Domani mattina, alle 10, in Cittadella regionale, è in programma la conferenza stampa dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, che illustrerà lo stato di avanzamento del Progetto di censimento, verifica di sicurezza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti, e saranno descritte le operazioni che verranno condotte nonché le relative tempistiche previste.
Saranno presenti docenti universitari esperti del settore, dirigenti del Mims (ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili) e del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e rappresentanti delle Province e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. (rcz)
di FRANCO BARTUCCI – Lo hanno deciso oggi dopo quasi dieci giorni di protesta attuati presso lo stabilimento “ThermeNovae”, con la manifestazione Riprendiamoci il lavoro, in cui oltre alla visita del presidente f.f., Nino Spirlì, nel pomeriggio del 4 maggio, della visita del consigliere regionale, Pietro Molinaro, che si è espresso in termini chiari e precisi nel chiedere interventi mirati a ripristinare con immediatezza la funzionalità delle Terme, per la nuova stagione, non è accaduto nulla di serio, quantomeno la riapertura dell’adduzione dell’acqua termale alla condotta Sateca.
«Quindi – dicono i lavoratori – continua l’occupazione dello stabilimento termale “ThermeNovae”, mentre parte dei lavoratori della Sateca, inizieranno da venerdì il presidio permanente per chiedere al presidente Spirlì di accelerare i tempi per la convocazione del tavolo finalizzato alla risoluzione definitiva della vertenza. La prima metà del mese di maggio – dicono ancora – è trascorsa senza risvolti concreti per la vicenda che ha lasciato 250 lavoratori senza occupazione. La disperazione dovuta ai problemi economici di tutte queste centinaia di famiglie inizia a diventare seriamente preoccupante».
Pur promuovendo tale iniziativa affermano i lavoratori: «Continua ad essere forte la fiducia nell’impegno che ci ha assicurato per risolvere il serio problema, non solo legato alla perdita di lavoro per tutte queste famiglie, ma anche per la mancata erogazione delle cure sanitarie».
Sul presidente Spirlì sono intervenuti pure nella giornata di sabato scorso e di ieri, lunedì 10 maggio, con una nuova lettera, sia la dirigenza della Sateca che il Presidente dell’Associazione “Comitato lavoratori Terme Luigiane”, Giuseppe Tucci, con le quali hanno espresso entrambi forte preoccupazione per il futuro delle Terme Luigiane, per l’azienda e gli stessi lavoratori.
«La mancata programmazione – ha scritto la dirigenza della Sateca nella sua lettera –, i danni dovuti alla chiusura della condotta, il danneggiamento dei fanghi a causa della suddetta chiusura, gli investimenti e i tempi necessari per allestire nuove strutture di accettazione, uffici amministrativi, direzione sanitaria, studi medici, oggetto dell’apprensione coatta da parte dei due comuni rendono sempre più difficile ipotizzare l’apertura per questa prossima stagione termale».
La lettera prosegue dicendo che «i prossimi giorni saranno decisivi» invitando il presidente Spirlì a mettere in campo un autorevole intervento in merito.
«Desideriamo evidenziare che I’avviso esplorativo pubblicato dai Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese – si afferma nella lettera – prevede I’affidamento ad un gestore solo del 40% dell’acqua disponibile e riteniamo che, per la salvaguardia dell’esistente, sia necessario destinare alle nostre strutture una quantità dell’acqua residua sufficiente a poter operare. Pensiamo che questo sia un elemento da prendere in considerazione nel valutare le azioni da intraprendere. Siamo certi che Lei sia consapevole dell’importanza del mantenimento in vita di un’attività produttiva come la nostra, che ha sempre operato con serietà ed onestà, garantendo il benessere del personale e dei curandi che sono in attesa di decisioni chiare ed immediate per la predisposizione del loro percorso curativo».
