CINQUEFRONDI (RC) – La mensa scolastica gratuita per i figli dei disoccupati

A Cinquefrondi, anche quest’anno, è previsto il servizio di mensa scolastica gratuita per i figli dei disoccupati, voluto fortemente dal sindaco, Michele Conia e da tutta la Giunta, che si fanno promotori di opportunità, inclusione e giustizia, valori cardine del vivere sociale.

Tutto parte dall’intenzione di conoscere e sostenere le diverse realtà familiari che popolano il nostro territorio, applicando concretamente l’art. 3 della Costituzione Italiana.

«L’ iniziativa  – si legge in una nota – considererà diverse fasce di reddito, le quali avranno diritto ad altrettante diverse agevolazioni nell’usufruire del servizio mensa scolastica. In base all’Isee di appartenenza ci saranno delle somme da versare, si parte da un minimo di 1,30€ per arrivare ad un massimo di 2,00€, considerando anche ulteriori riduzioni per i nuclei familiari con tre figli che usufruiscono del servizio mensa».

«Non è un caso – continua la nota – che tutto questo avvenga nel contesto scolastico, luogo di conquiste e idee, dove i nostri ragazzi possono sperimentarsi affinando il loro senso critico e non sentendosi esclusi, da qualsivoglia condizione, ma incoraggiati e sostenuti».

«Un dialogo continuo – continua la nota – quello tra l’Amministrazione Comunale e Cinquefrondi, elementi che diventano un’unica grande rete in un universo di possibilità». (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – Consegnati i lavori di riqualificazione della palestra dell’Istituto Bonino

Sono stati consegnati i lavori di ristrutturazione e riqualificazione della palestra dell’istituto “Italo Bonino” di Cinquefrondi, per un importo complessivo di 200 mila euro.

Con tale somma, si riqualificheranno i solai, gli spogliatoi ed il tetto della struttura, oltre a prevedere l’ammodernamento degli impianti elettrici, di riscaldamento ed antincendio.

Al momento della consegna del cantiere erano  presenti il Consigliere metropolitano delegato agli Impianti sportivi, Carmelo Versace, Mimmo Panuccio del settore Edilizia di Palazzo Alvaro, Lucia Meddis del settore Sviluppo economico, il vicesindaco di Cinquefrondi, Roberto Foriglio, i consiglieri cinquefrondesi Albanese e Luciano ed il Dirigente del settore tecnico Maurizio Carlino.

«Si tratta di un investimento importante da parte della Città Metropolitana – ha detto Versace – che consentirà di aggiungere, sul territorio, un altro gioiellino dello sport, fondamentale anche per la crescita del tessuto sociale della cittadina pianigiana. Un intervento, quindi, che va oltre lo sport e guarda, con sempre più attenzione, alle esigenze ed alle necessità dei cittadini metropolitani». (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – La seconda edizione della “Giornata della Legalità”

Venerdì 20 agosto, a Cinquefrondi, al Parco Peppino Impastato, sarà intitolata una via a Giuseppe Valarioti, politico e insegnante italiano, dirigente del Pci ucciso dalla ‘Ndrangheta. L’evento rientra nell’ambito della seconda edizione della Giornata della Legalità, dove l’Amministrazione comunale, insieme alla comunità, vuole  educare le nuove generazioni ai valori della Giustizia Sociale.

Dopo l’intitolazione, alle 19 è previsto un dibattito, moderato dal giornalista Gianluca Albanese. Intervengono la presidente del Collettivo Valarioti, Giorgia Sorrentino; la Presidente Quote Merito, Arcangela Galluzzo; il già sindaco di Rosarno Peppino Lavorato; il nipote di Valarioti, Antonio Bottiglieri; il vicesindaco della Città Metropolitana, Armando Neri; il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia.

A chiudere l’evento, il concerto dei Quartaumentata(rrc)

Cinquefrondi è entrato nel circuito “Città delle Donne”

Cinquefrondi è entrato nel circuito Città delle Donne, un progetto lanciato durante Matera 2019 da Stati Generali delle Donne, con l’obiettivo di «promuovere un network di amministrazioni locali sensibili e attente alle molteplici istanze che provengono dal mondo femminile e che mettano nelle loro agende politiche un sempre, maggiore e rinnovato impegno a favore della parità tra donne e uomini, finalizzato ad attuare azioni positive in vari campi d’azione».

