Lunedì Cgil e Uil scendono in Piazza contro una manovra che penalizza il Sud

Lunedì 12 dicembre, Cgil Calabria e Uil Calabria scenderanno in Piazza, a Catanzaro, per dire no «a una legge di bilancio che “manovra” contro il Sud».

Lo hanno reso noto i segretari generali, Angelo SposatoSanto Biondo.

«La legge di bilancio non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese – ha ricordato Biondo –. È una manovra che manovra contro il Sud e la Calabria in particolare. Sono diverse le dimenticanze del Governo Meloni. Nella manovra di bilancio, solo per fare qualche esempio, non si affronta il tema del fondo nazionale della forestazione, mancano interventi per la cura del suolo e per la lotta al dissesto idrogeologico».

«Non ci convince – ha detto ancora il Segretario generale della Uil Calabria – la scelta di reintrodurre i voucher ed il loro aumento a 10 mila euro. Non è presente, ancora, il finanziamento del fondo nazionale per le assunzioni nel settore sanitario, si introduce con l’articolo 143 una norma che, spingendo l’acceleratore sul federalismo fiscale e l’autonomia differenziata, finirebbe per allargare i divari di cittadinanza per il Nord ed il Sud del Paese».

«Sulle infrastrutture, in particolare su Alta velocità e Strada statale 106 – ha concluso Santo Biondo – si è rivelato il bluff di un governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che manovra contro il Sud e la Calabria, che stanzia fondi che non possono bastare a completare importanti infrastrutture e quando lo fa non pensa al futuro perché distratto da opere faraoniche. Per questo chiediamo alla Calabria di scendere in piazza insieme a noi”.

«Quella attuale è una manovra antimeridionalista e contro il Sud – ha detto il Segretario generale della Cgil Calabria – una manovra regressiva che ci allontana dall’Europa. Con la reintroduzione dei voucher precarizza il lavoro nero e sottopagato e se la prende con i poveri avvantaggiando gli extraprofitti».

Per Angelo Sposato, poi, «togliere il reddito di cittadinanza senza politiche attive significa andare a penalizzare chi è in difficoltà. Al contrario, invece, il governo ha previsto misure che vanno ad aiutare i ricchi e le multinazionali».

«Ecco perché – ha spiegato Sposato – è anche una manovra classista. Ma non solo. Non prevede nulla su scuola, giovani e università. Il nostro è uno sciopero legittimo, mi dispiace per chi non ha capito che l’unione sindacale in questo momento è importante. Chiediamo rispetto perché lo sciopero è un diritto legittimo e non ci è piaciuto il giudizio che altri sindacati hanno dato».

«Il nostro non è uno sciopero politico. A dimostrarlo – ha concluso Angelo Sposato – anche il fatto che lo scorso anno abbiamo di questi tempi scioperato contro il governo Draghi. Chiamiamo a raccolta lavoratori e lavoratrici, anche delle altre sigle, tutta la cittadinanza, le piccole e medie imprese, gli studenti». (rcz)

Sposato (Cgil) e Biondo (Uil): La legge di bilancio non dà risposte significative per i lavoratori

Il giudizio sulla manovra di bilancio, da parte dei segretari generali di Cgil Calabria e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoSanto Biondo, è negativa.

Questo perché «la legge di bilancio, intanto – hanno spiegato i sindacalisti – non dà risposte significative per sostenere i redditi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati, non prevede un taglio del cuneo fisale, la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli accordi di secondo livello».

«Nella Legge di bilancio poco, ancora – hanno spiegato ancora – c’è sulle future pensioni dei giovani, mentre sbagliata appare la modifica di opzione donna. Sbagliata è anche l’idea di abolire il Reddito di cittadinanza, così come quella di bocciare l’ipotesi di adottare anche in Italia, dopo il via libera dell’Unione europea, il salario minimo, due scelte che finiscono per penalizzare il Sud. Mancano risorse per investimenti nella scuola, nella ricerca e nella sanità, che sono settori strategici per lo sviluppo del Paese. Ma, soprattutto, la legge di bilancio non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese».

