Coldiretti Calabria: In regione 78 gli ettari cementificati nel 2022

In Calabria sono 78 gli ettari cementificati nel 2022 il 67% tolti all’agricoltura e il rischio idrogeologico è sempre un pericolo. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, denunciando come, sulla base dei dati Ispra, «a causa della cementificazione e dell’abbandono, secondo Coldiretti, si è perso quasi 1 terreno agricolo su 3 nell’ultimo mezzo secolo con laSuperficie Agricola Utilizzata (SAU) che in Calabria (Dati Istat) nel 1982 era di 721.775 ettari, oggi siamo a 543.253 ettari con una diminuzione in quarant’anni di 178.522 ettari: 11,7% della superficie complessiva della Calabria».

«E questo – ribadisce Coldiretti – ha effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio, sul deficit produttivo e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Per effetto delle coperture artificiali il suolo – continua la Coldiretti – non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio nazionale».

«L’effetto – ha precisato la Coldiretti – è che quasi la totalità dei comuni calabresi  hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche a causa del cambiamento climatico accentua il depauperamento organico dei suoli: un problema che ha conseguenze non solo sulla produzione agricola, ma su molteplici aspetti quali appunto la sicurezza idraulica e la perdita di biodiversità».

«Occorre – ha ribadito Coldiretti – accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da dieci anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.  Basta quindi sottrarre terreno fertile all’agricoltura che lascia in eredità suolo incolto, asfalto, capannoni abbandonati con le relative conseguenze. La disponibilità di terra coltivata  significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico».

«Non dobbiamo dimenticare che il consumo di suolo – ha concluso l’organizzazione agricola – ha effetti rilevanti dal punto di vista economico, occupazionale, ma anche ambientale». (rcz)

Coldiretti Calabria, Gallo presidente cooperativa Agricor eletto tra le eccellenze italiane a Montecitorio

Prestigioso riconoscimento per Natalino Gallo Presidente della Op Agricor di Corigliano-Rossano tra i premiati alla IX edizione del prestigioso Premio d’Eccellenza “100 Eccellenze Italiane”, che si è svolto a Roma nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.

Tra i cento migliori protagonisti dell’Italia che si sono contraddistinti nell’annata che sta per terminare nei vari ambiti professionali che spaziano, dalla medicina, al sociale, magistratura, cinema, sport, giornalismo, ambiente, agroalimentare e altro.

Cento personalità di alto profilo, importanti enti e aziende di successo, che si sono distinti non per un’unica azione meritoria, ma per la loro intera storia da protagonisti di primo piano della vita del Paese.

«Ancora una volta la Calabria è in prima fila e si distingue per capacità imprenditoriale – commenta con soddisfazione il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – A Natalino Gallo che guida una rilevante realtà agroalimentare della piana di Sibari che immette sul mercato un prodotto fresco di qualità garantita attraverso pratiche colturali rispettose dell’ambiente vanno i miei personali complimenti e di tutta la Coldiretti Calabria. Essere premiato tra i 100 protagonisti della migliore Italia, in virtù del prezioso contributo recato alla crescita del nostro paese non è cosa da poco!».

«Dopotutto – aggiunge Aceto – il sistema di lavorazione della Op Agricor risponde alle esigenze della moderna distribuzione sempre più attenta alla domanda del cittadino- consumatore. Ambiente, salute, territorio, sistema di qualità, centralità del consumatore, sono alcuni degli indicatori l’azienda mette in atto durante tutto il processo produttivo che gli permettono di raggiungere standard qualitativi che consentono di far arrivare sulle tavole del consumatore un prodotto sano e gustoso ad un giusto prezzo».

