioniere nelle ricerche sulla genetica del cancro.

«Dulbecco aveva mantenuto un rapporto speciale con Catanzaro e spesso, tra gli innumerevoli viaggi internazionali, andava a visitare la casa dove aveva vissuto con i suoi genitori in un vico di Bellavista», sottolinea il sindaco.

«L’anno prossimo ricorrerà un anniversario importante e abbiamo già coinvolto una fitta rete di enti ed istituzioni per l’istituzione di un Comitato mirato all’organizzazione di iniziative di alto profilo scientifico, che veda anche il contributo attivo dell’Università. É nostra intenzione far conoscere la figura di Dulbecco e rendere sempre vivi i suoi insegnamenti specialmente tra le nuove generazioni di medici e ricercatori», dice ancora il sindaco. (rcz)

A Catanzaro al via la Conferenza di pianificazione Psc importante momento di ascolto

Alla Biblioteca “De Nobili” di Catanzaro è iniziata la conferenza di Pianificazione dell’Ambito del percorso che l’Amministrazione sta portando avanti verso l’approvazione del Piano strategico comunale.

Presenti, oltre al sindaco Nicola Fiorita, la vicesindaco Giusy Iemma, la dirigente del settore Giovanni Laganà, la Responsabile del procedimento, Laura Abramo, i progettisti Sergio Dinale e Paolo Bagliani, i rappresentanti degli Ordini professionali e del Terzo Settore, nonché della competente Soprintendenza.

A riepilogare lo stato dell’arte del percorso di redazione del PSC che proseguirà con una successiva conferenza, che si terrà tra 45 giorni, la vicesindaca Iemma, che detiene la delega alla Pianificazione territoriale.

«L’Amministrazione comunale ha definito un primo quadro di obiettivi e di azioni progettuali ben precise, con l’impegno di centrare un obiettivo storico e completare l’iter del Piano strategico nei tempi fissati dalla legge urbanistica regionale», ha commentato Iemma.
«Il lavoro dei progettisti, nella predisposizione di un quadro conoscitivo aggiornato del territorio – ha spiegato –  è stato prezioso nel fornire gli indirizzi su cui abbiamo inteso innestare una visione politica che guarda al futuro della città. Gli interventi prospettati si ispirano ai principi della sicurezza – come principio cardine per prevenire e contrastare il rischio sismico, geologico, idraulico – dell’accoglienza e dell’inclusione al fine di aggredire il progressivo decremento demografico. In tal senso, riteniamo sia fondamentale incentivare quegli interventi edilizi e urbanistici che siano funzionali allo sviluppo del territorio – in particolar modo nel settore turistico e ricettivo – e costruire un programma di edilizia sociale che valorizzi le opportunità delle locazioni, anche della locazione calmierata soprattutto per i giovani che vogliano formarsi a Catanzaro e le giovani coppie. In questo contesto, occorre privilegiare il completamento ed il recupero rispetto alla nuova espansione».
La vicesindaco ha, quindi, auspicato l’apertura di una concertazione sui temi al centro dell’attenzione: «Le molteplici azioni messe in campo dall’Amministrazione mirano al rafforzamento della componente green, della resilienza, della rigenerazione urbana e della mobilità sostenibile, nell’ottica del recupero delle aree più degradate e della ricucitura delle periferie».
«Una Catanzaro che vuole crescere non può che pensarsi in termini di polo attrattivo di servizi per i Comuni limitrofi – ha concluso – puntando in particolare al Porto e all’area di Germaneto. In questa fase, è necessario l’ascolto e l’apporto di tutti, superando gli interessi di parte, per costruire un orizzonte comune». (rcz)

CATANZARO – Un nuovo master all’Accademia di Belle arti verrà presentato il 28 febbraio

Mercoledì 28 febbraio, alle ore 11.30 presso l’Accademia di Belle arti di Catanzaro, il direttore Virgilio Piccari, presenterà alla stampa il Master di I Livello in “Gaming strategia di valorizzazione delle aree archeologiche e delle collezioni museali” che, dopo l’autorizzazione ministeriale, entra a pieno titolo nell’offerta formativa dell’Accademia catanzarese, ampliandola alle opportunità post-lauream.

