Artigiano in Fiera, Confartigianato Imprese Calabria presenta il progetto “Fabbrica artigianale diffusa e ospitale”

Si intitola Fabbrica artigianale diffusa e ospitale il progetto di Confartigianato Imprese Calabria che mette in correlazione le produzioni artigianali identitarie con la comunità locale. Antoni Blandi ha spiegato come “incentivando e realizzando un sistema produttivo diffuso, questo di fatto diventerà anche un percorso di conoscenza ed esperienziale, che partirà nel 2022 con un progetto sperimentale nel territorio della Locride che sarà realizzato insieme a Officine delle Idee e Il Gal terre Locridee”.

L’ambizioso progetto è stato illustrato nel corso di Artigiano In Fiera, la manifestazione che si sta svolgendo alla Fiera di Milano, e che vede 1800 espositori e 80 Paesi da tutto il mondo. Presente anche la Regione Calabria con 100 espositori nel padiglione n.3 che continua ad attirare attenzione e apprezzamenti, grazie anche alle gustose degustazioni dei prodotti nostrani e all’animazione degli straordinari musicisti del Sabatum Quartet.

Confartigianato Calabria ha organizzato un interessante confronto dedicato alla promozione dell’artigianato della nostra regione che ha visto la partecipazione del segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; del responsabile dei progetti innovativi dell’associazione, e amministratore unico di “Officine delle Idee”, Antonio Blandi e la significativa testimonianza di Umile Tortorella, della Besidiae Manici, giovane e talentuoso artigiano di Bisignano, che raccogliendo l’eredità della tradizione famigliare, ha scelto di fare della lavorazione del legno la propria attività. Si è parlato, infatti, dell’importanza della formazione e del ruolo de Maestro Artigiano, cruciale per la trasmissione dei saperi e delle competenze e dell’importanza di  riportare la cultura artigiana in primo piano, non solo come occasione per la creazione di occupazione stabile ma anche come “acceleratore” di sviluppo, in particolare nelle aree interne

Il dibattito – trasmesso in diretta sui canali social di Confartigianato Imprese Calabria – si è svolto nell’area istituzionale della Regione Calabria. In evidenza, la necessità di mettere in primo piano le produzioni identitarie, ma anche l’artigianato artistico e innovativo, comparto determinante per l’economia regionale e soprattutto per lo sviluppo di nuova economia e occupazione in particolare per quanto riguarda i borghi e le aree interne.

Il segretario regionale, ha voluto valorizzare il rapporto tra Confartigianato e Istituzioni, a partire dalla Regione Calabria, che con la partecipazione ad iniziative come “Artigiano in Fiera” mettono in vetrina il valore artigiano e danno visibilità alla creatività e allo spessore umano e professionale degli artigiani calabresi.

Nella giornata di oggi, inoltre, sarà presentato il progetto Le vie dell’artigianato, che vuole creare un sistema di rete tra i borghi che favorisca lo sviluppo di  un turismo tematico legato alle produzioni locali artigianali. (rrm)

Artigiano in Fiera, gli appuntamenti di Confartigianato Imprese Calabria

Confartigianato Imprese Calabria sarà presente all’Artigiano in Fiera, la fiera internazionale in programma a Milano fino al 12 dicembre, con una due giorni intensi, ricchi di eventi, dibattiti, degustazioni che si svolgeranno nell’area istituzionale della Regione Calabria, per promuovere le produzioni identitarie, ma anche l’artigianato artistico e innovativo.

Il 6 dicembre alle 15,30 si terrà un incontro nel quale verrà presentato il progetto FADO Fabbrica artigianale diffusa e ospitale, un progetto che mette in correlazione le produzioni artigianali identitarie con la comunità locale. Incentivando e realizzando un sistema produttivo diffuso di fatto diventa anche un percorso di conoscenza ed esperienziale, che partirà nel 2022 con un progetto sperimentale nel territorio della Locride che sarà realizzato da Confartigianato Calabria, Officine delle Idee e Il Gal terre Locridee.

