Confartigianato Imprese Calabria all’assemblea nazionale alla presenza del Presidente Mattarella

C’era anche una delegazione di Confartigianato Imprese Calabria, accompagnata dal segretario regionale Silvano barbalace, all’assemblea nazionale dell’Associazione, svoltasi nei giorni scorsi a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Nel DNA delle abilità e dei saperi degli artigiani risiede tanta parte della storia d’Italia, di cui costituisce, tuttora, un motore di sviluppo», ha affermato il Capo dello Stato, evidenziando come le piccole imprese artigiane siano un pilastro fondamentale per la coesione sociale, lo sviluppo economico e la tutela dei territori. Mattarella ha ribadito che l’artigianato non è solo un settore economico, ma rappresenta anche una forma di resistenza culturale e sociale, un’area in cui la qualità del lavoro e l’intelligenza umana si traducono in creatività, autonomia e prospettive per i giovani.

«L’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza, della laboriosità della persona», ha dichiarato Mattarella, confermando l’artigianato come uno degli elementi distintivi e riconoscibili del “Made in Italy”.

In questo scenario, la presenza di Confartigianato Imprese Calabria non solo ha valorizzato la forza del settore in una regione ricca di tradizioni artigiane, ma ha anche dato un segnale forte di unità e di impegno collettivo verso la promozione e la difesa dell’artigianato come settore strategico per il futuro dell’Italia. Le circa 10.000 imprese a valore artigiano associate in Calabria, infatti, rappresentano una risorsa inestimabile per l’economia locale, in grado di rispondere alle sfide della globalizzazione con la qualità, la personalizzazione e la creatività che da sempre caratterizzano l’artigianato italiano.

Il giorno prima dell’assemblea pubblica, l’Assemblea dei Delegati di Confartigianato ha eletto per acclamazione Marco Granelli come presidente, confermandolo nel suo ruolo di leadership. Un gesto che sancisce la continuità di un lavoro iniziato con passione e determinazione, e che ora si prepara ad affrontare nuove sfide. Da segnalare anche l’indicazione di Salvatore Ascioti – presidente di Confartigianato Imprese Reggio Calabria – nella Giunta esecutiva in rappresentanza della Calabria.

Nella sua attenta analisi, il presidente Granelli ha anche posto l’accento sulla crisi giovanile e sul tasso di disoccupazione che minaccia il futuro del Paese, ma anche sulla “glaciazione demografica” che nei prossimi dieci anni porterà alla perdita di milioni di lavoratori, con rischi enormi per il “Made in Italy” e per l’intero sistema delle piccole imprese italiane. In questo contesto, ha sottolineato, è fondamentale un impegno collettivo per incentivare l’imprenditorialità giovanile e per supportare il settore artigianale con politiche concrete che possano stimolare la crescita, ridurre la pressione fiscale e combattere la burocrazia.

Dall’assemblea nazionale, Confartigianato Imprese Calabria porta un bagaglio di progettualità e riflessioni per potenziare l’impegno della classe dirigente locale, radicata in ogni contesto territoriale, nelle sfide da vincere per riaffermare “l’intelligenza artigiana”. (rrm)

Confartigianato Imprese Calabria: Dare impulso a investimenti privati per crescita delle imprese

Serve «dare impulso agli investimenti privati per sostenere la crescita delle imprese. Ma, anche, accelerare il programma Transizione 5.0 e pensare a misure di sostegno e accompagnamento dell’economia che non siano fatte soltanto di regole e scadenze», secondo Confartigianato Imprese Calabria, nell’audizione sul Def davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato con Cna e Casartigiani.

Per questo «in una fase di debolezza della congiuntura economica è necessario dareimpulso agli investimenti privati per mantenere le imprese sul sentiero della crescita», perché «la via della crescita – ha ricordato Confartigianato – passa dalla fiducia: è necessario accelerare il programma Transizione 5.0, che può contare su una cospicua dote di risorse per accompagnare il sistema produttivo verso le sfide della doppia transizione, digitale ed ambientale, anche grazie al sostegno ai progetti di autoproduzione energetica».

