Il sindaco Stasi: Comune mai contrario a investimento di Baker Hughes

«Il Comune, attraverso le sue rappresentanze consiliari, anche oggi ha dimostrato serietà e trasparenza chiarendo, coi fatti ed i documenti, come il Comune non sia mai stato contrario all’investimento di Baker Hughes, ma stia semplicemente tutelando le prospettive e gli interessi della Comunità, soprattutto occupazionali, anche attraverso la regolarità delle procedure». È quanto ha detto il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, nel corso del Consiglio comunale monotematico del 24 ottobre, chiusosi con l’approvazione dell’unica proposta di delibera caratterizzata dalla chiara apertura a tutti gli investimenti, compreso quello di Baker Huges per il quale si chiede la convocazione immediata di una nuova Conferenza dei Servizi al fine di rilasciare all’impresa un titolo autorizzativo solido e frutto di una procedura trasparente.

Nel corso del dibattito è emersa la volontà unanime da parte del Consiglio Comunale di lavorare per il recupero dell’investimento nell’ottica di un piano di compatibilità con gli altri indirizzi del porto ed ovviamente nel rispetto delle procedure.
 
Al termine del dibattito è intervenuto il sindaco ricostruendo l’intera vicenda, sottolineando come la questione Nuovo Pignone sia stato l’ultimo tratto di un percorso nel quale l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, oggi di Sistema, ha operato costantemente penalizzando il Porto di Corigliano. Il sindaco ha ricordato come sia stato messo nel cassetto un piano regolatore condiviso e pronto già nel 2015 e tenuti fermi milioni di euro per anni per la banchina crocieristica, fino a farla diventare insostenibile, mentre in altri porti si è continuato ad investire soldi pubblici per attività di carattere commerciale, ma anche turistico.
 
Sulla vicenda Nuovo Pignone, il primo cittadino ha chiarito, citando i documenti uno ad uno, come l’Amministrazione abbia sempre sottolineato le criticità del progetto in tempi utili ed abbia sempre proposto delle soluzioni, che però non sono mai state accettate né riscontrate con delle controproposte, a partire dalla proposta di Protocollo di Intesa che stabiliva l’indirizzo non industriale di tutte le banchine non interessate dal progetto Nuovo Pignone, tutelando così la marineria e le prospettive di sviluppo turistico.
 
Tutto questo si è tradotto in una procedura distorta e lacunosa che non ha consentito all’ente comunale di esercitare le proprie prerogative e di verificare la sostenibilità del progetto, costringendo l’Amministrazione a dover difendere gli interessi della Comunità attraverso un ricorso, ma senza ostacolare l’investimento. Il sindaco ha infatti sottolineato come non sia mai stato emesso un atto che interrompesse o ritardasse il percorso – smentendo quanto affermato dalla stessa impresa – attestando come ad oggi Nuovo Pignone sia nelle condizioni di ottenere il permesso a costruire che però non è mai stato richiesto.
 
«È sancito – ha proseguito Stasi – che l’unica strada per recuperare l’investimento, nell’immobilità acclarata delle istituzioni superiori, è dare all’impresa un titolo solido. Spiace molto che gli sforzi della maggioranza in questo senso, anche specificando che la nuova conferenza dei servizi avrebbe fatto decadere il ricorso del Comune, siano stati vani. Evidentemente certe posizioni non erano decise in Consiglio ma altrove, non per gli interessi della città ma per calcoli politici di bassa lega. Fortunatamente alla guida della città ci sono una Amministrazione ed una maggioranza seria e che lavora quotidianamente per il bene comune».
 
«Il Porto è una risorsa della Calabria, gestita dalla Autorità, ma è una risorsa soprattutto per la comunità di Corigliano-Rossano – ha proseguito Stasi –  e la democrazia impone regole e condivisione. Purtroppo veniamo da una stagione che, rispetto alla governance portuale, è stata allergica ad entrambe le cose, senza una visione rispetto allo sviluppo dei porti ed in particolare del nostro porto. Una gestione iniqua e goffamente autoritaria che è stata tollerata inspiegabilmente da più governi di diverso colore: credo che aver tirato in ballo la vicenda del Mercato ittico, che riguarda amministrazioni di 30 anni fa, quasi come forma di ripicca nei confronti della città, abbia rappresentato il punto più basso mai toccato da una istituzione nel corso degli ultimi decenni».
 