Interverranno Filippo Demma, direttore del Parco archeologico di Sibari; Marilena Cerzoso, direttrice del Museo dei brettii e degli enotri e presidente dell’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria; Simona Bruni, direttrice del Museo archeologico lametino. I dettagli del Master, il primo nel suo genere in Italia, saranno illustrati dal referente del Corso, prof. Maurizio Lucchini. (rcz)

CATANZARO – Al Teatro Comunale in scena “Dui cambari e serbizzi… e u munnu ‘mparaventu”

Domenica 25 febbraio, alle 18.30 al Teatro Comunale di Catanzaro, torna la stagione di Teatro Incanto con lo spettacolo “Dui cambari e serbizzi… e u munnu ‘mparaventu”.

La compagnia diretta dall’attore e regista Francesco Passafaro porta in scena un classico della commedia catanzarese scritto dal grande maestro Nino Gemelli. Quest’opera promette di catapultare il pubblico nella ricca cultura e nelle affascinanti tradizioni del luogo, offrendo una serata all’insegna delle risate, delle situazioni esilaranti e di una storia coinvolgente.

La trama prende vita con lo scontro tra due famiglie, i Pace e i Vivalà, entrambe desiderose di occupare lo stesso appartamento: uno regolarmente fittato, l’altro occupato abusivamente. Ciò genera una serie di situazioni comiche e avvincenti che metteranno alla prova le risorse e la pazienza dei protagonisti.

«Ma insieme, si può superare qualsiasi difficoltà – afferma Francesco Passafaro – E a chi ci chiede perché, dopo tante commedie in italiano, siamo ancora pronti a mettere in scena commedie in dialetto catanzarese, ricordiamo che per noi il dialetto è la cultura del luogo, è un modo per non perdere le nostre radici. Il dialetto è poesia ed emozione».

Il Teatro Incanto continua così la sua missione di valorizzare le opere dei grandi autori, tra cui Nino Gemelli, Eduardo, Pirandello, Garinei e Giovannini, oltre a presentare spettacoli originali scritti e realizzati proprio dalla compagnia. «Fare Teatro è tutto per noi – sottolinea Passafaro – non solo uno stile, ma tutti i messaggi che possiamo comunicare attraverso le nostre possibilità».

“Dui cambari e serbizzi… e u nunnu ‘mparaventu” è un’opportunità unica per immergersi nella vibrante tradizione teatrale della Calabria e per godere di una serata indimenticabile all’insegna dell’arte e dell’intrattenimento.

Per info e biglietti: 0961 741241; info@ilcomunale.it; www.ilcomunalecz.it (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – #trameascuola, la Sarfatti spiega la Costituzione ai bambini

Il progetto #trameascuola 2023-24, promosso dalla Fondazione Trame ets e coordinato dalla referente Claudia Caruso e dalla responsabile Maria Teresa Morano con il supporto dei volontari di Servizio civile universale e di Trame.Festival Ari Anello, Nicola Catania, Claudia Gigliotti, Alessandro Petrosino e Veronica Palmieri, prende il via.

E inizia con la scrittrice e docente fiorentina Anna Sarfatti, da sempre impegnata nella ricerca di percorsi e strumenti per promuovere la cultura dei diritti e della cittadinanza attiva tra i bambini, ha inaugurato il ciclo di incontri con gli autori con il suo “La Costituzione raccontata ai bambini” (Mondadori) insieme alle classi delle scuole primarie dell’Ic Nicotera – Costabile, dell’Ic Borrello – Fiorentino, dell’ Ic Perri – Pitagora e dell’Ic Manzoni – Augruso.

Partendo dagli spunti offerti dal libro, che fornisce una prima conoscenza della Costituzione italiana, e dall’assunto che la scuola debba essere soggetto attivo nella formazione di donne e uomini consapevoli, il confronto con gli studenti ha messo al centro i principi e i valori che permeano il dettato costituzionale.
Il percorso tra gli articoli ha permesso di riflettere insieme su temi vicini all’esperienza dei più piccoli, per coglierne il significato profondo. E così, partendo dal gioco, il dialogo ha spaziato tra i concetti di libertà, equità, uguaglianza di genere, giustizia, rispetto delle regole, riuscendo a dar voce anche a nozioni apparentemente complesse, rendendole più accessibili e meno retoriche.