Il 7 dicembre verrà, invece, presentato il progetto Le vie dell’artigianato, il progetto vuole creare un sistema di rete tra i borghi che favorisca lo sviluppo di  un turismo tematico legato alle produzioni locali artigianali. Tra i momenti più attesi e importanti la presentazione della collezione di Luigia Granata (Designer identitaria) dedicata al territorio e alla cultura calabrese. Ancora in programma: degustazione di prodotti artigianali, l’animazione animazione musicale con i Sabatum Quartet.

«La Calabria sarà protagonista di questi spazi che dal 4 al 12 dicembre diventano un vero e proprio villaggio globale di arti, mestieri, culture diverse che rappresentano le varie forme del ‘saper fare’ artigiano – dichiarano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace –. La nostra associazione ha organizzato una serie di eventi nello spazio espositivo della Calabria proprio con l’intento di valorizzare lo spirito e la qualità dell’artigianato della nostra regione, una occasione unica per far conoscere non solo la bravura e le capacità delle nostre imprese ma anche per diffondere una immagine positiva della Calabria e dei calabresi nel mondo». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria: Decreto Anti-Frodi rischia di bloccare mercato che sta iniziando a riprendersi

Confartigianato Imprese Calabria, ha dichiarato che il Decreto anti-frodi, «pur condividendo le finalità di contrastare l’uso distorto degli incentivi del settore casa», «rischia di di bloccare un mercato che stava iniziando a riprendersi e a trainare la ripresa».

«È un provvedimento – viene spiegato – che pone nuovi oneri  carico delle imprese, sproporzionati rispetto anche ai piccoli interventi in cui il costo supera il beneficio, con il rischio di bloccare i cantieri, le fatturazioni e l’impossibilità di rendere liquidi crediti già riconosciuti ai clienti con il meccanismo dello sconto in fattura, ma non ancora comunicati all’Agenzia delle Entrate».

È in vigore, infatti, dal 12 novembre il Decreto-legge n. 157/2021 recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”, contenente una serie di misure volte a vigilare sulle possibili frodi in materia di Superbonus 110% e per le altre agevolazioni fiscali. Il Decreto cosiddetto “anti-frodi” riguarda in particolare il contrasto alle frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi.

La norma estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. L’obbligo per il visto di conformità viene poi esteso anche nel caso di  cessione del credito o sconto in fattura sulle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi dal superbonus  (ovvero quelle oggi al 50%, 65% e 90%).

Infatti,  l’Agenzia delle Entrate, ai fini del controllo preventivo, potrà sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura che presentano particolari profili di rischio. Il Governo Draghi sceglie misure come l’estensione del documento di conformità per tutti i bonus casa previsti dalla legge di bilancio per prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore. Le buone intenzioni sono quelle di tutelare i tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato.

«Ma la scelta – si legge in una nota – di utilizzare la forma decreto legge blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi.  Sarebbe stato meglio intervenire con un emendamento in legge di bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo oltre al fatto che appare incomprensibile il non aver previsto dei limiti di spesa al di sotto del quale non sarebbe stato obbligatorio il visto di conformità e l’asseverazione della congruità della spesa. Il quadro delle misure di accesso non deve essere complicato: bisogna tener conto che il loro impatto compromette inevitabilmente la forza degli incentivi che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria sostiene i giovani imprenditori con il progetto “Yes I Start Up- Calabria”

Confartigianato Imprese Calabria sostiene i giovani imprenditori con il progetto Yes, i Start Up – Calabria, promosso nell’ambito dell’accordo di collaborazione istituzionale tra Regione Calabria e Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), al quale la Confartigianato ha aderito attraverso il proprio ente di formazione ConfartigianInforma.

Il progetto è finalizzato alla formazione e all’accompagnamento gratuito all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità dei giovani Neet attraverso un’attività formativa, preparatoria e di accompagnamento, per aiutare nell’accesso ai fondi nazionali per le start up: SelfiEmployment e Resto al Sud.

