Il Consiglio regionale approva la riforma dei Consorzi di Bonifica

La riforma dei Consorzi di Bonifica è legge. Il Consiglio regionale della Calabria, infatti, ha approvato il testo della Giunta che prevede la messa in liquidazione degli attuali 11 Consorzi di bonifica con la creazione dell’ente unico regionale articolato in 11 comprensori.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sottolineando come «approvando la nuova disciplina dei Consorzi di bonifica d’iniziativa della Giunta, il Consiglio regionale (grazie alla coesione della maggioranza) e il presidente Occhiuto  hanno dato un’ulteriore dimostrazione di forte volontà riformista».

«È  stata, infatti – ha aggiunto – approvata una legge per  un settore in difficoltà da lungo tempo e che, per importanza economica e sociale, aveva l’esigenza impellente di una rivisitazione normativa per assicurargli  il sereno prosieguo delle attività e l’espletamento efficiente dei servizi da rendere agli agricoltori e alle comunità».

«Si sta proseguendo nella produzione di provvedimenti legislativi e amministrativi in netta discontinuità col passato – ha spiegato – per dare alla Calabria opportunità di crescita e realistiche prospettive di sviluppo. In questi diciannove mesi di legislatura, nel corso dei quali non sono mancate preoccupazioni per le emergenze globali (la ripartenza dopo il Covid, il conflitto russo-ucraino e le allarmanti minacce legate al clima e al surriscaldamento) e  in piena sinergia con l’azione dinamica della Giunta, l’attività del Consiglio regionale ha tenuto un ritmo intenso, come si evince dai numeri che ne documentano la  produttività: 30 sedute d’Aula, oltre 110 leggi approvate, 43 riunioni dell’Ufficio di Presidenza e 180 riunioni delle Commissioni».

«Giunta e Consiglio – ha detto ancora –  hanno dimostrato capacità di incidere proficuamente in diversi settori strategici. Nella sanità con l’istituzione di Azienda Zero e dell’Azienda Dulbecco;  e poi la multiutility Arrical per la gestione dei rifiuti e del servizio idrico integrato,  la riforma della Protezione Civile, la riforma del mercato del lavoro e delle politiche attive, il ritorno alla gestione pubblica di Sacal e la sfilza di leggi (riformando dopo vent’anni la relativa legge quadro) per la salvaguardia delle aree protette e della biodiversità».

«Sono solo alcuni esempi dell’attivismo che, in meno di due anni – ha concluso – abbiamo saputo dispiegare, consapevoli che per colmare il gap che separa la Calabria dalle regioni più sviluppate, bisogna correre, risolvendo i problemi e non solo enunciandoli. Buttandoci definitivamente alle spalle la deplorevole abitudine dilatoria e pilatesca, ogniqualvolta c’è da fare scelte coraggiose all’insegna del rinnovamento e della modernizzazione». (rrc)

Orrico e Tavernise (M5S): Contrari a riforma voluta da Occhiuto sui Consorzi

La deputata del M5s, Anna Laura Orrico e il consigliere regionale Davide Tavernise hanno ribadito che «il Movimento 5 stelle è contrario al testo voluto dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto riguardante la riforma dei Consorzi di bonifica rispetto alla quale neanche tutta la maggioranza che lo sostiene pare essere d’accordo».

«La riforma in questione – hanno detto – appariva sì necessaria ma non doveva essere portata avanti nella direzione voluta dal governatore. Riteniamo infatti che, come già sostenuto pubblicamente, sia sbagliato sia il metodo, oggi in Consiglio regionale verrà presentato un testo blindato su cui Occhiuto ha posto la fiducia, sia il merito considerato che non apporterà reali benefici al mondo agricolo calabrese. Non si può piegare il funzionamento delle istituzioni democratiche alle spicciole dinamiche, o alle presunte urgenze, di maggioranza prendendo decisioni che mortificano il ruolo della massima assise regionale e delle Commissioni che la affiancano».