L’attenzione è stata sempre rivolta ai “perché” che stanno alla base dei diritti e dei doveri, per comprendere a fondo la necessità di «non rispettare le regole temendo una punizione ma riconoscendo in esse l’esigenza di salvaguardare il benessere di tutti».

Dopo quello con Sarfatti, gli incontri di #trameascuola proseguiranno nelle prossime settimane ospitando la direttrice editoriale di Coccole Books Daniela Valente, il giornalista e maestro Alex Corlazzoli e la scrittrice esperta di comunicazione Chiara Patarino.

Valente sarà intervistata dagli alunni delle classi delle scuole secondarie di primo grado dell’Ic Nicotera – Costabile, Borrello – Fiorentino e Maraziti di Marcellinara a proposito del libro “Testimoni di coraggio” (Coccole Books). Corlazzoli incontrerà i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Ic Perri – Pitagora, Don Milani, Sant’Eufemia e Ardito Don Bosco, commentando il libro “Paolo sono. Il taccuino immaginario di Paolo Borsellino” (Giunti editore). Patarino sarà invece accolta dai piccoli lettori di “Ragazzi in gioco” (Coccole Books) dell’IC Maraziti plessi Marcellinara, Settingiano, Miglierina.

Gli istituti superiori coinvolti nel progetto (Ipssar Luigi Einaudi ITE V. De Fazio, Liceo Scientifico Galilei, Istituto superiore Rambaldi Polo tecnologico industriale ed artigianale avanzato di Lamezia terme e Iss Einaudi Serra San Bruno) sono attualmente impegnati nei percorsi di lettura di “Lo sputo” della magistrata Marzia Sabella (Sellerio editore) e “Occhi di lupo, cuore di cane” (Bompiani) della scrittrice Diana Ligorio.

Il liceo classico F. Fiorentino e il liceo statale Campanella di Lamezia Terme stanno portando invece avanti un percorso di ricerca storica focalizzato sull’educazione alla legalità e sugli episodi di matrice terroristica che hanno interessato l’Italia a partire dalla fine degli anni Sessanta e che mette in rete istituti scolastici di tutta Italia, un lavoro iniziato lo scorso anno in collaborazione con Fondazione Treccani Cultura e Fondazione Occorsio.

Quest’anno per la prima volta #trameascuola ha raggiunto l’Istituto d’istruzione Superiore Einaudi di Serra San Bruno (Vibo Valentia), con il quale la Fondazione ha stipulato anche una convenzione per intraprendere Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) con l’obiettivo di rafforzare sempre di più la collaborazione con le istituzioni scolastiche e approfondire la formazione degli studenti nell’ambito dei percorsi sull’educazione alla legalità e alla lettura.

Infine, grazie al successo della raccolta fondi #trameascuola | Costruiamo un futuro libero dalle mafie, nell’ambito dell’iniziativa “riGenerazione Futuro I tuoi progetti per il territorio” promossa da Associazione Civita e realizzata grazie al contributo del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, la Fondazione si sta impegnando ad amplificare l’impatto dei laboratori sulla legalità già avviati nelle scuole per diffondere in maniera più incisiva il messaggio della legalità e il valore della cittadinanza attiva nelle classi calabresi. (rcz)

CICALA (CZ) – Sabato 24 febbraio il convengo “Il Viaggio delle Radici: Italea incontra i territori”

Si terrà sabato 24 febbraio, alle ore 17 nella sala del consiglio comunale di Cicala, il convegno: “Il Viaggio delle Radici: Italea incontra i territori”, la cui apertura è affidata alla relazione “La memoria storica dell’emigrazione” di Maura Gigliotti; seguiranno i saluti del sindaco di Cicala Alessandro Falvo e gli interventi, moderati da Serena Franco, referente Italea Calabria, di Cristina Porcelli coordinatrice regionale Italea Calabria, Mario Talarico fondatore del Museo del Bosco della Sila, Luigi Candalise di Esperiandanti e Andrea Gigliotti di Terra Mater. A seguire degustazione prodotti tipici presso i catoja.

Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale all’interno del progetto Pnrr e finanziato da NextGenerationEu per il periodo 2022-2025.Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare costituita da 20 gruppi, ognuno per una regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.

Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili.

Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendo una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta la riconoscenza della “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo.

Ma ci saranno anche altri appuntamenti sabato 24 febbraio. Alle 14 è previsto il percorso di trekking urbano e alle 15.30 la visita guidata all’Azienda Muraca.