«Ricordiamo – si legge in una nota – che questi due strumenti offrono la possibilità di avviare un’attività commerciale con dei finanziamenti fino a 50 mila euro, a tasso zero, per il selfiemployment; fino a 60 mila euro per la seconda misura (resto al sud) di cui il 50% a fondo perduto, per tutti gli altri settori».

Un affiancamento, quello garantito da Confartigianato, ai giovani che consentirà di acquisire le conoscenze di base per la creazione e la gestione di un’attività in proprio, forti della propria esperienza, e per la corretta redazione del business plan per la presentazione della domanda di finanziamento sulla piattaforma Invitalia per l’accesso ai contributi nazionali.

Il progetto è rivolto ai giovani di età inferiore ai 30 anni, che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, ma anche ai Giovani professionisti, titolari di partita iva, residenti in Calabria, fino ai 35 anni di età. (rcz)

Concluso all’IC “Pascoli-Aldisio” progetto di Confartigianato Imprese Calabria e Piemonte su uso della plastica

Si è chiuso, con successo, all’IC “Pascoli-Aldisio” di Catanzaro, il progetto di sensibilizzazione sull’uso della plastica, promosso dal Confartigianato Imprese CalabriaConfartigianato Imprese Piemonte, a cui ha aderito la scuola catanzarese, guidata dal dirigente Raoul Elia.

Assieme alla sede della Primaria decentrata “Laura D’Errico”, l’Istituro comprensivo “Pascoli-Aldisio” ha avuto un ruolo integrante nella riuscita di questo progetto che promuove azioni concrete volte sostenere lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici, e ieri mattina ha visto la consegna del kit plastic free (contenente borraccia e sacchetto) da parte dei vertici di Confartigianato Imprese: presenti infatti, il presidente e il segretario dell’associazione calabrese, rispettivamente Roberto Matragrano Silvano Barbalace, e il vice presidente e il segretario dell’organizzazione piemontese, Cristiano Gatti e Carlo Napoli.

Nella sede centrale, a partire dalle 9.30, sapientemente guidati dalle loro insegnanti, una rappresentanza delle classi III, IV, e V  ha voluto raccontare come hanno acquisito principi di comportamento ambientale attraverso interventi, disegni e cartelloni pronti a mettere in pratica con entusiasmo quello che hanno imparato, trasmettendolo anche ai genitori.

Un benvenuto toccante, da cui i vertici di Confartigianato Imprese si sono fatti coinvolgere distribuendo personalmente borracce e sacchetti, anche nella sede della “D’Errico” dove a rappresentare la scuola, al fianco del dirigente scolastico Elia e della fiduciaria Anna Margio, sono stati gli alunni della Quinta classe.

«Abbiamo invitato i genitori ad essere collaborativi, e abbiamo avuto una risposta positiva – ha spiegato il dirigente scolastico – che hanno apprezzato questa nostra iniziativa, arricchita dalla decisione di fare la raccolta differenziata nelle singole classi per fare in modo che ci si abitui al riciclo e al rispetto dell’ambiente sin dalla più tenera età».

«La scuola riveste un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri cittadini e ha il compito di sensibilizzare e promuovere azioni volte allo sviluppo sostenibile e al rispetto degli ecosistemi – ha indotto la docente Italia Console –. È in questa ottica che nasce l’iniziativa nazionale Rete Scuole Green in cui, la promozione di uno sviluppo sostenibile, mediante azioni e buone pratiche quotidiane, sposa a pieno il curricolo didattico del nostro istituto che ha deciso di aderire all’iniziativa insieme a molte altre scuole, di ogni ordine e grado, presenti sul territorio nazionale».

Nel corso del progetto, partito in realtà prima del lockdown del 2020, sono state svolte attività didattica volte a trasmettere agli studenti la necessità di mettere in atto comportamenti utili alla salvaguardia dell’ecosistema, ma anche promossi e percorsi di divulgazione scientifica, organizzando momenti di incontro tra le comunità scolastiche ed esperti in ambito ecologico e climatologico.