«Un altro capitolo di fondamentale importanza – ha rilevato nel corso dell’audizione – è la realizzazione del Pnrr. Il piano sta procedendo a rilento, rispetto alla spesa di circa 80 miliardi prevista per il 2023 si è speso circa la metà: “Spendere quest’anno almeno 20, dei 40 miliardi non impiegati, darebbe un impulso importante all’economia, soprattutto nell’ambito degli investimenti pubblici e delle infrastrutture».

Per Confartigianato, «il sostegno agli investimenti richiede di rifinanziare al più presto la legge Sabatini che rischia di dover sospendere l’accoglimento delle domande. Inoltre è necessario che venga abbassata sensibilmente la soglia minima degli investimenti nella ZES Unica, oggi fissata a 200 mila euro, per accelerare la spesa e consentire anche alle imprese di piccola dimensione di contribuire allo sviluppo delle economie del Mezzogiorno».

Quello che si chiede al Governo è anche di «adottare il piano nazionale per la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali prevista dalla direttiva Case Green di recente approvazione. Occorre un programma di medio termine, che individui obiettivi, priorità e risorse per accompagnare l’attuazione della direttiva, favorendo una ordinata qualificazione dell’offerta e della domanda».

C’è, infine, «grande attesa sulla emanazione della “Legge annuale” dedicata alle Mpmi, nella quale definire meglio strumenti e indirizzi programmatici dedicati a creare le condizioni di ambiente e contesto realmente favorevoli alla nascita, lo sviluppo ed il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese del territorio».

E, guardando all’imminente competizione per il rinnovo degli organismi europee, l’auspicio di Confartigianato Calabria è che «l’Ue riesca a imprimere un impulso positivo alla crescita tornando a pensare (come è stato fatto per Next Generation Ee e Sure) a misure di sostegno e accompagnamento dell’economia che non siano fatte soltanto di regole e scadenze». (rrm)

Barbalace (Confartigianato Imprese): Regione punti a snellimento delle procedure

Il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace, esprimendo soddisfazione per il rifinanziamento del Fondo Artigiano da parte della Regione, ha chiesto di puntare allo snellimento delle procedure.

«Avevamo spinto per il rifinanziamento del Fondo artigiano – ha ricordato – strumento istituito nel 2019 proprio su richiesta della Confartigianato e delle altre organizzazioni dell’artigianato che sta dando ottimi risultati – spiega ancora il segretario regionale di Confartigianato – Complessivamente sono stati messi sullo strumento 13 milioni di euro incluso l’ultimo rifinanziamento di qualche giorno fa: oltre 600 imprese artigiane calabresi hanno avuto l’opportunità di poter fare investimenti. Non possiamo, quindi, che essere soddisfatti di questa azione del Governo regionale che ha tenuto conto delle nostre sollecitazioni».

«Il Fondo è uno strumento che si è dimostrato particolarmente efficace – ha aggiunto – grazie a questo intervento incrementale, auspicato anche dalle associazioni di categoria, continuerà ad esserlo e gli artigiani calabresi potranno farvi affidamento per ottenere gli incentivi necessari per ogni esigenza di crescita delle proprie aziende».

«Ricordiamo che le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo in conto capitale nel limite del 65% calcolato sulle spese di investimento previste dal Regolamento, di un contributo in conto interessi – ha proseguito – da riconoscere in forma attualizzata per tutta la durata del finanziamento concesso da istituti bancari e nel parziale rimborso del costo della garanzia rilasciata dai Confidi».

«Auspichiamo che, attraverso questo rifinanziamento – ha detto ancora – si possa dare seguito alle richieste che in questi mesi sono state, comunque, istruite e presentate dalle associazioni di categoria per conto delle imprese artigiane ma che non sono state evase dalla regione Calabria per la carenza di fondi. Così come non possiamo che sperare nello snellimento delle procedure, in modo che la Regione sia conseguenziale all’impegno assunto di un nuovo approccio nei bandi all’insegna del superamento della lentezza della macchina amministrativa regionale per dare risposta rapida alle imprese».