«Sarebbe stato auspicabile – hanno concluso Orrico e Tavernise – un percorso condiviso con tutte le forze politiche, che evidentemente non c’è stato affatto, e, in particolar modo, un maggiore ascolto delle esigenze dei lavoratori. Insomma, l’ennesima occasione mancata da Occhiuto visto che le problematiche legate agli Enti consortili rimarranno quasi certamente tali». (rrc)

Mammoliti (PD): Gravissimo quanto avvenuto in Commissione su riforma dei Consorzi

Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, ha evidenziato quanto sia stato «gravissimo quello che è avvenuto durante la seduta della sesta Commissione consiliare che aveva all’ordine del giorno la proposta di legge riguardante la riforma dei Consorzi di bonifica presentata dalla Giunta regionale».

«Sullo stesso tema – ha aggiunto – il gruppo del Pd aveva presentato una proposta  una proposta di legge in data 23 Maggio 2023 che, inspiegabilmente, non è stata mai calendarizzata. In ogni caso, in base al regolamento interno del Consiglio (art. 69), si sarebbe dovuto procedere all’esame abbinato».

«Inoltre occorre rilevare l’irritualità verificatasi nella pur positiva e legittima audizione dei diversi attori ad un orario però successivo rispetto al termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, fissata per le ore 11 – ha detto ancora –. Tale atteggiamento – che stigmatizzo – è in linea con molti altri provvedimenti e/o passaggi legislativi che si sono consumati a volte senza il passaggio dalle apposite Commissioni e spesso senza il coinvolgimento democratico dei diversi attori. Penso alla Multiutility, ad Azienda Zero, Sacal, incendi boschivi e depurazione, mentre per altri provvedimenti come quelli riguardanti il gioco d’azzardo o il consigliere supplente, i consiglieri di maggioranza sono stati costretti a figure barbine».

«È un modo di procedere lesivo del ruolo del Consiglio e delle Commissioni e irrispettoso per gli stessi elettori calabresi. Occorre da subito ripristinare e garantire il pieno rispetto del funzionamento degli organi istituzionali – ha concluso –. Auspico pertanto la giusta attenzione e interessamento del Presidente del Consiglio, sperando che i consiglieri di maggioranza manifestino un vero sussulto di dignità, perché nel passaggio della seduta del Consiglio convocata per il 3 agosto  che discuterà della riforma dei Consorzi, è in gioco il ruolo e la funzione di tutti i consiglieri regionali della Calabria». (rrc)

L’OPINIONE / Katya Gentile: L’epocale riforma dei Consorzi di Bonifica

di KATYA GENTILERipartiamo… da Uno. In queste ultime ore che precedono la seduta del Consiglio regionale, si sta lavorando a ritmi serrati per portare a termine il lavoro  intrapreso dalla sesta Commissione fin dal febbraio 2022. Quello dei consorzi di bonifica è un tema che per troppi anni, per la complessità e la delicatezza della  materia, è stato posto a margine dalle agende politiche regionali e che invece questa  maggioranza e la sottoscritta, in qualità di presidente della sesta Commissione, hanno  inteso affrontare con la giusta determinazione. 

I lavori svolti in Commissione, sempre in stretta sinergia con l’assessore Gianluca  Gallo e il presidente Roberto Occhiuto, hanno consentito di ricostruire, grazie anche all’acquisizione ed allo studio della documentazione fornita da tutte le parti coinvolte, un quadro fedele della bonifica calabrese dal quale, ad eccezione di rari casi di  gestione più oculata e parsimoniosa come ad esempio i Consorzi di Vibo Valentia e  Crotone, emergono molteplici criticità tangibili che penalizzano l’intero settore della  bonifica. 

Ripartiamo… da Uno vuol dire riconoscere la giusta  importanza al sistema consortile per lo sviluppo dell’agricoltura e la tutela dell’intero  territorio calabrese, preservare la prossimità territoriale, assicurare la rappresentanza e la partecipazione dei consorziati alla gestione dell’ente, in una  nuova ottica organizzativa tesa ad una maggiore e più omogenea efficacia, efficienza  e trasparenza dei servizi, nel rispetto di un equilibrio finanziario corretto ed orientato  all’autosostenibilità dell’intero sistema. 