«In particolare, poi – hanno proseguito Sposato e Biondo – per quanto attiene alla Calabria sono diverse le dimenticanze del Governo Meloni. Nella Manovra di bilancio, infatti, non si affronta il tema del fondo nazionale della forestazione, mancano interventi per la cura del suolo e per la lotta al dissesto idrogeologico. Non ci convince la scelta di reintrodurre i voucher ed il loro aumento a 10 mila euro. Non è presente, ancora, il finanziamento del fondo nazionale per le assunzioni nel settore sanitario, si introduce con l’articolo 143 una norma che, spingendo l’acceleratore sul federalismo fiscale e l’autonomia differenziata, finirebbe per allargare i divari di cittadinanza per il Nord ed il Sud del Paese».

«È del tutto assente, infine – hanno concluso – una traccia di politiche industriali per il Mezzogiorno e per la Calabria che prestino attenzione al rilancio della Zona economica speciale e al potenziamento produttivo del porto di Gioia Tauro. Per chiedere al Governo di modificare le scelte in corso di discussione in Parlamento, quindi, Cgil e Uil Calabria sono pronte ad avviare un percorso di mobilitazione regionale che prenderà le mosse nella giornata di lunedì 12 dicembre 2022 a Catanzaro, con la proclamazione di quattro ore di sciopero generale». (rrm)

Vertenza Calabria, lunedì Cgil, Cisl e Uil Calabria incontrano i parlamentari

Rilanciare la Vertenza Calabria. È questo l’obiettivo dell’incontro tra CgilCislUil Calabria e il parlamentari calabresi, in programma lunedì 28 novembre all’Hotel Lamezia.

L’incontro sarà finalizzato a mettere a fuoco i temi e le rivendicazioni di cui il governo deve tener conto per fare ripartire la Calabria, non perdendo le occasioni contenute nel Pnrr. In particolare sotto la lente d’ingrandimento verranno passate le problematiche relative alle infrastrutture (106 in particolare), all’Alta Velocità, alla Zes, alle assunzioni in sanità e al lavoro.

Nella manovra di bilancio, a parte l’ultimo annuncio riferito alla Strada statale 106, i temi del Sud non sembrano molto attenzionati, per questo vogliamo capire qual è la strategia del governo nazionale sulla Calabria. C’è la necessità di approfondire un confronto strutturale e di merito con la Giunta regionale perché in questo anno si sono fatte alcune cose ma nel 2023 dovranno partire gli investimenti del Pnrr, dovrà partire la programmazione 2021-27 che deve rappresentare la svolta per la Calabria. (rcz)

Lunedì si incontrano gli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Calabria per rilanciare la Vertenza Calabria

Rilanciare la Vertenza Calabria. È questo l’obiettivo dell’iniziativa Partire dal confronto per programmare la ripresa, in programma il 21 novembre a Lamezia Terme che vedrà protagonisti tutti gli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Calabria.

«È il momento – hanno dichiarato in una nota i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – di dare risposta alle attese della nostra regione, dei disoccupati, dei precari, dei lavoratori, delle famiglie. È il momento di puntare agli investimenti e alla qualità del lavoro per agganciare crescita e sviluppo».

«Vogliamo, perciò, evidenziare quali sono le priorità per la nostra regione e, su questa base, aprire un confronto con la deputazione calabrese in Parlamento – hanno proseguito –. Chiederemo ai rappresentanti della Calabria alla Camera e al Senato di impegnarsi sulle risorse da destinare al nostro territorio nella prossima legge finanziaria».

«Perciò – hanno detto ancora Sposato, Russo e Biondo – abbiamo rivolto loro l’invito, esteso al Presidente della Giunta regionale Occhiuto, ad incontrarci una settimana dopo la riunione dei nostri attivi unitari, lunedì 28 novembre, a Lamezia (Hotel Lamezia ore 10:00)».

