Elettromagnetismo, la consigliera regionale Straface (FI): Presentata proposta di legge a tutela dei cittadini

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha annunciato di aver presentato una proposta di legge  regionale per «salvaguardare la salubrità e la sicurezza negli ambienti di vita e proteggere la popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde».

La proposta di legge ad hoc «disciplina la localizzazione, l’installazione, la modifica ed il controllo degli impianti fissi per telecomunicazioni e radiodiffusione e degli elettrodotti, al fine di perseguire obiettivi di tutela della salute e di salvaguardia della popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche. Si vuole, inoltre, assicurare la corretta localizzazione degli impianti, in raccordo con la pianificazione territoriale, ambientale e urbanistica locale; prevenire e ridurre l’inquinamento ambientale, dovuto alle emissioni elettromagnetiche degli impianti e assicurare la tutela generale dell’ambiente e del paesaggio, in coerenza con gli indirizzi statali. Tra gli obiettivi della proposta, inoltre, ci sono quelli di garantire il rispetto delle prescrizioni tecniche nell’esercizio degli impianti; di concorrere all’approfondimento delle conoscenze scientifiche relative agli effetti sulla salute derivanti dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e di assicurare ai cittadini informazioni complete e tempestive».

La proposta di legge prevede che le istanze di installazione delle antenne dovranno essere presentate ai comuni e, contestualmente, alla Regione, all’Arpacal ed al Corecom.

«È un atto dovuto – ha spiegato il consigliere Straface – a tutela delle popolazioni anche perché troppo spesso le antenne vengono installate, in casi sempre più frequenti, nelle vicinanze di abitazioni, scuole e addirittura asili. Con la ratio di questa legge ho colto le istanze che provengono dai territori, non ultimi i cittadini di Sibari, in protesta per giorni nelle scorse settimane, proprio a causa dell’installazioni di ripetitori per reti telefoniche a cinquanta metri da un asilo e due scuole elementari, nonché l’appello di Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Ionio e presidente regionale facente funzioni dell’Associazione nazionale comuni italiani. Regolamentare a livello regionale gli impianti che producono elettromagnetismo e tutelare i cittadini, soprattutto i bambini – ha concluso Pasqualina Straface – è un dovere morale». (rrc)

Il presidente Mancuso ha costituito il Consiglio regionale delle Autonomie Locali

È stato costituito, con apposito decreto dal presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, il Consiglio regionale alle Autonomie Locali.

I Componenti di diritto sono il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria; − Presidente della Provincia di Cosenza; − Presidente della Provincia di Catanzaro; − Presidente della Provincia di Crotone; − Presidente della Provincia di Vibo Valentia; − Sindaco del Comune di Cosenza; − Sindaco del Comune di Reggio Calabria; − Sindaco del Comune di Catanzaro; − Sindaco del Comune di Crotone; − Sindaco del Comune di Vibo Valentia.

I componenti elettivi sono il Sindaco Comune Crosia – Russo Antonio; − Sindaco Comune Casali del Manco – Martire Stanislao; − Sindaco Comune Aiello Calabro – Lepore Luca; − Sindaco Comune Ciminà – Mangiameli Giovanni; − Sindaco Comune Acquaformosa – Capparelli Gennaro; − Sindaco Comune San Basile – Tamburi Vincenzo; − Presidente Consiglio comunale Corigliano-Rossano – Grillo Marinella; − Sindaco Comune Montebello Jonico – Foti Maria; − Sindaco Comune Siderno – Fragomeni Mariateresa; − Sindaco Comune Laureana di Borrello – Morano Alberto; − Sindaco Comune San Pietro di Caridà – Rosano Sergio; − Sindaco Comune Roccaforte del Greco – Penna Domenico; − Sindaco Comune Lamezia Terme – Mascaro Paolo; − Sindaco Comune Montauro – Cerullo Giancarlo; − Presidente Consiglio comunale Cirò Marina – Aloisio Francesca; − Sindaco Comune Pizzo – Pititto Sergio; − Sindaco Comune Serra San Bruno – Barillari Alfredo.