«A prescindere dagli esiti della vicenda di Nuovo Pignone – ha concluso – è necessario che si apra subito una nuova stagione di condivisione e di visione strategica, di sviluppo reale ed integrato del Porto, che sono obiettivi raggiungibili solo attraverso il confronto tra tutti gli attori competenti, dal Comune alla Giunta Regionale passando dalle categorie e dai sindacati fino alla Autorità di Sistema, un percorso per il quale noi siamo sempre stati e continueremo ad essere disponibili». (rcs)
 

CORIGLIANO ROSSANO – L’opposizione: Stasi ritiri ricorso e inviti Baker Hughes per riprendere confronto

Il Gruppo Consiliare di minoranza di Corigliano Rossano, tramite una delibera, ha chiesto al sindaco, Flavio Stasi, di impegnarlo «all’immediato formale ritiro del ricorso da notificare alle altre parti, con il contestuale invito amichevole alla Nuova Pignone a venire in Città ed in questo Consiglio Comunale per concordare ogni iniziativa volta a recuperare i tempi ed a creare le condizioni più favorevoli per accrescere ogni possibile ricaduta sul piano economico ed occupazionale, per quantità e qualità, per il territorio».

Una richiesta tuttavia rifiutata dalla maggioranza e dal primo cittadino, nel corso dell’ultima assise monotematica svoltasi il 24 ottobre.

«Non ci sono – hanno spiegato nei loro interventi i consiglieri di opposizione – indagini da fare o interpretazioni da fornire, perché la Baker Hughes, attraverso il suo Presidente Noccioni, ha comunicato nella massima trasparenza, a differenza del Sindaco di Corigliano-Rossano, il ritiro accompagnandolo con parole chiare ed inequivoche, riportate su tutti i media nazionali, lo scorso 8 ottobre».

L’incertezza legata ai tempi di sviluppo, rallentati da un ricorso dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano e, quindi, il venire meno delle condizioni temporali necessarie per realizzare il progetto come inizialmente concepito, inclusa la concentrazione di tutte le attività in un’unica area idonea ad ospitarle, cioè la banchina sono– ha scandito la Baker Hughes – alla base di questa difficile ma purtroppo inevitabile decisione. Il riferimento è senza mezze parole soltanto al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica promosso dal Sindaco Flavio Stasi nel giugno scorso.

«La lettura data a quel ricorso – ha insistito l’opposizione – è stata quella di un atto di ostilità da parte della comunità e del territorio. E deve essere apparsa irridente e beffarda soprattutto l’affermata mancata richiesta della sospensiva, come a voler dire: potete andare avanti se volete.  Non accade – hanno proseguito i consiglieri – nemmeno nella Repubblica delle Banane che il Governante chieda ad una multinazionale di investire decine e decine di milioni di euro, aggiungendo al rischio d’impresa la spada di Damocle di un ricorso di cui non si conosce l’esito! Assurdo. Paradossale. Tragicomico. Solo Stasi poteva arrivare a tanto!».

«D’altra parte – ha sottolineato la minoranza – non si può non rilevare come la Baker Hughes sia solo vittima del contenzioso. Su iniziativa di Stasi, infatti, il Comune di Corigliano-Rossano ha fatto ricorso contro altri organi dello Stato, ovvero l’Autorità Portuale ed il Ministero delle Infrastrutture, accusandoli di aver posto in essere atti illegittimi e creando così un corto circuito istituzionale, e minando il principio di leale collaborazione. Era proprio necessario? Ne valeva la pena?».

«Perché tutti i contenziosi in via amministrativa – hanno proseguito – al di là del facile slogan sul rispetto della legalità che è propagandistico e fuorviante per i cittadini, per loro natura riguardano profili di mera legittimità degli atti che si impugnano, di presunte irregolarità procedimentali e formali, in cui le ragioni sono controverse, ancor più nel nostro caso in cui la contrapposizione è tra pubbliche amministrazioni, che esercitano la facoltà di interpretare le norme nella loro applicazione».