«Sono certo – conclude Aceto –che questo illustre riconoscimento non è un traguardo ma un premio a ciò che è stato fatto, nella convinzione che insieme agli agricoltori e a suoi collaboratori continuerà a lavorare con grinta e determinazione, mantenendo i piedi per terra come ha sempre fatto». (rcs)

Coldiretti Calabria, una delegazione al XXI Forum internazionale dell’agroalimentare a Roma

Sta partecipando dalla Calabria una delegazione, con il presidente e direttore regionale Franco Aceto, Francesco Cosentini e delegato nazionale e regionale di Giovani Impresa Enrico Parisi al XXI Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti che si sta tenendo a Roma a Villa Miani nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 novembre.

Il Forum è l’appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, finanziarie e politiche nazionali ed estere. Nell’arco dei due giorni il presidente della Coldiretti Ettore Prandini affronterà, con la presenza di prestigiosi ospiti nazionali ed internazionali, temi correlati all’ambiente, alla salute e all’economia con spazi di approfondimento, la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate. L’edizione di prevede la presentazione del Rapporto Coldiretti/Censis “La guerra in tavola” sull’impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani, fra strategie di risparmio e profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari delle famiglie, raccontate concretamente attraverso la mostra su come cambiano i menu nelle case degli italiani.

Interverranno il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il Direttore Generale Censis Massimiliano Valerii e il Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Focus sulla candidatura Unesco della cucina italiana, con lo studio Coldiretti e The European House – Ambrosetti su valore del Made in Italy a tavola e l’esposizione sui colossi del Made in Italy allestita a Villa Miani, con le specialità di maggiori dimensioni realizzate per l’occasione nelle diverse regioni d’Italia tra maxi mortadella, provolone XXL, bottiglioni extralarge, pagnotte ciclopiche ed enormi salami e mozzarella.

Specifiche sessioni saranno dedicate alle tavole degli italiani, ai nuovi modelli di consumo, all’innovazione e competitività delle imprese, alla sfida energetica e alla transizione ecologica e digitale, alle infrastrutture, alle politiche per l’Europa fino ai rapporti di filiera e la sovranità alimentare in uno scenario globale segnato da guerre e migrazioni dai paesi più poveri.

Tra i rappresentanti istituzionali hanno confermato la presenza fisicamente nella prima giornata di giovedi 23 novembre Matteo Salvini (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Antonio Tajani (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), Raffaele Fitto (Ministro degli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura), Maurizio Leo (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze), Giulio Tremonti (Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari Camera dei Deputati), Maurizio Martina (Vice Direttore Generale Fao). E’ possibile seguire la diretta streaming su www.coldiretti.it. (rrm)

Coldiretti Calabria: Approvata legge per fermare cibi costruiti in laboratorio

È stata approvata la legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio. È quanto ha reso noto Coldiretti Calabria, parlando di «giornata storica», mentre il suo presidente, Ettore Prandini, ha sottolineato come «la battaglia si sposta in Europa dove farà da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini».

Agricoltori e allevatori, infatti, sono scesi in piazza per festeggiare l’approvazione da parte della Camera della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. Alla manifestazione una delegazione di gioovani calabresi guidata da Enrico Parisi leader nazionale e regionale dei giovani che ha dichiarato con soddisfazione: “

«La carne prodotta in laboratorio, non rispecchia il modello socio-culturale che vogliono i giovani agricoltori che invece con il loro lavoro, vogliono raccontare le storie delle nostre campagne – viene detto in una nota – degli allevatori e delle colture arboree spiegare a tutti, ad iniziare dai bambini che il cibo non nasce in laboratorio ma nelle aree interne e nelle campagne italiane».

«Altre battaglie la Coldiretti le ha vinte in Europa infatti – ricorda Coldiretti –  l’Italia proprio grazie al pressing di una raccolta di firme della Coldiretti è stata il primo Paese ad adottare norme nazionali per l’obbligo di etichettatura di origine degli alimenti verso il quale si sta progressivamente allineando l’Unione Europa con il superamento di dubbi e contestazioni, a livello nazionale e comunitario, che fanno ormai parte del passato».