Tre gli obiettivi prefissati: ampia e capillare  diffusione di una cultura di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità; realizzare azioni positive per dare concretezza agli intenti qui espressi e di darne ampia diffusione; essere di supporto ai soggetti coinvolti mettendo a disposizione le risorse e le competenze presenti all’interno degli Stati Generali delle Donne.

«È doveroso agire per una più equa rappresentanza delle donne in tutti i settori della vita pubblica, salvaguardandone dignità ed integrità ad iniziare dalla disparità di accesso all’assistenza sanitaria, sradicando qualsiasi forma di violenza basata sul genere» hanno detto il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, e l’assessore alle Pari Opportunità, Giada Porretta, aggiungendo che «occorre, inoltre, a qualsiasi livello istituzionale ed umano, impegnarsi a garantire la completa realizzazione delle potenzialità delle donne ed il pieno impiego delle loro competenze, colmando le differenze di retribuzione e facilitando una migliore distribuzione dei generi nel mercato del lavoro e permettendo più lavori di qualità per le donne».

«È politicamente irrinunciabile, etico ed umanamente doveroso – hanno sottolineato Conia e Porretta – recepire e adottare, il documento denominato La Città delle Donne – Stati Generali delle Donne per contribuire alla diffusione delle politiche di parità e di pari opportunità in tutte le città e comuni. Le disparità legate al genere hanno conseguenze dirette sulla coesione economica e sociale, sulla crescita sostenibile e la competitività, nonché sulle sfide demografiche. L’autonomia economica, raggiungibile lottando contro le discriminazioni, gli stereotipi di assistenza tra donne e uomini. La rappresentazione di donne nei processi decisionali e nelle posizioni di potere, ove le donne continuano ad essere sotto rappresentate rispetto agli uomini, sia nel settore pubblico che privato».

«Il rispetto della dignità e dell’integrità delle donne – hanno detto ancora – ma anche la fine della violenza basata sul genere, comprese le prassi nocive dettate dalle consuetudini o dalle tradizioni. L’azione oltre i confini dell’Ue in materia di parità tra donne e uomini, che permetterà di sostenere lo sviluppo di società sostenibili e democratiche».

«Attraverso un miglioramento ed un cambiamento degli stili di vita – hanno concluso – in questo i Comuni e le Città svolgono un ruolo fondamentale, è possibile una vera rinascita di processi di cittadinanza attiva e di reale protagonismo delle donne per realizzare una democrazia paritaria sostanziale». (rrc)

 

La Giunta di Cinquefrondi chiede più fondi del Recovery per il Sud

Rivedere la ripartizione dei fondi destinati al Sud Recovery Fund, allineandola ai parametri auspicati dall’Unione Europea. È quanto chiede la Giunta di Cinquefrondi, guidata dal sindaco Michele Conia, con una delibera approvata e inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi e a tutti i parlamentari.

Nella stessa, contestualmente,  si chiede a tutti i Deputati e Senatori eletti al Sud di sostenere in Parlamento le rivendicazioni.

«Il piano nazionale di ripresa e resilienza – si legge in una nota – costituisce un’importante occasione per lo sviluppo del Mezzogiorno soprattutto in termini socioeconomici, vista l’arretratezza delle condizioni in cui si trova rispetto alle altre aree del paese. Al Sud, infatti, si concentrano i ritardi più rilevanti nell’accesso ai servizi pubblici essenziali ma allo stesso tempo le più rilevanti opportunità in termini di contributo alla transazione del paese verso un’economia più sostenibile. La lotta di tutti i sindaci del Sud mette le sue radici proprio sul terreno di queste problematiche. Riuniti nella piattaforma denominata Recovery Fund, chiedono espressamente il raddoppio delle risorse previste per il Sud che, sulla base di fattori quali popolazione, media della disoccupazione degli ultimi 5 anni e basso Pil pro capite, si aggirerebbe fra il 66 e il 68%».