«Il nobile scopo di questa misura, fortemente voluta dalle nostre associazioni di categoria – ha concluso – è proprio incentivare la crescita competitiva e sostenibile, nonché i processi di innovazione delle imprese artigiane della nostra regione, che rappresentano uno dei settori produttivi strategici nel contesto dell’economia calabrese. Visto il successo degli anni passati e il momento di difficoltà che le imprese attraversano a causa dell’incremento del costo dell’energia, delle materie prime e della inflazione cavalcante, ci aspettavamo un rilancio veloce del Fondo per l’artigianato. Invece, non abbiamo nessun genere di notizie in merito». (rcz)

Successo per la due giorni di Confartigianato Imprese Calabria per mettere in vetrina la qualità dei prodotti calabresi

Nei giorni scorsi, si è svolta una due giorni che ha permesso di mettere in vetrina la qualità dei prodotti calabresi e la professionalità delle nostre aziende, all’insegna dell’accoglienza. Una iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Calabria in collaborazione  con la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ed il supporto organizzativo della Camera di Commercio Italiana in Canada West, sviluppandosi attraverso la promozione di un’azione di incoming di buyers esteri interessati ai prodotti agroalimentari calabresi.

Molti i prodotti di interesse per i 7 buyers canadesi tra cui vino, liquori, prodotti biologici, olio di oliva, pasta, sott’oli, bevande analcoliche, formaggi, caffè. Gli incontri hanno offerto, gratuitamente, alle 22 aziende calabresi presenti l’opportunità di far conoscere i propri prodotti e le fasi di lavorazioni, aprendo le porte ad un percorso finalizzato all’avvio di accordi commerciali.

Le aziende selezionate: Infusi Di Calabria Srl; Astorino Pasta; Medi Mais Calabria Srl; Az. Agr. Filice Francesco; Archeonologica Di Bafaro F.Sco; Kalabria Wines Srls; Salumificio Lavigna Snc;Az. Agr. Brittelli Elisabetta; Lab. Lucchetta Soc. Coop.; Senatore Vini; Serfunghi Srl;Az. Agr. Neocastrum Di Giannuzzi I.; Santa Rita Srl; Giovanni Gatti; Librandi Antonio E Nicodemo Spa; Fi. Ro. Di Cuglietta Roberto; Iaquinta Srl; Soc. Agr. Tenuta Lento Srl; Az. Agr. Russo & Longo Snc; Mediolat Srl; Az. Agr. Rosanna Salfi; Qual’italy Srls.

«Il processo di globalizzazione dei mercati agisce a diversi livelli – hanno dichiarato il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace –, una globalizzazione che richiede un ruolo sempre più diversificato dei singoli attori che compongono il settore. Da qui l’importanza di mettere a confronto diretto aziende e buyers per innescare un processo di trasformazione di identità professionale per aprire nuovi canali di commercializzazione, alla conquista di mercati e territori inesplorati o che possono essere potenziati».

«Il mercato del Canada west – hanno proseguito – è uno di quelli in cui sono assenti molti dei nostri migliori prodotti e per questo abbiamo voluto fare questo grande sforzo e sostenere questa missione. Abbiamo voluto offrire alle nostre aziende, a costo zero, l’opportunità di comprendere il mercato canadese e le possibilità concrete di esportare in quel paese, con l’auspicio che questa azione possa portare risultati concreti per le nostre aziende. La mission dell’organizzazione è quella di sostenere le aziende nella loro crescita creando le migliori condizioni per il loro sviluppo. Questa è una delle tante attività che la Confartigianato mette in campo».

Negli incontri B2B, le 22 aziende calabresi hanno avuto la possibilità di promuovere i prodotti e, in particolare, accogliere i rappresentanti delle 7 imprese canadesi.

Tra i momenti più coinvolgenti sicuramente il momento della realizzazione in loco del “piatto della rinascita”, ideato dal maestro orafo Gerardo Sacco durante il lockdown ed eseguito da uno chef d’eccezione come Pino Posteraro, non a caso nominato “Cavaliere”, con l’Ordine della Stella d’Italia consegnatogli in Canada.