«A fronte della tesi del Comune e del suo legale – hanno detto – c’è, infatti, quella dell’Autorità procedente nella Conferenza dei servizi con il conforto dell’Avvocatura dello Stato. E d’altra parte nessun altro soggetto istituzionale che vi ha partecipato ha sollevato obiezioni, per esempio sulla natura della Conferenza che riguarda tutti: possibile che nessuno degli altri 10 partecipanti si sia accorto di queste asserite gravi irregolarità? A parte la considerazione che il provvedimento impugnato esce fuori da una Conferenza dei servizi e che il Comune – anche con l’esternazione in ricorso – ha manifestato il proprio dissenso: e tanto basta a soddisfare l’esigenza di dichiarare il rispetto delle regole».

«D’altronde, quanto alla più volte invocata (da Stasi) esigenza di una nuova conferenza dei servizi da convocare espressamente ai fini dell’autorizzazione Zes unica, già concessa su originaria domanda di concessione demaniale ma allo scopo di realizzare un complesso industriale – hanno sottolineato i rappresentanti dell’opposizione – è lecito chiedersi: gli attori di questa seconda, eventuale conferenza dei servizi sono gli stessi della prima già svoltasi? Se la risposta è affermativa a cosa essa dovrebbe servire? A parte la duplicazione inutile di un procedimento? E tutto questo non è in contrasto con le esigenze di semplificazione e speditezza previste per le Zes?».

«Ecco perché – hanno confermato i consiglieri di opposizione – il punto di osservazione si deve necessariamente spostare sulla divaricazione e sula sproporzione tra il contenzioso promosso ed il  dichiarato unanime favore all’investimento; unanime perché in tal senso si sono pronunciati i sindacati, le associazioni imprenditoriali, tutti i partiti politici di entrambi gli schieramenti, Regione Calabria, il Mise e naturalmente l’Autorità di sistema portuale e persino lo stesso Sindaco che ha voluto che questo si premettesse nel ricorso».

«È per questo motivo che – ha concluso il Gruppo Consiliare di Opposizione – ogni riapertura di un minimo spiraglio di confronto con la Baker Hughes, sulla prosecuzione dell’investimento originario avviato e con tutte le garanzie legittimamente richieste, dipende, senza se e senza ma, dal ritiro del ricorso presentato al Presidente della Repubblica e dalla contestuale amichevole convocazione della multinazionale per esprimere la disponibilità della Città ad accoglierla, utilizzando ogni possibilità affinché si creino le condizioni più favorevoli per accrescere ogni possibile ricaduta sul piano economico e delle risorse umane». (rcs)

Il 28 ottobre fa tappa a Corigliano Rossano il Festival Face Off

Dal 28 ottobre al 2 novembre fa tappa, a Corigliano Rossano, la seconda edizione di Face Off, il festival itinerante che percorre i borghi d’Italia organizzato  dalla Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci, con la direzione organizzativa di Marika Errigo e la direzione artistica di Roberto Lori.

L’evento è organizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Corigliano-Rossano e in collaborazione con Create Danza. Non manca la collaborazione anche con il Festival Ramificazioni, a rimarcare l’importanza di fare rete tra diversi organismi del sistema culturale.

In Face Off SeArt, dunque, la città di Corigliano-Rossano per una settimana si trasforma in una vera fucina artistica dove gli spettacoli di compagnie già affermate si affiancano a giovani artisti e artisti emergenti del territorio, coinvolti anche nei laboratori coreografici condotti da Roberto Lori. Non manca inoltre l’attenzione ai più piccoli, con attività ed eventi specifici per bambini e famiglie e le performance nelle case di riposo (2/11 ore 10 e 11).