«A Deputati e Senatori – hanno riferito i sindacalisti – abbiamo scritto ribadendo che “la Calabria si trova di fronte all’ennesimo bivio: da una parte la ripartenza attesa e dall’altra il rischio che la stessa rimanga una speranza. La sfida che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci pone, come classe dirigente, non si può perdere. Davanti alle difficoltà economiche e sociali del Paese, con il pesante caro bollette che, sospinto da una guerra senza senso alle porte dell’Europa, pesa sulle spalle delle famiglie italiane e, soprattutto, calabresi, crediamo sia necessario porsi quale obiettivo prioritario quello di fare fronte comune. Con l’approssimarsi dell’approvazione della legge di bilancio, poi, appare sempre più necessario avviare un confronto per fare avanzare il territorio davanti ai temi importanti che abbiamo fissato con la ‘Vertenza Calabria’».

«Nell’incontro degli attivi unitari del 21 novembre – hanno concluso i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – metteremo a fuoco i temi centrali del confronto, che preciseremo in un documento comune». (rcz)

Sposato (Cgil): Indecente la legge regionale sul consigliere supplente

Il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, ha dichiarato come «la legge regionale sul consigliere supplente, o meglio salva-aggiungi poltrone, proposto dai partiti di maggioranza in consiglio regionale è indecente».

«Uno schiaffo al disagio – ha spiegato – che vivono migliaia di cittadini calabresi, famiglie, lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese. In Calabria ci saremmo aspettati un taglio alle indennità dei Consiglieri regionali più pagati d’Italia ed invece ci troviamo di fronte ad una proposta per aumentare poltrone e privilegi. Bene hanno fatto le opposizioni ad intervenire in maniera decisa».
«Chiediamo  – ha proseguito – ai consiglieri di maggioranza il ritiro immediato della proposta di legge in questione ed altresì di impegnarsi nel dare risposte alle numerose vertenze regionali che insistono su crisi aziendali e precariato».
«Un’approvazione di una legge simile provocherebbe – ha concluso – un’ulteriore sfiducia dei cittadini verso una politica autoreferenziale che pensa esclusivamente ai propri interessi». (rcz)

PD a confronto con Cgil, Cisl e Uil: Risposte per la Calabria solo attraverso la concertazione

«Le risposte per la Calabria possono arrivare solo attraverso la concertazione». È quanto è emerso dall’importante incontro tra il Partito Democratico Calabria e CgilCislUil Calabria.

Il dibattito, introdotto dal capogruppo del Pd a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, si è protratto per lungo tempo. Al confronto hanno preso parte i consiglieri regionali Iacucci e Alecci, oltre al segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, al segretario generale della Cgil Angelo Sposato e al segretario generale della Cisl Tonino Russo. Le conclusioni sono state affidate al segretario regionale e senatore del Pd Nicola Irto.

Al centro del confronto sanità, infrastrutture, fondi comunitari e Zes. Tutti temi che hanno caratterizzato nei mesi scorsi il confronto tra i sindacati nazionali e le istituzioni calabresi dando vita a quella che è stata definita “vertenza Calabria”.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso pieno apprezzamento al metodo di lavoro e all’avvio di questa fase di confronto fortemente voluta dal gruppo del Pd, evidenziando l’esigenza di coinvolgere tutti i livelli di rappresentanza al fine di raggiungere gli obiettivi previsti nella “vertenza Calabria”.

Il gruppo del Pd, nei vari interventi che si sono succeduti, hanno sottolineato la necessità di creare le condizioni per la costruzione di un’ossatura democratica tale da superare “timidezze” nei confronti dei governi regionali di turno che rischiano di appiattire qualsiasi dibattito utile ad affrontare le fragilità e le debolezze del tessuto socio-economico calabrese.  

Il primo anno di governo del centrodestra – si è rimarcato – è stato insufficiente sia in termini di confronto e di coinvolgimento del Consiglio regionale, che su temi nevralgici come la creazione dell’Azienda Zero o della nuova multiutility che dovrebbe gestire sia le acque che i rifiuti in Calabria, nell’affrontare i quali è stata constatata una certa improvvisazione, inaccettabili su simili scelte di fondamentale importanza per offrire servizi migliori ai calabresi. 