«Sono venuto in Calabria con grande piacere per conoscervi, proprio qui realizziamo per la prima volta questo importante gemellaggio tra le nostre associazioni con la finalità di trasmettere valori positivi nella direzione della tutela dell’ambiente – ha esordito Gatti, il vicepresidente di Confartigianato Piemonte – che avete dimostrato di saper cogliere, fare vostri e trasmettere con grande maturità».

«Mi sono molto emozionato – ha concluso – porto a casa un ricordo straordinario, complimenti a voi e ai vostri insegnanti. Ci state insegnando molto, noi vi diamo gli input, ma impariamo da voi. Andate avanti così perché siete un buon esempio non solo per questo territorio ma per l’Italia intera». (rcz)

L’importante ruolo di Confartigianato nel sostenere le imprese che affiancano lo Stato nel recupero di beni confiscati

Dell’importante ruolo che Confartigianato ha nell’affiancare le imprese che intendono affiancare lo Stato nel recupero di beni e aziende confiscate alla mafia, se ne è parlato nel corso di un webinar, dal titolo Beni confiscati alla mafia: problematiche e possibilità di sviluppo produttivo, organizzato da Confartigianato Imprese Calabria, tenuto nei giorni scorsi alla presenza, oltre che dottor Walter Ignazitto,  sostituto procuratore Dda Reggio Calabria, di Alessandro Messina, direttore generale di Banca Etica, Bruno Panieri, direttore Politiche Economiche della Confartigianato Imprese e Silvano Barbalace, segretario regionale di Confartigianato Imprese.

Ad aprire i lavori, il segretario regionale Barbalace, che ha evidenziato come «questi beni costituiscono oramai una quota importante dell’economia italiana e del sistema produttivo del Paese. La nostra Organizzazione svolge un importante ruolo anche di attore sociale per lo sviluppo di comunità e territori sani».

«Le mafie – ha aggiunto – sono forti e radicate ben oltre i confini entro cui convenzionalmente si ritiene operino e crescano. C’è quindi una mole di patrimoni immobiliari e anche aziendali che finiscono per essere confiscati, ed il loro riutilizzo ha non solo una finalità sociale ovviamente di riscatto per la comunità, ma anche un’ importante forza culturale ed economica per quel territorio e quella comunità. Confartigianato deve accompagnare le proprie imprese in questo percorso».

Il Direttore generale di banca Etica, Messina, si è soffermato sulle problematiche connesse all’applicazione della normativa, portando l’esperienza della propria banca che ha sostenuto molti processi diretti al riutilizzo di beni confiscati. Nel 2020, ha sostenuto 24 organizzazioni impegnate sui temi della legalità attraverso finanziamenti per un totale di 2,8 milioni di euro. Tra queste organizzazioni, 20 realtà operanti sui beni confiscati sono state sostenute con finanziamenti per 2 milioni di euro.

«Il riuso sociale dei beni confiscati è una delle forme più efficaci di contrasto alla mafia – ha spiegato il direttore generale Messina –. Per realizzare l’effettiva destinazione sociale dei beni confiscati c’è bisogno però di risorse finanziarie sia per il ripristino delle strutture che per  la gestione ad uso sociale. Ed è qui che entra in gioco la finanza etica. Banca Etica è da sempre al fianco delle organizzazioni che si battono per la legalità e il contrasto all’usura».

«Quando c’è un’impresa malata, nel senso di infiltrazione criminale, il rischio che questo marciume si estenda alle aziende che si muovono accanto, nello stesso contesto, è altissimo. È nell’interesse di tutti arginare questo fenomeno, vaccinarci un po’ tutti» , ha esordito Walter Ignazitto che riconosce come spesso i procedimenti di affidamento dei beni confiscati «sono lunghi, farraginosi e complicati».