Un tema anche questo ripreso dal presidente dell’Associazione “Comitato lavoratori Terme Luigiane”, che comprende l’adesione di oltre 1.500 soci, nella stragrande maggioranza appartenenti proprio alla famiglia dei curanti.
«Le amministrazioni comunali di Guardia Piemontese e Acquappesa – dice il Presidente Tucci nella sua lettera – con il loro operato toglieranno il diritto al lavoro a tutti coloro che prestano servizio presso le Terme Luigiane, come il diritto alla salute e alle cure sanitarie ai tantissimi clienti provenienti da ogni parte d’Italia, cosa che solo la Sateca è in grado di assicurare. Ci saremmo augurati, da parte delle due amministrazioni comunali, quantomeno la riapertura dell’adduzione dell’acqua termale alla condotta Sateca per dare un segnale di buona volontà, diretto alla risoluzione della questione; invece continua non solo l’azione di sabotaggio, ma anche le passerelle politiche prive di concretezza».
La stagione termale va salvata, conclude la lettera del presidente Giuseppe Tucci, e resta pochissimo tempo. «Se non ci sarà una soluzione immediata il nostro lavoro è finito, e sarà finito per sempre». (fb)
Il segretario aziendale della Fp Cgil Calabria, Ferdinando Schipano e il segretario regionale della Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, in una lettera indirizzata al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, all’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, al dirigente del Dipartimento infrastrutture, Domenico Pallaria e al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, hanno riferito che l’introduzione di un ticket a pagamento nei parcheggi della Cittadella regionale sia un fatto grave.
«La scrivente Organizzazione sindacale – si legge in una nota – è venuta a conoscenza, da voci insistenti provenienti dagli uffici della Regione Calabria, che la stessa Regione pare abbia sottoscritto un accordo con il comune di Catanzaro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, nell’area antistante il palazzo denominato “Cittadella regionale”, dove hanno sede gli uffici. Tale area, per meglio identificarla, sarebbe quella adibita al parcheggio dei dipendenti regionali, oltre che degli utenti. Secondo il menzionato accordo, il comune di Catanzaro diventerebbe proprietario di quell’area e sarebbe orientato ad introdurre il pagamento di un ticket per tutti coloro i quali solitamente usufruiscono di quei parcheggi».
«Ove la notizia fosse vera – continua la nota – riteniamo sia di una gravità estrema, in quanto sarebbero penalizzati i lavoratori che, di certo, non godono di retribuzioni considerevoli e che, spesso, sono costretti a percorrere col proprio mezzo centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro».
«Inoltre – hanno detto i segretari – si evidenzierebbero le già esistenti discriminazioni; infatti, ad oggi, la classe politica ed i direttori generali parcheggiano al coperto sotto il palazzo della cittadella regionale, i dirigenti e pochissimi altri in quello di proprietà, ovvero entrambi in una condizione di privilegio, essendo fruitori di parcheggi vigilati e gratuiti. Tutto ciò è veramente assurdo e disdicevole! Facendo una similitudine pregnante, i parcheggi della Regione Calabria, con questa suddivisione che potrebbe considerarsi classista, potrebbero paragonarsi alle navi degli emigrati di un tempo: nella stiva i viaggiatori di terza classe, senza neanche finestre e i viaggiatori di prima classe nelle cabine con vista mare».
«È bene ricordare, tra l’altro – hanno proseguito – che il comune di Catanzaro ha facoltà di rivendicare la proprietà dell’area in parola, in forza di un accordo stipulato tra i due enti, al momento della costruzione del palazzo della regione che prevedeva il risparmio degli oneri di urbanizzazione da parte della Regione in cambio della cessione al Comune di Catanzaro della proprietà di tutta la zona prospiciente il palazzo e destinata ad area parcheggi per i dipendenti».
