Mercoledì in Consiglio regionale focus sui Bronzi di Riace

Si intitola Cinquant’anni… e molto di più. Valorizziamo il patrimonio culturale calabrese, il focus in programma mercoledì 20 luglio, in Consiglio regionale della Calabria, con inizio alle 11, in occasione del 50° anniversario del ritrovamento.

All’appuntamento, al quale prenderanno parte i consiglieri regionali, sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Calabria. 

Sono previsti  anche gli interventi del presidente dell’Assemblea legislativa Filippo Mancuso, del presidente e della vicepresidente della Giunta regionale, on. Roberto Occhiuto e Giusy Princi, e del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio, Carmelo Malacrino

L’iniziativa del Consiglio (che tra l’altro prevede la consegna  ad ogni Comune di una monografia sui Bronzi di Riace edita da Laruffa e di cui sono autori Carmelo Malacrino e Daniele Castrizio), rientra fra le tante iniziative programmate dal Comitato interistituzionale per la valorizzazione dei due guerrieri. 

Nel corso della giornata, sarà proiettato un video celebrativo della ricorrenza intitolato Calabria…Casa tua (autore e regista Daniele Ravaglia), «che  contribuisce a comunicare la bellezza dei due capolavori scultorei dell’arte greca classica. Con il duplice obiettivo – ha spiegato il presidente Mancuso – di sottolineare l’importanza strategica della Calabria quale ponte dell’Occidente verso l’Africa e l’Asia. E di  rimarcare le enormi potenzialità di cultura e natura che la Calabria mette a disposizione dell’umanità. Consapevoli, tuttavia,  che questo formidabile patrimonio esige da tutti i noi la massima cura, per essere  adeguatamente salvaguardato e messo efficacemente a valore». (rrc)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Tolleranza zero per chi mette a rischio il nostro patrimonio ambientale

di FILIPPO MANCUSOVerso chi mette a rischio l’ambiente e la trasparenza del nostro mare,  una delle fondamentali risorse naturali su cui la Calabria conta per promuovere sviluppo sostenibile, non si può che opporre una sola parola d’ordine: tolleranza è zero. Sia in termini preventivi che repressivi.

La Calabria che guarda con fiducia al futuro, non può che affrancarsi, individuandoli e sanzionandoli, da comportamenti e metodi che antepongono interessi particolari e illeciti al bene comune.

Vista l’importanza della posta gioco, e dopo decenni di distrazioni e sciatteria, il messaggio, sul presupposto che tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a fare la nostra parte, non può che essere inequivocabilmente rigoroso. In tal senso, è apprezzabile sia la complessa strategia contro l’inquinamento ambientale messa in atto nei mesi scorsi dai Carabinieri della Calabria, che l’azione, forte e determinata, sulle problematiche annose della depurazione, innescata dalla Regione e dagli  altri livelli istituzionali, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procure della Repubblica, Prefetti.

Si parte dall’amara constatazione che i rischi per il nostro mare derivano dai depuratori inefficienti, dai molti  scarichi abusivi, dai torrenti fuori controllo e da altre cause, note quanto mai risolutamente fronteggiare, che debbono vedere anche i Comuni, avamposti indispensabili di ogni progettualità di rinnovamento, e ogni rappresentanza della società civile, in prima linea contro i fenomeni d’inquinamento e contro tutti coloro che continuano a smaltire illecitamente, fregandosene dei danni enormi che provocano al nostro patrimonio ambientale. (fm)

 

La consigliera regionale Gentile: La Calabria si dota di normativa per settore apistico

La Calabria si è dotata di una normativa apposita per il settore apistico. Il Consiglio regionale della Calabria, infatti, ha approvato all’unanimità la norma che incentiva lo sviluppo del settore, di cui è prima firmataria la consigliera regionale di Forza ItaliaKatya Gentile.

Nel suo intervento, la consigliera regionale e presidente della Sesta Commissione, ha parlato di questo nuovo strumento  normativo atto ad incrementare, sviluppare e valorizzare  l’apicoltura calabrese come ulteriore “utensile” della cassetta degli  attrezzi a disposizione della regione Calabria.