Una magia di sapori e di emozioni realizzata nel corso dell’iniziativa di Confartigianato Imprese Calabria che si è svolta al Grand Hotel Lamezia.

La ricetta a base di tipicità calabresi è stata preparata dal maestro Sacco, al quale Confartigianato rivolge uno speciale ringraziamento, e dallo chef Posteraro utilizzando ricotta fresca (Mediolat), conserva di pomodori (SerFunghi) ben amalgamate in un piatto di “maccarruniaru ferretto” (Pasta Astorino) che hanno dato vita a un gustoso canto di arte, cultura e gastronomia. (rcz)

Osservatorio Mpi Confartigianato: In Calabria difficili da reperire 3 mila pasticceri, panettieri e pastai artigiani

Sono tre mila i pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da reperire in Calabria. È quanto è emerso dai dati dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Imprese Calabria, in cui viene evidenziato come nella nostra regione «delle 440 entrate previste dalle imprese per le professioni di Pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e Panettieri e pastai artigianali, 120 unità, pari al 27,3%, risulta di difficile reperimento».

«Al 64,3% delle entrate di pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigianali – viene spiegato – è richiesto un livello elevato, medio-alto e alto, di competenze green, quota in costante salita negli ultimi 5 anni: +20 punti, passa dal 43,8% del 2017 al 64,3% del 2022».

Secondo i dati dell’Osservatorio, infatti, «nella nostra regione sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali oltre 2 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario – comparto che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, etc. – con un’alta vocazione artigianale: sono 1.960 le imprese artigiane, rappresentando l’83,2% delle imprese totali del settore».

«La crisi combinata di materie prime e dell’energia – viene evidenziato  hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie, le quali reagiscono con un incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali in euro registrano una crescita del 34,9% su base annuale e risultano superiori dell’83,4% al livello del 2019».

«L’analisi dei dati sui prezzi al consumo –  si legge nel rapporto – evidenzia che a febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% registrato dai prezzi della pasticceria confezionata».

«Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca – conclude il rapporto dell’Osservatorio –, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi degli Altri prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue». (rcz)

ECONOMIA CALABRESE SEMPRE PIÙ A PICCO
E LE STIME DEL 2023 SONO SCONFORTANTI

di FRANCESCO CANGEMI – L’economia meridionale e, in particolare, quella calabrese non hanno molto da sorridere in questo 2023. Seppur iniziato da pochi mesi l’anno in corso farà registrare dei trend negativi nel Sud Italia. Lo segnalano il rapporto Svimez presentato alla Camera dei deputati e un rapporto di Confartigianato imprese Calabria.

Nel 2023 il Pil meridionale si contrarrebbe fino a -0,4%, mentre quello del Centro Nord, pur rimanendo positivo a +0,8%, segnerebbe un forte rallentamento rispetto al 2022. Il dato medio italiano dovrebbe attestarsi invece intorno al +0,5%. È quanto emerge dal Rapporto Svimez 2022, giunto alla sua 49esima edizione.

In base alle stime Svimez, l’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas si traduce in un aumento in bolletta annuale di 42,9 miliardi di euro per le imprese industriali italiane; il 20% circa (8,2 miliardi) grava sull’industria del Mezzogiorno, il cui contributo al valore aggiunto industriale nazionale è tuttavia inferiore al 10%. Le previsioni Svimez segnalano per il 2023 il rischio di una contrazione del PIL nel Mezzogiorno dello 0,4%, un peggioramento della congiuntura determinata soprattutto dalla contrazione della spesa delle famiglie in consumi, a fronte della continuazione del ciclo espansivo, sia pure in forte rallentamento nel Centro-Nord (+0,8%).

Veniamo ora alle stime che fa Confartigianato Calabria per la nostra regione. Nel 2022 il Pil della Calabria segna un +1,8%. Per il 2023 si prevede un rallentamento del trend (-0,9%), con un valore del Pil che resta al di sotto del livello pre-pandemia (-3,8%).

È questo il principale dato emerso dal report dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato imprese Calabria in merito alle prospettive e alle criticità per le imprese calabresi nel 2023.