«La lotta per i diritti non si ferma e noi, come Amministrazione – conclude la nota – siamo sempre in prima linea. Se cresce il Sud cresce l’Italia». (rrc)

PERMETTERE AI FUORISEDE VOTO POSTALE
DA CINQUEFRONDI RICHIESTA IN REGIONE

«Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico». Così recita la Costituzione Italiana, ed è proprio sulla scia di ciò che si dovrebbe consentire, ai fuorisede calabresi, di poter votare alle prossime regionali che, salvo nuovo rinvio, sono programmate per il prossimo 11 aprile.

Un diritto che deve essere garantito e, che spesso, ha visto tagliati fuori gli studenti che hanno deciso di studiare fuori regione e che, nella maggior parte delle volte, non riescono a tornare per svariate motivazioni. A questa problematica ci ha pensato il Collettivo “Peppe Valarioti” che, in occasione delle regionali 2021, ha proposto il Voto via posta per i fuori sede.

Il Collettivo, infatti, ha lanciato sulla piattaforma Change.org una petizione per permettere ai fuorisede di votare alle regionali via posta, in modo da «evitare il flusso di persone sui mezzi di trasporto e in un arco di tempo ristretto: una lucida follia, ancor di più, per una regione tristemente nota per le deficienze del suo sistema sanitario» e «ritiene urgente sollevare questo problema e garantire attraverso misure appropriate il diritto di voto a chi vive fuori regione. Questo è il momento giusto per implementare, una volta per tutte, il voto via posta. Un sistema già rodato dai cittadini italiani all’estero, che da anni possono esprimere senza problemi il loro suffragio andando a imbucare semplicemente una lettera».

«L’eccezionalità della morte della Presidente Santelli dopo pochi mesi dal suo insediamento e la convocazione affrettata e imminente delle prossime elezioni regionali si inseriscono nell’eccezionalità della condizione pandemica mondiale. Una situazione senza precedenti, tale da richiedere l’attuazione di misure straordinarie per la tutela dei diritti fondamentali: l’esercizio democratico del voto e la salvaguardia della salute.

E se la norma ha sempre visto costretti i calabresi fuorisede al ritorno al proprio comune di residenza per votare – tuttalpiù usufruendo delle riduzioni sui biglietti di treni e aerei – l’emergenza sanitaria rappresenta l’ostacolo definitivo a quello stesso diritto, e impone di adottare disposizioni eccezionali.

Ad agire sono le paure legate al Covid, il rischio concreto di essere veicolo del virus, viaggiando verso casa e contagiando poi amici e familiari. Le responsabilità alle quali siamo stati tutti richiamati impongono, infatti, di evitare il flusso di persone sui mezzi di trasporto e in un arco di tempo ristretto: una lucida follia, ancor di più, per una regione tristemente nota per le deficienze del suo sistema sanitario.

Uno stato di fatto limitante, così come dimostrato dall’ormai cronica bassa affluenza e dall’assenza di un’intera generazione dalla partecipazione democratica.

È in questo contesto che la pandemia attualmente in corso e le limitazioni necessarie alla tutela della salute pubblica costituiscono per molti un impedimento insormontabile al diritto di partecipare, di esprimersi, di scegliere.

Premesso ciò, il Think Tank Collettivo Peppe Valarioti ritiene urgente sollevare questo problema e garantire attraverso misure appropriate il diritto di voto a chi vive fuori regione».

«Le elezioni regionali in Calabria – si legge nella petizione – potrebbero trasformare in questo modo in un esperimento di democrazia garantita da replicare poi, e su più larga scala, alla tornata di amministrative della primavera prossima, che vedrà coinvolte, tra le altre, metropoli come Roma, Milano, Napoli, Torino. Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole:trasformare una crisi in un’opportunità».

Ad accogliere con favore l’iniziativa del Collettivo, dopo l’adesione del Presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano, il Comune di Cinquefrondi che ha approvato all’unanimità la proposta di delibera del Collettivo.

«Il Consiglio Comunale di Cinquefrondi – si legge in una nota – ha deciso di chiedere, sulla scia della proposta dell’Associazione Peppe Valarioti e insieme a tutti i Consigli Comunali che hanno deciso o decideranno di approvarla, al Governo, alla Regione Calabria e alla deputazione calabrese di creare le condizioni affinché sia possibile, per i cittadini calabresi domiciliati in luoghi lontani e fuori regione, di esprimere compiutamente ed in maniera libera il loro esercizio democratico sancito per Costituzione».