«Pertanto – hanno detto ancora – la discriminazione si è programmata già all’origine, pensando di sacrificare i dipendenti sull’altare di un risparmio neanche tanto grande. Oltre che da un punto di vista morale ed etico, quell’accordo è discutibile anche dal punto di vista tecnico, infatti, venendo meno una intera area antistante l’intero immobile regionale, si ridurrebbe anche l’indice di edificabilità e, quindi, quel fabbricato sarebbe fuori norma. Basterebbe leggere la Legge Urbanistica, la quale prevede standard minimi da rispettare e i parametri urbanistici dello stesso comune di Catanzaro, i quali prevedono la realizzazione di un metro quadro di parcheggi per ogni 10 metri cubi di volume realizzato».
«Inoltre – hanno aggiunto – si tratta di un caso assolutamente anomalo in confronto, ad esempio, a situazioni in cui la Regione Calabria non si preoccupa proprio di salvaguardare i propri interessi immobiliari, come per l’Area della Magna Grecia di Catanzaro Lido, di proprietà della stessa Regione, data in concessione gratuita al comune di Catanzaro, o come per altri immobili regionali, uno su tutti, Palazzo Fazzari, mentre il Comune non usa lo stesso sistema di reciprocità».
«La scrivente O.S., chiede, pertanto – hanno spiegato – agli organi in indirizzo, che doverosamente sia fatta chiarezza su tale incresciosa vicenda, ribadendo ai piani alti della Regione e del Comune di Catanzaro, che non si consentirà un ulteriore indebolimento dei lavoratori regionali. Ove tale vicenda non venga smentita, questa O.S., si vedrà costretta a presentare un esposto alla Procura della Corte dei Conti per capire come mai i beni della Regione Calabria sono dati a titolo gratuito, mentre quelli del Comune di Catanzaro a titolo oneroso».
«Al fine di evitare incresciosi esiti per entrambi gli enti – hanno concluso – si chiede di recedere dall’applicazione dei ticket a pagamento sull’area destinata ai parcheggi, per non incorrere, quindi, in contenziosi ben più onerosi». (rcz)
In Cittadella Regionale, l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, ha incontrato il Comune di Lamezia Terme, rappresentato dal sub-Commissario Antonio Calenda e dal geom. Pietro Giampà, ed Antonio Lorena, consigliere Comunale di Lamezia Terme momentaneamente sospeso, promotore dell’incontro per i disservizi della condotta idrica Sambuco.
Il colloquio si è incentrato, in particolare, sui disservizi della condotta idrica Sambuco e sui nuovi lavori di rifacimento della medesima riguardanti il tratto compreso tra il partitore di C. da Canneto e il serbatoio di Sambiase nel Comune di Lamezia Terme.
Negli ultimi anni, si sono susseguiti continui guasti con conseguenti interruzioni del servizio idrico nella zona approvvigionata dalla condotta idrica dell’impianto Sambuco, comprendente un bacino d’utenza di oltre 20 mila abitanti.
Sul punto, la Sorical, già interessata diverse volte della tematica, aveva rassicurato in data 19/11/2020 il Comune di Lamezia Terme – in un incontro tenutosi tra il Commissario della partecipata stessa ed il Comune di Lamezia Terme, rappresentato allora dal sindaco Paolo Mascaro, dall’’Assessore ai lavori pubblici, Francesco A.M. Dattilo e dal consigliere Antonio Lorena – che sarebbe stata realizzata una nuova condotta su un diverso tracciato rispetto al precedente, di lunghezza pari a 2.560 metri, ed ubicato secondo l’ipotesi progettuale, su strade comunali, con posa in opera di tubazioni in polietilene del diametro di 355 mm e pressione nominale sino a 25 atmosfere.
Essendo a conoscenza che il progetto riguardante il rifacimento della condotta in questione è afferente ad una delle deleghe dell’Assessore De Caprio, è apparso doveroso chiedere al medesimo chiarimenti al fine di avere cognizione dello stato nel quale si trova il progetto per la realizzazione della nuova condotta.