«Quando uno lascia un paese, tutte le cose acquistano prima della partenza un valore straordinario di ricordo, e ci fanno pregustare la lontananza e la nostalgia».

Forse è possibile partire da Corrado Alvaro per parlare de “Il Viaggio delle Radici” e Italea, che in Calabria, così come in ogni regione d’Italia, vuole riannodare i fili della memoria con gli emigrati italiani di prima e seconda generazione.

Un’occasione per riscoprire cultura e tradizioni e far diventare approdo i luoghi di partenza per i molti che hanno lasciato la Calabria per innestare le loro vite altrove.

Riscoprire le proprie origini grazie a quella nostalgia e a quei ricordi fissati nella memoria di cui parla Alvaro in Gente in Aspromonte diventano la visione e l’azione che hanno l’obiettivo di coniugare sentimenti e turismo e fungere da attivatori di opportunità, quasi una restituzione, per i territori che hanno conosciuto il fenomeno dell’emigrazione.

In Calabria questo viaggio delle radici inizia in provincia di Catanzaro, da Cicala, alla scoperta di storia, tradizioni e leggende del borgo nel cuore della Sila piccola.

CATANZARO – Isole ecologiche a pieno regime su tutto il territorio

Buone pratiche ambientali arrivano nella città di Catanzaro. Chiusa la fase sperimentale avviata la scorsa settimana, le isole ecologiche mobili sono entrate in pieno regime sul territorio comunale. La nuova metodologia per la raccolta dei rifiuti, che integra quella porta a porta ed è finalizzata a incentivare la cura e la valorizzazione dell’ambiente, ha ricevuto una buona accoglienza da parte dei cittadini, che hanno già cominciato a utilizzarle differenziando correttamente i rifiuti che è possibile conferire.

Tuttavia, l’amministrazione comunale ha inteso comunque facilitarne e sollecitarne l’uso attraverso una campagna informativa dedicata. In alcuni punti strategici della città, infatti, sono stati distribuiti volantini che spiegano come e quali rifiuti conferire. In più, presso ciascuna Ecoisola, dalle ore 11:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00, sono presenti gli operatori della Sieco con il compito di facilitare agli utenti l’utilizzo del presidio informatizzato, che è comunque molto semplice da far funzionare. Le info sono reperibili anche sul sito www.catanzaroraccoltadifferenziata.it

Le Ecoisole si trovano in posizioni che il Comune reputa nevralgiche, fermo restando che sarà l’esperienza concreta sul campo a confermarlo o a suggerire spostamenti o un eventuale aumento di postazioni. Per il momento esse sono così collocate: Piazzale Mater Domini (incrocio con via Gravina) / Viale dei Normanni (adiacenze parcheggio teatro Politeama) / Via Lombardi / Area Teti / Via Torrazzo. Ogni cittadino residente nel Comune potrà conferire presso ogni dispositivo, attivo 24 ore su 24, le seguenti tipologie di rifiuti differenziati: carta / plastica e matalli / toner e cartucce / piccoli elettrodomestici / piccoli ingombranti. Sulla parte frontale dell’Ecoisola, ciascuno ha una bocchetta dedicata, che si aprirà automaticamente utilizzando il codice a barre della tessera sanitaria o il Qr Code generato dall’App “Erredi”, scaricabile da Google Play o da App Store.
Sulla parte laterale, l’Ecoisola presenta le bocchette dedicate a: pile esauste / farmaci / piccole lampadine. Per queste tipologie di rifiuti il conferimento è libero e le bocchette laterali sono utilizzabili senza tessera sanitaria o Qr Code.

Le Ecoisole, video sorvegliate, tracciano tutti i conferimenti e inviano i dati al sistema di controllo che monitora i tassi di riempimento dei contenitori, che pertanto verranno svuotate soltanto quando saranno completamente pieni.