«Con le autonomie locali, che rappresentato il tessuto connettivo della democrazia regionale – ha dichiarato il presidente Mancuso – intendiamo avere rapporti costanti e   sistematici, per attuare  compiutamente il principio della partecipazione dei Comuni alle scelte della Regione».

«L’attenzione verso le problematiche dei Comuni – spesso impossibilitati a garantire alle comunità i servizi basilari e alle prese, in questa fase di utilizzazione delle risorse del Pnrr che può essere un punto di svolta per la Calabria,  con carenze negli organici per la progettazione,  realizzazione  delle opere e la rendicontazione della spesa – deve essere massima», ha ribadito Mancuso.  

«Auspico che – ha concluso il presidente Mancuso – una volta insediato il ‘Cal’, si possa tenere una seduta congiunta, Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito dello stato del sistema dei Comuni calabresi».

La legge regionale istitutiva attribuisce al ‘Cal’ la funzione di rendere pareri obbligatori sul riparto delle competenze fra Regione ed Enti locali; il conferimento di deleghe e l’attribuzione delle relative risorse; l’istituzione di enti o agenzie regionali; la proposta di bilancio regionale e modificazioni territoriali o allo Statuto. Competenze che non escludono la possibilità di avanzare osservazioni su altre tematiche non di diretta competenza. (rrc)

La consigliera Katya Gentile: Approvata legge per attività di affiancamento per Pnrr e Fondi strutturali Eu

La consigliera regionale e presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale, Katya Gentile, ha reso noto che è stata licenziata la proposta di legge Misure urgenti per le attività di affiancamento nell’attuazione del Pnrr e dei Fondi Strutturali Europei.

«Sono felice – ha dichiarato soddisfatta la consigliera  regionale – che il tempo, le energie e l’impegno che ho dedicato a tutto l’iter che ha preceduto questa  proposta di legge abbiano prodotto un risultato positivo incassando l’unanimità del Consiglio per la bontà  dell’iniziativa».

La Presidente della Sesta Commissione, ringrazia tutti i consiglieri, quelli di maggioranza per  averla sostenuta e sottoscritta convintamente, quelli dell’opposizione per averla votata.

«Sono grata al presidente Roberto Occhiuto,– sottolinea inoltre – senza il cui placet non saremmo qui a parlarne, per aver voluto  che si utilizzasse il linguaggio della chiarezza, non volendo creare illusorie aspettative di nuove  stabilizzazioni». 

La proposta di legge di natura tecnica, rimodulata più volte dai dirigenti competenti, è stata emendata  direttamente in Aula, affinché aderisse compiutamente all’indirizzo politico e per differirne i termini  dell’entrata in vigore al 31 marzo, così da evitare eventuali problemi di copertura finanziaria. Copertura che  dovrebbe essere garantita già nella prossima seduta consiliare, con l’approvazione finale della  Programmazione europea 2021-2027, per come ci ha assicurato il dirigente del dipartimento Programmazione Unitaria, Maurizio Nicolai.  

«Questa legge ha una duplice finalità – ha spiegato la consigliera regionale di Forza Italia – fornire un aiuto  concreto agli enti territoriali nella messa a terra dei progetti del Pnrr, attraverso l’innesto di nuova forza  lavoro, in qualità di supporto tecnico e operativo, e il reintegro nel mercato del lavoro dei precari ex Legge  12/2014 che, nonostante le competenze maturate in ambito di progettazione e rendicontazione dei  finanziamenti europei, per nove lunghi anni sono stati dimenticati, bistrattati e mortificati». 