A tal proposito, l’Assessore De Caprio ha riferito che sta lavorando per addivenire ad una soluzione rapida e definitiva.
L’incontro è stato altamente proficuo in quanto l’assessore ha rassicurato di aver fatto inserire l’intervento nella programmazione Cipe, per come già aveva promesso nel novembre 2020 all’amministrazione comunale allora in carica, aggiungendo che si sta alacremente adoperando per il sistema idrico e depurativo come testimoniato anche dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 5 del 13/01/2021.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate anche altre tematiche importanti sulle quali l’amministrazione ora sospesa aveva particolarmente insistito e che stanno per giungere al traguardo, tra cui: sblocco finanziamento di 1.970.000 milioni di euro per il Cantagalli; velocizzazione appalto lavori ingegnerizzazione rete idrica comune Lamezia Terme con 5 milioni di euro già stanziati; lavori collettore fognario Cutura; interventi di smart city da finanziare con le risorse del Recovery Fund.
«Doveroso ringraziare – si legge in una nota – l’assessore De Caprio, per l’infinita disponibilità e sensibilità dimostrata verso le tematiche oggetto dell’incontro riguardante l’acqua che è un bene comune, essenziale e strettamente connesso col diritto alla salute costituzionalmente garantito». (rcz)
«Bisogna trasformare l’angoscia in azione. La Calabria deve essere ostativa rispetto ad ogni forma di violenza e devianza sociale» ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, nel corso dell’incontro, in Cittadella regionale, con gli autori del libro Sangue del mio sangue, Fabrizia Arcuri e Sergio Caruso e il presidente della commissione anti ‘ndrangheta, Antonio De Caprio.
I convenuti, hanno trovato unità di intenti, rispetto alla volontà di affrontare con pragmatismo questa problematica, costruendo un percorso che vedrà la presidenza della commissione anti ‘Ndrangheta in prima linea per disegnare insieme un percorso di buone pratiche che dalla Calabria possa pervadere la Nazione.
«Ben vengano iniziative concrete – ha aggiunto l’assessore – volte alla conoscenza approfondita della materia e al risveglio delle coscienze, rispetto ad un fenomeno che deve essere circoscritto con azioni mirate e precise. Lo Stato intervenga e subito per capire perché ai minori vittime di violenza, come nel caso di Marco Benvenuto, al quale sono stati tolti i genitori e la sorellina da una violenza cieca, non è stata data tutela».
l presidente dell’antimafia regionale, Antonio De Caprio, si è detto soddisfatto dell’incontro e ha auspicato la creazione di un tavolo tecnico al più presto.
«Non possiamo più attendere – ha sottolineato –. Prendendo spunto dal libro di Arcuri e Caruso, dobbiamo tutti interrogarci sulle azioni da intraprendere seriamente e senza indugi per far si che dalla nostra amata Terra arrivi un segnale positivo e concreto. La politica non è passerella. La politica è impegno e pragmatismo. Le buone pratiche che vengono dal basso per arginare tutto il fango che ci viene buttato addosso quotidianamente devono essere portate avanti».
Parole che trafiggono l’anima, quelle di Marco Benvenuto, superstite della strage.
«Il mio spirito, pur se sempre alla ricerca di vuoti da riempire, ha trovato le sua ragioni. La cosa più bella che possa esserci è vivere e poter toccare il mondo e percepire tutte le sue meraviglie a prescindere da ciò che ti succede, trovare la voglia e la spinta di poter andare avanti. Anzi, è ciò che forgia il tuo carattere, il coraggio e la fermezza che ti spingono a dare tutto e sognare di poter fare grandi cose. Sono la rabbia, il dolore e la sofferenza che, se mescolati e incanalati nel modo giusto, trovano l’antidoto per la cura. È la benzina che alimenta la tua anima e la volontà di superare qualsiasi ostacolo». (rcz)
Dopo l’invito lanciato dai microfoni di Clapper, su Radio Onda Verde, lo scorso venerdì 19 Febbraio, il Colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, passa dalle parole ai fatti.