Dalle 18.30, quindi, le piazze e le strade della città saranno animate da incursioni di danza estemporanee, da piazza Salotto alle strade di Rossano (28 e 30/10). il Teatro Valente accoglie le performance dei coreografi del territorio il 30 ottobre, e i più piccoli il 31 ottobre con un Dolcetto scherzetto a teatro in occasione di Halloween: una festa ma anche l’occasione di assistere allo spettacolo Il Gatto con gli Stivali della Compagnia degli Istanti, al termine dello spettacolo, sfilata delle maschere dei bambini e dolcetti e scherzetti per tutti. Al Teatro Paolella di Rossano, alle ore 20.30 Solo In, di Roberto Lori, a cura di Ramificazioni Festival, anima la serata insieme ad un focus sui giovani danzatori locali (1/11).

Il Castello di Corigliano diventa lo scenario delle performance Korper uniko/Mosaico, di Filippo Stabile (Create Danza) e Lost Solos – Rosso, di Patrizia Cavola e Ivan Truol (Compagnia Atacama), accompagnate dai lavori dei danzatori che hanno partecipato ai laboratori (2/11 dalle 18.30).
Gran finale sabato 2 novembre alle ore 21.30 in Piazza Salotto con la performance Introduzione alle danze popolari del Sud Italia a cura di Raffaella Maritato. i(rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – L’evento “Gli studenti incontrano la Costituzione”

Domani mattina, a Corigliano Rossano, alle 10, nell’Aula Magna del Liceo Classico Giovanni Colosimo di Corigliano – Rossano, si terrà l’evento “Gli studenti incontrano la Costituzione”, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia.

Dopo i saluti di Edoardo Giovanni De Simone, Dirigente Scolastico dei Licei “G. Colosimo” e “F. Bruno”, l’on. Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia, introdurrà l’iniziativa che costituisce la prima di una serie di attività formative previste dalla Fondazione Magna Grecia nelle Scuole del Mezzogiorno.

A seguire la lectio magistralis di Antonio Baldassarre, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, che si soffermerà che dialogherà con gli studenti anche sui temi di cogente attualità legati alla nostra Carta Costituzionale.

L’evento sarà moderato da Fabrizio Frullani, vice direttore del Tg2. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Apre l’Healt Center

Domani pomeriggio, a Corigliano Rossano, alle 17, sarà inaugurata la nuova sede dell’Healt Center, sita a Via degli Albananesi snc.

«Contribuire ad elevare l’offerta sanitaria anche nella Sibaritide e garantire un percorso di salute completo, con una forte attenzione alla prevenzione e al miglioramento della qualità della vita attraverso l’alimentazione e la cura della persona. È questo l’obiettivo del Centro che si contraddistingue per l’approccio multidisciplinare», ha detto Ennio Avolio, docente di Anatomia Comparata e citologia presso l’Unical e l’Università di Catanzaro, tra i protagonisti e fondatori del Centro Biomedico Nutrizionale Health Center di Cosenza.

L’Health Center dispone di una struttura moderna e attrezzata, progettata per offrire soluzioni personalizzate a pazienti di tutte le età. Il Centro Biomedico Nutrizionale mette la nutrizione al centro della propria offerta, partendo dalla consapevolezza che una corretta alimentazione è la base per la prevenzione e il trattamento di numerose patologie. Il Centro integra, infatti, diverse specialità mediche per garantire un approccio multidisciplinare che include la cardiologia, la dermatologia, l’endocrinologia, la medicina dello sport, la psicologia e altre discipline.

Il team è composto da medici e professionisti sanitari altamente qualificati che offriranno consulenze già in questo mese di ottobre: il 10 ortopedia, il 15 psicologia, il 16 angiologia, il 16/17 ottobre nutrizione, il 18 dermatologia/allergologia/endocrinologia/eco/diabetologia. Il 22 ottobre l’Health Center ospiterà le visite di gastroenterologia ed eco addome completo, il 23/24 ottobre nutrizione; il 25 oncologia/senologia, il 26 medicina estetica/otorinolaringoiatra, cardiologia, e ortopedia, il 30/31 ottobre nutrizione, il 31 ottobre urologia e oculistica. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Al via il novenario per la Festa patronale in onore di San Nilo

Domani, a Corigliano Rossano, partono le celebrazioni religiose in occasione della Festa Patronale in onore di San Nilo.