«Mi piace sottolineare – ha concluso la Presidente forzista – la proficua collaborazione con il collega Pierluigi  Caputo e l’apporto incisivo e decisivo del Presidente Mancuso, tuttavia ritengo che il risultato più  importante sia aver scritto una pagina di buona politica tutti insieme». (rrc) 

Pd Calabria: La maggioranza sta calpestando il ruolo del Consiglio regionale

Il Pd in Consiglio regionale, ha evidenziato come «con il continuo inserimento di leggi omnibus, questa maggioranza supera ogni limite, calpestando il ruolo del Consiglio regionale».

«Una pessima prassi – per i dem – diventata ormai regola di ogni Consiglio, e cioè quella di presentare in Aula provvedimenti omnibus, cercando di inserirli all’ultimo momento o all’ultimo punto all’ordine del giorno, quando inevitabilmente cala l’attenzione». 

«Ci troviamo così a discutere di modifiche di leggi, anche importanti, in totale superficialità e leggerezza. Basta ricordare il caso della legge istitutiva dell’Azienda Zero, che per ben cinque volte è dovuta tornare in Aula per essere modificata. Un esempio lampante di un’approssimazione legislativa che dovrebbe interrogare il legislatore e credo anche il soggetto che opera modifiche di questo tipo e  dovrebbe chiedere scusa a quest’Aula». 

«È un argomento su cui riflettere presidente Mancuso – prosegue la nota dei consiglieri del Pd – e che ci impone di difendere il ruolo di quest’Aula, perché è davvero inaccettabile che si possa modificare una legge cinque volte nell’arco di un anno. Altro passaggio imbarazzante e esemplificativo di questo modo di operare si è registrato durante i lavori del Consiglio di ieri con la scelta di far passare gli impianti sciistici  dalla gestione Arsac a quella di Ferrovie della Calabria, senza avere il buon senso di ascoltare le sigle dei sindacati regionali che avevano chiesto un incontro per approfondire la questione».

«E, subito dopo, con la stessa superficialità – continua la nota – si è provato a modificare la legge di fusione dei Comuni eliminando le delibere comunali e consentendo solo il referendum consultivo. Di fatto un modo per esautorare i Consigli comunali  e negare loro la possibilità di aderire o meno ai referendum, mortificando così anche il ruolo dei sindaci. Una posizione che va assolutamente rivista e non basta il ritiro degli emendamenti, come annunciato dal presidente Mancuso. Emendamenti che comunque sarebbero stati approvati se non ce ne fossimo accorti, perché era evidente la volontà politica della maggioranza. Leggi importanti come questa, che coinvolgono intere Comunità, meritano i dovuti approfondimenti, la necessaria concertazione con i soggetti interessati e un iter legislativo regolare che valorizzi e rispetti il ruolo delle Commissioni e dell’Assemblea». (rrc)

 

Il presidente Mancuso: La Calabria necessita di infrastrutture sanitarie adeguate

«La Calabria abbonda di eccellenti professionisti, ma necessita di infrastrutture sanitarie adeguate, del miglioramento dell’assistenza, a partire dal servizio di prossimità, e soprattutto ha bisogno di colmare in fretta le lacune negli organici sanitari». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, all’iniziativa a Reggio in ricordo del magistrato Lilia Gaeta.

«I calabresi meritano di ricevere cure e assistenza al pari degli altri cittadini, questo non può che valere anche per le delicate diagnosi e terapie oncologiche», ha aggiunto.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro, «ricordando la dottoressa Lilia Gaeta, donna e magistrato stimatissima, la cui recente scomparsa ha addolorato l’ambiente forense reggino e calabrese e tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla», ha detto Mancuso.

«Le Istituzioni – ha ribadito – hanno il dovere di sostenere ogni evento che promuova la consapevolezza delle persone nei confronti di questo male che ogni anno colpisce una percentuale consistente della popolazione. I dati purtroppo sono allarmanti.  Nel 2022, in Italia, sono state stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi».