«Il Consiglio Comunale di Cinquefrondi – continua la nota – ritiene una normativa in tal senso, degna di un Paese civile che pensa ai propri cittadini, che garantisce la libera espressione del voto anche a tutti quelli che, per i motivi specificati, siano lontani dai propri affetti. Ritiene, inoltre, che aldilà della grave emergenza sanitaria, tutto ciò possa diventare normale consuetudine regolamentata per tutte le elezioni amministrative e politiche che verranno. Anche questa battaglia non può non essere fatta da una città dei diritti quale Cinquefrondi ha dimostrato di essere». (rrm)

Il sindaco Michele Conia: Usare il Recovery Fund per modernizzare e riaprire le Linee Taurensi

Il sindaco di Cinquefrondi e consigliere metropolitano, Michele Conia, ha denunciato che la Regione Calabria, ha chiesto alla Regione Calabria, in merito al Recovery Fund, «equità di risorse per il territorio della Piana di Gioia Tauro, risorse da destinare alla modernizzazione e alla riapertura delle Linee Taurensi».

«Si rimane increduli  – ha detto il primo cittadino – nell’assistere alla miopia della Regione Calabria, chepur potendo, non produce il programma d’inserimento delle Linee Taurensi di Ferrovie della Calabria, nel progetto del Recovery Plan».

«Le Linee Taurensi – ha aggiunto – sono l’unico sistema di trasporto ferroviario di tipo metropolitana leggera di superficie, che la provincia di Reggio Calabria detiene ancora, pur essendo stato sospeso l’esercizio nel giugno del 2011. Una ferrovia ricca di storia che già dai primi del 900′ era l’unico mezzo che garantiva il collegamento delle aree interne con la rete ferroviaria nazionale di Gioia Tauro. Un sistema che collegava tutti i paesi della piana di Gioia Tauro e non solo: da Sinopoli a Palmi (linea sospesa nel 1994) e la Palmi /Gioia Tauro/Cinquefrondi (sospesa nel 2011)».

«Oggi – ha proseguito il primo cittadino – esiste, concretamente, la possibilità di rivalorizzare un territorio che si è visto privare di questa importante infrastruttura, per mancanza dei fondi necessari al suo ammodernamento strutturale e tecnologico. Esiste la possibilità di far uscire dall’isolamento l’entroterra della piana di Gioia Tauro, di collegare tra di loro importanti paesi della fascia pre-aspromontana (Cittanova, San Giorgio Morgeto, Polistena, Cinquefrondi) e riconnetterli con Palmi/Taurianova (con le frazioni di Amato e San Martino)/Gioia Tauro e la sua l’area portuale e industriale».

«Tutto questo territorio – ha detto ancora – di oltre 150.000 abitanti, è escluso dai servizi di mobilità, fatto salvo il servizio di trasporto dedicato agli studenti.
Questa è un’occasione da non perdere, non possiamo stare a guardare: la Regione Calabria deve intervenire, come ha fatto con la Linea Cosenza/Catanzaro con un progetto adeguato che attinga alle risorse del Recovery Plan.
Giuste le risorse per le Linee Cosenza/Catanzaro (oltre 300 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 130 milioni già finanziati dal Cipe e ad altri in corso di erogazione) ma chiediamo equità di risorse per il territorio della Piana di Gioia Tauro, risorse da destinare alla modernizzazione e alla riapertura delle Linee Taurensi». (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – Continua il progetto ‘Case a 1 euro’

Dato il grande numero di richieste arrivate alle agenzie immobiliari, e l’entusiasmo suscitato a livello locale e internazionale, l’Amministrazione comunale di Cinquefrondi, guidata dal sindaco Michele Conia, ha deciso di proseguire con il progetto Case a 1 euro.

Tante sono state, infatti, le richieste pervenute da tutto il mondo in seguito ai servizi televisivi e agli articoli pubblicati dalle più importanti testate giornalistiche mondiali, come la Cnn.