Alla Chiesa Parrocchiale dedicata a San Nilo, alle 8 e alle 10 è prevista la Santa Messa, a cui seguirà la processione del Simulacro del Santo, che arriverà alla Cattedrale di Maria Santissima Achiropita. Lì, alle 18, sarà celebrata la concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo mons. Maurizio Aloise.

A conclusione della Santa Messa si terrà la processione che avrà il suo momento culminante in piazza Steri con il tradizionale atto della consegna delle chiavi della città al Santo Patrono da parte del Sindaco. Dopo il solenne momento in piazza, la processione riprenderà per far rientrare la statua del Santo nella chiesa parrocchiale. (rcs)

Il Premio Arbëria tra gioielli, tradizione e solidarietà incanta Corigliano Rossano

È stata una serata ricca di emozioni e iniziative di solidarietà, la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Arbëria, organizzato dal Lions Club Arbëria al Castello Ducale di Corigliano Rossano.

Una serata in cui non solo si sono premiate le eccellenze del territorio, ma si è, anche, celebrata la cultura arbëreshë.. A ricevere il prestigioso premio, Pasqualina Gigliotti, per il suo straordinario impegno nel settore imprenditoriale della moda. L’imprenditrice, visibilmente emozionata, è stata protagonista di uno storytelling che ha ricostruito le tappe principali del suo percorso professionale, ispirando il pubblico presente, e il maestro orafo Gerardo Sacco, in riconoscimento alla sua carriera straordinaria. A premiare Sacco, Melvin Jones.

Sacco ha presentato una delle sue opere più significative, una splendida collana, che è stata messa in riffa alla fine della serata. Il ricavato è stato destinato in beneficenza, rafforzando ulteriormente lo spirito di solidarietà che caratterizza il Lions Club.

Tra i momenti più attesi, la sfilata di costumi arbëreshë accompagnata dai gioielli di Gerardo Sacco, che ha celebrato le tradizioni e la cultura del popolo arbëreshë, in perfetta armonia con l’obiettivo dell’associazione di promuovere e valorizzare l’eredità culturale del territorio.

Nel suo discorso, il presidente del Lions Club Arbëria, Giuseppe Amoroso, ha sottolineato l’importanza del Lions Club come club “speciality”, evidenziando come l’associazione non solo si impegni a servire il territorio attraverso opere umanitarie, ma miri anche a valorizzare le tradizioni e i costumi del mondo arbëreshë.

«Quest’anno abbiamo deciso, scommettendo su noi stessi, di innalzare il livello di visibilità dell’evento portando l’Arbëria nella Sibaritide», ha dichiarato Amoroso, ribadendo il legame profondo tra cultura e solidarietà.

La serata ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui l’assessore regionale alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo, la presidente della Terza Commissione Sanità Pasqualina Straface, il vicesindaco di Corigliano Rossano Giovanni Pistoia e l’assessore al turismo Costantino Argentino. Presenti anche i sindaci di San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, Santa Sofia D’Epiro, Lungro, Spezzano Albanese, Frascineto e Carfizzi. Imponente la presenza lionistica, con figure di rilievo come il governatore Tommaso Di Napoli, cha ha voluto esserci, collegato telefonicamente, nonostante impegni istituzionali precedentemente assunti; il past governatore del distretto 108Y Pasquale Bruscino; il primo vicegovernatore Pino Naim;  i responsabili distrettuali GTL Rodolfo Trotta e Gianfranco Ucci, e la presidente della 9ª circoscrizione Giovanna Gamba. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Eliana Godino.

Grazie alla dedizione del Lions Club Arbëria, l’evento ha saputo unire tradizione, arte e beneficenza, rafforzando ancora una volta il suo impegno al servizio della comunità locale e internazionale. L’obiettivo è raggiungere il risultato di 1,5 milioni di persone, non ancora raggiunto, in tutto il mondo. I Lions continuano a essere protagonisti nella lotta contro il cambiamento climatico, il cancro infantile, opere umanitarie, diabete, ambiente, fame, giovani, assistenza in caso di disastri, sostegno alla cecità. (rcs)

 

A Corigliano Rossano la quarta edizione del Premio Arbëria

Domenica 22 settembre, al castello Ducale di Corigliano Rossano, alle 18, si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Arbëria, giunto alla quarta edizione, che sarà conferito a Pasqualina Gigliotti, imprenditrice del settore moda.