Ignazitto ha, però, posto l’accento su una novità introdotta al codice antimafia nel 2017: l’imprenditore sano può diventare una specie di consulente dello Stato e affiancarlo nella gestione dell’impresa confiscata. Per farlo ci vuole un grande coraggio e grande impegno, ma lo Stato riconosce un diritto di prelazione sull’azienda ‘risanata’.

Per Bruno Panieri, quindi, lo spaccato fornito da Ignazitto offre interessanti spunti applicativi su cui Confartigianato può e deve ragionare.

«Ci siamo dati una missione molto rigorosa – ha spiegato – nell’accompagnamento delle imprese nella cultura della legalità. Affiancare gli imprenditori che si vogliono mettere in gioco, fornire la necessaria assistenza alla gestione, rimettere in circolazione una impresa, vuol dire che l’associazione è pronta a fare da rete di protezione per salvaguardare un contesto di valori per il territorio».

«Significa – ha concluso Panieri – creare occupazione, contaminare il territorio con imprese sane e togliere le imprese criminali, e questo è uno dei compiti che ci può aspettare in prospettiva». (rcz)

Con Confartigianato Imprese Calabria si parla dei beni confiscati alle mafie

Giovedì 9 settembre, sulla piattaforma Zoom e in diretta sulla pagina facebook di Confartigianato Imprese Calabria, alle 17, è in programma il webinar Beni confiscati alla mafia: problematiche e possibilità di sviluppo produttivo, organizzato da Confartigianato Imprese Calabria.

Oggi la presenza delle mafie in Italia è particolarmente forte e le inchieste della magistratura evidenziano che sempre più sono penetrate anche nelle regioni del centro nord, come dimostrano lo scioglimento di amministrazioni comunali per condizionamento mafioso in Piemonte, Lombardia e Liguria e il numero sempre crescente dei patrimoni mobiliari, immobiliari e aziendali sequestrati e confiscati.

Questi beni costituiscono oramai una quota importante dell’economia italiana e del sistema produttivo del Paese. Confartigianato, da sempre attenta al tema della legalità, proseguendo il confronto avviato a giugno sul tema dell’usura con la partecipazione del procuratore Lombardo, oggi intende affrontare un tema nuovo per l’organizzazione ovvero quello dei beni confiscati alla mafia. La nostra Organizzazione svolge un importante ruolo anche di attore sociale per lo sviluppo delle comunità e dei territori sani. Per queste ragioni, come evidenziato anche dall’Associazione “Libera” in un recente report, l’intervento delle politiche di coesione dovrà essere orientato al rafforzamento delle buone pratiche di antimafia sociale che sono state realizzate nei diciotto anni di applicazione della legge n. 109/96 sul riutilizzo per finalità istituzionali e sociali dei beni confiscati.

Dopo i saluti del Presidente di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano, interverranno Alessandro Messina, DG di Banca Etica, e Walter Ignazitto, sostituto procuratore DDA Reggio Calabria.

Conclude Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche della Confartigianato Imprese. (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria porta le imprese a Dubai. Pubblicata la manifestazione di interesse

È operativo il progetto di promozione delle aziende calabresi sui mercati degli Emirati Arabi, promosso dalla Confartigianato Imprese Calabria in partnership con la Camera di Commercio degli Emirati Arabi Uniti, finanziato dalla Regione Calabria.

Gli Emirati Arabi sono una destinazione strategica per le aziende italiane del settore agroalimentare, soprattutto in vista di Expo2020, che porterà’ nell’Emirato di Dubai 25 milioni di visitatori. La popolazione degli Emirati Arabi Uniti e’ prevista in crescita con un ritmo del 3% all’anno, post- Pandemia, rispetto agli attuali 9.35 milioni.

«Questo progetto era stato presentato nel 2018 a seguito di un bando emanato dalla regione Calabria e rivolto a tutte le Camere di Commercio italiane all’estero – ha spiegato Silvano Barbalace, segretario regionale Confartigianato Imprese Calabria –. Confartigianato l’ha vista lunga e in previsione di Expo 2020 ha preso immediati contatti con la Camera di Commercio di Dubai proprio con l’intento di presentare una proposta che potesse accompagnare le nostre imprese verso expo».