«È bene ricordare – si legge in una nota – che il bando mira al recupero e alla rivalutazione del centro storico al fine di valorizzarlo e ripopolarlo aiutando anche i proprietari che, per diverse ragioni hanno abbandonato le abitazioni, a cedere gli immobili vetusti al prezzo simbolico di 1 euro. Dopo l’assegnazione delle prime case, continuano ad arrivare richieste di acquisizione ma anche di cessione degli immobili da parte di cittadini cinquefrondesi».

Per favorire la ripartenza del territorio, l’Amministrazione Comunale ha pubblicato, quindi, un avviso pubblico destinato alle Agenzie immobiliari che vogliono collaborare all’adempimento delle attività necessarie per l’espletamento e il perfezionamento della cessione delle abitazioni cedute al Comune. I titolari o i legali rappresentati delle agenzie immobiliari interessate potranno inviare le domande di partecipazione entro il 9 dicembre 2020 secondo le modalità presenti sul sito del Comune.

«In un momento cosi difficile – ha dichiarato la consigliera alla Valorizzazione Centro Storico, Francesca Ieraci – in cui come Amministrazione stiamo cercando di affrontare al meglio l’emergenza sanitaria, puntiamo anche alla ripartenza dell’economia del nostro territorio. Come previsto nel nostro programma, in seguito all’entusiasmo scaturito dal progetto  delle case a 1 euro, abbiamo deciso di coinvolgere le agenzie che vogliono collaborare all’espletamento delle attività previste».

«Si tratta – ha detto il sindaco Conia – di un piccolo passo volto a favorire la ripresa, un barlume di speranza affinché presto si possa tornare a puntare sul turismo e sulla crescita del nostro territorio». (rrc)

Il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia attacca tutti sulla sanità

Il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, ha dichiarato che «il tempo dell’attesa e della pazienza, per quanto mi riguarda, è finito».

Per il primo cittadino, infatti, «l’incontro del 19 novembre a Roma tra i sindaci della Calabria e il Governo nazionale non solo non ha prodotto alcun cambiamento nella situazione sanitaria in Calabria, ma le problematiche continuano ad aggravarsi» e, intanto, «continuano i balletti “politici” alla ricerca di un Commissario alla sanità senza, inoltre, tenere in considerazione le proposte dei Sindaci calabresi che vivono quotidianamente le necessità del territorio. Continuano le “passerelle“ televisive, gli annunci ed i grandi “giudizi” da parte di chi la Calabria nemmeno la conosce».

«In tutto questo sfascio – ha proseguito il sindaco Conia – i giorni passano ed in Calabria si continua a morire di Covid 19 ​ e di tutte le altre patologie che non si riesce a curare per l’emergenza sanitaria in atto, e per la risaputa mancanza di strutture ospedaliere adeguate. I calabresi meritano “rispetto vero” non solo proclami,​ e principalmente necessitano di azioni ed interventi concreti e risolutivi».

«Il tempo dell’attesa e della pazienza, per quanto mi riguarda, è finito – ha ribadito –. Ho già ritenuto offensivo non permettere ai Sindaci, il giorno del sit-in,​ di avere accesso a​ ​ piazza​ ​Montecitorio. Forse qualcuno dimentica che siamo “organi di governo” democraticamente eletti,​ salvo poi ricordarsene quando in Tv veniamo definiti “sentinelle del territorio” per gestire le situazioni spinose o quando siamo “utili” a sostituirci​ alle Asp ed a tutti gli altri enti nelle attività di prevenzione, tracciamento e gestione del Covid sul nostro territorio».

«L’Anci Calabria e Nazionale – ha detto ancora – si faccia sentire al più presto se davvero vuole rappresentare i Comuni ed i Sindaci della Calabria. Il Governo smetta di “giocare” sulla pelle dei nostri cittadini e l’opposizione nazionale smetta di usare la Calabria per giochi politici,​ perché sono responsabili anche loro di tutti i disastri nella nostra sanità degli ultimi 20 anni. Da sindaco e da cittadino calabrese sono indignato e pretendo subito risposte concrete».