Si tratta di un riconoscimento conferito alle eccellenze della comunità arbëreshe, la cui cerimonia sarà arricchita dalla sfilata dei costumi tradizionali dell’Arbëria, impreziositi dai magnifici gioielli di Gerardo Sacco.

Si parte con i saluti di Giuseppe Amoroso, presidente Lions Clubs Arbëria, di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, Costantino Argentino, assessore al Turismo e Promozione del Territorio del Comune di Corigliano Rossano e di Pasqualina Straface, consigliera regionale e presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative. Coordina bEliana Godino, scrittrice e fotografa.

Intervengono Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura e alle Minoranze Linguistiche, Ferdinanzo Nociti, sindaco di Spezzano Albanese e Mario Antonio Amato, sindaco di Carfizzi.

A seguire, la sfilata dei gioielli del Maestro Sacco, a cui sarà, poi, consegnato il Melvin Jones. Conclude i lavori Tommaso Di Napoli, Governatore Distretto 108Ya. (rcs)

NUOVA PROVINCIA, OPPORTUNITÀ O CAOS?
SERVE UNA MAGGIORE MATURITÀ POLITICA

di MATTEO LAURIA – La questione della nuova provincia in terra jonica è emblematica del caos e dell’approssimazione che spesso dominano la scena politica e amministrativa comprensoriale. Due proposte, al momento, si contendono la scena: quella della Magna Graecia, che prevede un doppio capoluogo distribuito tra Crotone e Corigliano Rossano, basata su criteri di omogeneità territoriale e conforme alla legge Delrio (che stabilisce un minimo di 350mila abitanti per le nuove province); e quella della Sibaritide-Pollino, una proposta politica, non conforme a questa legge, che appare più come una mossa tattica in prospettiva di lotte di capoluogo.

Il punto cruciale della questione non è tanto la bontà o meno delle proposte, ma il clima di confusione e cambiamento di posizioni che sembra regnare sovrano. Ogni giorno vediamo sindaci, movimenti e rappresentanti della società civile cambiare opinione, apparentemente senza avere un’idea chiara del quadro complessivo o delle implicazioni normative delle loro scelte.

Le proposte vengono avanzate senza un confronto serio e approfondito, e spesso manca il necessario rigore per orientare le decisioni verso il miglior interesse delle comunità coinvolte. L’apparenza è che si navighi a vista, rincorrendo opportunismi locali e convenienze politiche più che una visione di lungo termine.

Preoccupante, inoltre, è la debolezza di una parte della stampa, che dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale di informazione e vigilanza, ma che invece spesso si allinea a posizioni di parte, sacrificando l’analisi critica e l’approfondimento in favore di simpatie politiche o, peggio, legami personali e familiari. Un tale comportamento, quando non si basa su una solida comprensione del quadro normativo e territoriale, tradisce la funzione stessa della stampa e contribuisce a mantenere il dibattito a livelli superficiali.

L’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, che rivendica il capoluogo, ad esempio, ha preso una posizione chiara a favore della proposta Sibaritide-Pollino, ma altre amministrazioni, come quelle di Cassano e Castrovillari, restano in un silenzio preoccupante sulla questione della individuazione del capoluogo. Questo silenzio, anziché essere interpretato come una forma di prudenza, sembra essere più il segno di una mancanza di strategia e visione condivisa.  

La speranza è che questo clima di approssimazione lasci spazio a una stagione di maggiore maturità politica. Le decisioni sulle nuove province dovrebbero essere prese con cognizione di causa, basate su dati concreti e nel rispetto delle normative vigenti, non su tatticismi elettorali o ambizioni personali.
Oggi, però, siamo immersi in una società liquida, dove si rincorrono slogan e titoli sensazionalistici, in cui la riflessione profonda e l’informazione dettagliata sono spesso sacrificati in nome della velocità e della superficialità.

E su questa superficialità si fonda il potere di chi fa politica.
Riusciremo, un giorno, a superare questa fase? O continueremo a prendere decisioni fondamentali con la stessa leggerezza con cui si sfoglia un social network?