«La legge sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy – ha continuato l’Associazione – con la dieta mediterranea proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che – riferisce la Coldiretti – si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo».

«La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – sottolinea la Coldiretti – un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Il provvedimento varato dal Parlamento nazionale pone dunque – evidenzia Coldiretti – il nostro Paese all’avanguardia e trova terreno favorevole anche in buona parte dell’opinione pubblica europea dove si sta diffondendo una nuova consapevolezza circa i pericoli legati a una tecnologia dai contorni oscuri, con molte incognite che rischia di cambiare per sempre la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda».

«Una eventuale richiesta di autorizzazione alla commercializzazione che dovesse pervenire all’Ue – secondo la Coldiretti – non potrebbe essere valutata con le procedure ordinarie dei novel food ma per gli ingredienti utilizzati vanno applicate nell’Unione Europea le stesse procedure previste per i medicinali, che necessitano di approfondite prove sperimentali. Una esigenza alla luce del fatto che, dalle allergie ai tumori, sono 53 i pericoli potenziali per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio individuati nel Rapporto Fao e Oms che parla di “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” (ad esempio “carne coltivata”), preferito dalle industrie produttrici perché più accattivante ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali, che rilevano peraltro come la parola “sintetico” sia usata anche dal mondo accademico oltre che dai media».

«Non è un caso che in Paesi dove è stata consentita la vendita come Israele, prima del consumo, venga chiesta – precisa Coldiretti – la firma su una liberatoria dalle responsabilità e conseguenze sulla salute». (rrm)

Coldiretti Calabria: Concluso all’Unical il Corso Alta Formazione in Fiscalità Agricola

Si è concluso, all’Università della Calabria, il primo corso in Italia di Alta formazione in Fiscalità Agricola, nato a seguito protocollo di intesa tra Coldiretti e il Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche dell’UniCal.

Soddisfazione per l’alto valore didattico da parte dei 30 partecipanti, provenienti anche da altre regioni, che, hanno potuto aggiornare la formazione, acquisendo competenze specialistiche  fondamentali che consentono di fornire alle imprese agricole ed agroalimentari servizi avanzati e innovativi. Il corso è stato diretto dal prof. Salvatore Muleo, con l’ausilio del comitato scientifico di Coldiretti, composto dal dott.  Gennaro Vecchione e dal dott. Attilio Salerno.

Il percorso di studi ha  approfondito diversi temi di grande attualità: partendo dal diritto tributario, ha   analizzato gli aspetti della fiscalità agricola, approfondendo, con esperti delle diverse aree di Coldiretti nazionale e docenti dell’Università della Calabria, e di altre Università  tra cui il prof. Sartori dell’Università di Milano Bicocca curatore dell’aggiornamento  del noto manuale di diritto tributario Tesauro.  anche tematiche non fiscali, ma fondamentali nella gestione delle aziende e per la rapida e costante evoluzione dell’agricoltura, quali: le politiche Ue, l’importanza del fascicolo aziendale, (dott. Belcampo, responsabile Caa), il ruolo del credito bancario (dott. Pirone, Responsabile Simec), il lavoro in agricoltura e la legge sul caporalato( Magrini capo area lavoro Coldiretti ), le diverse forme contrattuali ed altri aspetti giuridici (illustrati dall’avv. Murgida ufficio legislativo).

Il presidente Coldiretti Calabria Franco Aceto ha  commentato positivamente lo svolgimento del corso e ha ringraziato il prof. Salvatore Muleo e il Direttore del Dipartimento prof. Alfio Cariola e tutti gli esperti che si sono alternati.