«L’entrata in funzione delle Ecoisole, cui presto si aggiungerà quella dei cassonetti interrati – ha detto l’assessore all’Ambiente, Giorgio Arcuri – costituisce un vero e proprio salto di qualità nella metodologia di raccolta dei rifiuti. Una ulteriore opportunità, che si aggiunge al tradizionale porta a porta, ma che è anche un aiuto in più a mantenere il decoro e la pulizia lungo le vie cittadine. Fa senz’altro piacere aver verificato, durante il breve periodo di sperimentazione, che la novità è stata ben accolta da tanti residenti che ne hanno fatto uso ed è la conferma che in città c’è un buon livello di attenzione verso l’ambiente. Il nostro auspicio è che questo costituisca un esempio per i pochi che ancora non intendono rassegnarsi al rispetto delle regole. Ci sono abitudini poco civili che sono dure a morire ma c’è anche tutto il nostro impegno per una Catanzaro sempre più pulita e allenata alle buone pratiche come il puntuale e corretto conferimento dei rifiuti». (rcz)

CATANZARO – Lions, a due soci del “Catanzaro Host” l’alta onorificenza del “Melvin Jones”

A due soci del Lions club “Catanzaro Host” è stata conferita la più alta onorificenza del “Melvin Jones”. Si tratta di Maria Bitonte, cerimoniera distrettuale e a Francesco Iiritano, tesoriere distrettuale del suo anno di Governatorato (2022/2023).

Inoltre la stessa onorificenza è stata consegnata al segretario distrettuale, Gaetano De Salvo, socio del Lions Club di Soverato versante Jonio delle Serre. A consegnarle l’Immediato Past Governatore, Franco Scarpino.

«Non è la prima volta che provo questa sensazione di gratificazione. Sono già al mio terzo “Melvin Jones” – ha affermato Maria Bitonte ricevendo il premio – I primi due, mi hanno resa molto orgogliosa e mi hanno dato il giusto “input” per fare sempre meglio per i nostri territori calabresi, lucani e campani; ma in assoluto, l’onorificenza in oggetto, è quella che più mi ha compiaciuta ed onorata, non solo per il prestigio del ruolo, quello di cerimoniera distrettuale, quanto per i lusinghieri apprezzamenti ricevuti per il lavoro svolto, da parte di tutti i soci del nostro grande e glorioso Distretto, dal presidente del Consiglio dei Governatori, Eddy Frezza, dal terzo vicepresidente internazione, Fabricio Oliveira, in occasione di una sua visita al nostro Distretto e da tutti i Past Governatori. Questo è molto bello perché sprona sempre più a fare meglio, a servire le nostre comunità in tutti i modi possibili, impegnandoci attraverso svariate attività ad aiutare, con gioia, chi è nel bisogno».

Ancor più soddisfatto per quanto ottenuto, è Francesco Iiritano, al quale non mancano parole di ringraziamento per il Governatore Scarpino che accordandogli la sua fiducia, per l’importante e delicato incarico, gli ha offerto, altresì, l’opportunità di ottenere un tale riconoscimento. (rcz)

A Catanzaro si è parlato del ruolo e del contributo delle donne nel Rotary

È stato un partecipato evento, quello organizzato nei giorni scorsi dal Rotary Club Catanzaro, dedicato all’ingresso, avvenuto 35 anni fa, delle donne nel club.

Il convegno, dal titolo 1989, inizio di un’era: l’ingresso delle donne del Rotary e svoltosi all’Hotel Gugliemo di Catanzaro, è stata l’occasione per celebrare una prestigiosa componente del Club, pioniera della partecipazione femminile, prima rotariana nel nostro territorio, e tra le prime nel Mezzogiorno, Franca Previti De Pace che definisce il Rotary con due semplici parole: amicizia vera.

Dopo i saluti del Presidente Rotary Club di Catanzaro, Carlo Maletta, ha relazionato la Past President Rotary Club di Catanzaro, Francesca Previti De Pace, prima donna ad essere ammessa nel club nel 1990. A moderare i lavori del convegno, il Past President Rotary Club di Catanzaro, segretario distrettuale 2023/2024, Giovanni Petracca. In apertura, il presidente Carlo Maletta ha consegnato la spilla dell’organizzazione alla socia onoraria Elena Sodano, presidente della Ra.Gi. onlus, nonchè ideatrice e promotrice del progetto della ‘Casa Paese’ di Cicala, la prima ed unica struttura residenziale del sud Italia, che accoglie persone con demenze e malattie neurodegenerative.