«È necessario – ha evidenziato – fermo restando la massima attenzione all’umanizzazione delle cure, promuovere con forza la ricerca, strumento indispensabile per arginare l’aumento dei casi, rimane l’azione più incisiva da mettere in campo, senza dimenticare però la fondamentale attività di prevenzione da parte di ciascuno».

«Nel 2022, il tema per la giornata mondiale sul cancro è stato ‘chiudi il divario di assistenza’ – ha continuato –. Un messaggio incentrato sull’importanza di diminuire il divario sanitario esistente tra i paesi ricchi ed i paesi poveri. Ed è proprio nella lotta ai tumori che si avvertono le differenze tra un’area e l’altra del Paese, visto che (dati Aiom) le coperture per la mammografia sono state del 63 per cento al Nord e 23 per cento al Sud. Questo concetto ci induce a riflettere sulla necessità di ridurre il divario e al contempo di intervenire sulla difficile situazione della sanità calabrese che va avanti da oltre un decennio».

«Gli interventi per restituire efficienza al sistema che il Commissario per la sanità e presidente della Giunta, Roberto Occhiuto insieme al Consiglio regionale – ha concluso – stanno mettendo in campo, incominciano a dare i primi significativi frutti, ma è chiaro che si avrà bisogno del tempo necessario e di scelte ancora più coraggiose per fare della Calabria, soprattutto nella sanità, una regione normale». (rrc)

Il presidente Mancuso: Istituire tavolo di concertazione per sviluppo della regione

Avviare un tavolo di concertazione, tra tutti i soggetti istituzionali, politici, economici, sociali e culturali per utilizzare al meglio le risorse europee.  C’è da coordinare gli interventi di ciascuna realtà, inserendoli a pieno titolo nella pianificazione dello sviluppo della Regione, per utilizzare al meglio le risorse europee». È la proposta avanzata dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, partecipando all’incontro organizzato a Catanzaro su Area centrale della Calabria: Criticità e prospettive di sviluppo

«A partire dal Pnrr, che per la Calabria è l’appuntamento della vita – ha concluso –. Questo non è il tempo delle divisioni e delle sterili polemiche. Bisogna invece archiviare ogni competizione fine a se stessa, in una congiuntura che presenta rischi, ma anche tante opportunità da cogliere».

Mancuso ha ricordato come «da un anno a questa parte stiamo imprimendo, Giunta e Consiglio regionali, concrete svolte legislative e amministrative, per valorizzare il patrimonio ambientale e culturale della Calabria e potenziare le sue infrastrutture. Dal porto di Gioia Tauro e alla portualità diffusa all’Alta velocità senza cui il progetto del Ponte sullo Stretto risulterebbe monco».

«Circa la ‘SS 106’, per la quale il Consiglio regionale, a febbraio del 2022 – ha continuato –, ha approvato una mozione all’unanimità chiedendone la modernizzazione, siamo compiaciuti del cospicuo finanziamento previsto dal Governo. E attenti al tratto della 106 Cz-Kr da percorrere in mezz’ora, con benefici enormi per l’area crotonese e il sistema-regione. Analogo impegno stiamo dispiegando, per completare la Trasversale delle Serre».

«Vigiliamo, con la governance pubblica della Sacal  – ha detto ancora – per implementare l’aeroporto internazionale di Lamezia e il rilancio dello scalo di Crotone. Città che, come Lamezia, Vibo e Catanzaro, hanno urgenza di superare l’attuale precarietà sociale e, valorizzando le peculiarità di ciascuna, di imboccare la via dello sviluppo, che consenta di far crescere anche la loro reputazione nello scenario nazionale».

Sala dell’Hotel Perla del Porto strapiena e numerosi gli interventi di sindaci, amministratori locali, esponenti di associazioni e cittadini. Hanno offerto un contributo il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia Pietro Falbo, il presidente di Confagricoltura Catanzaro Walter Placida, Antonio Mazzei di Fincalabra e il coordinatore di “Alleanza per Catanzaro” Franco Longo.