La risposta, purtroppo, appare ancora lontana.

Nel frattempo, si auspica che i sindaci, i movimenti e le varie componenti della società civile comprendano l’importanza di una visione responsabile, che metta al primo posto il benessere collettivo e non gli interessi di parte. Solo così si potrà davvero avviare una nuova fase di sviluppo per i territori interessati, restituendo dignità e prospettiva a una Calabria che merita molto di più di questa perenne incertezza. (ml)

[Matteo Lauria è del Comitato Magna Graecia]

Randagismo, l’Asp di Cosenza a disposizione per gestire emergenza

L’Azienda Sanitaria Provinciale è a completa disposizione per superare la preoccupante e seria fase di emergenza randagismo a Corigliano Rossano, che era e resta seria e complessa, di rilevanza sociale e di sicurezza pubblica. Un’azione che, tuttavia, risulta impossibile «se il Comune non consegna la struttura, ogni iniziativa, come la cattura, il ricovero e la sterilizzazione della popolazione canina vagante».

È quanto emerso dal tavolo tecnico politico svoltosi nella sede del Distretto Sanitario dell’Asp, allo scalo di Corigliano, sollecitato dalla Presidente della terza commissione sanità del consiglio regionale, Pasqualina Straface, al quale hanno partecipato, in rappresentanza dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Cosenza, insieme al direttore del Dipartimento Veterinario, Achille Straticò, i veterinari Giuseppe Curia, Tullio Tommaso, Domenico Sapia e Francesco Scrivano. Allo stesso tavolo era stato invitato a partecipare anche il Comune di Corigliano-Rossano.

Nel corso dell’incontro si è discusso anche dell’applicazione della legge regionale 45\2003 e degli aspetti relativi alla cattura, alla sterilizzazione, alla microchippatura e alla remissione in loco del randagio trattato e dell’importanza della figura del tutor quale referente dell’animale preso in carico.

In particolare è stata chiarita la questione dei canili provinciali. Attualmente, oltre al canile di Corigliano-Rossano, in fase di ampliamento a 25 posti, operano il canile di Cosenza, con una capacità di 180 posti e quello di Castrovillari, che dispone di almeno il triplo dei posti del canile di Corigliano-Rossano. Sebbene persista un problema di disponibilità dei posti, il regolamento regionale prevede la realizzazione di ben due canili provinciali.

Per la realizzazione di questi canili, finanziati con fondi specifici, è necessaria una conferenza dei sindaci che ha come presidente il Sindaco di Corigliano – Rossano, per la definizione del sito. Nel frattempo, vengono stipulate convenzioni con enti privati per garantire continuità nella gestione delle catture e altre attività correlate. E qui – precisa la consigliera regionale – bisogna fare un doveroso distinguo perché l’Azienda sanitaria supporta la gestione degli ambulatori, mentre i Comuni restano i soli e legittimi proprietari dei cani, con tutte le responsabilità connesse. Per esempio i cani vaganti e randagi per legge devono essere coperti da assicurazione per eventuali danni civili arrecati a terzi.

Durante l’incontro si è evidenziato come il fenomeno debba rientrare da uno stato di emergenza ad uno stato di controllo attraverso un monitoraggio costante della polizia municipale sulla popolazione canina e la proprietà del cane. La dirigenza dell’Asp si è messa a disposizione per l’istituzione di corsi di formazione e responsabilità in materia di randagismo e del benessere animale.

Gli intervenuti al tavolo hanno condiviso la necessità di coinvolgere il mondo dell’associazionismo per promuovere iniziative di cittadinanza attiva attraverso lo strumento dello stallo presso proprietà privata adeguata. Lo spirito collaborativo – è stato sottolineato – era e resta la strada da seguire per tutti gli attori coinvolti. Soprattutto nelle fasi di censimento, cattura o prelievo del randagio e dell’eventuale remissione dell’animale in loco.

Un aspetto che preoccupa è quello delle scarse adozioni da canile rispetto a quello massiccio delle adozioni di cuccioli non censiti che deve essere monitorato. (rcs)