La necessità di avviare un processo di riforma non più procrastinabile è stata  unanimemente condivisa dalle parti politiche e sociali, e la percezione diffusa della  “inutilità” e delle inefficienze dell’attuale sistema consortile, dichiarata anche da autorevoli esponenti delle istituzioni, ne avvalora l’urgenza. 

Il presidente Occhiuto, che per tali motivi ha inteso porre la questione di fiducia su  questo progetto di legge, non ha imposto uno schema di legge blindato, come  normalmente accade in questi casi, ma ha inteso dettare tempi e procedure certe,  senza sottrarsi al confronto e all’ascolto delle parti politiche e sociali. Prova ne è la  seduta fiume della sesta Commissione svoltasi nella giornata di lunedì 31 luglio, alla  quale sono stati invitati tutti i consiglieri ed i soggetti che a vario titolo sono coinvolti  nel settore della bonifica.  

In queste ore si stanno vagliando con la massima attenzione le osservazioni e gli  emendamenti che verranno discussi direttamente in aula. 

Il lavoro di questa maggioranza  non si esaurirà con l’approvazione del testo, ma proseguirà attraverso una costante fase di monitoraggio  e valutazione dell’attuazione della legge ed eventuali interventi correttivi di carattere  amministrativo, economico-finanziario e normativo che dovessero rendersi  necessari. (kg)

[Katya Gentile è consigliera regionale e presidente della Sesta Commissione  Agricoltura, Foreste e Consorzi di bonifica]

Le organizzazioni agricole e Anbi chiedono di rinviare discussione su Consorzi di Bonifica

Le Organizzazioni Agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative, unitamente all’Anbi Calabria, chiedono il rinvio della discussione in Consiglio regionale della proposta di legge riguardante i Consorzi di Bonifica.

«Elaborare una riforma – hanno detto – è sempre un’attività complessa e difficile, che per essere realizzata al meglio richiede un periodo adeguato: il fattore tempo è decisivo. Emanare, con il ricorso alla fiducia, una Legge di tale portata non può servire solo a dimostrare che si è in grado di affrontare un determinato problema rapidamente e senza esitazioni».

«Le organizzazioni e l’Anbi – hanno ricordato – già con la suddetta nota indirizzata al Presidente Occhiuto, all’assessore Gallo e alla Presidente VI Commissione Gentile, avevano sottolineato «nello spirito di un’ampia collaborazione», l’esigenza di pervenire ad una riforma «che sia possibilmente condivisa da tutti gli attori», cosa che non c’è, rilevando anche nel Consorzio unico sia aspetti che attengono alla legittimità sia aspetti che attengono alle dimensioni di fattualità territoriale che incidono anch’essi sulla legittimità della proposta».

«Nella nota viene rappresentato – spiegano – che non registrando alcun segnale, nello spirito di quella richiamata collaborazione, pur prendendo atto che anche il sollecito del 18 luglio u.s. era rimasto senza di riscontro, considerato che il 24 luglio la proposta della Giunta Regionale veniva trasmessa in Consiglio accompagnata dalla apposizione della fiducia, convocando gli scriventi in audizione presso la VI Commissione lo scorso 31 luglio, le organizzazioni Agricole rilevavano il metodo quanto meno inusuale adottato su una materia che attiene allo sviluppo dell’agricoltura calabrese ed alla delicatezza della materia definita concorrente in termini costituzionali, ribadendo l’esigenza di un indifferibile incontro di approfondimento chiedendo, che ciò avvenisse in tempi ristretti, differendo la data della trattazione del ddl in Consiglio».