Il confronto è poi proseguito anche su ulteriori temi, quali la mancanza di qualsiasi iniziativa del governo regionale sui problemi delle aree interne, della forestazione, di un piano strategico per la sicurezza del territorio e il diritto allo studio. Toccate anche questioni di rilevanza nazionale come l’autonomia differenziata e il ponte sullo Stretto che sicuramente alimenteranno il dibattito politico nei prossimi giorni e mesi. Argomento particolarmente sentito è stato, infine, quello della riforma dei Consorzi di bonifica non più rinviabile, non solo alla luce della disperazione dei lavoratori, ma per il ruolo stesso e la funzione che dovrebbero avere i Consorzi. Da qui l’impegno comune di arrivare a una proposta di legge che diventi patrimonio comune dell’intero Consiglio regionale. 

Tutto ciò conferma che la concertazione e il confronto costituiscono la base per arrivare a proposte concrete e utili ai calabresi. A tal fine proseguirà nelle prossime settimane l’interlocuzione del gruppo del Pd con gli altri attori sociali ed economici calabresi, sperando che tutto ciò possa servire a far comprendere al governo regionale il senso e la valenza di tali iniziative. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà  promosso un incontro aperto a tutte le forze di minoranza in Consiglio regionale per un maggiore coordinamento e raccordo dell’azione di opposizione.

 

MELISSA (KR) – Eccidio di Fragalà, la Cgil presenta il libro su Francesco Samà

Il 27 ottobre, al Museo del Vino di Melissa, si presenta il libro Francesco Samà – Sindacalista, politico, uomo delle Istituzioni. Una vita di impegni per la giustizia sociale, organizzato dalla Cgil Calabria in occasione del 73esimo anniversario dell’Eccidio di Fragalà.

Questo libro raccoglie testimonianze e documenti giornalistici e istituzionali, che rappresentano l’on. Ciccio Samà, nei vari ruoli svolti e che dimostrano che ha sempre avuto lo sguardo rivolto al riscatto sociale culturale ed economico della sua terra.

Tutto ciò potrebbe essere sintetizzato in una frase utilizzata in un suo intervento: “Il nostro sindacato è un’organizzazione di combattimento, casa e scudo per i più sfruttati”. 

Presiede Gianni Dattilo, segretario generale della Spi Cgil Area Vasta Centro. I saluti istituzionali sono di Raffaele Falbo, sindaco di Melissa. Intervengono Alessandra Baldari, segretario generale Fp Cgil Calabria, Claudia Carlino, segretario generale Spi Cgil Calabria, Bruno Costa, segretario generale Flai Cgil Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area  Vasta Centro e Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria. (rkr)

Sposato (Cgil): Fare in modo che sanità torni a essere diritto per tutti i calabresi

«Dobbiamo fare in modo che la sanità torni a essere un diritto veramente esigibile per tutti i calabresi». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Cgil CalabriaAngelo Sposato, nel corso dell’iniziativa a Lamezia Terme con i quadri e delegati di Fp Cgil, Spi Cgil, Flcams e Fillea.

Sposato, infatti, rivolgendosi direttamente alla Regione, ha evidenziato che «vogliamo partire con il piano operativo che ancora non c’è, pretendiamo attenzione negli accreditamenti nella sanità privata» e che «abbiamo bisogno di un sistema sanitario pubblico che dia servizi nelle aree interne, ma anche lavoro di qualità. Dobbiamo provvedere alle stabilizzazioni del personale, non si può fare sanità senza il personale, senza i medici e senza gli infermieri».

Focus dell’incontro, infatti, è stato Salute, Lavoro e Welfare, «tre tematiche importanti – ha spiegato ancora il sindacalista – che si intrecciano con la legalità, ecco perché è ancora più rilevante discuterne con i delegati, i lavoratori e le categorie».

Nel corso dell’iniziativa, chiusa dalla segretaria generale di Pf Cgil nazionale Serena Sorrentino, si è discusso dalla carenza di personale nella sanità pubblica e privata alla precarietà, passando per le difficoltà dei medici, ai travagli di chi lavora, non solo in corsia, ma anche nelle pulizie, negli uffici amministrativi, negli atenei e nell’edilizia.