«Il successo del  corso – ha concluso – consolida  il rilievo economico e sociale del settore agricolo ed agroindustriale». (rcs)

Coldiretti, l’azienda agricola della Piana di Sibari “la Terzeria” scelta agli Stati Generali per la salute del suolo

Eccellenze calabresi in giro per l’Italia. L’azienda agricola della Piana di Sibari “La Terzeria” srl soc. a statuto benefit di Francavilla Marittima (Cs), è stata scelta come “azienda faro” per gli Stati Generali per la Salute del Suolo in corso a Rimini (Ecomondo) come esempio, e quindi in grado di fare “scuola”, di economia circolare e salute del suolo, buone pratiche e strategia agronomica per proteggere il suolo dai rischi di salinizzazione e desertificazione.

Ne da notizia la Coldiretti Calabria sottolineando l’alto valore di questa manifestazione cui danno vita Università di Bologna, Politecnico di Torino, Coldiretti e Novamont con il coordinamento di Re Soil Foundation e a cui partecipano diverse istituzioni nazionali.

Il suolo è elemento centrale per supportare la crescita con l’obiettivo del conseguimento entro il 2050 di un consumo netto di suolo pari a zero. La tutela del suolo – aggiunge Coldiretti – contribuisce al raggiungimento di ulteriori obiettivi sfidanti quali: la riduzione dell’immissione di gas serra nell’atmosfera del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

A presentare il “caso studio” dell’azienda La Terzeria è stato il dr.agr. Benito Scazziota e ha visto confrontarsi diversi attori, accademici e istituzionali. La Terzeria è stata fondata nel 1935 su iniziativa di un ente assistenziale locale: la Fondazione Rovitti – Casa della Divina Provvidenza. Passata sotto il controllo della Diocesi attraverso un lascito testamentario, nel 2001 l’azienda inizia il suo percorso di trasformazione in Srl con l’obiettivo di gestire le sue operazioni e finanziare opere di valore sociale.

L’operazione, che si è completata due anni dopo, segnando l’avvio della diversificazione colturale che ha permesso di affiancare circa 250 ettari di frutteti, ortaggi e seminativi ai 200 storicamente vocati al riso. Per realizzare questo obiettivo, l’azienda ha sviluppato strategie di gestione idrica e del suolo capaci di contrastare due problemi fondamentali: la forte salinità del terreno e la carenza di materia organica. Da qui lo sviluppo di un sistema di subirrigazione a goccia capace di garantire una distribuzione capillare – e quindi improntata al risparmio – di acqua e fertilizzanti alla rizosfera, ovvero alle radici.

Grazie all’utilizzo di compost certificato proveniente da matrici organiche della raccolta differenziata e prodotto a breve distanza, inoltre, si è incrementata e tutelata la presenza della sostanza organica nel terreno. «Ancora una volta – sottolinea Coldiretti – dalla Calabria si riesce a “sfondare” positivamente proponendo aziende innovative, impegnate nella tutela del suolo e nello sviluppo di buone pratiche agricole replicabili: in una parola lighthouse farms, veri e propri “fari” per il comparto capaci da tempo di attirare l’attenzione degli osservatori». (rcz)

Coldiretti Calabria: Il crisantemo il fiore più scelto, in regione 156 vivai

Il crisantemo continua a essere il fiore più scelto da portare ai defunti in occasione del ponte di Ognissanti e dei morti. Si stima che, in Calabria, saranno almeno 250mila i crisantemi, tra fiori e vasi, acquistati assieme a molti altri varietà del florovivaismo Made in Italy. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, ricordando come nella regione ci sono 156 vivai con una superficie di 182 ettari e 214 aziende che producono fiori e piante ornamentali su una superficie di 153 ettari (dati Istat) che danno lavoro ad alcune migliaia di lavoratori trattandosi peraltro di lavoro specializzato dove occorrono competenze e perizia.

«In questo particolare comparto – ha detto l’Associazione – c’è un forte impatto sui costi di produzione, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre e alle spese di trasporto poiché l’85% delle merci viaggia su gomma».