«Nel merito la proposta di legge così come confezionata – sottolineano – al netto del Consorzio unico su cui si nutrono seri dubbi di legittimità e di fattualità evidenziati in una precedente nota del 17 maggio, contiene errori sulle funzioni da esplicarsi da parte dei Consorzi e manca di un ampio respiro che superi la presente consiliatura. Inoltre, non può sfuggire il disagio che si induce, in questo particolare momento, nelle strutture consortili impegnate in una difficile stagione irrigua, sui cui esiti si è seriamente preoccupati. Per questo le Organizzazioni non hanno partecipato all’audizione del 31 luglio u.s. in Commissione agricoltura che, “pur nel più ampio rispetto delle Istituzioni, rappresenta il consumarsi di una liturgia per l’approvazione di una legge ove la mancata collaborazione dell’agricoltura calabrese rende le legge estranea a questo mondo”». (rcz)

Cgil Calabria presenta gli emendamenti a riforma Consorzi di Bonifica

La Flai Cgil Calabria ha presentato, nel corso dell’audizione della Sesta Commissione del Consiglio regionale, alcuni emendamenti al disegno di riforma dei consorzi di bonifica.

«Una riforma che lascia soddisfatti Flai e Cgil Calabria – si legge in una nota – ma sul quale andare a limare ancora qualche aspetto in termini di tutela dei lavoratori. In particolare, nell’incontro odierno, al quale sono stati presenti la Segretaria Generale Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti e la Segretaria Flai Cgil Calabria con delega alla Bonifica, Federica Pietramala, è stata chiesta l’applicazione del contratto integrativo, nonché di ogni altro tipo di emolumento non previsto dal Ccnl ma percepito in busta paga. Si è discusso del Tfr, nonché della tempistica rispetto ai tempi determinati e delle risorse necessarie ad avviare il consorzio unico e si chiesto di mettere in campo adeguate politiche di prepensionamento per garantire il ricambio generazionale».

«Nessuno dei testi presentati dai consiglieri di maggioranza o opposizione sulla riforma dei consorzi di bonifica conteneva le clausole sociali per i lavoratori attualmente in servizio – ha dichiarato il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato –, ci si è solo interessati del numero dei consorzi. Abbiamo ottenuto le tutele come sindacato nelle interlocuzioni con giunta e commissione e lo abbiamo ribadito in audizione. Riformare i consorzi è un atto necessario di responsabilità e di buon governo. Si è arrivati al punto di non ritorno di pignoramenti e debiti che non garantivano più continuità dei servizi e salari dei lavoratori, con la politica che bivaccava e giocava al rimando sine die per interessi corporativi».

«Piano di assetto idrogeologico, acqua, tutela del patrimonio ambientale sono le misure per garantire il territorio. Servono progetti a misura ambientale e non clientelare, auspichiamo che il Consiglio regionale sappia cogliere l’opportunità ed approvare una riforma necessaria. Subito dopo – aggiunge Sposato – occorre una cabina di regia per un piano strategico delle reti e manutenzione del territorio assieme a Calabria Verde e Protezione Civile. La politica si occupi di questo».

«Questa riforma – ha commentato Vaiti – può segnare un cambio di passo. Oggi con i nostri emendamenti abbiamo chiesto maggiori tutele per i lavoratori, seppur soddisfatti che con l’inserimento delle clausole sociali la politica abbia recepito le nostre sollecitazioni.  La riforma Gentile ci dà un barlume di speranza che questi consorzi possano diventare enti veramente produttivi e che diano dignità ai lavoratori». (rcz)

Sapia (Fai Cisl): Necessaria una riforma condivisa della bonifica calabrese

È «necessario avviare  una riforma del settore e ripetiamo la nostra perplessità e contrarietà al progetto di un Consorzio unico per l’intero territorio regionale». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, nel corso della seduta della VI Commissione del Consiglio regionale, presieduta dalla consigliera regionale

«Consideriamo positiva la convocazione – ha aggiunto –e per questo ringraziamo la Presidente Gentile, ma occorre sottolineare che si tratta del primo e unico incontro a cui sono state chiamate a partecipare le Organizzazioni sindacali di categoria. Mesi in cui abbiamo messo in campo tante iniziative, varie richieste di incontro, solleciti e proposte sindacali inviate». 