Secondo il report, il raffreddamento della crescita è conseguenza del perpetuarsi del clima di incertezza che scaturisce da diversi fattori di criticità. Uno tra tutti l’inflazione che a gennaio 2023 in Calabria segna un incremento del +9,7%, dinamica che rallenta rispetto a quella del mese precedente (+11,2%) ma che resta ancora sopra di 4,6 punti rispetto ad un anno fa.
Alla crescita dei prezzi sta contribuendo in modo particolare, seppur in misura minore rispetto ai mesi precedenti, la dinamica sostenuta dei prezzi dell’energia: per il caro bollette si stima, nel 2022 rispetto all’anno precedente, una maggiore spesa per le Mpi calabresi di 505 milioni di euro di cui 188 milioni a Cosenza, 128 milioni a Reggio di Calabria, di 102 milioni a Catanzaro, di 45 mln a Vibo Valentia e di 43 milioni a Crotone.

Altra criticità segnalata nel report riguarda l’inasprimento delle condizioni di politica monetaria per contenere l’inflazione, condizione che determina un rialzo del costo del credito con ricadute negative sulla finanza delle imprese.

Tale scenario allarma in particolare le piccole realtà produttive che
sostengono, da sempre, costi del credito più elevati: a giugno 2022 il tasso applicato alle Mpi si attesta al 9,33% sopra di 360 punti base rispetto al tasso del 5,73% applicato alle medio-grandi.

In merito, Confartigianato Calabria rileva che «le ricadute sulle imprese della stretta monetaria sono pesanti – spiegano, infatti, il presidente e il segretario Roberto Matragrano e Silvano Barbalace –. A fronte delle tensioni appena descritte sulla finanza d’impresa lo Stato è chiamato a fare la sua parte sostenendo le imprese in questa delicata fase anche favorendo pagamenti puntuali. I Comuni della nostra regione impiegano in media 54 giorni per effettuare un pagamento, tale risultato posiziona la Calabria al primo posto tra le regioni per tempi più dilatati».

Dall’analisi della demografia delle imprese, comunque, si osserva come, a distanza di due anni, lo shock impresso dalla pandemia sulla natalità e mortalità delle imprese si sia riassorbito. Dopo il brusco stop del 2020 e il rimbalzo del 2021, con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a mille attività in più tra gennaio e dicembre. A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,69% più contenuta rispetto al +1,62% del 2021. A livello provinciale il tasso più elevato si registra per Vibo Valentia (+1,11%).

Per l’artigianato il tasso di crescita 2022 si attesta al +0,60%, con valori più elevati registrati per le province di Vibo Valentia (+1,16%) e Reggio Calabria (+1,05%). Alle ottime performance di crescita del 2022 ha contribuito in misura maggiore il settore delle Costruzioni, che nel nostro territorio ha visto il valore aggiunto registrare il secondo incremento più elevato di +24,5%, rispetto al pre-pandemia.

Ad oggi, infatti, nella regione a causa della situazione delle imprese del settore con crediti fiscali incagliati risultano a rischio 6mila posti di lavoro delle Mpi calabresi delle costruzioni di cui 2.140 a Cosenza, 1.300 a Catanzaro, 1.220 a Reggio Calabria, 500 a Crotone e 480 a Vibo Valentia. (fc)

Bonus edilizi, Confartigianato Imprese Calabria: Stop del Governo non aiuta proposta di legge regionale

Confartigianato Imprese Calabria, ha evidenziato come «quello dello sblocco dei crediti fiscali legati ai bonus edilizia per salvaguardare l’attività di centinaia di imprese che hanno concesso sconti in fattura, è un argomento delicato e urgente».

«Si tratta di imprese – continua Confartigianato  che hanno operato nel pieno rispetto delle norme ma che oggi subiscono gli effetti delle loro continue modifiche restrittive, ben 224 provvedimenti normativi da quando è nato il superbonus, rischiando addirittura la chiusura e la perdita di migliaia di posti di lavoro».