«La produzione è in calo del 5-10% a livello nazionale a causa dei cambiamenti climatici, i prezzi al dettaglio – ha riferito la Coldiretti – sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno, da 1,50 a 3 euro per gli steli mentre se si tratta di fiori in vaso o di mazzi con più fiori si va dai 5 in su». 

«I crisantemi acquistabili come steli recisi e in vaso nelle diverse forme con uno o più fiori per stelo, e – ha precisato la Coldiretti – nei diversi colori tradizionali (giallo, bianco) ai quali si sono aggiunte varianti che vanno dal viola scuro al prugna fino ai colori “bruciati” in genere. Quest’anno prevalentemente, si scelgono le varietà più piccole rispetto a quelle tradizionali più grandi. La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che – spiega la Coldiretti – occorre “programmare” la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio». 

«Il consiglio, laddove possibile è di acquistare gli omaggi floreali direttamente dai nostri vivaisti – ha concluso l’Associazione – anche in considerazione del fatto che gli arrivi di fiori dall’estero sono in costante aumento (+7% nei primi sette mesi del 2023 secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat) con il rischio di acquistare, magari a caro prezzo, prodotti che hanno viaggiato per migliaia di chilometri prima di arrivare sui banchi di vendita e che sono quindi destinati ad appassire ben prima di quelli italiani». (rcz)

 

Coldiretti Calabria: Aumentate prenotazioni negli agriturismi calabresi

Le prenotazioni negli agriturismi calabresi sono aumentate rispetto al ponte di ognissanti dello scorso anno, nonostante la collocazione sfavorevole e il caldo insolito. È quanto hanno stimato Coldiretti e Terranostra – Campagna Amica per la Festa del primo novembre nel sottolineare che la chiusura delle scuole del 2 novembre favorisce la scelta di una vacanza all’aria aperta.

Sono in molti, infatti, i turisti che hanno scelto di fare un break in campagna alla ricerca dei pregiati frutti dell’autunno, dai funghi alle castagne, ai tartufi, o spinti dalla voglia di stare nella natura, passeggiare nei boschi per godersi lo spettacolo dell’autunno.

«Certamente, aggiunge Coldiretti Calabria – a giovarne è anche il turismo enogastronomico nei piccoli comuni e nelle campagne che grazie alle nostre produzioni sempre di più apprezzate e ricercate rappresenta il motore che spinge sia il turismo interno che da fuori regione.

Per l’associazione «gettonate sono anche le località di montagna e il mare e grazie alla  presenza dei turisti a beneficiarne è l’intera filiera agroalimentare a partire dai consumi di cibi e bevande “Made in Calabria” ai quali è destinato circa 1/3 della spesa. I prodotti censiti dalla regione sono 269 che fanno parte del patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo. Questi fanno il paio con le  21 specialità Dop e Igp calabresi, 19 vini Igt/Doc con svariate e prestigiose etichette senza dimenticare 2409 aziende con attività connesse che vanno dall’agricoltura sociale alle fattorie didattiche, agriturismi, trasformazione di prodotti, fino ad arrivare alla sistemazione di parchi e giardini».

«L’agriturismo – ha commentato Vincenzo Abbruzzese presidente Regionale di Terranostra Calabria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio – svolge un ruolo centrale per la vacanza perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne.  La presenza degli agriturismi è soprattutto nei piccoli comuni dove nascono le tipicità agroalimentari. Dai laghi alle montagne, dalla collina alla pianura, abbiamo un’offerta variegata per ogni tipologia di vacanza ed in particolare in Calabria dove 322 comuni su 404 sono sotto i cinquemila abitanti».

«Oggi, l’agriturismo – ha concluso – è sempre di più proiettato in una veste multifunzionale, legata alla valorizzazione dei territori, alla riqualificazione dei borghi puntando a un turismo diffuso con un’offerta sempre più identitaria». (rcz)

Coldiretti: Nel 2022 in Calabria altri 78 ettari consumati

In Calabria nel 2022 sono statti “strappati” altri 78 ettari di terreno. È quanto è emerso dal Rapporto Il consumo di suolo in Italia 2023 dell’Ispra, riferito al al suolo consumato fino al 2022 emerge che la sottrazione di suolo agricolo non ha battute d’arresto.