Gentile ha sottolineato che  «tecnicamente questo strumento viene messo a disposizione del bravo assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, che attraverso il  Dipartimento regionale competente, magistralmente diretto dal dottor Giacomo Giovinazzo, sta dimostrando con atti tangibili di saper  utilizzare al meglio i famosi attrezzi dedicati allo sviluppo rurale  della Calabria. Infatti la Calabria per il 2021 ha pienamente  centrato l’obiettivo di spesa sul FEASR, scongiurando il rischio di  disimpegno automatico delle somme comunitarie, e, da quanto  emerso dai dati pubblicati sul portale Cohesion Data della  Commissione europea, conquistando il secondo posto, dietro il  Veneto, per avanzamento di spesa con una percentuale di circa il  65%». 

Tra gli interventi della nuova programmazione PAC 2023-2027  (Programmazione Agricola Comune), ha continuato la Gentile, sono previsti, tra gli investimenti ACA (Agro Climatici Ambientali)  specifici impegni per l’apicoltura. In questa ottica oggi si va a  regolamentare, promuovere e valorizzare il settore strategico  dell’apicoltura calabrese, dalla produzione alla  commercializzazione, e a tutelare il ruolo fondamentale delle api  per la produzione alimentare e per la salvaguardia e la  conservazione dell’ambiente e della biodiversità. 

La Calabria è una regione a vocazione agricola, che da secoli  produce diverse varietà di miele con vasta gamma di proprietà  organolettiche, e questo le conferisce la possibilità di guardare  all’apicoltura come ad una reale opportunità. (rrc)

 

Il Consiglio regionale approva modifiche per istituzione Consorzio Costa degli Dei

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato le modifiche riguardanti l’istituzione del Consorzio Costa degli Dei, scrivendo, così, «una pagina importante per il futuro del territorio vibonese».

Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale di Forza ItaliaMichele Comito, che ha evidenziato come «il Consorzio Costa degli Dei saprà cogliere tutte le occasioni di rilancio che, a partire dal turismo, daranno nuova linfa vitale ai Comuni di quel tratto di costa che tutta Italia ci invidia».

Un Ente, quello che sarà costituito, che avrà molteplici compiti e funzioni, tutti indirizzati allo sviluppo dei territori di competenza e all’implementazione delle loro potenzialità: dal turismo alle infrastrutture, dalla cultura agli insediamenti produttivi, dalla tutela dell’ambiente marino alle risorse idriche.

Il consigliere Comito, con le modifiche già approvate in commissione Bilancio (firmate insieme al capogruppo di Forza Italia Giovanni Arruzzolo) e ratificate oggi dall’assise, ha fatto sì che fosse lo stesso ente a dotarsi autonomamente del proprio statuto, demandando quindi il compito all’assemblea e non al Consiglio regionale. Una modifica normativa semplice ma fondamentale per renderne efficiente l’azione. 

«In questa sede – ha dichiarato l’esponente di Forza Italia – mi corre l’obbligo di ringraziare due persone che hanno reso possibile questo grande traguardo. E mi riferisco al senatore Giuseppe Mangialavori e al già consigliere regionale Vito Pitaro. Il senatore Mangialavori, sin dall’inizio del suo mandato parlamentare, con lungimiranza aveva redatto una proposta di legge proprio con lo scopo di istituire il Consorzio».

«Proposta poi affossata dall’allora maggioranza di governo – ha proseguito – ma che è continuata a vivere ed è stata trasformata nell’odierna legge regionale grazie al lavoro certosino di Vito Pitaro (con co-firmatario anche il collega Filippo Pietropaolo), il quale nella passata legislatura è riuscito ad aggregare le risorse ed il consenso per realizzare il progetto, al quale la Regione contribuirà con uno stanziamento annuo di 150mila euro».