«In Calabria servono atti concreti» dice. E lunedì 22 febbraio conferma l’incontro presso la Cittadella regionale, a Germaneto. Oggetto del tavolo, il dissesto idrogeologico che incombe sulla provincia vibonese (chiusura SS18), nonché le difficoltà oggettive di un territorio complesso, in cui la crisi pandemica evidenzia profondamente il disagio degli ultimi.
Un tavolo tecnico per il quale De Caprio lancia il suo invito anche al sindaco della città.
«I cittadini hanno bisogno di risposte – dice –. Sono in Calabria per risolvere i problemi dei calabresi. Per fare tutto ciò che mi è possibile. In una terra che è bellissima. Qui, la speranza la danno i ragazzi, chi combatte per sopravvivere, per far vivere i propri figli, e senza mai perdere la dignità. Ho visto sin dal primo giorno una Calabria semplice, umile, che ha tante potenzialità. Che deve solo prendere coscienza di essere un immenso esercito, una civiltà bellissima che ha radici profonde».
Stupendo, poi, con una chiosa ad effetto, conduttore e radioascoltatori: «Vi aspetto in Cittadella». Un invito inatteso, ma che arriva come un segnale di nuova speranza, affinché anche il vibonese possa vedere la sua luce in fondo al tunnel.
Oltre al sindaco della città, se confermata la sua presenza, prenderanno parte all’incontro il conduttore di Clapper, Vincenzo Neri, che da anni si vede impegnato nella vita sociale e non, su tutto il territorio vibonese; Giusy Staropoli Calafati, scrittrice e giornalista calabrese, nonché consigliere del Comune costiero della città di Briatico, da sempre in prima linea sul fronte Calabria, e Padre Vento, don Tonino Vattiata, con una missione di strada, come ultimo tra gli ultimi. L’appuntamento è previsto in cittadella il prossimo venerdì 26 febbraio, ore 9:00. (gsc)
In Cittadella regionale si è svolto un vertice sul porto di Cariati, soggetto a diversi problemi, tra cui l’insabbiamento che ostacola l’ingresso delle imbarcazioni.
Alla riunione, coordinata del presidente f.f. della Giunta regionale, Nino Spirlì, hanno partecipato il sindaco di Cariati, Filomena Greco, il consigliere regionale e presidente della sesta commissione Agricoltura, Pietro Molinaro, i dirigenti generali all’Agricoltura e ai Lavori Pubblici, Giacomo Giovinazzo e Domenico Pallaria, e una delegazione di pescatori della storica marineria cariatese.
«Ho incontrato i pescatori di Cariati – ha dichiarato il presidente f.f. Spirlì – per affrontare il grave problema che riguarda il porto di Cariati, vittima di un insabbiamento che, da oltre 10 anni, blocca ogni attività commerciale. Ho già interessato i dirigenti di settore perché possano intervenire al più presto in aiuto del Comune e della marineria locale. Mi auguro che il problema possa essere risolto subito e che le barche possano prendere nuovamente il largo».
«Il porto – come sottolineato dal sindaco Greco e dalla delegazione dei pescatori cariatesi – è una infrastruttura strategica e di vitale importanza sia da un punto di vista commerciale, sia per quel che riguarda la fruibilità turistica territoriale». (rcz)
Domani mattina, alle 10, in Cittadella regionale, sarà presentato il progetto per il servizio di traduzione, nella lingua dei segni, del notiziario del contenitore mattutino di Buongiorno Regione, in onda su Raitre.
All’incontro prenderanno parte il presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, l’assessore al Welfare, Gianluca Gallo, il direttore della sede regionale della Rai, Demetrio Crucitti, il caporedattore della Tgr Calabria, Pasqualino Pandullo, e il presidente regionale dell’associazione Ente nazionale sordi, Antonio Mirijello. (rcz)
La Cittadella Regionale porta il nome di Jole Santelli, la compianta presidente della Regione Calabria scomparsa recentemente.