Il presidente Mancuso si è soffermato sulla difficoltà di garantire persino i servizi basilari da parte dei Comuni: «Con i quali, attraverso la recente costituzione del Consiglio delle autonomie locali (Cal), vogliamo avere relazioni sistematiche».

E sulla condizione “critica” del Sistema sanitario, “su cui grava il peso di disattenzioni di oltre un decennio”. E qui Mancuso ha ricordato «i grandi passi fatti, per avere finalmente a Catanzaro quel Polo sanitario d’eccellenza inseguito da vent’anni. E che, con la firma del protocollo d’intesa Regione-Umg, prevista per il 21 febbraio, inizierà a prendere corpo. L’Azienda Ospealiero-Universitaria Dulbecco, prevista dalla legge da me proposta e approvata dal Consiglio a dicembre 2021, sarà tra la più grandi del Paese, con vantaggi per l’intera regione».

A proposito dell’autonomia differenziata, Mancuso ha sostenuto: «Il Mezzogiorno sbaglierebbe a demonizzare una previsione costituzionale introdotta dal centrosinistra nel 2001 con la riforma del Titolo V. Al contrario, può essere una sfida per la modernizzazione del Paese e per rendere l’autogoverno più efficiente e più aderente ai bisogni dei territori.  Alla condizione che siano garantiti i Lep, archiviato il concetto iniquo della spesa storica e reso disponibile il Fondo perequativo previsto dall’articolo 119 della Costituzione per le Regioni con minore capacità».

In riferimento alle criticità dell’area baricentrica, Mancuso ha sottolineato: «Le tre province vanno messe nelle condizioni di esercitare una forte funzione politico-istituzionale di raccordo e sintesi delle risorse disponibili. Abbiamo bisogno di territori che riscoprano un protagonismo dinamico e che, in sinergia, agiscano per mettere a valore i loro giacimenti ambientali, storici e architettonici e le tante risorse umane di cui dispongono. E di Enti intermedi che, dopo il default della legge Delrio, che ne ha fatto un vaso di coccio tra Comuni e Regioni, si vedano restituite dal Parlamento competenze, personale e risorse, per fare ciò che per tanto tempo hanno fatto molto bene». (rcz)

Il presidente Mancuso ha incontrato il presidente dei Giovani industriali di Reggio

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha incontrato Salvo Presentino, presidente dei Giovani industriali di Reggio Calabria. Nel corso dell’incontro, si è discusso della situazione specifica del tessuto imprenditoriale reggino, «su cui – ha commentato Salvo Presentino – si scaricano più pesantemente gli effetti della crisi internazionale e dell’inflazione».

«Il Consiglio regionale – ha ribadito Mancuso – è a disposizione dei giovani di Confindustria e di tutte le altre associazioni di categoria. Non soltanto per la doverosa vicinanza istituzionale, ma per affrontare concretamente le battaglie dello sviluppo che soltanto insieme si potranno vincere».

«I giovani di Confindustria rappresentano il futuro – ha proseguito – ma anche il presente del tessuto imprenditoriale del nostro territorio, ragion per cui è dovere di tutte le Istituzioni salvaguardare e sostenere  un percorso di rilancio. Sia con la pianificazione rigorosa della spesa che con una puntuale attività legislativa nazionale e regionale».

«Gli ultimi tre anni – ha rimarcato Mancuso – hanno messo in gravi  difficoltà gli imprenditori, tra i più colpiti dalla pandemia e dalla crisi energetica.  In Calabria, una regione che sconta da tempo un preoccupante  gap economico rispetto ad altre regioni più in salute, servono azioni incisive e mirate, per affrontare, nel migliore dei modi, le sfide di una congiuntura complessa che presenta rischi ma anche opportunità».

Il Presidente dei giovani industriali di Reggio Calabria ha ringraziato il presidente Mancuso «per l’incontro, utile a gettare le linee guida di una sinergia istituzionale di cui si ha assoluto bisogno». 