«Non mi resta che ringraziare – ha concluso Comito – i colleghi consiglieri che oggi, col loro voto, hanno voluto suggellare questa iniziativa. Infine, intendo fare un augurio di buon lavoro agli amministratori locali del mio territorio, cui spetterà l’onore e l’onere di dare vita al Consorzio Costa degli Dei, ma soprattutto di continuare a lavorare uniti sui grandi temi che da sempre interessano la fascia costiera: la viabilità, l’erosione, la crisi idrica, la tutela dell’ambiente marino. Così facendo, insieme, fianco a fianco, ridisegneremo il destino della nostra splendida terra». (rrc)

Consiglio regionale approva mozione sullo sblocco dei crediti dei bonus edilizi

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, all’unanimità, la mozione presentata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo riguardante lo sblocco dei crediti dei bonus edilizi.

Nello specifico, la mozione impegna la Giunta a promuovere opportune iniziative verso il ministero dell’Economia «affinché adotti misure utili allo sblocco della cessione dei crediti dei bonus edilizi, introducendo una norma ad hoc nel “Decreto Aiuti” necessaria a garantire la liquidità alle imprese, scongiurando così una grave e devastante crisi nel settore edilizio».

«Con questa iniziativa – ha commentato Lo Schiavo – la Regione Calabria, al pari di altre Regioni, invia al Governo nazionale un segnale chiaro: il Superbonus 110 per cento e gli altri bonus edilizi hanno rappresentato uno strumento fondamentale per il rilancio del settore edilizio e vanno pertanto sostenuti con maggior determinazione da parte dello Stato, stante l’effetto positivo sulla ripresa degli investimenti nonché sulla rigenerazione e riqualificazione energetica degli edifici».

«Il blocco dei crediti operato dal sistema finanziario – ha proseguito – per una cifra che secondo la Cgia di Mestre ammonta già a circa 5 miliardi di euro, costituisce un rischio da scongiurare con ogni mezzo: in ballo c’è il destino di 33mila imprese della filiera delle costruzioni e di oltre 150mila lavoratori. Senza dimenticare le famiglie che hanno programmato la ristrutturazione delle proprie case e che ora rischiano di veder vanificato il proprio investimento. Aspetti tanto più problematici in Calabria dove il settore edilizio, dopo anni di crisi, si è particolarmente ripreso grazie a queste norme fiscali che hanno rilanciato gli investimenti generando significativi fatturati anche nell’indotto, con una forte azione di contrasto all’evasione e al lavoro nero».

«L’auspicio è che, ora – ha concluso Lo Schiavo –, anche grazie a tale mozione, il Governo senta, tra le altre, anche le preoccupazioni che provengono dal Consiglio regionale della Calabria e possa finalmente restituire fiducia ad imprese e privati, finanziando lo sblocco dei crediti maturati e garantendo l’erogazione di nuovi crediti attraverso un opportuno intervento straordinario». (rrc)

Lunedì si riunisce il Consiglio regionale: all’odg Psc, tutela dell’apicoltura e Consorzio Costa degli Dei

Lunedì 4 luglio si riunisce, su convocazione del presidente Filippo Mancuso, il Consiglio regionale della Calabria, con sette ordini del giorno.

Nello specifico, proposta di provvedimento amministrativo n.66/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano Finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato Di Sorveglianza (CdS)” – (Relatore: Montuoro); 

proposta di legge n.46/12^ di iniziativa dei Consiglieri K. Gentile, S. Cirillo, G. Gelardi, G. Graziano, G. Crinò, G. Neri, D. Tavernise recante: “Norme per l’incremento, lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura calabrese” (Relatore: K. Gentile); 

proposta di legge n.62/12^ di iniziativa dei Consiglieri M. Comito, G. Arruzzolo recante: “Modifiche alla legge regionale 19 novembre 2020, n. 21 (Istituzione Consorzio Costa degli Dei)” (Relatore: M. Comito); 

legge regionale 4 agosto 1995 n. 39 – Nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale negli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione, nonché degli enti anche economici, e delle aziende da essa dipendenti; 

Elezioni delle Autorità garanti; proposta di provvedimento amministrativo n. 62/12^, di iniziativa d’Ufficio, recante: “Nomina di tre membri, compreso il Presidente, di cui uno in rappresentanza delle minoranze, del Comitato regionale per le comunicazioni – Corecom Calabria (articolo 5, legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2)”; 

proposta di provvedimento amministrativo n. 63/12^, di iniziativa d’Ufficio, recante: “Nomina di tredici membri scelti fra donne elette nelle istituzioni e donne che abbiano riconosciuta esperienza di carattere scientifico, giuridico, culturale, produttivo, politico e sindacale sulla condizione femminile nella Commissione per le pari opportunità fra uomo e donna presso il Consiglio regionale (articoli 3, 4 e 7, legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4)”. (rrc)