La cerimonia di intitolazione è avvenuta alla presenza del presidente f.f. Nino Spirlì e degli assessori regionali, e ha visto l’inaugurazione di una targa intitolata a Santelli, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele è stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.
È stato il presidente Spirlì a pronunciare il discorso per l’intitolazione del palazzo del governo regionale.
«Oggi – ha esordito – è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici».
«Come ha avuto modo di dire anche il procuratore Gratteri – ha continuato – Jole è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e ha aperto le porte a tutti i calabresi. In questo palazzo non ci sono più onorevoli, ci sono amici che si stanno occupando dei diritti e delle necessità di tutti i calabresi con confidenza, con fratellanza».
«La Giunta – ha detto ancora – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. Allo stesso tempo, in queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco. Jole è stato un seminatore di grano buono, e abbiamo anche il piacere di vederne già i frutti. Noi continueremo ad amministrare con buon senso fino all’ultimo giorno: quello ci ha insegnato Jole, quello ci ha chiesto e quello faremo».
«Jole – ha aggiunto Spirlì – è stato ed è un grande politico, perché le sue intuizioni non sono solo figlie delle conoscenze del passato, non sono rivolte solo al presente: la sua visione avveniristica era veramente geniale. Non è mai stata pregiudizievole, non si è mai allontanata da nessuna differenza: le ha accolte tutte perché Jole è stata un cristallo dalle mille sfaccettature. Lo ha dimostrato e lo dimostra ancora, perché il suo progetto non è morto».
«Jole – ha concluso Spirlì – è riuscita a spalmare questo suo amore dal Pollino allo Stretto. Non c’è un territorio che non l’abbia sentita “madre”, con quella sua capacità di essere dolce e nello stesso tempo forte. È sempre stata sorella: chi non l’ha sentita come tale era distratto. E questo la Calabria l’ha capito. Quando Jole si è allontanata da noi, non abbiamo avuto il minimo dubbio sul fatto che questa nuova Cittadella dovesse rimanere per sempre la casa di Jole. Sono convinto che lei sia molto felice di una decisione alla quale non avremmo potuto rinunciare, perché così è stato scritto dai calabresi, da tutti i calabresi».
«Jole Santelli – ha detto monsignor Vincenzo Bertolone – non è mai stata una donna di parte, ma ha fatto del dialogo il suo modus vivendi. Questo è l’esempio migliore che lascia alla classe politica regionale».
«La sua figura politica – ha aggiunto – mi ricorda Guareschi e i suoi personaggi, don Camillo e Peppone, che a Brescello litigavano per la loro diversità, ma che poi si univano con affetto dinanzi ai problemi: ecco, lei non ha mai litigato con nessuno ed è sempre stata disponibile con tutti».
«La famiglia Santelli – ha proseguito il presule – è fiera, e deve esserlo, per il fatto che il Corriere della Sera abbia inserito Santelli tra le 110 donne più influenti del 2020. Tutto ciò è avvenuto non solo per la sua morte, ma per la capacità di avere un’idea del futuro e di lasciare una traccia e un solco profondi nella nostra terra. La sua figura riporta alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco nella giornata mondiale della pace del 2019, con l’esortazione alla politica di avere dei simboli di bene comune che rappresentino i bisogni di tutti senza particolarismi».
«L’intitolazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso – è stata una scelta doverosa, condivisa dal Consiglio regionale e dall’opinione pubblica. Intestiamo questa Cittadella, che non aveva ancora un nome, a chi ha espresso un modo nuovo di rappresentare la Calabria. Al di là delle appartenenze e dei colori, ha saputo rappresentare un sentimento che speriamo possa appartenere alle future generazioni».