Coldiretti Calabria, riportando i dati, ha evidenziato come «complessivamente il suolo  consumato in Calabria, dal momento della prima rilevazione, è di 76.451 ettari, molto spesso non funzionale allo sviluppo economico e sociale. La Superficie Agricola Utilizzata (SAU) in Calabria (Dati Istat) nel 1982 era di 721.775 ettari, oggi siamo a 543.253 ettari con una diminuzione in quarant’anni di 178.522 ettari: 11,7% della superficie complessiva della Calabria. I comuni calabresi con il maggior consumo netto di suolo tra il 2021 e il 2022 in ettari sono stati: Montalto Uffugo (15,65), Trebisacce  (12,8) e Gioia Tauro (9,14), mentre in termini percentuali sulla superficie comunale  sono Tropea (35,02%), Villa San Giovanni (27,9) e Soverato (27,3)».

«Il risultato – ha sottolineato la Coldiretti – è che  in Calabria tutti i comuni  hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico e l’emorragia dei terreni agricoli è causa la perdita di una risorsa fondamentale, il suolo, con le sue funzioni e i relativi servizi eco sistemici. Per effetto delle coperture artificiali il suolo non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio».

«Per questo – ha continuato la Coldiretti – dobbiamo  difendere il nostro patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato e sempre maggiore riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni».

«Occorre – ha annotato Coldiretti – accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da dieci anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio. Basta quindi sottrarre terreno fertile all’agricoltura che lascia in eredità suolo incolto, asfalto, capannoni abbandonati con le relative conseguenze».

«La disponibilità di terra coltivata  significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico. Il consumo di suolo – ha concluso l’organizzazione agricola – ha effetti rilevanti dal punto di vista economico, occupazionale, ma anche ambientale». (rcz)

Coldiretti, la Calabria al sesto posto con una spesa alimentare di 492/euro a famiglia

Da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2022 che fotografa le abitudini alimentari regionali, la Calabria è al sesto posto con una spesa di 492 euro/mese per il solo acquisto di generi alimentari e bevande analcoliche. In linea con il valore medio dell’Italia che è di 482 euro/mese. Una media di circa il 18/% delle risorse disponibili. in altre parole meno di un euro su cinque viene speso per mangiare con un deciso aumento dell’incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento, trasporti e comunicazioni. Il valore più alto è quello della Campania (552 €/mese a famiglia) il più basso quello degli abitanti della Sardegna (389€/mese a famiglia).

Analizzando le singole voci della spesa alimentare, il 2022 nel carrello delle famiglie – rileva la Coldiretti – ha visto un aumento rispetto all’anno precedente per alcune categorie come la carne, l’olio d’oliva e lo zucchero e dolci, mentre cala quella per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi.

La voce più pesante nel carrello delle famiglie resta quella della carne – continua Coldiretti – per i quali si spendono mensilmente 100 euro, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (78 euro), mentre al terzo posto si piazza la verdura con 61 euro. Seguono – rileva Coldiretti – latte formaggi e uova, con 58 euro, e la frutta a 41 euro, poco davanti al pesce (40 euro).

In classifica entrano anche i cibi pronti con 30 euro, dolci con 21 euro, l’olio d’oliva e altri condimenti con 15 euro, oltre a caffè, acqua minerale, bibite. La Coldiretti continuerà con l’attività di Campagna Amica a portare avanti le iniziative di educazione alimentare in particolare nelle scuole per orientare i consumi e prediligere il cibo a Kmzero e di stagione delle aziende calabresi non dimenticando che la prima medicina che portiamo alla bocca è il cibo. (rcz)