«Per questo riteniamo – ha spiegato – che la Regione dovrebbe avviare un percorso di confronto e ascolto, prima di portare questa proposta di legge in Consiglio regionale.  Condividiamo l’urgenza di una riforma ma è necessario un confronto e approfondimento adeguato. In questo contesto, è necessario superare criticità e vecchi stereotipi come anche  considerare quelle esperienze positive ed esempi virtuosi di alcuni Consorzi di bonifica, come dimostra anche l’iniziativa odierna per l’inaugurazione di un innovativo sistema di controllo della distribuzione idrica da parte del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, oppure i 13 progetti presentati dai Consorzi di bonifica calabresi finanziati con le risorse del Pnrr, che hanno visto la Calabria prima tra le regioni italiane». 

«Apprezziamo l’idea di definire una riforma – ha detto ancora – ma oggi è importante discutere di questa proposta di legge in maniera matura, considerando le opportunità, implicazioni e effetti che potrebbero avere sul personale dipendente, sugli attuali Enti consortili, sui servizi al comparto agricolo calabrese e tutela del territorio. Serve un dibattito costruttivo per una legge equilibrata e ponderata. Non si inquadra positivamente, secondo noi, la convocazione del Consiglio regionale per giorno 3 agosto, in cui verrà posta la fiducia». 

«Inoltre, a nostro avviso – ha continuato Sapia – è necessario integrare nel testo di riforma quegli aspetti, come erogazione del Tfr, ritardi delle retribuzioni, la garanzia del regolare pagamento delle mensilità, vuoti previdenziali contributi, stato giuridico e contrattuale, trasferimenti e assegnazioni, che riguardano il personale dipendente dei Consorzi di bonifica in forza e già in quiescenza, evitando errori del passato».

«È necessario – ha sottolineato – garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, tenendo conto dei vari aspetti contrattuali del personale dipendente alla data in vigore della proposta di legge, e programmare un necessario turn over del personale impegnato nell’attuale campagna irrigua. Ma una vera riforma si costruisce insieme, delineando una programmazione pluriennale e investimenti, prevedendo sostenibilità economica e finanziaria dell’intero sistema della bonifica calabrese. Purtroppo, constatiamo che le risorse finanziarie indicate nella norma sono insufficienti per un vero cambio di passo». 

«Mentre giudichiamo positivamente, l’introduzione riguardante i contratti fiume – ha detto ancora – come anche la partecipazione del sindacato nel Consiglio dei Delegati e il requisito di ammissibilità, previsioni di cui avevamo evidenziato l’importanza anche durante il Convegno regionale che la nostra Federazione aveva organizzato il 18 ottobre 2022 a Sibari». 

«Siamo contrari al Consorzio unico – ha ribadito – perché l’attuale proposta di legge non coincide con il concetto di servizi all’agricoltura, comprensori di bonifica, principi dell’Intesa Conferenza Stato-Regioni del 2008, e non considera le diverse vocazioni agricole, fragilità del territorio, bacini idrografici, patrimonio idrico e l’accentuata polverizzazione aziendale. Consideriamo inoltre questo testo non rispondente alle sfide rappresentate dalla transizione ecologica, per cogliere opportunità e risorse dai Piani europei, nazionali e regionali».

«Riteniamo essenziale – ha specificato – esaltare la centralità dei territori, la vicinanza della governance alle aree rurali, superare le varie criticità che oggi interessano il sistema della bonifica calabrese, offrire alle realtà produttive agricole servizi certi ed innovativi per una Agricoltura 4.0.  Quest’oggi abbiamo sostenuto l’importanza della partecipazione che per la Cisl è la strada maestra per un vero cambiamento sociale, e richiesto di prevedere ulteriori spazi istituzionali di confronto permanente, come l’istituzione della Consulta regionale della bonifica».

«Ci auguriamo che i contenuti e le proposte del documento consegnato quest’oggi siano accolti. Come Federazione regionale – ha concluso il Segretario Generale – saremo impegnati in prima linea affinché si possa riservare il giusto tempo per un reale percorso di confronto con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati su un tema fondamentale per il lavoro, l’agricoltura, il territorio e la sicurezza della comunità calabrese». (rrc)

 

Il Procuratore Gratteri: I Consorzi di Bonifica Enti che non hanno mai fatto nulla

«Ho sempre conosciuto in Calabria i Consorzi di bonifica, in particolare quelli della Jonica reggina, come enti che non hanno mai fatto nulla o quasi nulla». È quanto ha dichiarato il procuratore Nicola Gratteri, intervenendo all’inaugurazione di un innovativo sistema di controllo di distribuzione idrica del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese.