«È una vittoria per tutti i calabresi che hanno conosciuto e amato il nostro presidente e che hanno voluto, fin da subito, che il palazzo della Regione le venisse intitolato. Il nostro lavoro – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – è nato ed è cresciuto solo grazie a lei e alla sua lungimiranza, e questa consacrazione porta il suo nome, nel giorno del suo compleanno, indelebilmente nella memoria di tutti i calabresi che l’hanno amata per la sua diversità e la sua grande correttezza».
«Purtroppo – ha detto l’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio – la vita è questa: si nasce e si muore e nessuno fa eccezione a questa regola. Fanno eccezione però quelle persone che lasciano un segno e che vivranno per sempre nella storia di tutti noi. Jole sarà per sempre una di queste persone speciali. Questa targa è il simbolo di quel che resterà per sempre nella storia della nostra regione».
«Quella di oggi – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo – è una intitolazione alla prima donna calabrese che ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. Continueremo nella direzione condivisa con lei, nel segno di un entusiasmo travolgente. Opereremo con un fortissimo orgoglio di essere calabresi e di aver fatto parte della Giunta Santelli».
«Una giornata emozionante, un momento toccante che rimarrà indelebile nei cuori dei calabresi e nella storia politica di questa nostra regione. Quella di Jole è una figura decisa, determinata, che in questi pochi mesi aveva dato lustro anche a livello nazionale», ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Franco Talarico.
«Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio – non celebriamo solo la prima donna presidente della Regione Calabria, ma rinnoviamo il suo impegno e il suo esempio per la costruzione di una Calabria dei calabresi, fondata sull’uguaglianza nei diritti e nel lavoro, nel rispetto di tutti, con la partecipazione di tutti, per il bene comune. Questo è l’inizio di un giorno nuovo che appartiene alla Calabria».
«Da oggi a Catanzaro ci sarà la cittadella regionale Jole Santelli» ha dichiarato il deputato e capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto all’Agi, che ha aggiunto: «Intitolare il palazzo della Giunta alla prima governatrice della Regione Calabria, scomparsa prematuramente e tragicamente, è un gesto importante, dall’alto valore simbolico e che dà anche a livello nazionale la rappresentazione plastica del vuoto che Jole ha lasciato in tutti noi e nella sua terra».
«Oggi – ha concluso – avrebbe compiuto 52 anni, la sua vita è stata passione, coraggio, determinazione. La ricordiamo con sincera commozione, e con tanto affetto».
«La sede della Regione Calabria diventa ‘Cittadella Jole Santelli’. Un omaggio alla nostra Jole, la prima donna presidente della Regione che nonostante la malattia fino all’ultimo ha lavorato per la Calabria e per i calabresi. Oggi avrebbe compiuto 52 anni, avremmo voluto averla qui con noi» ha scritto su Facebook il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini.
«Da oggi e per sempre, la sede della Regione Calabria porterà il nome della Presidente Jole Santelli. È un orgoglio e una responsabilità partecipare a questa emozionante cerimonia di intitolazione, che rende Jole Santelli ancora più presente e prossima a ciascuno di noi» ha scritto il consigliere regionale di Forza ItaliaRaffaele Sainato.
Forza Italia Giovani ha ribadito che l’intitolazione della Cittadella regionale alla Santelli è «un piccolo grande gesto per una Donna che ha vissuto una vita intera al servizio della propria Comunità con immenso amore e dedizione».
Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, ha riferito che l’Ente «esprime piena condivisione per la scelta di intitolare il Palazzo della Regione Calabria alla memoria della governatrice Jole Santelli».
«Si tratta – ha aggiunto – di un’iniziativa meritevole che ricorda la figura di primo presidente donna alla guida della più importante istituzione della nostra regione, la cui elezione ha segnato quel decisivo cambio di passo verso l’affermazione della donna nel mondo del lavoro e delle istituzioni». (rrm)
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