«Il 1989 ha segnato una svolta epocale per il Rotary International: è l’anno dell’ammissione delle donne nei club di tutto il mondo – ha esordito Maletta –. Per quasi 84 anni, infatti, il Rotary era un’organizzazione riservata agli uomini lo statuto del Rotary International definiva esplicitamente che solo i “maschi adulti” potevano essere soci».

«La svolta arriva nel 1987 – ha aggiunto – quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emanato una sentenza che dichiara illegale l’esclusione delle donne dal Rotary Club di Duarte, California. Ma solo due anni dopo, nel 1989, il Consiglio di Legislazione del Rotary International, riunitosi a Parigi, ha votato a favore dell’ammissione delle donne: risale al 4 maggio 1989 la modifica allo statuto entra in vigore, aprendo le porte del Rotary alle donne di tutto il mondo».

«Negli ultimi trent’anni – ha proseguito Maletta –, il Rotary International ha avuto un significativo aumento della partecipazione femminile che hanno raggiunto circa le 280mila unità pari ad oltre il 23 per cento dell’organico complessivo. Una crescita che conferma l’importanza di promuovere l’inclusione e l’equità all’interno dell’organizzazione, riconoscendo il valore aggiunto derivante dalla diversità e dal contributo delle donne che hanno svolto ruoli importanti all’interno del Rotary, offrendo le proprie competenze, esperienze e leadership in vari settori».

Franca Previti De Pace è stata la prima donna ad essere ammessa nel Club catanzarese nel 1990: ha raccontato la sua esperienza all’interno dell’organizzazione partendo dalla sua ammissione sino al periodo della sua presidenza.

«Sono qui oggi, con la voglia di condividere il percorso che mi ha portato ad essere parte di questa meravigliosa comunità rotariana – ha detto –. Quest’anno è stato davvero speciale per me, poiché ho avuto l’onore e il privilegio di ricoprire una carica di rilievo all’interno del Rotary Club».

«Questo incarico ha comportato molta responsabilità, ma è stato anche un periodo di grande crescita personale e di arricchimento – ha aggiunto –. Durante il mio mandato, ho cercato di mettere il massimo impegno nel portare avanti i valori e gli ideali del Rotary. In particolare, ho dedicato molta attenzione al coinvolgimento dei giovani, convinta che il loro entusiasmo e la loro energia siano risorse preziose per la nostra organizzazione».

«Abbiamo affrontato sfide importanti, come il sostegno all’Università Magna Grecia in un momento cruciale per la sua evoluzione, e altre iniziative volte a promuovere il benessere della nostra comunità e il rispetto per i diritti umani – ha ricordato ancora –. Oggi guardo indietro con gratitudine a questi anni trascorsi nel Rotary. Mi ha insegnato tanto, mi ha regalato amicizie preziose e mi ha permesso di contribuire, anche se in piccola parte, a rendere il mondo un posto migliore. Certo, non posso non menzionare il difficile periodo che abbiamo vissuto a causa della pandemia di Covid-19. Questo evento ha cambiato le nostre vite in modi imprevedibili e ha reso ancora più evidente l’importanza della solidarietà e della collaborazione».

«Nonostante le sfide e le incertezze – ha concluso – rimango fermamente convinta che il Rotary abbia ancora molto da offrire. Continuerò a essere al fianco della nostra organizzazione, pronta a mettermi al servizio della nostra comunità e ad aiutare coloro che ne hanno bisogno».

A chiudere i lavori, dopo una serie di interventi – tra i quali il Past governor del Marcello Fasano, la presidente della Fidapa Rossella Barillari, la responsabile della Comunicazione Rotary Sara Incamicia e il Past president, Umberto Platì – l’assistente del Governatore, Francesca Catuogno.

«L’integrazione delle donne nel Rotary è stato un passo importante e significativo per l’evoluzione dell’organizzazione – ha dichiarato –. Da quando le donne sono entrate a far parte del Rotary nel 1989, molte cose sono cambiate e questo ingresso è stato fondamentale per la crescita e la modernizzazione di un’organizzazione fondata nel lontano 1905».

«Essere attuali – ha evidenziato – significa riflettere la società in cui viviamo, e oggi le donne rappresentano sempre più una parte significativa di questa società, occupando posizioni di alto livello e contribuendo in modi importanti a molte aree professionali. Il motto del Rotary, “service above self” (servire al di sopra di sé), riflette l’impegno dell’organizzazione nel servire la comunità e il mondo intero».