Ha rappresentato esaustivamente le principali difficoltà degli imprenditori reggini, evidenziando, al contempo, «le tante iniziative che danno speranza per una possibilità di ripresa del settore. Per molti dei nostri associati – ha sottolineato Pesentino – la sfida imprenditoriale si coniuga con l’orgoglio di rappresentare la seconda o terza generazione delle loro aziende. Motivazione ulteriore che ci spinge a non mollare. E a individuare costantemente le vie di un possibile sviluppo».

«Le risorse legate al Pnrr costituiscono un treno di opportunità che, specie per il nostro territorio, non passerà nuovamente – ha concluso –. Il sostegno assicurato dal presidente Mancuso e dal Consiglio regionale è sintomo di una  reale vicinanza per un settore messo a dura prova che conta anche sull’approccio sinergico e dinamico con le Istituzioni per potersi risollevare e produrre ricchezza generale». (rrc)

Il presidente Mancuso ha incontrato il Garante dei Detenuti, Minori e Salute: Rendere Calabria una regione normale

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha incontrato i Garanti regionali delle persone Detenute, Luca Muglia, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio Marziale e la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli.

Il presidente Mancuso e i tre Garanti hanno convenuto sulla positività dell’azione messa finora in campo, assicurando che i risultati saranno oggetto di puntuali ricognizioni da sottoporre, annualmente, all’attenzione dell’opinione pubblica.

«Sebbene ciascuno per le proprie prerogative legislative e le relative responsabilità, l’obiettivo prioritario, dei Garanti e del Consiglio regionale, è dare corpo e sostanza ai diritti fondamentali dei cittadini. Agendo insieme potremo rendere la Calabria una regione normale» ha detto Mancuso, aggiungendo che «in ossequio ai principi costituzionali, ci si attende che il Garante dei diritti delle persone detenute contribuisca a salvaguardare i diritti, promuovendone e assicurandone il rispetto, delle persone private della libertà personale, favorendone il recupero e il reinserimento nella società».

«Dopo la relazione rassegnata nel 2020 dal Garante pro tempore – ha spiegato – il Consiglio regionale attende un report che analizzi le osservazioni di tutti i soggetti che operano nelle carceri e le criticità che si riscontrano nei dodici istituti di pena della Calabria, dal sovraffollamento alle carenze negli organici della polizia penitenziaria».

«Al centro delle politiche sociali, dello Stato e della Regione – ha evidenziato – vanno messi i minori e la salvaguardia della loro dignità e libertà. Alla richiesta di aiuto di bambini e adolescenti, dobbiamo saper accorrere con la consapevolezza che, se non si è capaci di tutelarli, ogni principio giuridico ed etico rischia di risultare retorico».

«Dal Garante per il diritto alla salute – ha detto ancora – dinanzi ai vistosi deficit del Servizio sanitario regionale, provocati da decenni di disattenzioni, ci si aspetta massima allerta. Convinti che, assieme all’impegno del Commissario ad acta che coincide con il Presidente della Giunta e di tutte le forze politiche presenti nell’Assemblea legislativa, si riuscirà a migliorare l’offerta assistenziale sul territorio, ad assicurare la razionalizzazione della spesa e l’ottimizzazione delle risorse».  (rrc)

Il presidente Mancuso: Potenziare le relazioni Regioni-Comuni

Potenziare le relazioni Regioni-Comuni. È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in apertura dei lavori.

Mancuso, poi, ha ricordato come il Consiglio regionale delle Autonomie Locali è stato «istituito dalla legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2007 con l’intento di favorire l’intervento dei Comuni nei processi decisionali della Regione e per attuare i principi di consultazione e cooperazione permanente tra Regione ed Enti locali. L’auspicio è che la partecipazione dei sindaci sia ampia e indirizzata a migliorare le relazioni fra le varie articolazioni istituzionali della Repubblica, a incominciare, per quanto ci riguarda, tra la Regione e i 404 Comuni della Calabria».