«Noi proprietari di appezzamenti di terreno paghiamo i Consorzi di bonifica – ha spiegato – ma non abbiamo mai visto la presenza fisica dei rappresentanti dei Consorzi di bonifica dire “controlliamo questo scolo”, “controlliamo questo torrente”, “vediamo se bisogna consolidare questo territorio con un progetto”. Nulla, il nulla di nulla. Non vorrei che si continuasse con questa non presa di posizione o di non responsabilità, bisogna dimostrare di esistere e giustificare lo stipendio ogni giorno».

«Sono soldi pubblici, sono soldi della collettività, sono soldi della gente che paga le tasse e vuole vedere i risultati – ha evidenziato –. È la stessa cosa dei Gal: io ancora non ho capito a cosa servono i Gal, cosa fanno in concreto per il territori. Di queste cose bisogna incominciare a discutere perché poi non voglio sentire lamentele dietro le quinte e al bar, non sono discorsi bar dello sport, sono discorsi da affrontare in modo serio».

«Penso – ha proseguito il procuratore di Catanzaro – che a un certo punto i Consorzi di bonifica e i Gal devono dare conto, devono dare conto a qualcuno, perché se no facciamo lo stesso discorso dei forestali: i forestali mi devono spiegare concretamente se hanno pulito mai un fiume o un bosco e cosa fanno nella giornata. La gente ha bisogno di sapere questo, perché io non voglio che questi enti o parte di questi enti siano ammortizzatori sociali, dobbiamo finirla con questa storia dell’assistenzialismo, bisogna prendere posizione».

Il Procuratore, poi, ha parlato della situazione incendi, sottolineando che «c’è ancora tanto da fare».

«Siamo arrostiti dagli incendi – ha rilevato – e io voglio sapere dove sono i forestali quando ci sono gli incendi: io non li vedo, vedo solo i vigili del fuoco. Voglio sapere cosa fa il Gal concretamente, la spesa del Gal dove va a finire, chi sono i beneficiari, e dove sono i Consorzi di bonifica ogni volta che c’è un evento naturale».

Il Procuratore ha rilanciato la necessità di dichiarare lo stato di emergenza per la situazione di crisi dei bergamotteti e quanto sia «importante fare bandi per assumere giovani in agricoltura in modo da evitare ulteriore emigrazione e bandi per impianti fotovoltaici, ma non per quelli che occupano suolo, mandando i dipendenti della Regione a fare i controlli per evitare truffa».

«Sono cose urgenti a da fare – ha proseguito – per dare aiuto all’imprenditoria agricola in Calabria, un’imprenditoria che è molto evoluta, ha fatto passi da gigante, non è all’anno zero, ci sono punte di eccellenza e sono per noi ossigeno perché non c’è assistenzialismo, c’è un trend che è cambiato e ci rincuora».

«So – ha concluso Gratteri – che in questo settore sono stati contributi importanti dalla Regione, bisogna insiste su queste cose vere e non inventarsi cose che sono solo spot e non hanno alcun riscontro sul piano della produzione dell’occupazione, in modo da frenare l’emigrazione inesorabile dei giovani calabresi verso il Nord». (rcz)

Fai Cisl Calabria: Riforma sui Consorzi rischia di nascere senza confronto

Fai Cisl Calabria ha ribadito perplessità e l’assoluta contrarietà della Federazione regionale cislina al progetto di riforma della Giunta regionale che andrebbe a istituire un solo Consorzio per l’intero territorio calabrese.

«La riforma, in un contesto di transizione ambientale e di varie opportunità ma anche di criticità e incertezza – ha spiegato nella sua relazione Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria – è di assoluta urgenza per l’intero sistema della bonifica calabrese. Tale situazione non giustifica però la carenza di confronto registrato, nonostante le ripetute richieste e comunicazioni sindacali per avviare un percorso di confronto su questo fondamentale tema».