Il presidente Mancuso: Presto insedieremo il Comitato per le Autonomie Locali

Il Consiglio regionale a breve insedierà gli organi di rappresentanza del Comitato per le Autonomie Locali. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, spiegando che si tratta di un «organo rappresentativo del sistema delle Autonomie locali, istituito (con legge regionale)  al fine di favorirne l’intervento nei processi decisionali della Regione e di attuare i principi di consultazione e cooperazione permanente tra Regione ed enti locali».

«Nell’azione di rinnovamento che la Regione, Giunta e Consiglio, sta imprimendo alla Calabria, la sinergia istituzionale Regione – Enti locali ha un ruolo decisivo – ha evidenziato Mancuso –. Sia per dare più incisività ai provvedimenti legislativi e amministrativi, assunti per razionalizzare le governance di settori cruciali della Calabria con l’obiettivo di renderli efficienti nell’esclusivo interesse dei calabresi, che per riservare l’attenzione necessaria alle difficoltà finanziarie e organizzative del sistema delle Autonomie locali calabresi».

Il presidente, infine, ha fatto gli auguri a tutti i sindaci « eletti domenica al ballottaggio e a tutti i Sindaci e consiglieri comunali della Calabria eletti nella tornata elettorale amministrativa appena conclusa e che si sono impegnati, a prescindere dalle appartenenze politiche, a dare speranze di futuro alle loro comunità, in questo frangente di grave crisi economica che colpisce in particolare le aree più fragili del Paese e i ceti sociali più esposti».

Per Mancuso, «il ruolo e le funzioni dei Comuni, enti pubblici di prima istanza per i cittadini e punti di riferimento preziosi della democrazia, pur indeboliti da anni di tagli lineari agli investimenti pubblici al punto che in molte realtà si preclude la possibilità di erogare persino i servizi basilari, meritano tutta l’attenzione delle Istituzioni regionali e nazionali». (rrc)

Loizzo (Lega) chiede a Occhiuto di chiarire sul finanziamento Coesione

La consigliera regionale della Lega, Simona Loizzo, ha presentato una interrogazione al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo chiarezza sui finanziamenti del Fondo Coesione.

Nello specifico, la capogruppo in Consiglio regionale della Lega ha chiesto «quale livello di reale coinvolgimento ha interessato la Regione Calabria nella fase di selezione delle priorità; quanti sono realmente i progetti complessivi presentati dai comuni calabresi; sulla base di quali criteri e punteggi siano stati finanziati 110 progetti, definiti con priorità alta».

«Entro quale logica di programmazione sono stati selezionati – si legge –. Se e quando avverrà la pubblicazione ufficiale della graduatoria definitiva dei progetti. Se, quando e come si pensa di finanziare tutte le altre proposte presentate»,

«Nel dicembre scorso – ha ricordato Loizzo nell’interrogazione – diversi comuni calabresi hanno presentato al Dipartimento Programmazione della Regione Calabria alcune schede progettuali per partecipare al Contratto Istituzionale di Sviluppo – Regione Calabria – “Svelare Bellezza” sulla base dell’intesa fra la stessa Regione e il Governo centrale».

«Diversi sindaci – prosegue l’interrogazione – sostengono che dette schede sono state poi inviate dalla Regione al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Sembrerebbe che con una prima selezione, condotta dall’Agenzia per la Coesione territoriale insieme alla Regione Calabria siano stati individuato 890 interventi per circa 3,5 miliardi di euro distribuiti su tutto il territorio regionale e rappresentanti 325 enti, tra cui l’80 per cento dei Comuni calabresi le Province e due Parchi».

«Che – viene ricordato – in data 21 giugno u.s. a Tropea si è svolta una iniziativa pubblica coordinata dal Sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale, On. Dalila Nesci, con la presenza da remoto dello stesso titolare del Dicastero, On. Mara Carfagna e, in questa occasione, sono stati sottoscritti, alla presenza dei sindaci interessati, i primi 110 contratti di sviluppo con i comuni di c. d. “fascia alta”».