«Smettetela tutti – ha concluso – di considerarci una colonia elettorale o una terra da teatrino televisivo, siete e sarete responsabili di tutte le sofferenze degli ammalati in questa regione». (rrm)

Contro lo spopolamento dei borghi in Calabria
si fa strada l’idea dell’albergo diffuso, case a 1 €

Un po’ casa, un po’ albergo: è questa la caratteristica del cosiddetto “albergo diffuso”, ovvero la soluzione per quei vacanzieri che non amano il soggiorno in albergo. È l’idea vincente contro lo spopolamento dei borghi e di paesi che hanno caratteristiche uniche e straordinarie, ma tante case abbandonate, lasciate a degradare completamente. Un modello di ricettività che ha spinto la CNN, la famosa televisione americana, a dedicare un ampio servizio a Cinquefrondi, il paese dove le case costano appena 1 euro. L’ospitalità punta al recupero di case ristrutturate con finalità turistiche, nel rispetto dell’ambiente e della eco-sostenibilità. In poche parole è l’intero paese che diventa “albergo” (da qui la denominazione “diffuso”) che in tal mondo è sollecitato al recupero del centro storico, dei suoi insediamenti  urbani e rurali, al fine di offrire una qualità di soggiorno assolutamente invidiabile. Anzi, sono in tanti gli stranieri che – innamorati del luogo – decidono di restare. e acquistare una casa da destinare alle proprie vacanze o da mettere a disposizione di altri vacanzieri attratti dalla nomea del luogo.

Cinquefrondi sulla Cnn

Del resto, la Svimez, in un suo rapporto, ha disegnato un quadro catastrofico per la Calabria: nei prossimi 50 anni, perderà 500 mila abitanti. Una proiezione che porta sconforto, sopratutto se si pensa che la Calabria, come Regione, ha tanto da offrire ai suoi abitanti e al Paese ma, che purtroppo, è solo un’anticipazione di una situazione tristemente reale quanto attuale: i calabresi stanno abbandonando la Calabria e, i Comuni, si ritrovano con case abbandonate, uffici e luoghi d’Istruzioni chiuse, costringendo i sindaci a scelte dolorose: avviare progetti che prevedono la vendita delle case a un euro, per evitare fenomeni inarrestabili di spopolamento,

Scelte, che lasciano l’amaro in bocca a sentirle, ma che hanno trovato spazio in un colosso come la CNN che, in un servizio firmato da Silvia Marchetti, racconta di Cinquefrondi, «un accogliente Comune dove poter tranquillamente soggiornare, Cerniere dei Due Mari, con il fiume e la montagna a pochi minuti di macchina» e che rende l’impossibile, possibile: «presto le nostre case abbandonate saranno abitate da tanti turisti – ha annunciato il Comune di Cinquefrondi su Facebook – solo oggi sono arrivate centinaia di richieste, che vedono in Cinquefrondi un centro strategico da vivere».

Ma Cinquefrondi non è l’unico ad aver promosso questa iniziativa contro lo spopolamento: ci sono anche il Comune di Rose, Maida e Tarsia, mentre a Martone, un piccolo borgo della Locride, è stato realizzato il primo albergo diffuso in Calabria. Si tratta di un progetto voluto fortemente dal sindaco, Giorgio Imperitura, per combattere, appunto, lo spopolamento e per recuperare le abitazioni del centro storico che sono state abbandonate.

Martone
Antichi insediamenti di Martone, un suggestivo borgo che punta all’albergo diffuso (Foto Telemia)

Quella di Martone, a conti fatti, potrebbe essere una soluzione al problema che, in questo periodo, stanno affrontando diversi Comuni calabresi: realizzare un albergo diffuso non solo per recuperare gli edifici abbandonati, ma anche per creare e rilanciare un nuovo tipo di turismo dove i visitatori possono vivere un’esperienza differente di ospitalità all’insegna della sostenibilità e rispetto dell’ambiente.

D’altronde, si tratta di un modello di recente diffusione in Italia e in Europa, ideato da Giancarlo Dall’Ara, presidente dell’Associazione Alberghi Diffusi, che «ha contribuito a dare un’immagine nuova e diversa dei piccoli centri sia ai turisti che ai residenti: quella della nuova frontiera dell’ospitalità che non crea impatto sociale, tantomeno ambientale, che affonda le radici nella cultura di un luogo, e che risponde al bisogno più profondo di chi va in vacanza, quello dell’autenticità». (rrm)

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