«Ribadiamo che il Consorzio unico, per come prospettato nella proposta di legge della Giunta regionale n. 215/12^, non tiene in dovuta considerazione la complessa realtà territoriale calabrese – ha continuato –, contraddistinta da varie vocazioni agricole, aspetti idrografici, morfologia del territorio, rischio idraulico e idrogeologico né tanto meno altri aspetti che riguardano la pianificazione e programmazione tramite risorse economiche certe, i svariati servizi garantiti dagli Enti consortili su ogni territorio e, in particolare, il prezioso lavoro degli addetti della bonifica, che in questi periodi di forte calura emerge ulteriormente».

«Difatti, il mancato coinvolgimento delle parti sociali – ha proseguito Sapia – ha avuto come conseguenza, tra l’altro, per come si evince dallo stesso articolato, una lacunosa e poco esplicativa presenza dei temi che interessano i lavoratori, attualmente in forza e già in quiescenza, presso gli 11 Enti consortili, come anche rispetto alla sostenibilità economica e finanziaria del comparto, solo per citare alcune delle criticità rilevate».

Il Comitato Esecutivo della Fai Cisl Calabria ha inoltre condiviso l’opportunità di partecipare all’Audizione convocata il prossimo 31 luglio – a seguito dell’incontro tra Presidente della Giunta e i Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil regionali del 21 luglio scorso – dalla Sesta Commissione Regionale “Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili” su questa proposta di legge.

«Ci auguriamo possa essere un nuovo inizio e occasione di ascolto – ha dichiarato il Segretario Generale Sapia –. Faremo la nostra parte con senso di responsabilità, offrendo il nostro contributo sindacale, convinti che soltanto attraverso la partecipazione e la volontà di fare rete sia possibile aprire, anche in Calabria, una nuova stagione di vero cambiamento per il sistema della bonifica, valorizzando le esperienze positive e superando le criticità».

«È strategico pervenire, tramite il confronto e lavorando in sinergia, ad una riforma quanto più condivisa possibile, valorizzando l’ascolto e la partecipazione attiva tra tutti i soggetti interessati. La Fai Cisl –ha concluso – è impegnata in azioni di proposta ma, se necessario, anche ad iniziative sindacali a sostegno della multifunzionalità della bonifica, dell’importanza e centralità del lavoro svolto da centinaia di addetti del comparto anche durante l’attuale campagna irrigua». (rcz)

Da Regione via libera a ddl su riordino dei Consorzi di Bonifica

La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto ha approvato il disegno di legge sul riordino dei Consorzi di bonifica e sulla tutela e bonifica del territorio rurale.

Su indicazione del presidente Occhiuto è stata anche stabilita la riprogrammazione di 1,2 milioni da destinare al progetto “Eyes on the park”, per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza nel Parco della Biodiversità di Catanzaro. La finalità del progetto è di garantire migliori condizioni di sicurezza a cittadini e operatori, contribuendo anche a prevenire fenomeni criminali.

Su proposta della vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi, la Giunta ha, poi, approvato le linee guida sul Piano di dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa per il prossimo triennio. I criteri contenuti nella proposta regionale di riorganizzazione della rete scolastica a cui si dovranno attenere gli Enti sono i seguenti: nelle aree ad alta densità, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15mila abitanti, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 1000 alunni; nelle aree scarsamente popolate, nelle aree interne e nelle aree periferiche, che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 600 studenti. Il documento approvato in Giunta, diventerà definitivo dopo il parere della commissione cultura del Consiglio regionale.

Con un altro atto deliberativo della vicepresidente Princi, è stata decisa, per l’annualità 2023-2025, l’iscrizione in bilancio della somma di 3.257.927,81 euro, assegnata dallo Stato nell’ambito del Pnrr, per la digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico.

Approvata, inoltre, sempre su indicazione della vicepresidente, la proroga della concessione, in comodato d’uso gratuito, al Ministero della Giustizia dell’aula bunker, situata nell’area ex Sir di Lamezia Terme, per le esigenze degli uffici giudiziari del distretto di Catanzaro. (rcz)