«È per questo che Confartigianato, audita nei giorni scorsi in sede di Commissione consiliare sulla PL di iniziativa dei consiglieri regionali De Nisi e Graziano – viene ricordato –, sul solco di quanto tracciato già da altre regioni, aveva espresso forte apprezzamento ritenendola una valida opzione alle difficoltà attuali del settore, proponendo alcuni correttivi. Ma l’entusiasmo iniziale è stato purtroppo immediatamente stroncato dall’intervento del Governo».

Tuttavia, in una nota è stato evidenziato come «speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati; invece, non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti».

Secondo Confartigianato il blocco previsto nel decreto-legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva, di primi accordi con i committenti, di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura. Con buona pace degli obiettivi green che la misura avrebbe aiutato a raggiungere. A questo si aggiunge l’incomprensibile blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici che invece avrebbe potuto rappresentare una soluzione per aiutare le migliaia di imprese del comparto, bloccando con ciò proprio le regioni che da alcune settimane stavano provando a introdurre alcune iniziative, tra cui la Calabria.

«I numeri del 110% in Calabria sono straordinari – viene evidenziato – e, soprattutto, tangibili. A dicembre 2022, dati del centro studi di Confartigianato, il Superbonus è il 5.2 % del valore aggiunto totale della regione ed il 95.2% di quello delle costruzioni, ponendoci ai primi posti nei raffronti con le altre regioni d’Italia. Per questo il tema dei bonus in edilizia, seppur con le dovute correzioni, è un elemento da salvaguardare, anche alla luce dei nuovi impegni proposti dall’Europa in tema di efficientamento degli edifici privati».

«E proprio per i numeri prodotti però – si legge ancora – ben si intuiva la necessità e la portata di un intervento che provasse a dare ossigeno alle nostre imprese che scontano la difficoltà sempre più accentuata di cedere i suddetti crediti: milioni di euro incagliati e migliaia di imprese a rischio chiusura per mancanza di liquidità».

Da mesi Confartigianato lancia l’allarme offrendo soluzioni purtroppo inascoltate.

«Si trattava di una operazione virtuosa, legata al territorio, anche se le cifre che da mettere in campo non sarebbero state sufficienti – conclude la nota – ma avrebbero comunque provato a dare un po’ di ossigeno alle imprese». (rcz)

CATANZARO – Al via “RaccontArt” di Confartigianato

Prende il via sabato 10 dicembre, a Catanzaro, RaccontArt, il Festival periodico delle arti e dei Mestieri di Confartigianato Imprese Catanzaro – Movimento Donne Impresa. L’appuntamento è alle 17 all’ex Stac per l’inaugurazione.

L’evento, pensato nell’ottica di valorizzazione delle radici, dal “Movimento Donne Impresa” di Confartigianato Imprese Catanzaro, guidato dalla responsabile maestra ceramista Giuliana Furrer, con la collaborazione del gruppo “Arte&ArtigianatoCatanzaro”, è realizzato da Ancos di Confartigianato e Confartigianato Imprese Calabria, con il patrocinio del Comune di Catanzaro.

L’obiettivo è quello di realizzare una vetrina ricca di eventi e incontri finalizzata a valorizzare e dare visibilità alle piccole e medie imprese artigiane che sono una realtà viva e produttiva del tessuto economico catanzarese.

Le attività artigiane costituiscono una risorsa utile e inespressa per la promozione culturale, turistica ed economica dei territori: fanno da volano per la riscoperta delle tradizioni, contribuendo a ricreare un’identità culturale smarrita che è, invece, alla base dell’innovazione e del progresso culturale di un’area.

L’obiettivo di questo Festival, quindi, è di riscoprire le arti manuali attraverso una serie di attività sotto forma di “racconto” che, oltre all’esposizione e alla vendita di manufatti e opere dei maestri artigiani e di artisti, possano offrire un momento di bellezza, conoscenza e aggregazione vissuto da tutta la cittadinanza.

Ma i particolari saranno resi noti in occasione dell’inaugurazione di sabato, alle ore 17: sarà un affascinante viaggio nell’arte e nell’artigianato calabrese, con la mostra mercato di artisti e artigiani; performance live; workshop e laboratori aperti; racconti storici e tour guidati; racconta-storie per bimbi con attività; incontri con la musica d’autore. L’ingresso è gratuito.