«Che il finanziamento complessivo ammonta – continua l’interrogazione – per questa prima tranche, in 226 milioni che rappresentano il primo vero grande intervento di coesione territoriale immesso dal Governo nel circuito economico calabrese. Che il Cis era incardinato su tre direttrici fondamentali: Ambiente, risorse naturali e riqualificazione urbana; Turismo (enogastronomico, sportivo e religioso); Cultura e minoranze etnolinguistiche, con un quarto ambito, trasporti e mobilità sostenibile complementare agli altri».

«Considerato che – si legge ancora – dall’elenco dei progetti finanziati emerge che su 110 comuni destinatari delle risorse 28 sono della provincia di Reggio Calabria; 36 di Cosenza; 20 di Catanzaro; 14 Crotone ed infine 20 per quella di Vibo Valentia. Dalla lettura però degli interventi ammessi emerge che intere aree territoriali non hanno ricevuto alcun finanziamento. Basti pensare per la provincia di Cosenza la città capoluogo, la vicina Rende e ancora Montalto Uffugo, Castrolibero, Mendicino, la stessa Provincia di Cosenza, ecc».

«Che – si legge – ad altri progetti è stata assegnata priorità media, e priorità bassa, ma pare che a nessuno degli altri Comuni esclusi da questo primo elenco sia arrivata alcuna comunicazione in tal senso, ne è possibile comprendere in quale livello di priorità siano ricompresi, né se saranno successivamente finanziati».

Loizzo, poi, ha evidenziato che «a tutt’oggi nessuno conosce quali siano i criteri, le procedure, i punteggi assegnati, le caratteristiche tecniche, progettuali e qualitative adottate» e che «il tutto sembra configurarsi come un intervento a pioggia scoordinato da qualsiasi intervento programmatorio e da qualsiasi idea progettuale di sviluppo della regione».

«Molti sindaci – ha concluso – lamentano una scarsa chiarezza e trasparenza di tutto l’iter del progetto, che , in verità appare oggettivamente oscuro e opaco al punto che può dare adito a sospetti circa l’adozione di meri criteri di natura clientelare». (rrc)

La IV Commissione discute sullo stato di attuazione dei programmi di edilizia sociale

La IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio e Protezione dell’Ambiente del Consiglio regionale della Calabria, si è riunita per discutere delle problematiche relative allo stato di attuazione dei programmi di Edilizia Sociale.

Alla seduta dedicata alle audizioni in merito all’edilizia sociale, hanno preso parte, oltre al presidente della Commissione Pietro Raso, alcuni consiglieri, per l’Ufficio Lavori Pubblici, Arch. Nicoletta e dott. Macrì e le delegazioni, per l’ANCE regionale dott. Leone e per l’Alleanza Cooperative Italiane, il responsabile regionale Mazzà e alcuni presidenti di cooperative di abitazione di Cosenza, Catanzaro, Palmi.

Il presidente Raso, nella sua introduzione, ha spiegato i motivi delle  preoccupazioni del Consiglio Regionale in merito alla situazione in cui versano alcuni cantieri di edilizia sociale, coofinanziati dalla stessa Regione, con il concreto rischio di nuovi scheletri per manufatti incompiuti e contestuale perdita di risorse pubbliche, oltre al fallimento di Imprese e Cooperative. I rappresentanti dell’Aci e, di seguito, quello dell’Ance, hanno rappresentato le criticità del momento: la crisi mondiale del settore ha prodotto la fuga degli Istituti Bancari dal settore Fondiario, con la chiusura di ogni finanziamento per le costruzioni, impedendo, così, agli acquirenti degli alloggi, la possibilità di integrare la loro quota con un, necessario, mutuo.