«Devo dire – ha aggiunto – che grazie al segretario generale della Camera di commercio di Dubai, Mauro Marzocchi, validissimo manager, siamo riusciti a costruire una proposta molto competitiva per le nostre imprese e siamo lieti che oggi la Regione ne abbia sfruttato le potenzialità offrendo questa importante vetrina alle nostre imprese».

Il progetto è dedicato all’aziende del settore Food & Beverage e vino e liquori. Per le Aziende del settore agroalimentare è prevista la partecipazione gratuita all’evento “Italian Food and beverage in the Gulf e Speciality Food Festival” – dal 7 al 9 novembre 2021 a Dubai, la più importante manifestazione del settore riservato esclusivamente ad un pubblico professionale proveniente non solo dall’Area del Golfo, ma anche da Africa e Asia. E’ prevista anche la presenza per 6 mesi sulla piattaforma B2B, un ufficio di rappresentanza presso la sede camerale, un manager commerciale per 6 mesi dedicato alla promozione commerciale dell’azienda. E per quelle del settore vino e liquori, è prevista l’importante partnership con il distributore locale Barracuda che realizzerà l’evento “Calabrian Wine and Spirits in the Uae” per promuovere i prodotti calabresi.

Per le aziende interessate, la regione Calabria ha pubblicato la manifestazione di interesse la cui scadenza è fissata al 16 agosto. Per informazioni ed assistenza si possono contattare gli uffici della Confartigianato. (rcz)

Confartigianato imprese Calabria: In arrivo importanti bandi per le imprese artigiane

Proseguono, con successo, le attività di formazione promosse da Confartigianato Imprese Calabria che, nell’ultimo webinar, insieme al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì e l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, è stato fatto il punto sui bandi per le imprese artigiane.

Spirlì si è soffermato sulle misure e le attività adottate dall’Esecutivo regionale per fare fronte all’emergenza pandemica, ma anche sul dibattito in corso in merito ai fondi del Recovery fund. E, parlando di fondi europei e misure per l’artigianato, dal presidente Spirlì è arrivata prima di tutto una precisa sollecitazione ad «agevolare il processo di digitalizzazione e modernizzazione, anche delle nostre aziende per metterci nelle condizioni di entrare nel mercato anche in altra forma».

Su questo, è stato annunciato l’imminente avvio di un bando da 10 milioni di euro per sostenere i processi di digitalizzazione delle imprese calabresi con una intensità di aiuto che arriva fino al 75%.

La prima importante notizia rimarcata dal presidente Spirlì è che dalla Regione Calabria sono stati stanziati 4 milioni di euro per il sostegno e sviluppo delle imprese artigiane, grazie alla variazione al bilancio.

«Si tratta di una misura di aiuto finalizzata a sostenere gli investimenti delle imprese artigiane. Questo risultato – ha aggiunto – è per me una doppia soddisfazione come presidente ma, anche e soprattutto, in qualità di assessore al ramo».

La seconda importante notizia è relativa alla creazione di una prima vetrina multimediale, una sorta di e-commerce dell’artigianato, che «punta a creare spazi per l’artigianato artistico. In Calabria ci sono ottimi creatori, piccoli geni, mi farebbe molto piacere che la gente cominciasse a conoscerli».

A fare il punto sulla programmazione regionale in corso, nell’ambito delle Politiche attive del lavoro destinate a sostenere le piccole e medie imprese, ma anche ad anticipare il contenuto di alcuni bandi sul tema della formazione, è stato l’assessore Orsomarso, che non si è limitato ad un riepilogo delle azioni già pubblicate. In particolare, arrivano notizie positive sul frangente dei bandi dell’auto impiego, che consentiranno di accompagnare chi intende rimanere in Calabria ed investire sulla propria creatività e il proprio coraggio per aprire una attività che potrà contare fino a 50 mila euro di micro credito (il 70 per cento a fondo perduto).