A seguire il primo importante evento: alle 18.30, infatti, è in calendario l’inaugurazione della mostra Favole sotto le coperte, a cura di Lanificio Leo e Rubbettino editore. Sarà presente l’architetto Emilio Salvatore Leo che racconterà la sua esperienza imprenditoriale e presenta il progetto, contenuto della mostra, che resterà in esposizione per tutta la durata del festival. (rcz)

Manovra, Confartigianato Imprese Calabria: Potenziare strumenti per sostenere le imprese

«Nonostante i margini stretti della manovra, è necessario potenziare, anche con maggiori risorse, alcuni strumenti utili per sostenere gli investimenti e la liquidità delle micro e piccole imprese». È quanto hanno evidenziato in una nota il presidente regionale e segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace.

«Tra questi – hanno spiegato – il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, il Fondo di garanzia per le Pmi, il Fondo per il sostegno alle filiere produttive made in Italy. Servono misure di sostegno alle reti d’impresa e alla trasmissione delle aziende, l’inclusione degli artigiani e delle piccole imprese della filiera agroalimentare nelle azioni previste dal Fondo per la sovranità alimentare. E poi, occorrono interventi per accompagnare lo sviluppo delle imprese del Sud garantendo continuità a quelli ad oggi previsti».

«Sulla Legge di bilancio approvata dal Governo guidato dal presidente Giorgia Meloni – hanno spiegato – si è aperto un ampio dibattito, ricco di visioni e contributi soprattutto da parte delle associazioni di categoria che deve, comunque, tener conto di un dato incontestabile: la priorità è data all’urgenza di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie, oltre che determinate linee di intervento finalizzate a misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e del Paese».

«Questo è il punto di partenza – hanno spiegato – di un percorso che deve guardare ad affrontare con urgenza però alcuni aspetti fondamentali per l’attività degli imprenditori, con una particolare attenzione anche alle esigenze delle imprese del sud. Governo e Parlamento devono attuare azioni concrete per riconoscere il ruolo delle piccole imprese e valorizzarne il talento e le ambizioni, eliminando gli ostacoli sulla loro strada. Basta con l’idea che il problema sia la dimensione d’impresa. Il problema è il contesto nel quale le imprese operano: il peso del fisco e della burocrazia, i rincari dell’energia, il costo del lavoro, le difficoltà di accesso al credito”, si legge ancora nella nota di Confartigianato Calabria che riprende e rilancia la posizione dei vertici nazionali guidati dal presidente Massimo Granelli dopo l’audizione di venerdì presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato».

Soddisfazione per l’allargamento del regime forfetario e per la tassazione agevolata dei redditi incrementali, ma è necessaria una riforma del sistema tributario all’insegna della semplificazione degli adempimenti e della riduzione della pressione fiscale sugli imprenditori.

«L’obiettivo – prosegue ancora la nota – è definire un livello di prelievo tendenzialmente uniforme a parità di reddito, indipendentemente dalla natura del soggetto che gestisce l’impresa e dalle dimensioni di quest’ultima».

Tra le richieste, sul fronte delle politiche del lavoro, Confartigianato ritiene fondamentale «ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese, anche tramite la detassazione e decontribuzione degli aumenti salariali e delle voci retributive derivanti dalla contrattazione territoriale di secondo livello. È necessario potenziare l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante per favorire la formazione di competenze e l’occupazione giovanile».

«Come ha sottolineato il presidente nazionale Massimo Granelli nel corso dell’assemblea nazionale alla presenza della presidente Meloni, confidiamo in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese», conclude Matragrano. (rcz)

Elezioni, Confartigianato Imprese Calabria ha incontrato il Partito Democratico

Prosegue il fitto calendario di incontri organizzati da Confartigianato Imprese Calabria in vista delle elezioni di domenica 25 settembre. Ospiti del nuovo appuntamento, i candidati del Partito Democratico Giusy Iemma, alla camera nel collegio Calabria 3, Francesco Pitaro, al Senato nel collegio Catanzaro-Reggio, delegati dal segretario regionale Nicola Irto.