Secondo quanto emerso nell’intervento dei rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative, per il superamento della problematica si richiede, da parte della Regione, l’istituzione di un “Fondo di garanzia” regionale che accompagni le garanzie dei costruttori e degli acquirenti. È stato, quindi, affrontato il problema dei costi delle nuove costruzioni, la cui valutazione degli Uffici regionali, è ferma al 2008, anno di approvazione della L. R. 36/2008, a cui fanno riferimento gran parte degli interventi. La realtà odierna rileva costi più che triplicati, basta citare l’esempio del ferro, per cui si rende necessaria una profonda revisione. Tenuto, anche, conto che per i nuovi alloggi sono state richieste “prestazioni” di qualità, sia per il risparmio energetico che nell’utilizzo di materiali a “sostenibilità ambientale”.

Il contributo di 40-50.000 euro a favore degli acquirenti/soci, non copre più del 20% del costo alloggio, nel 2008 questa cifra copriva il 35-40%, si rende necessario, quindi, prevederne un incremento. Un terzo problema emerso nel corso dell’audizione riguarda i costi accessori, polizze fidejussorie, collaudi, spese notarili, che incidono in maniera notevoli sul costo finale degli alloggi, si è chiesto un intervento legislativo che, oltre, all’abbattimento dei costi, ne semplifichi la gestione. Quarto punto, non meno importante, è quello relativo al rapporto tra operatori, Cooperative e imprese, e gli Uffici preposti che nel corso degli anni, a partire dagli anni Ottanta, ha rappresentato il punto di forza della gestione Edilizia Sociale, che ha portato la realizzazione del 100% degli interventi finanziati, ricercando e trovando le soluzioni necessarie ad ogni problema.

Oggi, ha fronte di una complessità, dei problemi, socio-economici di estrema difficoltà, i rapporti sono ridotti al minimo proprio nel momento sarebbe necessaria una interlocuzione quotidiana. Allo scopo si richiede, come necessario, al fine di affrontare le suddette problematiche, che venga istituito un “Ufficio casa” con competenze e funzioni, cosi come esiste in quasi tutte le Regioni Italiane ormai da molti anni. (rrc)

I capogruppo di maggioranza in Consiglio regionale al PD: Cooperare per recuperare ritardi accumulati

I capogruppo di maggioranza in Consiglio regionale della Calabria, hanno replicato ai consiglieri del Partito Democratico, ricordando che l’attuale fase storica dovrebbe indurre a cooperare «fattivamente per recuperare i ritardi accumulati dal regionalismo calabrese e mettere la Calabria nelle condizioni di fronteggiare e vincere le sfide della digitalizzazione e dell’innovazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale» e non a scaricare «sulla massima Assemblea democratica della Calabria le proprie inconcludenze».

«I consiglieri regionali del Pd – viene spiegato in una nota – continuano a essere pregiudizialmente polemici con i  processi legislativi e amministrativi che si svolgono, in trasparenza e alla luce del sole, nell’Aula consiliare. E, anziché misurarsi con le proposte innovative della Giunta e della maggioranza, finalizzate a dare risposte, nei tempi giusti come chiede la Calabria,  ai problemi di più stringente attualità, lamentano una supposta, quanto fuori luogo, perdita di autorevolezza del Consiglio regionale».

«Il cui bilancio (con il varo di leggi di assoluta discontinuità col passato e volte a garantire efficienza alle governance di più settori fondamentali), specie se comparato con quanto prodotto nello stesso periodo dalle legislature regionali precedenti, è assolutamente positivo – prosegue la nota –. E i dati delle leggi e dei  provvedimenti amministrativi approvati, il numero delle sedute d’Aula, delle riunioni dell’Ufficio di Presidenza, della Conferenza dei capigruppo e delle  Commissioni, ne sono la dimostrazione inconfutabile».

«Il nostro auspicio – conclude la nota – è che ogni forza politica, nel massimo rispetto della dialettica maggioranza-opposizione di cui il presidente Mancuso è stato, è e sarà il garante, utilizzi pienamente le proprie prerogative istituzionali aderendo ai bisogni dei territori. E che sulle questioni più urgenti (com’è stato fatto in particolare con la mozione sulla ‘SS106’ e per la ‘Vertenza Calabria’ definita in 5 punti strategici dalla Giunta e dai sindacati con il sostegno unanime del Consiglio regionale) si possa convergere nell’interesse generale”». (rrc)