«L’inclusione di donne di alto livello all’interno del Rotary – ha concluso – può solo arricchire ulteriormente il lavoro svolto dall’organizzazione nel tempo, consentendo una maggiore diversità di prospettive e competenze al servizio della missione rotariana». (rcz)

L’OPINIONE/ Franco Cimino: Mentre in politica si “scanna”, Catanzaro viene saccheggiata

di FRANCO CIMINO – Mentre la politica si “scanna” qui da noi, Catanzaro viene saccheggiata. E non solo nella struttura dell’Ente Fiera. Dico così direttamente dalla locuzione dell’antica nostra lingua, ché far finta di essere colto, in un paese che considera da tempo il latino la “lingua straniera” più inaccessibile, non mi piace.

La guerra che si è scatenata, da chi l’ha iniziata e da chi l’ha contrattaccata, è davvero brutta. Più delle altre che hanno accesso gli ambiti della politica e le sedi istituzionali. E non solo in questi due ultimi anni di vita amministrativa. Accade che venga perpetrato, l’altra notte, a Marina, uno degli atti criminali più orribili e, invece di mettersi insieme per analizzarli seriamente e contrastarli con la durezza necessaria, ci si litiga sopra. Se non si riscontrasse un vuoto pneumatico di cultura e di sensibilità nella falsa disputa, verrebbe da pensare che la rissa venga attivata per coprire le tante responsabilità su quanto di così grave è accaduto.

Responsabilità, che sono evidentemente molto diverse tra le parti in lotta, per la ovvia differenza dei tempi di governo dei problemi cittadini. Lasciando sullo sfondo la lite in atto, che incredibilmente in questi giorni occupa gran parte dei giornali con quel fastidioso botta e risposta continuo tra i “contendenti”, occorre riflettere e intervenire immediatamente. La riflessione riguarda una domanda non ancora posta. Da quella, altre a seguire.

«Com’è stato possibile che in una zona centralissima, che per la sua particolare posizione sarebbe dovuta essere controllata giorno e notte, un “commando” più che semplicemente criminale, agisse indisturbato, e per ore, all’interno di una struttura super sorvegliata, smontando e rimuovendo e trasferendo i cosiddetti infissi che di certo non hanno la dimensione di un libro?».

L’altra domanda: «siamo proprio certi che un’azione così rischiosa, puntasse solo agli infissi? E per farne cosa e utilizzarli come e dove?». E, ancora: «ma è davvero così facile, dalle nostre parti, entrare indisturbati in palazzi e strutture mettendo fuori uso, come nel gioco dei vecchi Lego, impianti di video sorveglianza non certo di scarsa potenza? Che ne sarà, quindi, dei negozi e delle abitazioni private?».

Per restare sul fatto, davvero molto inquietante, siamo a Marina, nella struttura della Fiera che ancora non l’ha potuta utilizzare per il suo scopo, difronte alla stazione ferrovia, a ventri metri da questa, e sulla strada di collegamento principale di tutto la nostra rete viaria, nel punto più nevralgico in cui operano diverse organizzazioni criminali, ben note anche per la loro capacità organizzativa. Di quelle non soltanto, diciamo “ stanziali”, ma di altre che vanno e vengono, entrano ed escono, con facilità dal nostro territorio.

Da ultimo, conseguentemente, la domanda più necessaria alla riflessione: «e se fosse un’azione dimostrativa, per il mondo tutto, al quale comunicare che nella Città spezzata, vi è l’assoluto dominio criminale in alcune delle sue più importanti realtà economico e territoriali e con il quale tutti, proprio tutti, devono fare i conti o “rispettosamente” rapportarsi?».

E qui mi fermo. Alla politica e al senso di responsabilità di chi è chiamato a farla attraverso e nelle istituzioni, il compito di continuare. Anche caricandosi del dovere di una risposta. Ché i cittadini, da allarmati che erano, stanno per consegnare paura e indignazione alla rassegnazione e all’arrendevolezza civile. Non c’è cosa più grave, nella lotta non tra legalità e illegalità (concetti divenuti retorici e vuoti), ma in quella tra civiltà e inciviltà, tra libertà e sua riduzione, tra democrazia e arbitrio della diversificata violenza. Infine, tra progresso e stagnazione. Tra futuro e immobilismo. (fc)