«Pensiamo che in questa stagione la sanità debba essere il settore principale in cu si investe – ha dichiarato Sorrentino – perché garantisce un diritto fondamentale dei cittadini. Le scelte che sta facendo la politica, rispetto, ad esempio, agli investimenti come il Fondo Sanitario Nazionale, non vanno in questa direzione. La sanità ha bisogno di assumere personale per garantire i servizi essenziali ai cittadini, ma soprattutto, di una qualità dell’integrazione sociosanitaria che parli ai territori».

«Abbiamo bisogno di investire nella formazione – ha aggiunto la segretaria generale di Fp Cgil – e quindi continueremo a chiedere la deroga al numero chiuso perché abbiamo visto la difficoltà a trovare specialisti e professionisti che possano cogliere a pieno la sfida del Pnrr. In particolar modo, siamo partiti dalla Calabria perché c’è bisogno di un confronto serrato dopo anni di commissariamento, con i livelli essenziali che raggiungono la soglia più bassa di tutta l’Italia. Abbiamo bisogno che la Regione dialoghi con chi rappresenta i lavoratori della sanità. La rete d’emergenza urgenza è per noi la priorità e speriamo che la Regione apra al più presto il confronto».

L’obiettivo, ha affermato la segretaria generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari è «ragionare in termini di prospettiva per riformare il settore e creare una sinergia, un unico sistema sociosanitario, a protezione del benessere della persona nella sua totalità. Insieme alla garanzia dei servizi, chiediamo che vengano garantite la medicina territoriale, la prevenzione, l’assistenza alle fasce più deboli». (rcz)

Sposato (Cgil): È tempo di scelte coraggio e riforme vere

Il segretario generale di Cgil CalabriaAngelo Sposato, ha evidenziato come «è una delle fasi più difficili per il Paese e per il Sud. Crescono le aree di povertà e i divari sociali. Il Sud e la Calabria se non si inverte la tendenza sono a rischio abbandono».

«Serve più giustizia sociale, lavoro, politiche di sviluppo per aggregare il Paese – ha ribadito –. È tempo di scelte coraggiose e di riforme vere. Un piano per lo sviluppo e la manutenzione delle aree interne è indispensabile, così come politiche industriali nelle nostre aree Zes. Serve una politica sanitaria che riveda totalmente i sistemi di accreditamento della sanità privata che hanno depauperato il sistema della salute universale pubblica».

«Occorre accelerare i concorsi pubblici nelle amministrazioni locali – ha concluso – nella scuola, nella sanità, altrimenti la nostra regione va in agonia. È tempo di riforme istituzionali attraverso una commissione regionale per la rivisitazione della geografia delle amministrazioni locali della Calabria. La Calabria va ricostruita insieme». (rrm)

Filcams Cgil Calabria: Aprire tavolo istituzionale per le Terme Luigiane

La Filcams Cgil Calabria ha chiesto alla Regione Calabria di aprire un confronto istituzionale sulle Terme Luigiane.

Con questo tavolo, infatti, per il sindacato si dovrebbe «provare a salvaguardare un infrastruttura importante e strategica per l’offerta turistico-sanitaria e con essa il lavoro».

«Comprendiamo la disperazione di chi afferma – viene spiegato in una nota – che sarebbe disposto a lavorare gratis pur di salvaguardare l’azienda ma non ne comprendiamo il senso ed il merito; non si tratta di salvare un’azienda in crisi, di fatti, ma di ricondurre ad una gestione corretta le acque termali e la loro fruizione».

«Il Presidente Occhiuto e l’assessore al ramo – continua la nota – non dovrebbero permettere da rappresentanti dei cittadini calabresi, che si possa affermare che in questa terra si è disposti a lavorare gratis. Non è dignitoso, non è giusto».

«Inoltre – dice ancora il sindacato –riteniamo che se la Regione Calabria vuole proseguire sul solco del confronto democratico con le parti sociali, così come si sta facendo su tante materie importanti, è urgente la convocazione di un tavolo istituzionale per affrontare il capitolo Terme ed in particolare Terme Luigiane».

«Le nostre richieste ed i nostri appelli nel tempo non sono mai mancati – conclude la nota – non manchi la volontà politica ed istituzionale di affrontare in maniera adeguata questa vertenza, provando a risolverla, per il bene delle lavoratrici e dei lavoratori e per la Calabria». (rrm)