«Tutto ciò – ha aggiunto – con l’intento di contribuire, come ha ricordato il Presidente della Repubblica intervenendo all’Assemblea dell’Anci a Bergamo, ‘a mettere i Comuni in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini’».

«L’esortazione del presidente Mattarella – ha continuato – vale a maggior ragione per i Comuni del Sud e della Calabria, a cui spesso è preclusa persino la possibilità di erogare i servizi basilari alle loro comunità, permanendo quei divari Nord-Sud, territoriali, sociali e generazionali, che l’Europa e l’Italia si sono impegnati a rimuovere attraverso l’efficace utilizzazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«Sul Pnrr sono ben note le difficoltà dei Comuni nelle fasi di progettazione – ha proseguito – realizzazione delle opere e rendicontazione della spesa, ma riteniamo che il nuovo Governo saprà intervenire per porvi rimedio, perché questa sfida, per l’Italia e il suo Mezzogiorno, è di quelle che segnano il presene e il futuro di tutti noi. Con la seduta odierna, si apre per l’Assemblea regionale un anno d’impegno, che sarà senz’altro ancora più intenso di quello che ci lasciamo alle spalle e soprattutto orientato a dare valore alla partecipazione e al coinvolgimento di ogni rappresentanza della società civile su ogni scelta strategica della Regione».

«In tal senso – ha concluso –, la relazione Regione-Comuni spero possa superare ogni ombra di incomprensione e, anche attraverso il contributo del Consiglio delle Autonomie Locali che ci apprestiamo a mettere in campo, non dubito che riusciremo a dare preminenza agli interessi generali della Calabria e dei calabresi». (rrc)  

Sbarchi migranti in Calabria, il presidente Mancuso: Serve una strategia europea di contenimento

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come serve una strategia europea di contenimento degli arrivi dei migranti. Un appello, poi, al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo di «far sbarcare i migranti ‘in tutti i porti italiani e non più soltanto in Calabria e Sicilia dove le strutture sono sotto stress».

«Sei affollati sbarchi sulle coste calabresi tra la fine del 2022 e l’inizio del  2023 e due durante l’Epifania (circa 800 profughi di varie nazionalità) di donne, uomini e minori in condizioni psicofisiche drammatiche, soccorsi dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, presagiscono un’accentuata tendenza al rialzo degli arrivi per l’anno in corso, rispetto ai numeri dell’anno precedente: 17 mila migranti nel 2022 contro gli oltre 10mila  del 2021, mentre in Italia nel 2022 ne sono arrivato 90.297  contro i 57.812 di due anni prima».

«Queste persone, adulti e minori – ha proseguito – con il loro carico di sofferenza, in fuga da carestie, povertà e guerre,  segnalano un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni, che pone ai territori d’approdo serie problematiche logistiche e sanitarie. Criticità che debbono indurre l’Europa – già dall’appuntamento del 9/10 febbraio del Consiglio Ue -,  come chiede il Governo italiano, a pervenire a un accordo-quadro sull’immigrazione. Un accordo che fermi, quanto più possibile, gli sbarchi e imponga agli Stati aderenti di ripartire equamente le responsabilità dell’accoglienza».

«In una visione di solidarietà internazionale – ha concluso –, la Calabria, che nel 2022 si è conferma terra di sbarchi a ritmo incessante (a Roccella Ionica sono giunti 8mila profughi nel corso di 82 sbarchi), ha fatto e continua a fare la propria parte. Ma è chiaro – conclude il Presidente del Consiglio regionale – che da soli, per fronteggiare un fenomeno così complesso, Comuni,  Prefetture,  Croce Rossa, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e volontari, se l’Europa non supera lo scarto tra intenti enunciati e provvedimenti concreti, non possono reggere». (rrc)