Ma, secondo Orsomarso, il bando più importante che sia mai stato fatto in Calabria riguarda l’imprenditoria femminile, ed è quello che sta per essere avviato nella nostra regione: «Non si tratta di un finanziamento per tante piccole imprese, ma è un progetto intenso e bellissimo che finanzierà 20 grandi progetti da 500 mila euro».

In merito alle azioni avviate, l’assessore alle Attività produttive ha ricordato che sono in campo misure che vanno ad incidere sulle Politiche attive per 35 milioni, guardando con particolare interesse proprio alle imprese artigiane perché «con una intensità massima di 25 mila euro possono puntare alla riqualificazione della persona, e fino a cento mila euro massimo avranno sostegno per pagare i salari lordi».

L’elenco dei bandi continua con il sostegno agli over 35enni a cui accedere attraverso una unica piattaforma di Calabria Lavoro e vede un investimento di 7 milioni di euro. Ma, poiché nel futuro il Settore dello Sviluppo economico intende concentrare gran parte delle risorse sul turismo, Orsomarso punta proprio su questo settore presentando il bando di 20 milioni di euro per la riqualificazione dei lidi esistenti, con un investimento che va da un minimo di 30 ad un massimo 50 mila euro a fondo perduto.

«Speriamo di arrivare a sostenere circa 400 lidi e potremmo iniziare la stagione turistica già a giugno. Dopo i ristori per le agenzie di viaggio e gli alberghi è tempo di investimenti: utilizzeremo le nostre agenzie di viaggio per promuovere i pacchetti turistici alle quali destineremo uno strumento di investimento indiretto che può arrivare a fino a 50 mila euro per promuovere la Calabria». (rcz)

 

Confartigianato Imprese Calabria: Servono ristori subito e adeguati per le imprese

Confartigianato Imprese Calabria, ha ribadito che «servono risposte chiare, tempi certi e ristori e sostegni, subito, e adeguati» per le imprese già in ginocchio da oltre un anno di crisi economica determinata dalla pandemia.

«Le categorie colpite dalle ulteriori restrizioni – si legge in una nota – saranno costrette a subire una ulteriore inattività che si aggiunge allo stop forzato pre-pasquale, dovendo far fronte a mancati incassi, ma nello stesso tempo a spese di fitto, bollette e forniture che comunque andranno onorate. È oltre un anno che conosciamo bene le problematiche conseguenti all’insorgere della pandemia, soprattutto nella nostra regione, e quindi alle misure di contenimento della diffusione del virus, e le imprese sono pronte come sempre a fare la loro parte, ma anche le istituzioni devono farlo».

«Non si può continuare – continua la nota – a fare fronte alla necessità di combinare il diritto alla salute con il diritto al lavoro, penalizzando le imprese con continui ritardi e mancate risposte. Non possiamo, quindi, che comprendere la delusione e la protesta dei nostri imprenditori, ormai sfiniti, che deve però rimanere nell’ambito dei confini dettati dal rispetto della legge e delle misure anti-covid. Proprio per questo nei giorni scorsi la nostra confederazione, assieme ad altre organizzazioni, ha avviato una raccolta firma per la riapertura delle attività del benessere il cui fermo è inspiegabile, ed abbiamo chiesto la riapertura delle attività di ristorazione fornendo precise indicazioni».

«Quello che chiediamo – conclude la nota – come organizzazione di categoria è di fare lavorare le nostre imprese ed alla Regione, chiediamo una vera svolta perché la Calabria esca fuori dalla zona rossa e, tutti assieme, si faccia pressione sul Governo centrale per accelerare sui ristori e sostegni adeguati, compensando questo ulteriore sacrificio richiesto. Siamo pronti a sostenere le ragioni delle imprese, che chiedono le riaperture nei modi consentiti dalla legge: si tratta di una inevitabile e improrogabile questione di sopravvivenza». (rcz)