«A chi si candida a guidare il Paese chiediamo un patto di fiducia e soprattutto l’avvio di un percorso comune soprattutto dopo il 25 settembre – hanno dichiarato il presidente regionale Roberto Matragrano e Silvano Barbalace, segretario – affinché l’artigianato e le micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 64% degli occupati, siano realmente al centro degli interventi per rilanciare la competitività e di riorientare l’attenzione su coloro che hanno dimostrato di saper creare occupazione, benessere economico, coesione sociale».

Nell’agenda delle priorità indicata da Confartigianato spicca anche la richiesta di leggi che non siano a “taglia unica”, e che quindi pensino anche alle piccole e medie imprese, «di un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona. Da riformare all’insegna dell’efficienza anche la macchina burocratica, un lavoro di qualità, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro e il potenziamento della formazione tecnica e professionale e dell’apprendistato per agevolare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese».

E sul caro energia Confartigianato sollecita una «riduzione dei costi di elettricità e gas, aumentati del 108% nell’ultimo anno, auspicando un tetto europeo al prezzo del gas e una riforma strutturale della bolletta che escluda gli oneri di sistema impropri pagati dai piccoli imprenditori e sostenendo gli investimenti in energie rinnovabili».

«Sono tanti i punti di incontro tra il documento nazionale di Confartigianato e il programma del Partito democratico: dal fisco, visto che sosteniamo la riduzione shock del cuneo fiscale sul lavoro all’accelerazione dell’attuazione del Pnrr, una opportunità imperdibile per il Mezzogiorno per cui difenderemo l’allocazione del 40 per cento delle risorse. E per l’unico punto che non riusciamo a condividere, vale a dire il salario minimo, saremo pronti ad aprire il confronto per concertare soluzioni», ha affermato Giusy Iemma che ha auspicato anche: «Spero che questo sia solo l’inizio di un confronto comune. Dobbiamo lavorare assieme per valorizzare un settore portante come quello dell’artigianato che rappresenta l’ossatura economica del Paese, soprattutto della Calabria».

Iemma ritiene che «sostenere le piccole e medie imprese, migliorandone l’operatività, significa favorire lo sviluppo anche dei piccoli comuni delle aree interne. La valorizzazione del saper fare artigiano e quindi il sostegno al Made in Calabria è la risposta all’isolamento e allo spopolamento: pensiamo alle botteghe artigiane, a percorsi enogastronomiche, sfruttando le risorse della innovazione tecnologica».

Un altro tema molto caro alla vice sindaca di Catanzaro e candidata alla Camera nel seggio uninominale è quello del “caro-bollette”: «I ristori non bastano – ha detto ancora – servono risposte concrete guardando al futuro. Chiediamoci, prima di tutto perché l’energia pulita proveniente da fonti rinnovabili viene pagata come l’energia da fonti fossili: la Calabria potrebbe aspirare all’autosufficienza energetica in bolletta, invece si ritrova salassi anche peggio che nel resto del Paese».

«Ecco – ha concluso – io vorrei portare la voce della Calabria in Parlamento e rivendicare i diritti di una regione che continua ad essere sfruttata e impoverita senza prospettive di sviluppo».

Dell’importanza delle comunità energetiche, del senso di responsabilità nei confronti della comunità e del fatto che «le piccole e medie imprese rappresentano lo scheletro dell’intera economia italiana», ha parlato anche Francesco Pitaro. Il candidato democrat al Senato nel collegio Catanzaro-Reggio ritiene che il settore dell’artigianato «non è favorito né dalla politica  né dalla burocrazia, e la crisi energetica che rischia la crisi economica e occupazionale. Il Sud deve avere progetti realizzabili, l’attuazione del Pnrr deve essere garantito anche con il coinvolgimento delle medie e piccole imprese – ha detto ancora –. Un settore che non deve essere trascurato per lo sviluppo economico è quello delle infrastrutture: senza una adeguata e sicura viabilità non possiamo pensare al turismo e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio di bellezze naturali e culturali che abbiamo». (rcz)